Ns. rif.: DC2015SSV316 Milano, 22/12/2015

Documenti analoghi
LA NUOVA NORMA UNI IMPIANTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA- TERMINOLOGIA E REQUISITI ESSENZIALI

Prot. DC2019SSV044 Milano,

Att.: A tutti gli Organismi di Certificazione e Ispezione accreditati e accreditandi

N DELLE POSTAZIONI TEMPI DI VERIFICA

Prot. DC2018SSV172 Milano, 19/06/2018

Regolamento particolare per la transizione da BS OHSAS 18001:2007 a UNI ISO 45001:2018

Prot. DC2018SSV224 Milano,

ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento

CIRCOLARE N DEL 30 LUGLIO 2015

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI S.G.Q. NEL SETTORE SANITARIO

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DI AUDITOR ASSOCIATI, AUDITOR, RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI S.G.A.

Evoluzione della documentazione ACCREDIA (Principali documenti revisionati e nuovi documenti emessi da Settembre 2015)

QUALIFICA E GESTIONE DEI FORNITORI DI SERVIZI DI ANALISI I & F BUREAU VERITAS ITALIA PROCEDURA

A tutti gli Organismi di Certificazione accreditati e accreditandi per lo schema SCR e agli Ispettori ACCREDIA schema SCR

PROCEDURA GESTIONALE MODALITÀ E CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE TECNICHE SPECIFICHE PER:

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ISMS (Information Security Management Systems) AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

AREA C: SISTEMI INTEGRATI

ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA' RSSQ. Valido dal

ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA' RSSQ. Valido dal

ACCREDIA - L Ente Italiano di Accreditamento

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Procedura per la predisposizione di nuovi schemi di Accreditamento. Procedure for setting up new accreditation schemes

ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento

ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento

Prot. DC2019SSV153 Milano,

Norme e documenti di riferimento per l'accreditamento degli Organismi di certificazione e/o ispezione

S e c t i o n I I.1 RICONOSCIMENTO I.2 PROCESSO DI VERIFICA DELLE EPD I.3 AUDITOR I.4 DURATA DELLA VERIFICA I.5 NON CONFORMITÀ

Sistemi di Gestione per la Qualità e della Sicurezza Informatica

A tutti gli Organismi di Certificazione accreditati. Loro Sedi. Ns. rif.: DC2016SSV436 Milano, 12/12/2016

CORSO DI AUDITOR INTERNO ED ESTERNO

TRA ACCREDIA TRA PREMESSO CHE:

Att.: A tutti gli Organismi accreditati SGQ Ns. rif.: DC2016SPM143 Milano, 04/05/2016

Prot. DC2018SSV236 Milano, 27/08/2018

PROCEDURA GESTIONALE

Domanda di Accreditamento per Organismi di certificazione. Application for Accreditation of Certification Bodies

PROCESSI DI SALDATURA NEGLI ACCIAI PER STRUTTURE SALDATE

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

Come si diventa Organismo di Ispezione di Tipo A o C Accreditato

L accreditamento dei laboratori: il punto di vista di ACCREDIA

PROCEDURA Sistema di Gestione Qualità e Sicurezza AUDIT

Procedura generale INDICE. Allegato alla P.G Integrazioni per il settore EA 28: Costruttori e installatori di impianti

Titolo/Title Domanda di Accreditamento per Organismi di certificazione

L Ente Italiano di Accreditamento. Il ruolo dell accreditamento

Prot. DC2018SSV023 Milano,

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro

AUDITOR Ambiente e Sicurezza (14001 / 45001)

REQUISITI SPECIFICI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI AUDITOR INTERNI PROVISIONAL AUDITOR TQM-ASSESSOR

Istituti di Vigilanza. LE NOVITA INTRODOTTE DAL D.M. n. 115/2014

RSA 01. Pag.1/9 Rev.02

I Sistemi di Gestione della Sicurezza e la Certificazione BS OHSAS 18001

SCHEDA REQUISITI PER IL II MODULO DEI CORSI DI FORMAZIONE PER SAFETY AUDITOR / RESPONSABILI DEL SAFETY AUDIT. Presidente Comitato di Schema

REQUISITI SPECIFICI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELLE FIGURE PROFESSIONALI DEL FOOD SAFETY MANAGEMENT SYSTEMS

Milano, 10 novembre Claudia Gistri Certiquality

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE ISO REGOLAMENTO PARTICOLARE CERTIFICAZIONE ISO 45001

Procedura per la predisposizione di nuovi schemi di Accreditamento. Procedure for setting up new accreditation schemes

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

«Decreto sugli enti di certificazione»

PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL

REGOLAMENTO organismi di certificazione partners requisiti per la qualifica

Regolamento per la certificazione dei Sistemi di Gestione Integrata secondo lo schema BEST4

AUDITOR Ambiente, Sicurezza e Qualità

MASTER Alta Formazione QHSE MANAGER (1^ Ed. Gela) SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI SICUREZZA, QUALITA e AMBIENTE.

