L architettura dei calcolatori

Documenti analoghi
L ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI. Il processore La memoria centrale La memoria di massa Le periferiche di I/O

aumenta il tempo di accesso; aumenta la capacità di memorizzazione; ma diminuisce il costo per bit.

La memoria 11/10/2007

Le periferiche. dispositivo che si trova alla periferia del calcolatore

Elementi di informatica

Elementi di informatica

Mari, Buonanno, Sciuto Informatica e cultura dell informazione McGraw-Hill 3/1/2010

Mari, Buonanno, Sciuto Informatica e cultura dell informazione McGraw-Hill 3/1/2010

Elementi di informatica

Lezione 1: L hardware

o studiare l architettura del calcolatore significa:

Capitolo 4 Parte 1 Le infrastrutture hardware. Il processore La memoria centrale La memoria di massa Le periferiche di I/O

Elementi di informatica

Architettura del Calcolatore

Personal Computer: introduzione

Architettura del. Calcolatori (1) Calcolatori (2) L architettura di Von Neumann. CPU RAM Memoria I/O. secondaria. bus

Criteri di caratterizzazione di una memoria

Le istruzioni del linguaggio gg macchina corrispondono ad operazioni elementari di elaborazione operazioni aritmetiche

Abilità Informatiche e Telematiche

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Architettura del calcolatore. Introduzione agli algoritmi. Rappresentazione delle Informazioni. Elementi di Programmazione

Abilità Informatiche e Telematiche

ARCHITETTURA DI UN ELABORATORE! Ispirata al modello della Macchina di Von Neumann (Princeton, Institute for Advanced Study, anni 40).!

Mari, Buonanno, Sciuto Informatica e cultura dell informazione McGraw-Hill

Architettura del Calcolatore

La macchina di Von Neumann. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL SANNIO Benevento DING DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CORSO DI "PROGRAMMAZIONE I"

Capitolo 5 Le infrastrutture HardWare. La memoria di massa

Architettura dei calcolatori

Lezione 3: Architettura del calcolatore

Programma del corso. Architettura del calcolatore. Introduzione agli algoritmi. Rappresentazione delle Informazioni. Elementi di Programmazione

Architettura. Argomenti. Modello di Von Neumann. Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica aa 2003/2004. Ing. Antonio Coronato. Modello di Von Neumann

Il computer P R O F. L O R E N Z O P A R I S I

SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

Esame di INFORMATICA ARCHITETTURA DI VON NEUMANN. Lezione 4 ARCHITETTURA DI VON NEUMANN

Il modello di Von Neumann

Architettura del calcolatore

Elementi di informatica

TERMINALE INTELLIGENTE

ARCHITETTURA DI UN ELABORATORE

Mari, Buonanno, Sciuto Informatica e cultura dell informazione McGraw-Hill 3/2/2010

Esame di INFORMATICA Lezione 4

Laboratorio di Informatica L-A 1

Il computer P R O F. L O R E N Z O P A R I S I

I dischi ottici. Istituzioni di Informatica -- Rossano Gaeta 43

Il computer P R O F. L O R E N Z O P A R I S I

Informatica. Lo schema di riferimento. Scheda madre 16/11/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1

Elementi di informatica

La memoria secondaria

Architettura del Calcolatore

DISCHI MAGNETICI: HARD DISK

Architettura dei calcolatori

Il calcolatore. È un sistema complesso costituito da un numero elevato di componenti. è strutturato in forma gerarchica

ARCHITETTURA DI UN ELABORATORE. Ispirata al modello della Macchina di Von Neumann (Princeton, Institute for Advanced Study, anni 40).

Struttura dell elaboratore elettronico

Introduzione all'architettura dei Calcolatori. Maurizio Palesi

Memoria Secondaria o di Massa

Architettura hardware

Architettura hardware

Corso di Informatica

LABORATORIO DI INFORMATICA

INFORMATICA. L informatica comprende:

Elementi di Informatica Chiara Epifanio

Lezione 1. Sistemi operativi. Marco Cesati System Programming Research Group Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

La memoria. 12/05/2004 Introduzione ai sistemi informatici 2

Architettura del Calcolatore. Danilo Ardagna Politecnico di Milano

Modulo: Elementi di Informatica

ARCHITETTURA DI UN ELABORATORE

ECDL CORE 5.0. Modulo 1 Concetti di base dell ICT 1.1 Hardware. Docente: Stefania De Martino Liceo G. Leopardi Recanati a.s.

