Meeting sull automazione nel settore enologico in collaborazione con TecnoAsi Cantine Florio Marsala Gian Pietro Zambon Field Application Engineer Automation, Advanced Controller, Inverter, Motion Controller 1
PLC Controllori Logici Programmabili 2 2
PLC: Un po di storia Nel 1968 GM Hydramatic (la divisione trasmissione automatica di General Motors) richiese un dispositivo per la sostituzione dei quadri a relè. Bedford Associates di Bedford, nel Massachusetts progettò il primo PLC, chiamato 084 perché era l ottantaquattresimo progetto realizzato. Bedford Associates creò nuova società dedicata allo sviluppo, produzione, vendita e assistenza questo nuovo prodotto: Modicon, che stava per MOdular DIgital CONtroller. Una delle persone che hanno lavorato a questo progetto è stato Dick Morley, che è considerato il "padre" del PLC. Il marchio Modicon 3 3
PLC Il PLC nasce come elemento sostitutivo della logica cablata. Le sue caratteristiche principali sono: Facilità di programmazione Facilità di manutenzione (componenti modulari) Semplicità di interfacciamento con dispositivi seriali o di rete per semplificare l interazione con gli altri dispositivi Robustezza per poter lavorare in ambiente di tipo industriale Dimensioni ridotte 4 4
La storia del PLC tradizionale in Immagini Tabella di selezione PLC 1994/1995 Tabella di selezione PLC 2004/2005 PLC 2014 Famiglia CJ2 5 Famiglia CP1
PLC compatto per la soluzione Base PLC compatto: tutte le parti necessarie al funzionamento del dispositivo sono in un unico contenitore. 6 6
PLC modulare per la soluzione avanzata Il sistema PLC (Alimentatore, Cpu, Interfacce...) è realizzato in base alla necessità effettiva del sistema da controllare. Il PLC modulare risulta essere più flessibile come configurazione ma necessità l'assemblaggio di più moduli. 7 7
ENT Interfaccia HMI Dal pannello sinottico elettromeccanico al terminale programmabile ai SW SCADA su PC POWER RUN 8 8
Come il pannello operatore si integra in un sistema di controllo 9 9
Modelli e caratteristiche 10 10
Caratteristiche: Collegamenti Collegamento seriale simultaneo, con dispositivi diversi sulle 2 porte integrate Supporto di dispositivi di terze parti RS232 RS232/422/485 Protocolli FINS(UDP) e Modbus/TCP (Master/Slave) e Modbus seriale supportati Fino a 32 PLC collegati ad un HMI con il protocollo FINS Max.32 PLCs via FINS UP/DOWN Load Progetto 11 Omron Europe
Caratteristiche: Grafica Analog Meter base Analog Meter con grafica standard NB Analog Meter con grafica completamente personalizzata XY Graph Allocazione dinamica delle coordinate 12 Omron Europe
Caratteristiche: Animazioni Esempio: 1 Spostamento di un elemento (indicatore) Esempio: 2 Modifica di posizione e forma di un ellisse Esempio: 3 Movimento di una immagine lungo una traiettoria ad 8 Il SW NB-Designer visualizza grazie all Animation Component la traiettoria Viene specificata, per ogni stato, la posizione Forma per ogni stato Motion image sull NB Value 13 Omron Europe
Caratteristiche: Sicurezza Sicurezza di apertura progetto: Password di progetto Sicurezza delle operazioni: fino a 16 livelli di password nel progetto Non si può vedere Non si può operare Non si può modificare! Esempio: L utente con livello di sicurezza 0 non può operare sui pulsanti di livello 1..3, mentre l utente di livello 2 può operare su tutti eccetto il pulsante con livello 3 14 Omron Europe
Tipologie di reti industriali 15
Termoregolatore multicanale EJ1N Possibilità di gestione delocalizzata delle zone di termoregolazione. 16
Moduli EJ1N-TC2 e TC4 ed EJ1N-HFU Possibilità di collegare fino a 16 moduli (TC2 e/o TC4) su una singola linea (fino 64 zone di termoregolazione) Possibilità di avere un modulo HFU per scambio diretto di dati tra TC e PLC senza necessità di scrivere software e delocalizzare varie linee/reti in campo Capacità di scambio dati HFU PLC: 1200 parametri in lettura e 1200 parametri in scrittura (definibili tramite CX-THERMO). Fino a 16 HFU collegabili tra loro per un totale di oltre 1000 punti dislocati in campo. 17
Moduli HFU EJ1N-HFU Permettono di scambiare dati tra PLC Omron e moduli di termoregolazione (SP, valore allarmi, parametri P.I.D ) senza la necessità di scrivere alcun programma nel PLC: programless communications. E possibile monitorare e cambiare i parametri di funzionamento nell EJ1 semplicemente leggendo e scrivendo i dati nelle aree di memoria del Plc. PLC Monitor Memory (DM area) PV MV Status Read HFU Memory (DM area) PV MV Status Setting SP Alarm value 1 Alarm value 2 Write 18 SP Alarm value1 Alarm value 2
Rete per le Informazioni Comunicazione tra dispositivi dedicati alla Supervisione e alla Gestione dello Stabilimento e dell'azienda I dispositivi utilizzati sono PC e/o Workstation ma è sempre più diffuso l uso di PLC. Le informazioni trasmesse sono complesse, e composte da molti byte, spesso si tratta di interi file di dati Le frequenze di trasmissione non sono alte e non è necessario assicurare la trasmissione entro intervalli di tempo critici Tipicamente sono utilizzate: reti Ethernet Based + TCP/IP 19 19
Rete per il Campo Comunicazione tra dispositivi dedicati al controllo degli impianti, e all'area dei sensori/attuatori I dispositivi utilizzati sono PLC, sensori, sensori intelligenti, attuatori ed attuatori intelligenti, morsettiere di I/O. Le informazioni trasmesse sono molto semplici, dell ordine dei bit o di pochi byte. Le frequenze di trasmissione sono molto alte, nell ordine dei millisecondi. Si possono utilizzare sistemi tradizionali (4-20 ma, RS-422, RS-485) o reti orientate all'automazione industriale (come Componet e DeviceNet in ambiente Omron). Il ricorso a sistemi tradizionali è sempre meno frequente. 20 20
NX Sysmac I/O Bus Tanti moduli per un unica soluzione Sysmac I/O BUS Coupler Digital Analogue Safe Position Temperature 21
Un altro sistema di I/O remoti modulari Tanti moduli per un unica soluzione Bus Coupler I/O units (larghezza 12mm) Safety CPU unit (larghezza 24 mm) 22
gzambon@eu.omron.com 23