I Criteri Ambientali Minimi sono soggetti ad aggiornamenti e revisioni periodiche, anche per tenere conto dei mutamenti della normativa tecnica.

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER AUDITOR DI S.G.A. (Environmental Management System Auditor) Presidente Comitato di Schema

Senato della Repubblica

INDICE CAPITOLO 1: NORMAZIONE, CERTIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO... 15

ENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato

DESTINATARI: Responsabili Qualità, addetti da avviare alla gestione dei Sistemi di Gestione Qualità, impiegati, imprenditori.

ATTESTATI PROFESSIONALI

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DI SISTEMI DI GESTIONE ENERGIA (SGE)

ISTRUZIONE OPERATIVA

Ministero dei Trasporti

Introduzione. Contesto Normativo vigente:

SCHEMA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DI AUDITOR E LEAD AUDITOR NEL SETTORE SICUREZZA. Rev. 10_ Pagina 1 di 7

Sigla/Reference. Revisione/Revision 00. Data/Date

ACCREDIA L ente italiano di accreditamento. Esiti Visita EA

Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI. Palazzo dei Congressi Pisa, Ottobre 2000

Schema di certificazione OHSAS SCS 18001

Sistemi di gestione. Ing. Andrea Govoni. Gruppo Impianti Industriali Meccanici

RSA 01. Pag.1/8 Rev.03. F. Costa/ R. De Pari

Parte terza! Sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti!! CAPITOLO 8 IL CONTROLLO UFFICIALE!

Principi, fasi e modalità di verifica da parte di un auditor di terza parte. isnart - salvatore buscema

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER SAFETY AUDITOR. Presidente Comitato di Schema. Presidente Comitato di Certificazione

Prof. Arch. Giuliano Dall O Direttore Generale SACERT Politecnico di Milano - Presidente SC01 del CTI

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE

EVOLUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ACCREDIA

SCHEDA REQUISITI PER IL I MODULO DEI CORSI DI FORMAZIONE PER AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE

ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento

IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001

"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza

Supporto logistico per il convegno a cura di Confcommercio

RMO 231. Pag. 1/9 Rev. 05. Regolamento AMO 231. C. Rosso/ R. De Pari. F. Banfi R. De pari 05 25/10/2017

Corso di Sicurezza Industriale. COSTI e PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA

SOMMARIO 1. INTRODUZIONE 2. LE PAROLE DELL AUDIT 3. I CRITERI PER L AUDIT DELLA PRIVACY 4. STANDARD E STRUMENTI PER LA CONDUZIONE DEGLI AUDIT

Transcript:

A tutti gli Organismi di Certificazione SCR in Italia Il presente documento è stato sviluppato da un gruppo di lavoro cui sono stati invitati a partecipare rappresentanti di CCI (Comitato di coordinamento Interassociativo), CTI, Confindustria, INAIL, LABCERT Ns. rif.: DC2015SSV316 Milano, 22/12/2015 Oggetto: Dipartimento Certificazione e Ispezione Accredia - Circolare N 27/2015 Informativa in merito all accreditamento nello schema RIR per il rilascio di certificazioni UNI 10617:2012 - (SGS-PIR) INTRODUZIONE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA PER LA PREVENZIONE INCIDENTI RILEVANTI SGS-PIR A seguito del tragico incidente di Seveso del luglio 1976, la Comunità Europea decise di avviare una politica comune per evitare che potessero ripetersi incidenti dalle conseguenze così devastanti per gli abitanti e per l ambiente circostante. Nacque così la direttiva 82/501/CEE ( Seveso I ). A distanza di vari anni la direttiva è stata modificata con interventi che hanno introdotto anche il principio della necessità di un approccio gestionale e non solo basato sulla sicurezza impiantistica per prevenire gli incidenti rilevanti. Dal 1976, la storia della normativa in materia delinea chiaramente l evoluzione del concetto di sicurezza. Si passa infatti da un attenzione rivolta principalmente alle installazioni industriali e ai lavoratori che all interno di esse operavano, alla considerazione delle attività produttive nel loro contesto territoriale, urbano e ambientale, con particolare riferimento alla tutela della popolazione e dell ambiente circostante. L introduzione della direttiva 96/82/CE Seveso II, - attuata in Italia con D. Lgs. 17 agosto 1999, n 334 ha stabilito l obbligo del Sistema di Gestione della Sicurezza per la Prevenzione Incidenti Rilevanti (SGS-PIR) per tutte le attività soggette a rischio di incidente rilevante. Congiuntamente, la direttiva ha focalizzato il diritto dei cittadini all informazione sulle misure di sicurezza da fornire d ufficio e nella forma più idonea e ha ampliato la partecipazione dei soggetti interessati al processo della pianificazione d emergenza. Successivamente è stata emanata la direttiva 2003/105/CE (Seveso 2bis), che in Italia ha trovato attuazione con il D. L.gs. n. 238/2005. Nel 2012 l Unione Europea ha adottato la direttiva 2012/18/UE (Seveso 3), recepita in Italia con decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, in vigore dal 29 luglio. In particolare, nello scenario Italiano, in materia di incidenti rilevanti il nuovo decreto ha introdotto: presso il Ministero, un coordinamento per uniformare l applicazione nel territorio nazionale della normativa introdotta (articolo 11) una modulistica unificata, a livello nazionale, utilizzabile in formato elettronico per la trasmissione della notifica e delle altre informazioni da parte del gestore (allegato 5) un sistema dei controlli, più efficace, attraverso la pianificazione e la programmazione delle ispezioni negli stabilimenti (articolo 27) pag.: 1/8

le misure che permettano la informazione al pubblico e la partecipazione ai processi decisionali, per la programmazione e realizzazione degli interventi nei siti in cui sono presenti stabilimenti a rischio di incidente rilevante (articoli 23-24) le tariffe per le istruttorie e i controlli (articolo 30 e allegato I) e prevede uno sconto sulle tariffe per gli stabilimenti che adottino un sistema di gestione SGS-PIR conforme alla UNI 10617, sottoposto a verifica secondo la UNI/TS 11226:2007 CONTESTO NORMATIVO IN AMBITO DI SISTEMI DI GESTIONE SGS-PIR In ambito volontario, la norma UNI 10617:2012, definisce i requisiti di base per la predisposizione ed attuazione di un sistema di gestione SGS-PIR. La norma UNI 10617:2012 ha una struttura rispondente al ciclo di Deming - Plan Do Check Act (pianificare, attuare, verificare, agire) ed è quindi integrabile con gli altri sistemi di gestione (ad es. il sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001 o il sistema di gestione per la sicurezza basato sulla norma OHSAS 18001). Per facilitarne l applicazione e l adeguamento alle varie Direttive Europee, nel corso degli anni la norma UNI 10617 è stata aggiornata e supportata da linee guida, in tale contesto citiamo: 1. UNI 10617:2012: Impianti a rischio di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Requisiti essenziali 2. UNI 10616:2012: Impianti a rischio di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Linee guida per l attuazione della UNI 10617:2012 3. UNI/TS 11226:2007: Impianti di processo a rischio di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Procedure e requisiti per gli audit. Il quadro normativo si completa con le seguenti norme: 4. UNI 10672: 1997 Impianti di processo a rischio di incidente rilevante - Gestione della sicurezza nell'esercizio - Procedure di garanzia della sicurezza nella progettazione 5. UNI 19011:2012: Linee guida per audit di sistemi di gestione 6. UNI 9001:2015: Sistemi di gestione per la qualità 7. UNI 14001:2015: Sistemi di gestione ambientale 8. BS OHSAS 18001:2007 - Occupational health and safety management systems 9. Direttiva 2012/18/UE Seveso III sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose 10. Decreto legislativo n. 105 decreto attuativo italiano del 26 giugno 2015: attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. 11. Linee guida UNI-INAIL - Linee guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul lavoro. CAMPO DI APPLICAZIONE La UNI 10617:2012 si applica a tutti gli stabilimenti definiti dall articolo 2 del Decreto legislativo n. 105 del 26 giugno 2015, già soggetti a disposizioni cogenti ed è una Norma che può essere utilizzata a fini certificativi. Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 2/8

