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1 Il 1 luglio 2013 la Croazia è entrata a far parte dell'unione Europea. Nell'ambito del Quadro Finanziario Pluriennale UE 2014-2020 il Paese potrà contare su finanziamenti fino a ca. 11.7 miliardi di Euro mentre, già nella seconda parte del 2013, ha usufruito di ca. 665 milioni di Euro, di cui 450 milioni di fondi strutturali e di coesione.

2 Dal 2000 l Italia è il principale partner commerciale della Croazia e si colloca ai primi posti anche tra i Paesi investitori. I prodotti italiani sono ben noti e diffusi sul mercato locale e l Italia viene considerata dalle controparti croate un partner commerciale e industriale affidabile e professionale.

3 Lo stato di eccellenza dei rapporti economici è stato favorito negli anni dalla conclusione di una serie di accordi bilaterali tra Italia e Croazia, tra i quali l Accordo sulla Promozione e Protezione degli Investimenti (1997), il Memorandum di Cooperazione bilaterale (2009) e il Memorandum di Intesa nel settore dell agricoltura e dello sviluppo rurale (2010). Il Governo croato sta cercando di sostenere la ripresa grazie a misure di consolidamento fiscale e soprattutto a riforme strutturali che aumentino la competitività del Paese. Nel 2014 si prevede una modesta ripresa, con previsioni di crescita del PIL intorno all'1,5%.

4

(2012, %) 5

La Croazia importa prevalentemente macchinari ed attrezzature industriali (specialmente macchine/attrezzature /impianti elettrici e macchine utensili), nonché mezzi di trasporto. Nel 2012 l'aumento piu' significativo delle importazioni si e' verificato in relazione a gas (+90,4%), energia elettrica (+21,1%), ed gruppi di prodotti appartenenti alla categoria macchine e mezzi di trasporto (+1,1%). Le flessioni più significative hanno riguardato l importazione di veicoli stradali (-16,6%), macchine ad uso ufficio e per l'elaborazione di dati (-9,9%), macchine speciali per determinati comparti industriali (-9.0%), macchine/dispositivi/apparecchi elettrici (-5,2%) e macchine industriali ad uso generico (-4,3%). Si è per contro registrato un aumento del valore delle importazioni nei settori macchine macchine ed attrezzature per telecomunicazioni (+15,2%), per la lavorazione di metalli (+12%), macchine speciali per determinati comparti industriali (+19,3%) e macchinari industriali ad uso generico (+3,1%). Premesso che il valore complessivo delle importazioni realizzate nel periodo gennaio-settembre 2013 e diminuito dell 1,1% rispetto all import realizzato nello stesso periodo del 2012, preme precisare che il calo più significativo (in termini di valore) si è verificato nelle importazioni di combustibili (-7,9%) e di alcuni prodotti finiti di largo consumo (-7,2%). D altro canto l aumento più rilevante - sempre in termini di valore - si è verificato nelle importazioni di alcuni gruppi di prodotti appartenenti al comparto macchine e mezzi di trasporto per il quale si è verificata una crescita globale del 2,5%. 6

(2012, %) 7

Durante gli ultimi 20 anni la Croazia ha migliorato sensibilmente il suo livello di libertà economica, con particolare riferimento all'apertura dei mercati di investimento, all'estensione della libertà di commercio e finanziaria. Le riforme attuate hanno permesso al Paese di migliorare il proprio ranking da economia repressa a economia moderatamente libera. 8

Il 30 ottobre 2013 il governo croato ha emanato la Legge sui progetti di investimento di importanza strategica. In base alle disposizioni in essa contenute, i progetti strategici possono essere presentati da operatori privati, pubblici o pubblico-privati in settori quali: turismo, trasporti, comunicazioni elettroniche, tutela/protezione dell ambiente, agricoltura, silvicoltura, pesca, economia idrica, sanità, cultura, difesa, giustizia, tecnologie e formazione (compresa la costruzione di edifici). I costi capitali dei progetti verranno cofinanziati dall'unione Europea, garantendo una copertura minima di 10 Mil. di Euro per ogni progetto, e saranno condotti sotto stretto controllo della Commissione per lo Sviluppo croata. Attraverso agevolazioni fiscali e incentivi agli investitori, il governo croato pone come obiettivo di sviluppo principale quello del miglioramento del clima imprenditoriale, creando non solo i presupposti per uno crescita interna degli investimenti, ma anche delle relazioni commerciali internazionali. 9

2014-2020 10 Nel Febbraio 2013 il Governo croato ha varato la Strategia di Sviluppo del Turismo della Repubblica di Croazia fino all'anno 2020. L'obiettivo principale è l'aumento della competitività onde consentire alla Croazia di posizionarsi tra le principali 20 destinazioni turistiche mondiali, attraverso il miglioramento della configurazione e della qualità delle strutture ricettive. Il programma prevede sia la nuova costruzione di alberghi e resort, per un totale di ca. 20.000 nuove camere d'albergo per un valore complessivo di 2,2 miliardi di Euro, sia la ricostruzione e la ristrutt ristrutturazione delle capacità alberghiere esistenti, per un ammontare complessivo di ca. 15.000 camere d'albergo e un investimento di 825 Mil. di Euro. Il programma viene inoltre esteso agli investimenti in piccoli alberghi familiari e pensioni private, piccole navi-alberghi e campeggi. La strategia di sviluppo del turismo croato presuppone perciò un forte aumento della domanda di nuove infrastruttre, impianti, installazioni e componentistica e una relativa quota di mercato potenziale in espansione.