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FATTISU ISRAELE

Israel Ministry of Foreign Affairs MINISTERO PER GLI AFFARI ESTERI D'ISRAELE Editing: Quality Translation (QT) Grafica: Tsofit Tsachi Statistiche: Ufficio Centrale di Statistica (a meno che non sia indicato altrimenti) 2010 Gerusalemme, Israele Copie della pubblicazione possono essere ottenute presso le missioni diplomatiche di Israele o sul sito internet: www.mfa.gov.il

INDICE Storia 5 Lo Stato 77 La Terra 105 Il Popolo 137 Sanità e Servizi Sociali 161 Istruzione 179 Scienza e Tecnologia 199 Economia 217 Cultura 259 Israele fra le Nazioni 345

STORIA Il Periodo Biblico 8 Il Periodo del Secondo Tempio - Ritorno a Sion 14 La Dominazione Straniera 21 Lo Stato d'israele 39 Il Processo di Pace 55 Principali Momenti Storici 64

6 Storia

STORIA Il luogo di nascita del popolo ebraico è la Terra d'israele (Eretz Israel). Là si svolse una parte significativa della lunga storia della nazione, i cui primi duemila anni sono registrati nella Bibbia, là si formò la sua identità culturale, religiosa e nazionale e là, attraverso i secoli, si è mantenuta la sua presenza fisica, anche dopo che la maggioranza fu costretta all'esilio. Nel corso dei lunghi anni di dispersione, il popolo ebraico non ha interrotto né dimenticato il suo legame con la Terra. Con la fondazione dello Stato d'israele nel 1948, l'indipendenza ebraica, perduta duemila anni prima, è stata rinnovata. זכר ימות עולם בינו שנות דור ודור... )דברים ל"ב: ז'( Ricorda i giorni antichi considera gli anni passati (Deuteronomio 32,7) Sezione di una mappa delle tribù d'israele del tardo Medioevo. Per gentile concessione di R. Ben-Haim

8 Storia IL PERIODO BIBLICO Il Mosé di Michelangelo, San Pietro in Vincoli, Roma I Patriarchi La storia ebraica iniziò circa 4000 anni orsono (XVII sec. a.e.v. circa) con i Patriarchi - Abramo, suo figlio Isacco e suo nipote Giacobbe. Alcuni documenti rinvenuti in Mesopotamia e risalenti al 2000-1500 a.e.v., confermano determinati aspetti del loro stile di vita nomade, così come viene descritto nella Bibbia. Il Libro della Genesi riporta di come Abramo venne chiamato da Ur di Caldea fino alla Terra di Canaan, per essere il fondatore di un popolo che credesse nel Dio Unico. Quando si diffuse una carestia in Canaan, Giacobbe (chiamato poi Israele), i suoi dodici figli e le loro famiglie, si stabilirono in Egitto, dove i loro discendenti vennero ridotti in schiavitù e costretti al lavoro forzato. Esodo e insediamento Dopo 400 anni di schiavitù, gli Israeliti vennero condotti alla libertà da Mosè il quale, secondo la narrazione della Bibbia, venne scelto da Dio per trarre il Suo popolo fuori dall'egitto e per ricondurlo nella Terra d'israele, promessa ai suoi avi (XIII-XII secolo circa a.e.v.). Essi vagarono per 40 anni nel deserto del Sinai, dove furono forgiati in nazione

9 e dove ricevettero la Torà (il Pentateuco), al cui interno si trovano i Dieci Comandamenti, e che venne a dare forma e contenuto al loro credo monoteista. L'esodo dall'egitto (1300 circa a.e.v.) lasciò un segno indelebile nella memoria nazionale del popolo ebraico e divenne un simbolo universale di libertà e indipendenza. Ogni anno gli Ebrei celebrano le festività di Pesach (la Pasqua ebraica), Shavuot (la Pentecoste) e Succot (la Festa dei Tabernacoli o delle Capanne), che commemorano avvenimenti di quei tempi. "Ti benedica il Signore e ti custodisca. Faccia luce a te la faccia del Signore e ti conceda grazia. Elevi il Signore la Sua faccia a te e ti conceda pace." (Numeri 6, 24-26) Nel corso dei due secoli successivi, gli Israeliti conquistarono gran parte della Terra d'israele e divennero agricoltori ed artigiani; a questo seguì un certo grado di consolidamento economico e sociale. Tempi di relativa pace si alternarono a periodi di guerre durante i quali il popolo si radunava intorno a guide note con il nome di giudici", scelti sia per le loro abilità politiche e militari che per le loro qualità di condottieri. La debolezza intrinseca a tale organizzazione tribale di fronte al pericolo posto dai Filistei (popolo del mare proveniente dall'asia Minore che si Un sottile rotolo d'argento risalente al VII secolo a.e.v. ritrovato a Gerusalemme, in cui è riportata la benedizione sacerdotale, Autorità Israeliana per le Antichità

