Potenzialità di recupero di materie prime da
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- Adriana Sartori
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1 Industria del riciclo: Tecnologie e approcci per il recupero di raw materials da prodotti complessi a fine vita Potenzialità di recupero di materie prime da prodotti complessi a fine vita Rimini 7 novembre settembre 2014 Laboratorio Chimico CCIAA Torino
2 Il recupero dei rifiuti in Italia: una fotografia del settore Da uno studio su dati MUD 2013, che sarà pubblicato su L Italia del riciclo 2014, le imprese che in Italia svolgono un attività di recupero sono in totale quasi 9.000, principalmente micro-imprese con meno di 10 addetti (sia imprese che effettuano il recupero come attività principale, sia imprese che effettuano il recupero ad integrazione del proprio ciclo produttivo come acciaierie, fonderie, cartiere ecc.). Il loro numero è aumentato di oltre il 20% in 5 anni. Gli addetti occupati nelle imprese che effettuano recupero come attività principale dal 2008 al 2012 sono aumentati del 13%. Per queste ultime imprese il fatturato sfiora i 34 mld. Il valore aggiunto generato in totale ammonta a circa 8 miliardi di euro ed è, quindi, valutabile in oltre mezzo punto percentuale del Prodotto interno lordo italiano nel suo complesso.
3 Carta e cartone In Italia, più della metà delle tonnellate di carta prodotte sono ottenute da macero derivante da RD. Nel 2013 gli imballaggi di carta e cartone immessi al consumo sono scesi da 4,25 Mt nel 2012 a 4,1 Mt, con un calo del -3,5% e la raccolta differenziata di carta e cartone si attesta intorno a 2,9 Mt, prossima ai volumi del 2012 Gli imballaggi cellulosici avviati al riciclo superano le 3,5 Mt pari all 86% dell immesso al consumo Materie prime dell industria cartaria
4 Vetro La maggior parte del vetro riciclato viene dalla RD su superficie pubblica. Nel 2013 gli imballaggi di vetro immessi al consumo sono calati dell 1%, da 2,21 Mt nel 2012 a 2,18 Mt; gli imballaggi di vetro avviati al riciclo sono aumentati da 1,56 Mt a 1,59 Mt (+2%) pari al 73% dell immesso al consumo. Il riciclo totale del vetro (imballaggi + vetro piano + importazioni) è calato del 3%, da 2 Mt a 1,96 Mt. Occorre sviluppare soprattutto gli impieghi secondari (es. i materiali ottenuti dalla c.d. sabbia di vetro ) per aumentare ulteriormente il riciclo.
5 Plastica Nel 2013 l immesso al consumo di imballaggi in plastica è stato di 2,04 Mt con un calo dello 0,4% rispetto al 2012, quando era 2,05 Mt, mentre la raccolta dei rifiuti di tali imballaggi è aumentata dell 11%, da 0,69 Mt, a 0,76 Mt. La quantità di rifiuti d imballaggio in plastica avviati al riciclo è salita, del 2%, da 0,77 nel 2012 a 0,79 Mt nel 2012 (dal 38 al 39% dell immesso al consumo). Resta alta, e in maggiore aumento, la quota di imballaggi in plastica avviati al recupero energetico: da 0,7 Mt a 0,75, dal 34% nel 2012 al 37% nel Mercati di sbocco delle MPS: riciclo open loop - quando le materie plastiche di riciclo vengono utilizzate per produrre tipologie di oggetti diversi. Riciclo closed loop: se le plastiche da riciclo vengono utilizzate per un applicazione analoga a quella che avevano in origine
6 I numeri del riciclo Legno In aumento dell 1% l avvio a riciclo di imballaggi in legno sull immesso al consumo (55%) pari a 2,32 Mt nel 2012 e a 2,45 Mt nel 2013 (+6%). In aumento anche il riciclo che passa da 1,26 Mt a 1,35 Mt (+8%). I rifiuti legnosi raccolti sul territorio nazionale subiscono passaggi successivi che ne consentono la trasformazione in rinnovata materia prima, utilizzati in prevalenza nella realizzazione di agglomerati a base legno quali pannelli truciolari ed in parte mdf, indispensabili per la fabbricazione di gran parte di mobili e complementi di arredo prodotti in Italia. Il legno proveniente dal circuito del recupero in minima parte viene usato anche come elemento base nella preparazione di pasta cellulosica destinata alle cartiere, e come materia prima per la realizzazione dei blocchi in legnocemento per l edilizia in applicazione di bioarchitettura.