La memoria principale

Cenni sull architettura del calcolatore

Fondamenti di Informatica

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni 6 CFU. Architettura dei calcolatori

Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU. Architettura dei calcolatori

Modulo 1: Le I.C.T. UD 1.4b: Anatomia del Computer

Informatica giuridica

Il sistema di elaborazione

Architettura del calcolatore

Pag. 1. Informatica Facoltà di Medicina Veterinaria a.a. 2012/13 prof. Stefano Cagnoni. Architettura del calcolatore (parte II)

Organizzata secondo il modello della macchina di von Neumann definita nei tardi anni 40 all Institute for Advanced Study di Princeton.

ARCHITETTURA DI UN ELABORATORE

RIASSUNTO La codifica delle informazioni

Componenti e Funzionamento del Calcolatore

Architettura dei computer

Informatica. Informazione L Informazione è un dato, o un insieme di dati, interpretati in un determinato contesto.

Elementi di base del calcolatore

ARCHITETTURA DI UN ELABORATORE. Ispirata al modello della Macchina di Von Neumann (Princeton, Institute for Advanced Study, anni 40).

Memoria Centrale. Memoria Centrale. Memoria Centrale. Interazione CPU-memoria centrale 16/04/2008. Indirizzamento

Architettura di un calcolatore: primi cenni introduttivi. Calcolatore: sottosistemi

Ispirata al modello della Macchina di Von Neumann (Princeton, Institute for Advanced Study, anni 40).

Architettura dei calcolatori I parte Introduzione, CPU

Architettura dei sistemi di elaborazione (La memoria parte 4)

Architettura dei Calcolatori Elettronici

Perché nasce il Computer?

LEZIONE 05 GERARCHIE DI MEMORIA Laboratorio di Informatica per l Educazione A. A. 2015/2016

Architettura di von Neumann

Lezione 5: Software. Firmware Sistema Operativo. Laboratorio di Informatica

Architettura di Von Neumann. Architettura di Von Neumann. Architettura di Von Neumann INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042)

Transcript:

Remo Franceschelli 1 Remo Franceschelli 2 LE SLIDE CHE SEGUONO SONO L architettura dei calcolatori DEL PROF. GIANLUIGI FOLINO, CHE RINGRAZIO, E VENGONO DI SEGUITO RIPORTATE PER COMODITA Il processore La memoria centrale La memoria di massa Le periferiche di I/O 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 4 Remo Franceschelli 3

Caratteristiche dell architettura Il calcolatore: modello architetturale Flessibilità adatta a svolgere diverse tipologie di compiti Modularità ogni componente ha una funzione specifica Scalabilità ogni componente può essere sostituito con uno equivalente Standardizzazione componenti facilmente sostituibili in caso di malfunzionamento Riduzione dei costi grazie alla produzione su larga scala Semplicità di installazione ed esercizio del sistema 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 5 Hardware: architettura L architettura dell hardware di un calcolatore reale è molto complessa La macchina di Von Neumann è un modello semplificato dei calcolatori moderni Von Neumann progettò, verso il 1945, il primo calcolatore con programmi memorizzabili anziché codificati mediante cavi e interruttori Macchina di Von Neumann E composta da 4 tipologie di componenti funzionali: unità centrale di elaborazione (CPU) esegue istruzioni per l elaborazione dei dati svolge anche funzioni di controllo memoria centrale memorizza e fornisce l accesso a dati e programmi interfacce di ingresso e uscita componenti di collegamento con le periferiche del calcolatore bus svolge la funzionalità di trasferimento di dati e di informazioni di controllo tra le varie componenti funzionali 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 7 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 8