10 Storia Melograno in avorio della grandezza di un pollice, recante un'iscrizione paleoebraica, probabilmente del primo Tempio di Gerusalemme, VIII secolo a.e.v. Museo d'israele, Gerusalemme I PROFETI: dotti religiosi e figure carismatiche, considerati dotati del dono divino della rivelazione, predicarono nel periodo della monarchia, fino ad un secolo dopo la distruzione di Gerusalemme (586 a.e.v.). Tanto in qualità di consiglieri dei re su questioni di religione, etica e politica, quanto in veste di loro critici sotto il primato del legame esistente fra individuo e Dio, i Profeti furono guidati dalla necessità di giustizia e scrissero energici commentari sulla moralità della vita nazionale ebraica. insediò sulla fascia costiera mediterranea del paese), generò la necessità di un capo che unisse le tribù e che facesse del suo incarico una istituzione permanente, trasmessa per via ereditaria. La Monarchia Il primo re, Saul (1020 circa a.e.v.), regnò in un periodo che fece da ponte fra l'abbandono dell'organizzazione tribale e l'istituzione di un regime pienamente monarchico sotto il suo successore, Davide. Il re Davide (1004-965 circa a.e.v.), fece di Israele una delle maggiori potenze nella regione, tanto per mezzo di spedizioni militari di successo - e fra queste la definitiva sconfitta dei Filistei - quanto attraverso la creazione di una rete di alleanze basate sull'amicizia con regni limitrofi. Di conseguenza, la sua autorità venne riconosciuta dai confini con l'egitto ed il Mar Rosso, fino alle rive dell'eufrate. All'interno della nazione egli riunì le dodici tribù israelite in un solo regno e pose la sua capitale, Gerusalemme, e la monarchia, al centro della vita nazionale

11 del paese. La tradizione biblica descrive Davide come poeta e musicista, attribuendogli versi che compaiono nel Libro dei Salmi. A Davide successe il figlio Salomone (965-930 circa a.e.v.), il quale rafforzò ulteriormente il regno. Per mezzo di trattati con regni vicini, cementati da matrimoni a scopi politici, Salomone assicurò la pace al suo regno, ponendolo alla pari delle grandi potenze dell'epoca. Egli ampliò il commercio con l'estero e promosse la prosperità economica del Le loro esperienze rivelatrici paese sviluppando grandi imprese, quali furono registrate in libri l'estrazione del rame e la fusione dei metalli, di prosa e poesia di alta costruendo nuove città e fortificando allo ispirazione, molti dei quali stesso tempo le vecchie che avevano vennero incorporati nella importanza strategica ed economica. Il Bibbia. Il duraturo e universale suo operato fu coronato dalla costruzione appello dei profeti deriva del Tempio di Gerusalemme, che divenne dal loro richiamo a una il centro della vita nazionale e religiosa considerazione fondamentale del popolo ebraico. La Bibbia attribuisce dei valori umani. Parole come a Salomone il Libro dei Proverbi e il Cantico quelle di Isaia (1,17) - Imparate dei Cantici. a fare il bene, dedicatevi alla giustizia, aiutate colui che ha La Monarchia Divisa subìto un torto, sostenete i diritti La fine del regno di Salomone fu guastata degli orfani e difendete la causa dall'insoddisfazione di quella parte di della vedova" - continuano ad popolazione sulla quale ricadeva il peso alimentare la ricerca umana dei suoi ambiziosi progetti. Allo stesso della giustizia sociale.