La valutazione dei sistemi di gestione delle organizzazioni che non rientrano nell ambito di applicazione del decreto n. 105 del 26 giugno 2015, non rientra nel campo di applicazione del presente documento. REGOLE DI CERTIFICAZIONE 1) Norma di accreditamento UNI CEI EN ISO 17021-1:2015 2) Norma di certificazione UNI 10617:2012: Impianti a rischio di incidente rilevante - Sistemi di Gestione della Sicurezza - Requisiti essenziali 3) Criteri di competenza degli auditor 1 Nell ambito del gruppo di verifica, l auditor che effettua la valutazione del sistema UNI 10617:2012 deve avere tutte le seguenti caratteristiche. 1. GRADO DI ISTRUZIONE Laurea in materie tecnico scientifiche o il diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore in materie tecnico-scientifiche. 2. LIVELLO DI CONOSCENZA Sono obbligatori i corsi riportati in entrambi i successivi punti a) e b). a) avere frequentato un corso di almeno 16 ore sui requisiti della direttiva Seveso III, incluse le tecniche di analisi di rischio per la redazione dei Rapporti di Sicurezza, erogato da organizzazioni di riconosciuta competenza in materia (es: Vigili del Fuoco, ARPA, INAIL), o da enti di formazione accreditati dalle Regioni o studi di consulenza, che si avvalgono di professionisti, con documentata esperienza nella redazione di almeno 5 rapporti di sicurezza, negli ultimi 5 anni. b) avere frequentato un corso di 8 ore sui requisiti della norma UNI 10617:2012, inclusi i riferimenti alle linee guida UNI collegate, alle linee guida ed alle check-list ISPRA Linee guida per le verifiche ispettive in Aziende a RIR o di altre istituzioni. Per l auditor che nell ambito della propria esperienza lavorativa ha operato presso enti ed amministrazioni pubbliche in attività di controllo di sicurezza di stabilimenti a rischio di incidente rilevante, effettuando almeno tre ispezioni sui SGS-PIR come membro effettivo, i corsi di cui ai punti a) e b) non sono obbligatori. 3. LIVELLO DI ESPERIENZA 3.1 ESPERIENZA DI AUDIT IN AMBITO RIR a) aver condotto almeno 10 verifiche su incarico dell Autorità 1 I presenti requisiti potranno essere rivalutate a seguito della pubblicazione della futura Norma UNI che definirà i requisiti minimi di competenza dei valutatori dei sistemi di gestione SGS- PIR. Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 3/8

competente in conformità al DM 9 Agosto 2000, ovvero b) aver condotto almeno 15 audit di 3^ parte in accordo alla UNI 10617:2012, ovvero c) aver condotto almeno 20 audit di 3^ parte in accordo alla BS OHSAS 18001:2007, più almeno 20 audit di 3^ parte in accordo alla ISO 14001. Si intende che le verifiche possano essere anche combinate BS OHSAS 18001 ed ISO 14001. Delle suddette verifiche, almeno 10 verifiche per lo schema SCR e almeno 10 verifiche per lo schema SGA devono essere state condotte nell ambito degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, con valutazione specifica dei rischi di incidente rilevante (es. analisi rapporto di sicurezza, aggravio di rischio, compatibilità territoriale) 3.2 Esperienza professionale in ambito RIR E obbligatorio che il team di audit- costituito da professionisti che singolarmente soddisfano i precedenti requisiti relativi a: grado di istruzione, livello di conoscenza, esperienza di audit in ambito RIR, soddisfi, nel suo insieme, i requisiti riportati ai seguenti punti a) e b). a) aver lavorato 8 anni direttamente o a supporto delle unità che gestiscono attività a rischio di incidente rilevante in stabilimenti ricedenti nella Direttiva Seveso, ovvero aver lavorato direttamente o a supporto di pubbliche amministrazioni, competenti per i procedimenti di autorizzazione ed ispezione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante, con documentata esperienza di almeno 3 anni in merito alla gestione, manutenzione e/o sicurezza di impianti a rischio di incidente rilevante. b) aver partecipato alla preparazione e/o valutazione di attività caratterizzanti l analisi di affidabilità, analisi del rischio da incidente rilevante (HAZOP, FMEA/FMECA, WHAT IF, FOULT TREE ANALYSIS, EVENT TREE ANALYSIS, etc.), rapporti di sicurezza, piani di emergenza, formazione del personale e altro, con documentata evidenza. 4) Competenza del Gruppo di audit È possibile integrare le competenze del gruppo di audit con un esperto del settore merceologico e/o di impianti/processi specifici dell organizzazione oggetto della certificazione UNI 10617:2012. L esperto non può condurre da solo la verifica o parte di essa. Spetta all Organismo di Certificazione garantire la competenza settoriale (settori IAF/aree tecniche) del personale. 5) Competenza della Funzione che riesamina il contratto Avere conoscenza generale sulla UNI 10617:2012 e del D. Lgs. n. 105:2015 sulla Direttiva Seveso III. Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 4/8