Macchina di Von Neumann Dispositivi di Input Tastiera Mouse trackball Touch pad Microfono Tavoletta grafica Webcam Penna ottica Scanner Fotocam. Dig. Schermi touch screen Joystick 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 9 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 10 Dispositivi di Output Plotter Monitor Stampante Videoproiettore Casse acustiche Cuffie Caratteristiche del collegamento a BUS Semplicità un unica linea di connessione costi ridotti di produzione Estendibilità aggiunta di nuovi dispositivi molto semplice Standardizzabilità regole per la comunicazione da parte di dispositivi diversi Lentezza utilizzo in mutua esclusione del bus Limitatà capacità al crescere del numero di dispositivi collegati Sovraccarico del processore (CPU) perchè funge da master sul controllo del bus 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 11 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 12

Bus di sistema Interconnette CPU, memorie ed interfacce verso dispositivi periferici (I/O, memoria di massa,...) Collega due unità funzionali alla volta una trasmette e l altra riceve Il trasferimento dei dati avviene sotto il controllo della CPU Bus di sistema Il bus trasporta dati, indirizzi e comandi Componenti del bus (sottogruppi di linee): Bus dati (data bus) Bus indirizzi (address bus) Bus comandi (command bus) Bus dati (data bus) Serve per trasferire dati tra la memoria centrale ed il registro dati (MDR) della CPU tra periferiche e CPU (o memoria centrale) Bidirezionale 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 13 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 14 Bus di sistema Bus indirizzi (address bus) Serve per trasmettere il contenuto del registro indirizzi (MAR) alla memoria (o ad una periferica) si seleziona una cella per successive operazioni di lettura o scrittura Unidirezionale Bus comandi (command bus) Serve per inviare comandi verso la memoria (es: lettura o scrittura) o verso una periferica (es. stampa verso la stampante / interfaccia) Unidirezionale Interfacce di I/O e bus 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 15 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 16

Organizzazione tipica di un calcolatore bus oriented Unità centrale di elaborazione CPU 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 17 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 18 Tre tipologie di istruzioni Elementi di una CPU Istruzioni aritmetico-logiche (Elaborazione dati) Somma, Sottrazione, Divisione, And, Or, Xor, Maggiore, Minore, Uguale, Minore o uguale, Controllo del flusso delle istruzioni Sequenza Selezione semplice, a due vie, a n vie, Ciclo a condizione iniziale, ciclo a condizione finale, Trasferimento di informazione Trasferimento dati e istruzioni tra CPU e memoria Trasferimento dati e istruzioni tra CPU e dispositivi di ingresso/uscita (attraverso le relative interfacce) Unità di controllo Svolge funzioni di controllo, decide quali istruzioni eseguire. Unità aritmetico logica esegue le operazioni aritmetico-logiche (+,-,ecc., confronto). Registri memoria ad alta velocità usata per risultati temporanei e informazioni di controllo; il valore massimo memorizzabile in un registro è determinato dalle dimensioni del registro; esistono registri di uso generico e registri specifici: Program Counter (PC) qual è l istruzione successiva; Instruction Register (IR) istruzione in corso d esecuzione; 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 19 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 20

Come lavora la ALU La struttura della CPU 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 21 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 22 Registri Un microprocessore contiene un numero limitato di celle di memoria (registri) con scopi specifici registro contatore delle istruzioni (PC, program counter) indirizzo della prossima istruzione da eseguire registro delle istruzioni (IR, instruction register) istruzione che deve essere eseguita (codificata) parola di stato del processore (PSW) contiene informazioni, opportunamente codificate, circa l esito dell ultima istruzione che è stata eseguita Registri (2) registro indirizzi della memoria (MAR) indirizzo della cella di memoria che deve essere acceduta o memorizzata registro dati della memoria (MDR) dato che è stato acceduto o che deve essere memorizzato registri generali per memorizzare gli operandi ed il risultato di una operazione 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 23 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 24