12 Storia Sigillo, proveniente da Meghiddo, in cui viene riportata l'iscrizione a Shema, servitore di Geroboamo. Autorità Israeliana per le Antichità tempo, il trattamento preferenziale verso la propria tribù esacerbò le altre, provocando un crescente antagonismo fra la monarchia e i separatisti delle tribù. Dopo la morte di Salomone (930 a.e.v.) un'aperta insurrezione portò al distacco delle dieci tribù del nord e alla divisione del paese in un regno del nord, Israele, ed un regno del sud, Giuda, situato nel territorio delle tribù di Giuda e di Beniamino. Il Regno d'israele, la cui capitale era Samaria, durò oltre 200 anni sotto 19 re, mentre il Regno di Giuda fu governato da Gerusalemme per 400 anni da un pari numero di sovrani della stirpe di Davide. L'espansione degli imperi Assiro e Babilonese portò prima Israele e successivamente Giuda sotto il controllo straniero. Il Regno d'israele fu schiacciato dagli Assiri (722 a.e.v.) e la sua popolazione deportata in esilio e nell'oblio. Oltre cento anni più tardi, Babilonia conquistò il Regno di Giuda esiliando la gran parte dei suoi abitanti e distruggendo Gerusalemme ed il suo Tempio (586 a.e.v) Il Primo Esilio (586-538 a.e.v.) La conquista Babilonese pose fine al periodo del Primo Tempio, ma non recise il legame del popolo ebraico con la Terra d'israele. Risiedendo sulle sponde dei fiumi di Babilonia, gli Ebrei si impegnarono solennemente a

13 ricordare la loro patria: Se ti dimenticherò, o Gerusalemme, dimentichi la mia destra; mi si attacchi la lingua al palato se cesserò di ricordarti, se non porrò Gerusalemme al di sopra di ogni mia più grande gioia" (Salmi 137,5-6). L'esilio in Babilonia che seguì alla distruzione del Primo Tempio (586 a.e.v.), segnò l'inizio della Diaspora ebraica. Fu là che l'ebraismo iniziò a sviluppare una struttura religiosa e un modo di vita al di fuori della Terra, assicurando in definitiva la sopravvivenza nazionale del popolo e la sua identità spirituale impregnandolo di sufficiente vitalità da mettere al sicuro il suo futuro come nazione. Sui fiumi di Babilonia, di E.M.Lilien

14 Storia IL PERIODO DEL SECONDO TEMPIO IL RITORNO A SION Assuero - Serse, uno dei grandi re persiani, ritratto in un bassorilievo sulle mura di un palazzo a Persepoli Periodi Persiano ed Ellenistico (538-142 a.e.v.) A seguito di un decreto del re persiano Ciro, che aveva conquistato l'impero babilonese (538 a.e.v.), circa 50.000 Ebrei partirono per il primo ritorno alla Terra d'israele guidati da Zerubabel - un discendente del casato di Davide. Meno di un secolo dopo, un secondo ritorno venne guidato da Ezra lo scriba. Nei successivi quattro secoli gli Ebrei conobbero vari livelli di autogoverno, prima sotto la sovranità persiana (538-333 a.e.v.) e poi sotto quella ellenistica tolemaica e seleucide (332-142 a.e.v.). Il rimpatrio degli Ebrei sotto l'ispirata guida di Ezra, la costruzione del Secondo Tempio sul sito del primo, il rafforzamento delle mura di fortificazione di Gerusalemme e l'instaurazione della Knesset Haghedolà (la Grande Assemblea) come supremo organo religioso e giuridico del popolo ebraico, segnarono l'inizio del periodo del Secondo Tempio. Situata all'interno dei confini dell'impero Persiano, Giuda fu una nazione il cui centro era a Gerusalemme e la cui leadership era affidata al Sommo Sacerdote e al Consiglio degli Anziani.