6) Competenza della funzione che riesamina i rapporti di audit e prende decisioni di certificazione La funzione può essere composta da una o più persone che nel loro insieme garantiscano tutte le competenze dell auditor (vedi p.to 3), oltre ad avere conoscenza sul processo di certificazione e delibera. 7) Criteri di Imparzialità Così come stabiliti dalla norma ISO/IEC 17021-1:2015 ai punti 4.2 e 5.2 8) Tipologie di soggetti che possono richiedere la certificazione 9) Verifiche di certificazione e correlazione con lo scopo del certificato 10) Gestione e attuazione del programma di audit, tempi di verifica e periodicità La certificazione UNI 10617:2012 può essere richiesta dagli stabilimenti definiti dall articolo 2 Ambito di applicazione del D. Lgs. n 105/2015 Lo scopo della certificazione, allineato con la Politica delle organizzazioni, mira alla valutazione della conforme attuazione dei criteri dettati dalla normativa UNI 10617:2012 relativamente all attività di pianificazione, attuazione, controllo e miglioramento continuo di ogni elemento costituente il SGS PIR: impianti, processi, risorse, valutazione effetti interni/esterni, interazione con altre organizzazioni, valutazioni di rischio ambientale e per la popolazione. Il certificato deve riportare il riferimento alla Noma UNI 10617 (e non il riferimento al D.Lgs. 105:2015) ed i settori IAF applicabili. Per le modalità di attuazione e la gestione del programma di audit, si fa riferimento ai criteri contenuti nella UNI TS 11226 e IAF MD 05 integrati con i seguenti requisiti: a) Durata delle verifiche Per il calcolo della durata delle verifiche di certificazione, sorveglianza per il mantenimento, e rinnovo della certificazione, si applica tabella B (EMS), del documento IAF MD 05:2015, considerando i processi aziendali ad alta complessità e senza riduzioni ammissibili. b) Periodicità delle verifiche Le verifiche di sorveglianza e di rinnovo vengono svolte con la periodicità e scadenze previste dai requisiti stabiliti dalla norma ISO 17021-1:2015 c) Verifiche combinate In caso di verifica combinata del sistema di gestione SGS-PIR, con altri sistemi di gestione (EMS, QMS, EnMS e altri), le riduzioni previste dal documento IAF MD 11 IAF Mandatory Document for the application of ISO/IEC 17021 for audits of Integrated Management Systems non sono ammissibili per la parte di verifica relativa al sistema SGS-PIR. Nel caso in cui però la verifica del sistema SGS-PIR in accordo alla norma UNI 10617:2012, venga svolta in modo combinato con la verifica del sistema di gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori in accordo alla norma BS OHSAS 18001:2007 è Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 5/8

possibile applicare una riduzione massima del 50% del tempo che andrebbe dedicato alla sola certificazione UNI 10617:2012, purché siano contemporaneamente rispettate le seguenti condizioni: I. il sistema di gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori sia certificato in accordo alla norma BS OHSAS 18001:2007 sotto accreditamento di ACCREDIA II. il sistema di gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori dell organizzazione sia integrato tra le norme UNI 10617:2012 ed BS OHSAS 18001:2007 In caso contrario non sono ammissibili riduzioni della durata della verifica UNI 10617:2012. Certificazione multisite Si applicano i criteri del documento di prossima pubblicazione IAF MD X Multisite senza campionamento. REGOLE PER L ACCREDITAMENTO Si potranno presentare diverse casistiche, in base agli accreditamenti ACCREDIA già posseduti dall Organismo di Certificazione che presenta la domanda di accreditamento o estensione. Rimangono invariati i prerequisiti previsti dal RG-01 ed RG-01-01 per la concessione dell accreditamento ed estensione. Il certificato di accreditamento non riporta settori di accreditamento. Le verifiche in accompagnamento possono invece essere scelte da ACCREDIA in base ai settori riportati nei certificati emessi dagli Organismi di Certificazione. Prerequisito, ai fini della concessione dell accreditamento ACCREDIA nello schema RIR per il rilascio di certificati UNI 10617:201, è l accreditamento per il rilascio di certificati BS OHSAS 18001:2007 rilasciato da Enti di Accreditamento firmatari degli accordi EA MLA, o da Enti di Accreditamento firmatari degli accordi IAF MLA per gli schemi QMS e EMS, a fronte della Norma ISO/IEC 17021-1:2015 già accreditato da ACCREDIA nello schema SCR, e negli schemi SGA o SGQ già accreditato da ACCREDIA nello schema SCR ITER DI ACCREDITAMENTO/ESTENSIONE - Deve presentare domanda di estensione alla ISO/IEC 17021-1:2015, ai fini del rilascio di certificazioni UNI 10617:2012 - Esame documentale di 1 giornata - Verifica ispettiva presso la sede dell Organismo di Certificazione della durata di 1 giornata - Deve presentare domanda di estensione alla ISO/IEC 17021-1:2015, ai fini del rilascio di certificazioni UNI 10617:2012 - Esame documentale di 1 giornata - Verifica ispettiva presso la sede dell Organismo di Certificazione della durata di 2 giornate - Deve presentare domanda di accreditamento alla ISO/IEC Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 6/8

