A scuola di futuro I Rifiuti Roberto Di Molfetta Bologna, 3 maggio 2013
Le questioni chiave La strategia europea per le risorse Il Riciclo eco-efficiente Misuriamo i benefici: il caso della raccolta differenziata di carta e cartone I comportamenti che fanno la differenza
L Europa ha importazioni nette di risorse per persona tra le più alte del mondo.
L Europa ha importazioni nette di risorse per persona tra le più alte del mondo. Tra il 20% e 30% delle risorse naturali utilizzate in Europa è importato. Nel 2007 ha utilizzato 8 miliardi di tonnellate di materie prime, nel periodo 2000 2007 ha incrementato del 25% l uso di risorse naturali. Nella Comunicazione Roadmap per un utilizzo efficiente delle risorse in Europa, la Commissione UE evidenzia: -una disponibilità limitata di risorse naturali a fronte di una richiesta crescente -i rilevanti impatti ambientali degli alti prelievi di risorse naturali - i costi economici crescenti dell impiego massiccio di risorse naturali che incidono sulla competitività economica
Green economy significa sviluppo sociale ed economico con minori consumi di risorse e impatti ambientali La strategia europea propone un doppio disaccoppiamento sinora: Ø Profitto di breve periodo: miglioramenti nell efficienza nell uso delle risorse e aumento di consumi. Ø Prezzi che non riflettono pienamente i costi, compresi quelli ambientali, dei materiali né gli effettivi vantaggi del riciclo. Ø Inerzia dei sistemi di produzione esistenti anche per i tempi necessari per il rientro economico di investimenti in conversioni e modifiche. Ø Abitudini a consumi basati su un alto uso di risorse naturali.
Green economy significa sviluppo sociale ed economico con minori consumi di risorse e impatti ambientali Il cambio di paradigma: Ø Aumentare l efficienza negli impieghi delle risorse naturali nei settori della trasformazione e della produzione Ø Diminuire l intensità energetica e la produzione dei rifiuti. Ø Aumentare il riuso, il riciclo e il recupero dei rifiuti nonché l uso di risorse rinnovabili disponibili localmente. Ø Promuovere consumi sobri e sostenibili.
La gestione dei rifiuti è una leva decisiva della green economy Cosa bisogna fare e attivare: Ø Rimuovere gli ostacoli: economici, normativi, culturali, alla diffusione del riutilizzo, del riciclo e del recupero. Ø Promuovere: la ricerca e della diffusione dell innovazione volta all efficienza delle risorse e al riciclo. la progettazione, eco-design di prodotti per favorire il riuso e il riciclo. - Incentivare e Scegliere: il riciclo, in particolare nei settori dove ancora il mercato o il contesto sono arretrati e che restano bloccati se non interviene un vantaggio economico GPP
La gestione dei rifiuti è una leva decisiva della green economy
Il recupero delle risorse critiche genera valore economico ed ambientale
CEPI, 2012 Privilegiare risorse rinnovabili e riciclabili
CEPI, 2012
CEPI, 2012
CEPI, 2012
CEPI, 2012
CEPI, 2012
CEPI, 2012
La gerarchia europea per la gestione dei rifiuti
Prevenzione nella gestione dei rifiuti significa
Prevenzione nella gestione dei rifiuti significa
Il ruolo della progettazione Il design contribuisce fortemente all ottimizzazione del packaging e alla sostenibilità ambientale: ECO-DESIGN.
Sistema integrato di gestione dei rifiuti Fonte Prof. Morselli Università di Bologna
Le questioni chiave La strategia europea per le risorse Il Riciclo eco-efficiente Misuriamo i benefici: il caso della raccolta differenziata di carta e cartone I comportamenti che fanno la differenza
Il percorso Europeo per raggiungere nel 2020 l obiettivo del 50% di riciclo dei rifiuti urbani
Il riciclo in Europa, Italia raddoppia e raggiunge il 35% dei 32 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti
7 regioni superano la soglia del 45% di raccolta differenziata l obiettivo del 50% è raggiungibile
Il riciclo degli imballaggi Italia sopra il target Ue Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera 26
La dimensione industriale del riciclo Forte crescita dell industria del riciclo per: Occupati Fatturato Investimenti La crescita ha riguardato tutte le componenti : -Raccolta -Recupero (settore in senso stretto) -Riciclo industriale Metodologia: Il settore recupero dei materiali è il settore della cernita e valorizzazione (ateco 383) Raccolta finalizzata al riciclo è una stima della quota di addetti del settore raccolta rifiuti non pericolosi Il settore riciclo allargato è la somma delle due componenti e non include l industria manifatturiera di riciclo
L industria italiana del riciclo alla prova della crisi La produzione manifatturiera italiana dipende dall approvvigionamento di materie seconde: -dal 75% al 100% nell industria metallurgica -circa il 60% nell industria cartaria -dal 10% al 40% in altri settori come le materie plastiche, il vetro, gli oli, il legno La quota di produzione industriale da materie seconde è in crescita.