15 Come parte dell'antico mondo conquistato dal greco Alessandro il Grande (332 a.e.v.), Il paese rimase una teocrazia ebraica sottostante a dominatori seleucidi la cui corte si trovava in Siria. Quando agli Ebrei venne proibita la pratica dell'ebraismo e il MASSADA: circa mille Ebrei, loro Tempio fu dissacrato in un tentativo uomini, donne e bambini, di imporre cultura e costumi ellenizzanti che erano sopravvissuti alla all'intera popolazione, quest'ultima si distruzione di Gerusalemme, sollevò in rivolta (166 a.e.v.). occuparono e fortificarono il complesso del palazzo di La Dinastia Asmonea (142-63 a.e.v.) Massada del Re Erode, situato Guidati dapprima da Mattatiau, della sulla cima di una montagna famiglia sacerdotale degli Asmonei, e poi nei pressi del mar Morto, e là da suo figlio Giuda il Maccabeo, gli Ebrei tennero testa per tre anni ai riuscirono successivamente ad entrare a ripetuti tentativi dei Romani Gerusalemme e a purificare il Tempio (164 di espugnarli. Quando alla fine a.e.v.), eventi questi commemorati ogni i Romani scalarono Massada anno dalla festività chiamata Chanukkà. e ne abbatterono le mura, trovarono che i difensori e le In seguito a ulteriori vittorie asmonee (147 loro famiglie avevano scelto a.e.v.), i Seleucidi restaurarono l'autonomia di morire per propria mano della Giudea, come veniva allora chiamata piuttosto che essere ridotti la Terra d'israele, e con il crollo del regno in schiavitù. seleucida (129 a.e.v.), l'indipendenza ebraica fu di nuovo raggiunta. Sotto la dinastia asmonea, che durò circa 80 anni, il regno riguadagnò confini non lontani da quelli del regno di Salomone, fu raggiunto il consolidamento politico sotto un dominio ebraico e la vita ebraica fiorì.

La Menorà sull'arco di Tito a Roma

La Menorà attraverso i secoli La Menorà (un candelabro a sette bracci) d'oro era uno dei più importanti oggetti rituali nel Tempio del Re Salomone dell'antica Gerusalemme. Nel corso dei secoli ha rappresentato un simbolo del retaggio e della tradizione ebraica in innumerevoli luoghi e in una grande varietà di forme. La Menorà su una moneta asmonea del I secolo a.e.v. (Autorità Israeliana per le Antichità) La Menorà su due frammenti di intonaco del I secolo E.V., rinvenuti nel quartiere ebraico di Gerusalemme (Israel Exploration Society) La Menorà su un pavimento in mosaico nella sinagoga di Gerico del V-VI secolo (Autorità Israeliana per le Antichità) La Menorà nei pressi della Knesset, il Parlamento israeliano, di Benno Elkan (Ufficio Stampa del Governo / F. Cohen - in seguito, G.P.O.)

18 Storia Il Tempio erodiano, dal Modello di Gerusalemme nel periodo del Secondo Tempio Per gentile concessione del Museo d'israele, Gerusalemme LA HALACHA è il corpo di leggi che dal periodo postbiblico, ha guidato la vita ebraica in ogni parte del mondo. Essa tratta degli obblighi religiosi degli Ebrei tanto sul piano delle relazioni interpersonali, quanto dell'osservanza dei rituali ed abbraccia in pratica tutti i possibili aspetti del comportamento umano nascita e matrimonio, gioia e lutto, agricoltura e commercio, etica e teologia. Affondando le sue radici nella Il Dominio Romano (63 a.e.v. - 313 E.V.) Quando i Romani sostituirono i Seleucidi come maggiore potenza nella regione, essi assicurarono al re asmoneo, Ircano II, un'autorità limitata sotto il governatore romano di Damasco. Gli Ebrei erano ostili al nuovo regime, e i successivi anni videro frequenti insurrezioni. Un ultimo tentativo di ristabilire l'antica gloria della dinastia asmonea fu compiuto da Mattatiau Antigono, la cui sconfitta e la cui morte posero fine (40 a.e.v.) al dominio asmoneo, e il Paese divenne una provincia dell'impero Romano. Nel 37 a.e.v. Erode, un genero di Ircano II, fu nominato dai Romani Re di Giudea. Accordatagli un'autonomia quasi illimitata negli affari interni del paese, egli divenne uno dei più potenti monarchi nell'area orientale dell'impero Romano. Grande ammiratore della cultura greco-romana, Erode promosse un massiccio programma edilizio che comprendeva le città di Cesarea e Sebastia e le fortezze di Herodium e Massada. Ristrutturò inoltre il Tempio tanto da farne una delle più splendide costruzioni del suo periodo. Ma, nonostante i numerosi