Esecuzione delle istruzioni Ciclo Fetch Decode Execute Ciclo Fetch Decode Execute (leggi decodifica esegui) 1. Prendi l istruzione corrente dalla memoria e mettila nel registro istruzioni (IR). 2. Incrementa il program counter (PC) in modo che contenga l indirizzo dell istruzione successiva. 3. Determina il tipo dell istruzione corrente (decodifica). 4. Se l istruzione usa una parola in memoria, determina dove si trova. 5. Carica la parola, se necessario, in un registro della CPU. 6. Esegui l istruzione. 7. Torna al punto 1 e inizia a eseguire l istruzione successiva. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 25 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 26 CPU Evoluzione delle CPU In grado di eseguire solo istruzioni codificate in linguaggio macchina Ciclo Fetch Decode - Execute 1. Prendi l istruzione corrente dalla memoria e mettila nel registro istruzioni (IR) (fetch) 2. Incrementa il Program Counter (PC) in modo che contenga l indirizzo dell istruzione successiva 3. Determina il tipo di istruzione da eseguire (decode) 4. Se l istruzione necessita di un dato in memoria determina dove si trova e caricalo in un registro della CPU 5. Esegui l istruzione (execute) 6. Torna al punto 1 e opera sull istruzione successiva 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 27 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 28

Legge di Moore # Transistor [CPU Intel] Osservazione fatta da Gordon Moore nel 1965: il numero dei transistor per cm 2 raddoppia ogni X mesi In origine X era 12. Correzioni successive hanno portato a fissare X=18. Questo vuol dire che c è un incremento di circa il 60% all anno. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 29 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 30 Legge di Moore e progresso Il progresso della tecnologia provoca un aumento del numero di transistor per cm 2 e quindi per chip. Un maggior numero di transistor per chip permette di produrre prodotti migliori (sia in termini di prestazioni che di funzionalità) a prezzi ridotti. I prezzi bassi stimolano la nascita di nuove applicazioni (e.g. non si fanno video game per computer da milioni di $). Nuove applicazioni aprono nuovi mercati e fanno nascere nuove aziende. L esistenza di tante aziende fa crescere la competitività che, a sua volta, stimola il progresso della tecnologia e lo sviluppo di nuove tecnologie. La memoria 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 31 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 32

La memoria Supporto alla CPU: deve fornire alla CPU dati e istruzioni il più rapidamente possibile Archivio: deve consentire di archiviare dati e programmi garantendone la conservazione e la reperibilità anche dopo elevati periodi di tempo Diverse esigenze: velocità per il supporto alla CPU non volatilità ed elevate dimensioni per l archivio Diverse tecnologie elettronica: veloce, ma costosa e volatile magnetica e ottica: non volatile ed economica, ma molto lenta Criteri di caratterizzazione di una memoria Velocità tempo di accesso (quanto passa tra una richiesta e la relativa risposta) velocità di trasferimento (quanti byte al secondo si possono trasferire) Volatilità cosa succede quando la memoria non è alimentata? per quanto tempo i dati vi rimangono immagazzinati? Capacità quanti byte può contenere? qual è la dimensione massima? Costo (per bit) Modalità di accesso diretta (o casuale): il tempo di accesso è indipendente dalla posizione sequenziale: il tempo di accesso dipende dalla posizione mista: combinazione dei due casi precedenti associativa: indicato il dato, la memoria risponde indicando l eventuale posizione che il dato occupa in memoria. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 33 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 34 Memoria centrale La memoria centrale 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 35 La memoria è la componente del calcolatore in cui vengono immagazzinati e da cui vengono acceduti i dati e i programmi La memoria centrale (o principale) è la memoria che può essere acceduta direttamente dal processore è costituita da celle (o locazioni) ogni cella può contenere una quantità fissata di memoria (numero di bit), detta parola di memoria 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 36