La globalizzazione del riciclo opportunità e minaccia Le materie seconde hanno mercati mondiali o almeno continentali Le esportazioni mondiali di materie seconde sono raddoppiate nel decennio La recessione ha avuto poca influenza sulla crescita dell interscambio La forte domanda internazionale e le gestioni consortili hanno governato le oscillazioni di domanda e tenuto alti i prezzi
Le questioni chiave La strategia europea per le risorse Il Riciclo eco-efficiente Misuriamo i benefici: il caso della raccolta differenziata di carta e cartone I comportamenti che fanno la differenza
La raccolta differenziata di carta e cartone un caso di successo 3 milioni di tonnellate 2011 248 discariche evitate, 877 milioni di euro trasferiti da Comieco ai comuni,
I bilanci annuali della raccolta e del riciclo di carta e cartone in Italia evidenziano un beneficio netto di circa 4 miliardi di euro 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE VOCI DI COSTO differenziale RD -35,9-40,4-56,3-62,1-73,5-72,3-74,1-74,8-78,7-79,6-82,6-81,1-106,3-917,7 mancata generazione energetica -7,3-6,6-8,4-9,4-12,7-14,5-19,6-23,0-23,7-30,5-22,1-20,9-23,3-222,0 TOTALE COSTI -43,2-47 -64,7-71,5-86,2-86,8-93,7-97,8-102,4-110,1-104,7-102 -129,6-1139,7 VOCI DI BENEFICIO emissioni evitate mancato smaltimento materia prima generata occupazione generata TOTALE BENEFICI 50,9 54,2 63,9 67,3 75,7 63,5 50,4 72,9 75,7 89,0 52,8 55,8 73,6 845,7 106,1 115,0 139,1 149,3 171,2 189,7 204,5 220,6 234,6 257,3 266,5 266,4 266,3 2.586,6 68,7 69,2 4,9 29,8 28,6 27,1 25,7 32,2 109,7 79,3 16,2 157,6 184,2 833,2 34,9 37,7 43,5 48,1 51,5 50,6 63,2 68,6 72,3 81,5 83,3 84,7 84,0 803,9 260,6 276,1 251,4 294,5 327,0 330,9 343,8 394,3 492,3 507,1 418,8 564,5 608,1 5.069,4 SALDO NETTO 217,4 229,1 186,7 223,0 240,8 244,1 250,1 296,5 389,9 397,0 314,1 462,5 478,5 3.929,7
Costi Costo differenziale della raccolta differenziata: stima il maggior costo della raccolta differenziata della carta e cartone rispetto a quella indifferenziata di volumi equivalenti negli anni. I valori differiscono notevolmente tra le regioni (fino a tre volte tra i minimi e massimi). Costo da mancata generazione energetica: valuta l energia che si potrebbe generare dalla ipotetica termovalorizzazione dei quantitativi di carta e cartone raccolti in modo differenziato.. La valutazione è effettuata al prezzo medio annuo dell'energia elettrica, PUN (fonte: GME). Fonte Althesys
Benefici ambientali per emissioni evitate: rappresentano gli effetti positivi che la raccolta differenziata e il riciclo hanno sull ambiente in termini di riduzione delle emissioni di CO 2, grazie al minor uso di materie prime vergini nella produzione cartaria e all evitato smaltimento, al netto delle maggiori emissioni per le attività di raccolta differenziata. Il risparmio di CO 2 (stimato in 1,3 ton per ton di carta) è stato valorizzato ai prezzi medi di mercato annui dei certificati di emissione (EUA). Benefici economici da mancato smaltimento: I costi evitati grazie al riciclo sono stati stimati in base al mix annuo dei sistemi di waste management (di fonte ISPRA) e ai costi di smaltimento. Valore della materia prima generata: valorizza i maceri prodotti mediante la raccolta differenziata sulla base dell andamento annuo del listino della tipologia 1.01 (fonte: CCIAA Milano). Beneficio sociale per occupazione generata: stima i benefici derivanti dalla creazione di nuove attività, di indotto. Il calcolo si fonda sul numero di addetti teoricamente necessari. La monetizzazione è al salario lordo degli addetti all igiene urbana dei diversi anni in base al CCNL di settore. Fonte Althesys Benefici
Le questioni chiave La strategia europea per le risorse Il Riciclo eco-efficiente Misuriamo i benefici: il caso della raccolta differenziata di carta e cartone I comportamenti che fanno la differenza
Lo scenario globale 9 MILIARDI di abitanti entro il 2080 300.000 PERSONE AL GIORNO si spostano nelle MEGA CITTA (> 10 Milioni di abitanti) 70% DELLE MEGA CITTA non ha una pianificazione dei rifiuti 3,5 MILIARDI DI PERSONE senza raccolta dei rifiuti RIFIUTI 4 MILIARDI TON/ANNO DI PRODUZIONE RIFIUTI 70% SMALTITI IN DISCARICHE QUASI TUTTE NON CONTROLLATE 1 MILIARDO TON/ANNO CO2 DALLE DISCARICHE IN AUMENTO A 3 MILIARDI NEL 2030, TUTTO DAI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Fonte Iswa Italia
