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Alberto Berardi Vedute moderne L estrema sensibilità artistica dei Padri Filippini dotò la chiesa di San Pietro in Valle di stucchi, marmi, pitture, sculture, ori collocando il tutto nella mirabile architettura di Giovan Battista Cavagna. Ed ecco così uno degli esempi di chiese barocche più significativo della nostra regione. Furono costi proibitivi se la facciata rimase priva del previsto rivestimento ed allo scrigno di ogni tesoro si accede, ancora oggi, attraversando un misero portale di intonaco e mattoni a vista. Ma questo nulla toglie alla bellezza dell interno anzi la accentua ottenendo un inaspettato effetto sorpresa. Unica la navata, la volta a botte, sei cappelle laterali, tiburio ottagonale imponente ingentilito da un delizioso lanternino. Un secolo per costruirla dal 1608 al 1710 quando regnava incontrastato il Barocco. Una moltitudine furono gli artisti attratti dal progetto e dalle ricche commesse. Proviamo ad elencarli tutti: Guido Reni, Guercino, Antonio Viviani, Giovan Giacomo Pandolfi, Simone Cantarini, Alessandro Vitali, Matteo Loves, Lorenzo Garbieri, Luigi Garzi, Giovanni Francesco Guerrieri ed i fanesi Sebastiano Ceccarini e Carlo Magini. Proprio tutti, forse, ma non sono sicuro. Tra le estrazioni settecentesche manu militari dei francesi, i furti, le alienazioni (?) e le temporanee allocazioni di opere (complice un restauro infinito) attuate dal nuovo proprietario della chiesa (il Comune), occorrerà del tempo per rimettere le cose come erano dove erano e fare l inventario con il timore di scoprire i vuoti. Da registrare è però incontestabilmente il fatto che San Pietro con i suoi ori, i suoi stucchi, le sue opere d arte ha esercitato ed esercita ancora un grande fascino anche sugli artisti contemporanei se è vero che dopo molte fatiche siamo riusciti a rintracciare molte opere disperse in case private di artisti fanesi che non seppero resistere all attrazione esercitata da questo centro di devozione creativa. Basta riflettere su questo fatto per comprendere quale perdita rappresenti per Fano la mancata conclusione in tempi umani, non biblici, del A fronte Emilio Antonioni, Interno di San Pietro in Valle a Fano, olio su tavola (da Immagine e realtà in Emilio Antonioni, a cura di V. Volpini, AGE, Urbino 1986, p. 51) Emilio Antonioni, Interni di San Pietro in Valle a Fano, disegni preparatori (Fano, collezione privata) 279
LA CHIESA DI SAN PIETRO IN VALLE A FANO Giusto Cespi, Interno di San Pietro in Valle (Fano, Pinacoteca Civica) restauro e della riapertura di San Pietro in Valle. Ma partiamo da Giusto Cespi (Fano 1867 - ivi 1954) che grazie alla sua cultura pittorica definita da Franco Battistelli realistica-accademica ci rende una testimonianza eccezionale restituendoci in un bel quadro non solo gli ori ed i colori ma l atmosfera stessa, quella che si respirava nelle mattine di sole all interno di San Pietro con il frate in ginocchio, il vecchio signore composto in preghiera e la donnina intenta al rosario. Viene poi per militanza pittorica Emilio Antonioni (Fano 1895 - ivi 1968), il pittore più amato dai fanesi, giusto per sancire insieme al suo amico e collega Donatello Stefanucci (Cingoli 1896 - Fano 1987), maestro di tanti, anche lui autore di un dipinto su San Pietro, una sorta di patrocinio della Accolta dei quindici sulla miniera d arte cittadina; il suo è un interno in cui il pavimento consunto dai secoli ha la stessa pregnanza della pala d altare sulla sfondo, pregnanza rilevabile anche nei due disegni preparatori. Non poteva mancare Vittorio Corsaletti (Fano 1924 - ivi 2013) che sentì la forza che promana da San Pietro ma preferì dipingerla da lontano con la cupola minacciosa bene in vista, sommersa dal mare di verde del vicino giardino. Viene poi una felice acquisizione: Alessandro Tonti (Pesaro 1933), un simpatico pesarese inurbatosi nella nostra città che ci ha restituito poeticamente cominciando proprio da San 280
VEDUTE MODERNE Donatello Stefanucci, Interno dell ex oratorio piccolo di San Pietro in Valle (Fano, collezione privata) 281
LA CHIESA DI SAN PIETRO IN VALLE A FANO Alessandro Tonti, San Pietro in Valle, olio su tela (2010) Vittorio Corsaletti, San Pietro in Valle (da P. Rufa, Fano, Fano 1988, tav. 17) 282
VEDUTE MODERNE Pietro, angolo dopo angolo, come in un puzzle, l intero centro storico. E per concludere un originale notturno del più giovane tra i pittori fanesi Massimo Basagni (Fano 1949). La chiesa nella notte è stretta in una morsa di tegole e di selci, si erge verso il cielo soltanto la cupola ottagonale dal sapore più militare che religioso ma di questo parleranno altri, a noi resta la prova provata della grandezza della nostra città ed il rimpianto per quello che avrebbe potuto e quindi dovuto essere. Massimo Basagni, Notte su San Pietro in Valle, acrilico (2011) 283