Memoria centrale Memoria centrale Ogni cella è caratterizzata da un indirizzo, che è un numero che identifica la cella e ne consente l accesso un valore, che è la sequenza di bit memorizzata dalla cella La memoria fornisce le operazioni di: lettura: consultazione del valore di una cella con un dato indirizzo scrittura: modifica del valore di una cella con un dato indirizzo Le operazioni avvengono sotto il controllo della CPU La CPU seleziona una particolare cella di memoria ponendone l indirizzo nel Registro Indirizzi (MAR) Se il Registro Indirizzi (MAR) è costituito da N bit, si possono indirizzare 2 N celle di memoria, da 0 a 2 N 1 Nei PC attuali il MAR è almeno di 32 bit Operazione di lettura: copia nel Registro Dati (MDR) il contenuto della cella di memoria indirizzata dal Registro Indirizzi (MAR) Operazione di scrittura (store) copia il contenuto del Registro Dati (MDR) nella cella di memoria indirizzata dal Registro Indirizzi (MAR) 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 37 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 38 Struttura di una memoria centrale Caratteristiche delle memorie centrali capacità il numero di bit che possono essere memorizzati, misurati in byte (e multipli del byte) velocità di accesso misura la velocità di esecuzione delle operazioni di lettura/scrittura volatilità indica la capacità di conservare i valori memorizzati in modo permanente o meno 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 39 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 40

Memorie RAM e memorie ROM Le memorie RAM (random access memory) possono essere accedute sia in lettura che in scrittura sono volatili (i dati memorizzati vengono persi allo spegnimento del calcolatore) sono usate per memorizzare dati e programmi La memorie ROM (read only memory) permettono solo la lettura dei dati sono persistenti (mantengono il suo contenuto anche quando non c è alimentazione) sono usate per memorizzare alcuni programmi di sistema (firmware) Memorie secondarie Memoria secondaria o Memoria di massa memorizza grandi masse di dati i dati memorizzati sopravvivono all esecuzione dei programmi. non può essere acceduta direttamente dalla CPU i dati di una memoria secondaria per essere elaborati dal processore devono passare nella memoria centrale Memoria principale Vs. Memoria secondaria la memoria secondaria memorizza in modo permanente tutti i programmi e i dati del calcolatore la memoria centrale memorizza i programmi in esecuzione e i dati necessari per la loro esecuzione 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 41 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 42 Caratteristiche delle memorie secondarie non volatilità i dati memorizzati non si perdono allo spegnimento del calcolatore (perché memorizzati in forma magnetica o ottica anziché elettronica) grande capacità capacità maggiore (anche di diversi ordini di grandezza) rispetto alla memoria centrale bassi costi il costo per bit di una memoria secondaria è minore (di diversi ordini di grandezza) rispetto alla memoria centrale bassa velocità di accesso tempi di accesso maggiori (di qualche ordine di grandezza) rispetto a quelli della memoria principale Memoria cache E una memoria particolarmente veloce usata per memorizzare i dati usati più frequentemente La RAM ha tempi di accesso molto alti rispetto alla velocità dei microprocessori e ne ritarda l elaborazione Strategia di utilizzo: la prima volta che il microprocessore carica dei dati dalla memoria centrale, tali dati vengono caricati anche sulla cache le volte successive, i dati possono essere letti dalla cache invece che dalla memoria centrale (più lenta) La RAM non è realizzata con tale tipo di memoria perché si tratta di dispositivi molto costosi! Tipi di memoria cache: cache di I livello: contenuta nel microprocessore cache di II livello: aggiungibile successivamente 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 43 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 44

Gerarchia delle memorie Caratteristiche delle memorie 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 45 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 46 La memoria di massa (magnetica) Una gerarchia di memoria Ottenuta per generalizzazione dell applicazione del principio di località e tipicamente costituita da 1. registri contenuti nella CPU (qualche KB) 2. cache (da circa 32KB a circa 1024KB) 3. memoria principale (da circa 64MB a qualche GB) 4. dischi fissi (da qualche GB a qualche TB) 5. nastri magnetici e dischi ottici (da qualche GB a qualche TB per ogni supporto) Man mano che ci si sposta verso il basso nella gerarchia aumenta il valore dei parametri fondamentali: aumenta il tempo di accesso; aumenta la capacità di memorizzazione; ma diminuisce il costo per bit. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 47 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 48