accreditato ISO/IEC 17021-1:2015 da ACCREDIA ma accreditato da altro AB firmatario degli accordi MLA per il rilascio di certificati BS OHSAS 18001:2007 non accreditato ISO/IEC 17021-1:2015 da ACCREDIA, ma accreditato da altro AB firmatario degli accordi MLA per il rilascio di certificati BS OHSAS 18001:2007 non accreditato ISO 17021-1:2015 da ACCREDIA o da altro AB 17021-1:2015 al fine del rilascio di certificazione per entrambe le norme BS OHSAS 18001:2007 ed UNI 10617:2012 - Esame documentale della durata di 1 giornata - Verifica ispettiva presso la sede dell Organismo di certificazione della durata di 3 giornate - Deve presentare domanda di accreditamento alla ISO/IEC 17021-1:2015 al fine del rilascio di certificazione per la Norma UNI 10617:2012 - Esame documentale della durata di 1 giornata - Verifica ispettiva presso la sede dell Organismo di certificazione della durata di 4 giornate - Deve presentare domanda di accreditamento alla ISO/IEC 17021-1:2015 al fine del rilascio di certificazione per entrambe le norme BS OHSAS 18001:2007 ed UNI 10617:2012 - Esame documentale della durata di 2 giornate - Verifica ispettiva presso la sede dell Organismo di certificazione della durata di 5 giornate - Verifiche in accompagnamento previste nello schema SCR, in relazione ai macro-settori richiesti nella domanda di accreditamento Documentazione da presentare ad ACCREDIA per l esame documentale 1. Lista di riscontro o linea guida o istruzioni predisposte dall Organismo di Certificazione per il Gruppo di audit 2. Curricula degli Ispettori e/o Esperti Tecnici 3. Modulo del Rapporto di audit e relative check list 4. Attestato/Certificato rilasciato dall Organismo di Certificazione 5. Lista dei certificati già emessi, e programmazione delle successive attività di audit 6. Procedure/Regolamenti contrattuali applicabili all audit, nonché le procedure interne per la gestione della certificazione 7. Per gli Organismi di Certificazione NON accreditati a fronte della Norma ISO/IEC 17021-1:2015, oltre ai documenti sopra riportati, occorre inviare la documentazione richiesta nella domanda di accreditamento. Mantenimento dell Accreditamento Per il mantenimento dell accreditamento, durante l intero ciclo di accreditamento, salvo situazioni particolari (es: gestione reclami e segnalazioni, modifiche intervenute sullo schema di certificazione, cambiamenti nella struttura dell Organismo e altro) verranno condotte le seguenti verifiche: Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 7/8

- se l Organismo di Certificazione ha emesso meno di 50 certificati in conformità alla UNI 10617:2012, verranno condotte una verifica in accompagnamento e una verifica in sede - se l Organismo di Certificazione ha emesso un numero di certificati in conformità alla UNI 10617:2012 compreso fra 51 e 200, verranno condotte 2 verifiche in accompagnamento e 1 verifica in sede - se l Organismo di Certificazione ha emesso più di 201 certificati in conformità alla UNI 10617:2012, verranno condotte 2 verifiche in accompagnamento e 2 verifiche in sede. Cordiali saluti. Il Direttore di Dipartimento Dr. Emanuele Riva Ns. rif. DC2015SSV316 pag.: 8/8