19 risultati da lui conseguiti, Erode non riuscì a guadagnarsi la fiducia e il supporto dei suoi sudditi Ebrei. Dieci anni dopo la morte di Erode (avvenuta nel 4 a.e.v.), la Giudea passò sotto la diretta amministrazione romana. La crescente ira contro la sempre maggiore repressione della vita ebraica perpetrata dai Romani, sfociò in sporadiche violenze, che aumentarono fino a raggiungere - nel 66 E.V. - le dimensioni di una piena rivolta. Le superiori forze romane, sotto il comando Bibbia, l'autorità halachica è di Tito, completarono la loro vittoria prima basata sul Talmud, un corpo rasando al suolo Gerusalemme (70 E.V.) di leggi e racconti ebraici e poi sconfiggendo l'ultima resistenza (completato nel 400 circa), ebraica a Massada (73 E.V.). che incorpora la Mishnà, la prima compilazione scritta La totale distruzione di Gerusalemme e della cosiddetta Legge Orale del Tempio rappresentò una vera e propria (codificata nel 210 circa) e la catastrofe per il popolo ebraico. Secondo Ghemarà, una elaborazione lo storico contemporaneo Giuseppe Flavio, della Mishnà. A partire dal I e II centinaia di migliaia di Ebrei morirono secolo, studiosi della religione nell'assedio di Gerusalemme e in altre parti redassero sommari concisi del paese, e molte altre migliaia vennero e sistematici per fornire una vendute come schiavi. guida pratica alla Halachà. Fra le più autorevoli di queste Un ultimo breve frangente di sovranità codificazioni vi è lo Shulchàn ebraica nel periodo antico fu quello che Arùch, scritto da Josef Caro seguì la rivolta di Simeone Bar Kochbà nella città di Safed (Tzfat) nel (132 E.V.), durante il quale Gerusalemme XVI secolo.

20 Storia Moneta emessa dai Romani dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V., con l'iscrizione IVDAEA CAPTA (Giudea conquistata) Autorità Israeliana per le Antichità Tetragracma del III anno della rivolta di Bar Kochba del II secolo, con l'iscrizione Simeon / per la libertà di Gerusalemme Autorità Israeliana per le Antichità e la Giudea vennero riconquistate. Tuttavia, data la schiacciante superiorità dei Romani, il risultato era inevitabile. Tre anni dopo, in conformità all'usanza romana, Gerusalemme fu arata da una coppia di buoi", la Giudea fu ribattezzata col nome Palestina e a Gerusalemme fu dato il nome di Aelia capitolina. Sebbene il Tempio fosse stato distrutto e Gerusalemme bruciata fino alle fondamenta, gli Ebrei e l'ebraismo sopravvissero all'incontro con Roma. Il supremo organo legislativo e giudiziario, il Sanhedrin (Sinedrio), successore della Knesset Haghedolà, fu convocato dapprima a Yavne (70 E.V.) e successivamente a Tiberiade. Senza la struttura unificante di uno Stato e del Tempio, la restante piccola comunità ebraica gradualmente si ristabilì, rafforzata di tanto in tanto da esiliati di ritorno. La vita istituzionale e comunitaria fu rinnovata, i sacerdoti furono sostituiti dai rabbini e la sinagoga divenne il punto focale dell'insediamento ebraico, come risulta evidente dai resti di sinagoghe rinvenute a Cafarnao, Corazin, Bar'am, Gamla e altrove. La Halachà (la normativa religiosa ebraica), servì da vincolo comune fra gli Ebrei e fu trasmessa di generazione in generazione.