Caratteristiche dei diversi livelli Dischi magnetici 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 49 Sono piatti d alluminio (o di altro materiale) ricoperti di materiale ferromagnetico. Fattore di forma (diametro) sempre più piccolo (consente velocità di rotazione maggiori); 3.5 pollici per i sistemi desktop e fino a 1 pollice per i mobili. Testina di un disco (strumento di lettura/scrittura) è sospesa appena sopra la superficie magnetica scrittura: il passaggio di corrente positiva o negativa attraverso la testina magnetizza la superficie lettura: il passaggio sopra un area magnetizzata induce una corrente positiva o negativa nella testina. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 50 Tracce e settori Traccia (track): sequenza circolare di bit scritta mentre il disco compie una rotazione completa la larghezza di una traccia dipende dalla dimensione della testina e dall accuratezza con cui la si può posizionare; la densità radiale va da 800 a 2000 tracce per centimetro (5-10 µm per traccia); tra una traccia e l altra c è un piccolo spazio di separazione (gap). Settore (sector): parte di una traccia corrispondente a un settore circolare del disco un settore contiene 512 byte di dati, preceduti da un preambolo, e seguiti da un codice di correzione degli errori; la densità lineare è di circa 50-100kbit per cm (0.1-0.2 µm per bit); tra settori consecutivi si trova un piccolo spazio (intersector gap). Formattazione: operazione che predispone tracce e settori per la lettura/scrittura un 15% circa dello spazio disco si perde in gap, preamboli e codici di correzione degli errori. Tracce e settori 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 51 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 52

Schema di un Hard Disk Prestazioni dei dischi Tempo di acceso (ms o 10-3 s) Seek time la testina deve arrivare alla traccia giusta; dipende dalla meccanica (5-15 ms, 1 per tracce adiacenti). Latency il disco deve ruotare fino a portare il dato nella posizione giusta; dipende dalla velocità di rotazione (5400-10800 RPM 2.7-5.4ms). Transfer Rate (MBps) Velocità di trasferimento del disco dipende dalla densità di registrazione e dalla velocità di rotazione; un settore di 512 byte richiede fra 25 e 100 µsec (5-20 MB/sec). 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 53 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 54 Floppy disk Funzioni: distribuzione software su grande scala (avvento PC); archiviazione dati. Struttura analoga a quella di un disco magnetico, il disco si ferma quando non è operativo; l avvio della rotazione comporta un ritardo di ½ sec. Caratteristiche tipiche di un floppy da 3.5 Capacità di 1.44 MB Tracce x settori: 80 x 18 RPM = 300 velocità di trasferimento di 500Kbps La memoria di massa (ottica) 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 55 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 56

Dischi ottici Lettura ottica basata sulla riflessione (o sulla mancata riflessione) di un raggio laser. Densità di registrazione più alte dei dischi magnetici. Creati in origine per registrare i programmi televisivi, poi usati come dispositivi di memoria nei calcolatori. Diversi tipi/caratteristiche CD-ROM CD-R CD-RW DVD DVD-RAM Compact Disk - CD Proposto nel 1980 [da Philips e Sony] per sostituire i dischi in vinile per la musica. Standard internazionale IS-10149 [libro rosso]. diametro di 12 cm, spessore di 1.2 mm con un foro di 15 mm in mezzo; produzione: 1. laser ad alta potenza che brucia fori di 0,8 µm in un disco master (le depressioni si chiamano pit e le aree fra pit si chiamano land); 2. dal master si ricava uno stampo; 3. nello stampo viene iniettata una resina liquida di policarbonato che forma un CD con la stessa sequenza di fori del master, 4. sul policarbonato viene depositato uno strato molto sottile di alluminio riflettente, 5. copertura con uno strato protettivo e infine con un etichetta. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 57 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 58 Lettura di un CD Un laser a bassa potenza manda una luce infrarossa (lunghezza d onda di 0,78 µm) sul disco. I pit appaiono come cunette su una superficie piatta: un pit è alto circa un quarto della lunghezza d onda del laser, la luce riflessa da un pit è sfasata di mezza lunghezza d onda rispetto alla luce riflessa dalla superficie circostante, l interferenza negativa riduce l intensità della luce riflessa. I passaggi pit/land o land/pit indicano un 1, la loro assenza indica uno 0. Pit e land sono scritti in una spirale unica che compie 22.188 giri attorno al disco (circa 600 per ogni mm). Velocità lineare costante (120 cm/sec): all interno è di 530 rpm, all esterno deve scendere a 200 rpm; l unità è diversa da quella a velocità angolare costante usata per gli HD; 530 rpm sono molti meni dei 3600/10440 rpm degli HD. Pit e land su un CD 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 59 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 60