Cosa è necessario fare per gestire i rifiuti US$40 MILIARDI /ANNO DA SPENDERE IN: RACCOLTA DELL ORGANICO E IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO MESSA IN SICUREZZA DISCARICHE RACCOLTA E RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI E DEI RIFIUTI RECUPERABILI RACCOLTA E SMALTIMENTO IN SICUREZZA RIFIUTI PERICOLOSI E NON RICICLABILI Fonte Iswa
Verso rifiuti zero Il termine zero waste fu usato per la prima volta da una società la Zero Waste Systems Inc (ZWS), fondata dal chimico Paul Palmer a metà degli anni 70 in Oakland, California per trovare riutilizzo per molte sostanze chimiche derivanti dalla nascente industria elettronica. Successivamente lo stesso Palmer fonda Zero Waste Institute (ZWI) che promuove l approccio della minimizzazione di rifiuti e sprechi dal processo produttivo al momento dell utilizzo. Il concetto Zero Waste è stato ripreso in approccio ancora più complesso da Gunter Pauli fin dal 1998 con il suo The Road to Zero Emission nel quale si sostiene che occorre uscire dai processi produttivi lineari passando a processi ciclici. In questo quadro si inseriscono i movimenti nati più recentemente attorno al concetto Zero Waste trasferendone il concetto ai rifiuti urbani.
Verso rifiuti zero La gestione sostenibile delle risorse passa attraverso il raggiungimento di tre obiettivi generali: 1.responsabilità dei produttori, a monte del processo produttivo: produzione e progettazione industriale; 2. responsabilità della comunità, a valle: modelli di consumo, gestione dei rifiuti e smaltimento; 3. responsabilità della classe politica, per coniugare responsabilità industriale e della comunità in un contesto armonioso. (Strategia Z.W.I.A.)
Verso rifiuti zero ZERO WASTE E ZERO IMPIANTI? ZERO WASTE E UN NIMBY NASCOSTO? ZERO WASTE E UNA «BANANA» NASCOSTA? (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anyone) La gestione integrata dei rifiuti, la raccolta differenziata il riciclo, il recupero hanno per ora bisogno di impianti. La mancanza di impianti per ora spesso equivale ad un unico impianto la discarica
Obiettivo rifiuti zero
Obiettivo rifiuti zero
53 comuni oltre 700.000 abitanti che raccolgono il doppio della media per abitante Mese riferimento N Comuni N Ab. Club 900.000 70 giu-07 6 114.487 800.000 60 gen-08 14 253.473 700.000 gen-09 36 476.306 50 ago-10 44 646.403 600.000 feb-11 58 824.641 dic-12 53 724.794 N Ab. Club 500.000 400.000 40 30 N Comuni Mese riferimento % Ab. Club su Tot. Ab. Conv. Campania % ton CG Club su tot Campania giu-07 2,03% 5,72% 300.000 200.000 100.000 20 10 gen-08 4,48% 12,34% gen-09 8,39% 14,34% ago-10 12,05% 21,59% 0 giu-07 gen-08 gen-09 ago-10 feb-11 dic-12 N Ab. Club 114.487 253.473 476.306 646.403 824.641 724.794 x 84000 196000 504000 616000 812000 742000 N Comuni 6 14 36 44 58 53 0 feb-11 15,09% 24,91% set-12 13,26% 24,00% I comuni Ecocampioni hanno raggiunto almeno il 45% di RD e 20 kg/abit/anno di Rd carta
Responsabilità condivisa degli operatori economici: il caso degli imballaggi obblighi per: Imprese fanno prevenzione e garantiscono riciclo e recupero (Contributo Ambientale Conai) Comuni e Consumatori che effettuano la raccolta differenziata
Cultura della responsabilità, noi cosa possiamo fare
Cultura della responsabilità, noi cosa possiamo fare Contributo Geo&Geo
Bibliografia e sitografia EEA Technical report No 2/2013 Environmental pressures from European consumption and production EAA Signals 2012 Building the future we want EEA Report No 2/2013 Managing municipal solid waste a review of achievements in 32 European countries EEA Municipal Waste management in Italy 2/2013 Fondazione per lo sviluppo sostenibile Rapporto riciclo 2012 Comieco Rapporto Raccolta Differenziata di carta e cartone 2012 www.comieco.org Centro Ricerca Rifiuti Zero www.rifiutizerocapannori.it/ Conai Programma Generale di prevenzione e gestione degli imballaggi www.conai.org Il Riciclo ecoefficiente a cura di D. Bianchi Edizioni Ambiente.Atti del convegno Rifiuti Zero dal mito alla realtà Aprile 2013 AITA ISWA