21 LA DOMINAZIONE STRANIERA Il Dominio Bizantino (313-636) Verso la fine del IV secolo, in seguito all'adozione del Cristianesimo da parte dell'imperatore Costantino (313) e alla fondazione dell'impero Bizantino, la Terra d'israele divenne un paese prevalentemente cristiano. Furono costruite chiese a Gerusalemme, Betlemme e in Galilea in luoghi considerati sacri, e furono fondati monasteri in varie parti del paese. Gli Ebrei furono deprivati della loro precedente relativa autonomia, come pure del diritto di occupare cariche pubbliche, e fu loro vietato di entrare a Gerusalemme, fatta eccezione per un giorno all'anno (Tishà be' Av - il nove del mese di Av), per piangere la distruzione del Tempio. Chiesa del Santo Sepolcro I. Sztulman L'invasione persiana del 614 fu sostenuta dagli Ebrei, ispirati da speranze messianiche di liberazione. In segno di gratitudine per il loro sostegno fu loro accordata l'amministrazione di Gerusalemme, un interludio che durò appena tre anni. In seguito, l'esercito bizantino riconquistò la città (629) ed espulse nuovamente i suoi abitanti Ebrei. Mosaico del V secolo situato sul pavimento della Chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci Autorità Israeliana per le Antichità

22 Storia Il Dominio Arabo (636-1099) La Cupola della Roccia, costruita nel VII secolo sul Monte del Tempio (Haramesh-Sharif ), a Gerusalemme, dal Califfo omayyade Abd-el-Malik I. Sztulman La conquista araba del Paese avvenne quattro anni dopo la morte del profeta Maometto (632) e durò oltre quattro secoli, con il dominio di califfi, dapprima da Damasco e in seguito da Baghdad e dall'egitto. All'inizio l'insediamento ebraico a Gerusalemme fu rinnovato e alla comunità ebraica fu concesso il normale status di protezione riconosciuto ai non-musulmani sotto dominio islamico, dhimmi, con la salvaguardia della loro vita, delle proprietà e della libertà di culto, in cambio del pagamento di un testatico e di tasse sui terreni. Tuttavia, le successive restrizioni contro i non-musulmani

23 (717),, ebbero effetto anche sulla condotta pubblica degli Ebrei, come pure sulla loro osservanza religiosa e sul loro status legale. L'imposizione di pesanti tasse sui terreni agricoli costrinse molti a spostarsi dalle aree rurali verso cittadine dove le loro condizioni economiche difficilmente potevano migliorare, mentre l'aumento della discriminazione sociale ed economica spingeva altri ad abbandonare il paese. Alla fine dell'xi secolo, la comunità ebraica nella Terra era considerevolmente diminuita ed aveva in parte perso la propria coesione organizzativa e religiosa. I Crociati (1099-1291) Per i successivi 200 anni, il paese fu dominato dai Crociati i quali, seguendo l'appello di Papa Urbano II, giunsero dall'europa per riprendere la Terra Santa dalle mani degli "infedeli". Nel Luglio del 1099, dopo un assedio durato cinque settimane, i Cavalieri della Prima Crociata e le loro tumultuose armate, conquistarono la città di Gerusalemme, massacrando la maggior parte dei suoi abitanti non cristiani. Barricati nelle loro sinagoghe, gli Ebrei difesero il proprio quartiere, soltanto per morire bruciati vivi o essere venduti come schiavi. Nei decenni che seguirono, i Crociati estesero il loro potere sul resto del paese, in parte per mezzo di accordi e trattati, ma principalmente attraverso sanguinose vittorie militari. Il Regno Latino dei Crociati era di fatto il dominio di una Sigillo del Regno Crociato di Gerusalemme Autorità Israeliana per le Antichità

24 Storia minoranza di conquistatori confinati principalmente in città fortificate e in castelli. Quando i Crociati aprirono vie di trasporto dall'europa, iniziarono a essere popolari i pellegrinaggi in Terra Santa e, allo stesso tempo, un crescente numero di Ebrei cercò di fare ritorno alla propria patria. Documenti del periodo riportano che trecento rabbini provenienti dalla Francia e dall'inghilterra arrivarono in gruppo, insediandosi alcuni ad Acco (Acri) ed altri a Gerusalemme. Dopo la sconfitta dei Crociati per opera dell'esercito musulmano sotto il comando di Saladino (1187), agli Ebrei venne nuovamente accordata una certa misura di libertà che comprendeva il diritto di vivere a Gerusalemme. Sebbene i Crociati avessero riconquistato un punto di appoggio nel paese dopo la morte di Saladino (1193), la loro presenza fu limitata ad una rete di castelli fortificati. L'autorità dei Crociati nella Terra ebbe fine con la definitiva sconfitta (1291) a opera dei Mamelucchi, una classe militare musulmana salita al potere in Egitto. La Dominazione Mamelucca (1291-1516) Il Paese sotto il dominio dei Mamelucchi divenne una provincia sperduta governata da Damasco. Acri, Giaffa ed altri porti vennero distrutti per timore di nuove crociate, e tanto il commercio marittimo quanto quello terrestre