CD-ROM 1984: Philips e Sony pubblicano il libro giallo, in cui viene definito lo standard dei CD-ROM (Compact Disc-Read Only Memory). viene definita la struttura e il formato da utilizzare per memorizzare dati digitali invece che semplice musica. Rispetto ai CD audio i CD-ROM hanno stesse dimensioni; compatibilità dell ottica e della meccanica; stesso processo produttivo; miglior capacità di correggere errori. Il libro verde [1986] aggiunge grafica e possibilità di mischiare audio, video e dati nello stesso settore. Velocità/capacità dei CD-ROM Velocità base (1x) 75 settori/sec, 153.6 KByte/sec (175.2 in modalità 2). Velocità superiori crescono in proporzione 32x corrisponde a 2400 settori/sec cioè quasi 5MB/sec Capacità 74 minuti di musica = 681.984.000 byte = circa 650 MB; 80 minuti di musica = circa 700 MB. Tempo di accesso alcune centinaia di millisecondi. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 61 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 62 CD Recordable (CD-R) CD che vengono scritti una sola volta (WORM): utilizzati per backup, per produzioni in piccole serie, per la generazione di master, standard definito nel libro arancione, dove si introduce anche il CD ROM XA (CD R scritti in modo incrementale); stesse dimensioni dei CD ROM dischi di policarbonato di 120 mm; contengono un solco largo 0,6 mm (guida per il laser di scrittura). La riflettività di pit e land è simulata c è uno strato di colore fra il policarbonato e lo strato riflettente: nello stato iniziale questo strato è trasparente; per scrivere, un laser ad alta potenza colpisce un punto nello strato della superficie colorata, rompe un legame chimico e crea una macchia scura. CD ReWriteable (CD-RW) Dischi ottici riscrivibili. Lo strato di registrazione utilizza una lega di argento, indio, antimonio e tellurio che ha due stati stabili: lo stato cristallino con elevata capacità di riflessione (land); lo stato amorfo con ridotta capacità di riflessione (pit). Si usa un laser con tre potenze diverse: ad alta potenza il laser scioglie la lega e un raffreddamento rapido la porta dallo stato cristallino allo stato amorfo; a potenza media la lega si scioglie e si raffredda tornando nel suo stato cristallino; a bassa potenza si rileva solo lo stato del materiale. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 63 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 64

Diversi formati di DVD Digital Versatile Disk (DVD) Evoluzione tecnologica densità dei dati: maggior Pertanto sono stati definiti quattro formati: pit più piccoli (0.4 vs. 0.8 µm); spirale più serrata (0.74 vs. 1.6 µm); laser rosso (0.65 vs. 0.78 µm). Caratteristiche dei DVD 23/11/06 1. 2. 3. 4. Lato unico, strato unico (4,7 GB). Lato unico, strato doppio (8,5 GB). Due lati, strato unico (9,4 GB). Due lati, strato doppio (17 GB). uno strato riflettente sul fondo coperto da uno stato semiriflettente; a seconda di dove viene indirizzato il laser, il raggio viene riflesso da uno strato o dall'altro; lo strato inferiore ha pit e land leggermente più grandi, per cui la sua capacità è leggermente inferiore. Tecnologia dello strato doppio: capacità di 4.7 GB Esistono situazioni in cui servono più di 4.7 GB. 133 minuti di video fullscreen MPEG-2 ad alta risoluzione (720 x 480) con colonna sonora in 8 lingue e sottotitoli in altre 32; 1x indica 1.4 MB/sec (vs. 150 KB/sec). Introduzione ai sistemi informatici 65 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 66 Tipi di calcolatori SUPER COMPUTER MAINFRAME CLUSTER O RETI DI WORKSTATION Il sistema operativo MINICOMPUTER calcolo PERSONAL COMPUTER Potenza di WORKSTATION NOTEBOOK, PENBOOK, LAPTOPCOMPUTER (Portatili) 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 67 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 68