7 Legno In aumento dell 1% l avvio a riciclo di imballaggi in legno sull immesso al consumo (55%) pari a 2,32 Mt nel 2012 e a 2,45 Mt nel 2013 (+6%). In aumento anche il riciclo che passa da 1,26 Mt a 1,35 Mt (+8%). I rifiuti legnosi raccolti sul territorio nazionale subiscono passaggi successivi che ne consentono la trasformazione in rinnovata materia prima, utilizzati in prevalenza nella realizzazione di agglomerati a base legno quali pannelli truciolari ed in parte mdf, indispensabili per la fabbricazione di gran parte di mobili e complementi di arredo prodotti in Italia. Il legno proveniente dal circuito del recupero in minima parte viene usato anche come elemento base nella preparazione di pasta cellulosica destinata alle cartiere, e come materia prima per la realizzazione dei blocchi in legnocemento per l edilizia in applicazione di bioarchitettura.
8 Alluminio Variazione positiva dell immesso al consumo (67,5 kt; + 2%). Positivo anche l avvio a riciclo (44 kt; +8%) pari al 65% dell immesso al consumo. Riciclo complessivo di rottami di alluminio pari a 878 kt. Utilizzo finale dell alluminio riciclato in Italia (trasporti 55%; meccanica/elettromeccanica 19%; edilizia e domestico 26%). Acciaio Nel 2013 gli imballaggi in acciaio immessi al consumo sono diminuiti dell 1% (da 440 kt a 435 kt). Calano anche la raccolta, che passa da 374 kt a 368 kt (-1%), e l avvio a riciclo (da 332 a 320 kt; -4%) pari al 74 dell immesso al consumo.
9 RAEE Nel 2013 meno vistosa la diminuzione dell immesso a consumo di AEE (-1% rispetto al 2012). La raccolta differenziata di RAEE domestici passa da 238 kt del 2012 a 226 kt del 2013 (-5%). PFU Gli pneumatici immessi sul mercato del ricambio italiano nel 2013 sono stati pari a circa 396 kt (dati MATTM). Circa il 43% dei PFU raccolti è stato avviato a recupero di materia mentre il 57% a recupero di energia.
10 Rifiuti Inerti L ISPRA stima, nel 2010, il riciclo di 37,1 Mton di rifiuti inerti da C&D, con un tasso di recupero che sarebbe del 65%. Esiste un ampio margine di incertezza riguardo i dati di produzione e recupero dei rifiuti da C&D perché, da un lato, una rilevante quantità di rifiuti da costruzione e demolizione elude la tracciabilità e sfugge alla sua contabilizzazione, dall altro lato, si osserva che tra le pratiche di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizioni vengono incluse anche operazioni come le coperture giornaliere delle discariche.
11 Rifiuti tessili Nel 2013 sono state raccolte 111 kt di abiti usati con incremento di circa il 10% rispetto al L aumento della raccolta è dovuto all incremento registrato al Centro e al Sud. La raccolta pro-capite media è pari a 1,8 kg/ab (+9,5%) in rialzo rispetto al I livelli più elevati si registrano in Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Marche, Lazio, Toscana e Basilicata.
12 Pile e accumulatori Nel 2013 i produttori aderenti al CDCNPA hanno dichiarato le seguenti quantità di pile e accumulatori immessi sul mercato. Pile e accumulatori immessi sul mercato La raccolta registra un incremento del 5% per le pile portatili e un calo del 3% per gli accumulatori per veicoli industriali. Il tasso di raccolta delle prime è pari a 32% (+4% rispetto al 2012) mentre non è possibile determinare il tasso di raccolta dei rifiuti di accumulatori per veicoli e industriali per la presenza su territorio di soggetti che non rendicontano al CDCNPA.
13 Veicoli fuori uso Entro il 1 gennaio 2014 per tutti i veicoli fuori uso la percentuale di reimpiego e recupero dovrà raggiungere almeno il 95% del peso medio per veicolo e per anno; entro la stessa data la percentuale di reimpiego e riciclo dovrà essere almeno dell 85% del peso medio per veicolo e per anno e quindi la percentuale di recupero energetico pari al 10%. Nel 2012 il tasso di reimpiego e riciclo raggiunto dall Italia (secondo dati EUROSTAT) è pari all 80,8% mentre il tasso di reimpiego e recupero è pari all 82,3%. In continua diminuzione il numero di veicoli trattati passato dal unità nel 2010, alle del 2011 ed infine alle del 2012 (pari a -5% rispetto all anno precedente).
14 A livello nazionale si evidenzia la continua diminuzione del numero di veicoli radiati per demolizione a fronte di un aumento delle radiazioni per esportazione. Tale fenomeno produce numerosi effetti negativi. Le radiazioni dei veicoli secondo le principali cause
15 Percentuale in peso di rifiuti prodotti rispetto ai quantitativi di veicoli fuori uso gestiti
16 Flusso di attività nella gestione dei veicoli fuori uso
17 Grazie per l attenzione e arrivederci a Roma il 4 dicembre prossimo, per la presentazione dell Italia del Riciclo 2014
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