25 vennero interrotti. Alla fine del Medio Evo, le città del paese erano praticamente in rovina, la maggior parte di Gerusalemme era abbandonata e la piccola comunità ebraica era afflitta dalla povertà. Il periodo del declino mamelucco fu oscurato da sconvolgimenti politici ed economici, dalla peste, da invasioni di locuste e da devastanti terremoti. La Dominazione Ottomana (1517-1917) Dopo la conquista ottomana nel 1517, il Paese fu diviso in quattro distretti assegnati amministrativamente alla provincia di Damasco e governati da Istanbul. All'inizio del periodo ottomano vi erano nel paese circa mille famiglie ebraiche, principalmente a Gerusalemme, Nablus (Shekem), Hebron, Gaza, Safed (Tzfat) e nei villaggi della Galilea. La comunità comprendeva discendenti degli Ebrei che erano sempre vissuti nel Paese, ma anche emigranti dal nord Africa e dall'europa. Un governo ordinato, fino alla morte (1566) del Sultano Solimano il Magnifico, portò dei miglioramenti e stimolò l'immigrazione ebraica. Alcuni dei nuovi venuti si insediarono a Gerusalemme, ma la maggioranza si indirizzò a Safed, dove, verso la metà del XVI secolo, la popolazione ebraica era aumentata fino a raggiungere circa 10.000 persone e la cittadina era divenuta un fiorente centro tessile, sede anche di un'intensa attività intellettuale.

26 Storia In questo periodo lo studio della Kabbalà (la mistica ebraica) ebbe grande fioritura e spiegazioni contemporanee della legge ebraica, così come era codificata nello Shulchàn Arùch, si diffusero in tutta la Diaspora, provenienti dalle case di studio di Safed. Con il graduale declino qualitativo del dominio ottomano, il Paese soffrì di un diffuso stato di trascuratezza. Verso la fine del XVIII secolo, la maggior parte del terra era posseduta da proprietari che non vi risiedevano ed era affittata a contadini locatari in miseria, SIONISMO, il movimento mentre la tassazione era tanto paralizzante di liberazione nazionale del quanto capricciosa. Le grandi foreste della popolo ebraico, prende il Galilea e della catena montuosa del Carmelo proprio nome dalla parola vennero disboscate, la palude e il deserto Sion, il tradizionale sinonimo invasero la terra coltivabile. per Gerusalemme e per la Terra d'israele. L'idea del L'età Moderna Sionismo - la redenzione Il XIX secolo vide l'arretratezza medievale del popolo ebraico nella cedere gradualmente il passo ai primi sua patria ancestrale - è segnali del progresso, con varie radicata nel continuo ardente potenze esterne che manovravano desiderio e nel profondo per conquistare una posizione, spesso attaccamento alla Terra attraverso attività missionarie. Studiosi d'israele che sono stati parte inglesi, francesi ed americani avviarono integrante dell'esistenza gli studi dell'archeologia biblica, mentre ebraica nella Diaspora nel Gran Bretagna, Francia, Russia, Austria corso dei secoli. e Stati Uniti aprirono loro consolati a