Architettura del Software Software = insieme (complesso) di programmi. Organizzazione a strati, ciascuno con funzionalità di livello più alto rispetto a quelli sottostanti: Macchine Virtuali Firmware: strato di (micro-)programmi che agiscono direttamente sullo strato hardware memorizzato dal costruttore su una memoria permanente (ROM) Sistema operativo (S.O.) Strato di programmi che opera al di sopra di hardware e firmware e gestisce l elaboratore Le funzioni offerte dal S.O. dipendono dalla complessità del sistema di elaborazione: gestione delle varie risorse hardware gestione della memoria centrale organizzazione e gestione della memoria di massa interpretazione ed esecuzione di comandi elementari gestione della multi-utenza e del multi-tasking 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 69 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 70 Classificazione dei S.O. In base al numero di utenti: Mono-utente (mono-user) un solo utente alla volta può utilizzare il sistema Multi-utente (multi-user) più utenti in contemporanea possono interagire con la macchina il S.O. deve fornire a ciascuno l'astrazione di un sistema dedicato Classificazione dei S.O. In base al numero di programmi in esecuzione: Mono-programmato (mono-task) si può eseguire un solo programma per volta Multi-programmato (multi-task) il S.O. permette di eseguire più programmi in contemporanea (su una sola CPU) il S.O. deve gestire la suddivisione del tempo della CPU fra i vari programmi (time-sharing) 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 71 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 72

Interazione dell utente con il S.O. Interazione dell utente con il S.O. Un utente "vede" l elaboratore solo tramite il S.O., che simula una macchina virtuale diversi S.O. possono realizzare diverse macchine virtuali sullo stesso hardware aumenta l astrazione nell interazione utente/elaboratore senza S.O.: sequenze di bit con S.O.: comandi, programmi, dati. Il S.O. traduce le richieste dell utente in opportune sequenze di comandi da sottoporre alla macchina fisica Il S.O. esplicita qualsiasi operazione di accesso a risorse hardware, implicitamente implicata dal comando dell utente Utente S.O. 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 73 Interazione dell utente con il S.O. Interfaccia testuale Il S.O. interagisce con l utente mediante l interpretazione di linee di comando esempi: DOS, Linux Interfaccia grafica o GUI (Graphical User Interface) tutti i programmi e le funzioni sono mostrati sullo schermo mediante simboli immediatamente comprensibili (icone) esempi: Windows, MacOS (Macintosh) 23/11/06 Introduzione ai sistemi informatici 75 Remo Franceschelli 76

CASE: contiene tutti i componenti Scheda madre (Motherboard): contiene vari tipi di controller (PS/2, USB, per floppy, EIDE, audio, video, Ethernet, ecc. - variabile) e su di essa vengono installate la CPU, la RAM, le schede PCI, AGP, ecc. Remo Franceschelli 77 Remo Franceschelli 78 PS/2 Porta Seriale Porta parallela Connettori audio Porte USB Porta Ethernet (Rete) Remo Franceschelli 79 Remo Franceschelli 80

Remo Franceschelli 81 Remo Franceschelli 82 Remo Franceschelli 83 Remo Franceschelli 84

Remo Franceschelli 85 Remo Franceschelli 86 Remo Franceschelli 87 Remo Franceschelli 88

Remo Franceschelli 89 Remo Franceschelli 90 Remo Franceschelli 91 Remo Franceschelli 92

Remo Franceschelli 93 Remo Franceschelli 94 Remo Franceschelli 95 Remo Franceschelli 96

Remo Franceschelli 97 Remo Franceschelli 98