27 Gerusalemme. Navi a vapore iniziarono a navigare regolarmente fra il Paese e l'europa, furono istaurati contatti postali e telegrafici e venne costruita la prima strada che metteva in comunicazione Gerusalemme con Giaffa. La rinascita del Paese come crocevia per il commercio di tre continenti fu accelerata dall'apertura del Canale di Suez. Di conseguenza la situazione degli Ebrei del paese andò gradualmente migliorando e il loro numero crebbe considerevolmente. Verso la metà del secolo, le condizioni di sovrappopolazione all'interno delle mura della città di Gerusalemme, spinsero gli Ebrei a costruire il primo quartiere al di fuori di queste (1860) e ad aggiungerne altri sette nel successivo quarto di secolo, formando così il nucleo di quella che sarebbe divenuta la città nuova. Verso il 1870 Gerusalemme aveva una netta maggioranza ebraica. Furono acquistati in tutto il paese terreni coltivabili, furono fondati nuovi insediamenti rurali, e la lingua ebraica, per lungo tempo relegata alla liturgia e alla letteratura, fu portata a nuova vita. Si era così venuto a creare lo Theodor Herzl Archivio Sionistico Centrale Il Sionismo politico emerse come reazione alla continua oppressione e persecuzione degli Ebrei nell'europa Orientale e alla crescente delusione nei confronti dell'emancipazione nell'europa Occidentale, la quale non aveva né posto fine alla discriminazione, né condotto all'integrazione degli Ebrei nelle società locali. Il movimento trovò espressione formale nella fondazione dell'organizzazione Sionista (1897) al Primo Congresso

28 Storia Sionistico, riunito da Theodor Herzl a Basilea in Svizzera. Il programma del Movimento Sionista, conteneva sia elementi ideologici tesi a promuovere il ritorno degli Ebrei nel Paese, e a facilitare la rinascita sociale, culturale, economica e politica della vita nazionale ebraica, e ottenendo un focolare per il popolo ebraico nella sua patria storica, internazionalmente riconosciuto e legalmente sicuro, ove gli Ebrei sarebbero stati liberi da persecuzioni e in grado di sviluppare la propria vita e identità. Il primo Alto Commissario inglese per la Palestina, Sir Herbert Samuel scenario per la fondazione del Movimento Sionista. Ispirati dall'ideologia sionistica, due importanti afflussi di Ebrei provenienti dall'europa Orientale giunsero nel Paese alla fine del diciannovesimo secolo e all'inizio del ventesimo. Decisi a far rivivere la propria patria con il lavoro della terra, questi pionieri resero fertili campi sterili, edificarono nuovi insediamenti e gettarono le fondamenta di quella che sarebbe divenuta una fiorente economia agricola. I nuovi arrivati dovettero misurarsi con condizioni estremamente dure: l'atteggiamento dell'amministrazione ottomana era ostile e oppressivo, le comunicazioni e i trasporti erano rudimentali e non sicuri, paludi generavano la mortale malaria e il terreno aveva sofferto secoli di abbandono. Gli acquisti di terreni furono soggetti a restrizioni e la costruzione venne subordinata ad un permesso speciale ottenibile esclusivamente a Istanbul. Sebbene queste difficoltà intralciassero lo sviluppo del Paese, non riuscirono tuttavia a bloccarlo. Allo scoppio della

29 Prima Guerra Mondiale (1914), la popolazione ebraica nel Paese contava 85.000 persone, a paragone delle 5.000 degli inizi del XVI secolo. Nel Dicembre del 1917, le forze britanniche sotto il comando del Generale Allenby entrarono a Gerusalemme, ponendo fine a 400 anni di dominio ottomano. La Legione Ebraica, con tre battaglioni che contavano migliaia di Ebrei volontari, era una unità incorporata nell'esercito britannico. La Dominazione Britannica (1918-1948) Nel Luglio del 1922 la Lega delle Nazioni affidò alla Gran Bretagna il Mandato per la Palestina (il nome con il quale era allora noto il Paese). Riconoscendo il legame storico del popolo ebraico con la Palestina, la Gran Bretagna fu chiamata a facilitare la costituzione di un focolare nazionale ebraico in Palestina - Eretz Israel (Terra d'israele). Due mesi più tardi, nel Settembre del 1922, il Consiglio della Lega delle Nazioni e la Gran Bretagna decisero che i provvedimenti per la costituzione di una patria nazionale ebraica, non avrebbero riguardato l'area ad est del fiume Giordano, che costituiva i tre quarti del territorio compreso nel Mandato e che sarebbe poi in seguito divenuto il Regno Hascemita di Giordania.