Sostenibilità e prevenzione: packaging, impresa, società. Piero Perron Presidente CONAI. Milano, 21 ottobre 2010
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1 Sostenibilità e prevenzione: packaging, impresa, società Piero Perron Presidente CONAI Milano, 21 ottobre
2 Chi siamo L attività di prevenzione 2
3 Chi siamo ONAI E UN SISTEMA PRIVATO, ISTITUITO PER LEGGE, VOLUTO E CONCEPITO DALLE IMPRESE, CHE RAPPRESENTA UN MODELLO DI ECCELLENZA IN EUROPA. Il CONAI, fra tutti i Consorzi europei, assicura il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo degli imballaggi ai minori costieconomici e con i maggiori benefici ambientali per le imprese e i cittadini 3
4 CONAI -Consorzio Nazionale Imballaggi CONAI èl organizzazione italiana istituita ai sensi della Direttiva comunitaria 94/62 in base ai principi: Produttori/utilizzatori responsabili del raggiungimento degli obiettivi per tutti i tipi di imballaggio; Responsabilità condivisa per i rifiuti urbani Produttori/utilizzatori quale supporto finanziario e responsabili del riciclo e del recupero Comuniresponsabili della raccolta dei rifiuti di imballaggio 4
5 Schema di gestione SISTEMA PUBBLICO Definisce obiettivi e linee guida Controlla/indirizza SISTEMA PUBBLICO - PRIVATO Organizza la raccolta differenziata Ritira gli imballaggi Effettua la selezione RISULTATI Risultati raggiunti con efficienza operativa a livello di eccellenza europea SISTEMA PRIVATO Si organizza per raggiungere obiettivi Opera con criteri di efficienza Mette a disposizione e gestisce le risorse 5
6 I risultati di riciclo 2009 Fonte: elaborazioni CONAI su dati Consorzi di Filiera 6
7 Evoluzione nelle modalità di gestione dei rifiuti di imballaggio 7
8 In conclusione, oltre dieci anni di attivitàdel sistema CONAI hanno consentito: 40,4 ml ,4 ml 1,4 mld Fonte: Althesys 8
9 Chi siamo L attività di prevenzione 9
10 La prevenzione, il sistema di gestione dei rifiuti ed il ruolo di CONAI La Direttiva Rifiuti 98/08 individua una gerarchia dei rifiuti che, da un punto di vista teorico mantiene immutata la scala delle prioritàformulata per gli imballaggi della Direttiva 94/62, prioritàperseguite quindi dal sistema consortile Prevenzione Priorità decrescente Preparazione per il riutilizzo Riciclaggio Recupero di altro tipo, tra cui quello energetico Smaltimento Smaltimento 10
11 Cosa ha fatto CONAI per promuovere imballaggi eco-sostenibili? L eco-sostenibilitàdegli imballaggi per CONAI èda sempre identificata col tema della prevenzione, in un ottica DALLA CULLA ALLA CULLA Obiettivo: ridurre il ricorso alle materie prime a monte e diffondere il recupero delle risorse a valle una volta diventate rifiuti 11
12 Le iniziative del sistema CONAI Iniziative Strutturali 1. Il Contributo Ambientale 2. Esenzione per gli imballaggi a rendere Iniziative di incentivazione 3. Dossier Prevenzione 4. Formazione 5. Etichettatura ambientale dell imballaggio 6. Prevenzione sul territorio 12
13 2. Esenzione del Circuito cauzionato a rendere Uno strumento a favore della Prevenzione è rappresentato dall esenzione/sospensione dal contributo per i circuiti cauzionati a rendere, messi in atto dall utilizzatore industriale (imbottigliatore, filler, ecc.). La procedura prevede che nel corso dell anno si sospenda l applicazione del Contributo Ambientale e a consuntivo si applichi solo a quella quota di imballaggi che escono dal circuito in quanto persi o non restituiti. Incentivo allo sviluppo dei circuiti a rendere 13 13
14 3. Dossier Prevenzione Nell ambito delle iniziative legate al progetto Pensare Futuro, si colloca il Dossier Prevenzione che rappresenta, per CONAI, lo strumento attraverso il quale vengono raccolti e diffusi gli interventi messi in atto dalle aziende inmateria di progettazione, realizzazione e utilizzo di imballaggi a ridotto impatto ambientale. Le esperienze presentate dalle aziende vengono esaminate dal Gruppo di Lavoro Prevenzione che, da quest anno, ha deciso di introdurre un ulteriore criterio di valutazione basato sulla metodologia semplificata LCA (Life Cycle Assessment). Tale approccio èdel tutto in linea con la Direttiva Rifiuti 98/2008 in fase di recepimento nel nostro ordinamento. 14
15 Le leve di prevenzione Risparmio di materia prima diminuisce la peso, dimensioni Semplificazione del sistema imballo eliminazione di componenti superflui Riutilizzo di pallet, di flaconi Ottimizzazione della logistica da imballo di trasporto ad espositore, ottimizzazione del carico, Utilizzo di materiale riciclato parziale o totale Facilitazione dell attivitàdi riciclo imballo monomateriale, 15
16 Analisi LCA semplificata Nella nuova edizione del Dossier Prevenzione, CONAI ha scelto dipubblicare i risultati dell analisi LCA semplificata effettuata sui prodotti che hanno partecipato alla pubblicazione GWP (Global Warming Potential):valuta l emissione di tutti i gas che contribuiscono all effetto serra congiuntamente alla CO. GER (Gross Energy Requirement): è un indicatore dell energia totale estratta dall ambiente durante tutto il ciclo di vita di una unità funzionale del prodotto/servizio. Water Footprint: espresso in litri o kg, definisce la quantità di acqua di processo impiegata nella produzione e nella commercializzazione dei beni di consumo. 16
17 Altre iniziative di prevenzione Attività di promozione e diffusione della cultura dell ecosostenibilità degli imballaggi presso le aziende consorziate, anche in collaborazione con la Associazioni di categorie e Enti specifici ( Istituto Italiano Imballaggio) Etichettatura ambientale dell imballaggio: Progetto Etichetta per il cittadino Prevenzione sul territorio: fotografia e analisi delle iniziative in corsoe collaborazione con i soggetti interessati a livello locale 17
18 Alcuni risultati dell attività di prevenzione Circa i costi socio-ambientali evitati all intera collettività 30% in meno il peso delle scatolette per alimenti in acciaio 28% in meno il peso gli imballaggi in plastica 50% in meno il peso e il volume dei contenitori in plastica per detergenza Fino al 50% in meno il peso dei sistemi di chiusura in alluminio ton di CO2 risparmiate nel 2009 per l utilizzo di vetro riciclato 18
19 La prevenzione secondo la Commissione Europea Comunicazione della Commissione: Portare avanti l utilizzo sostenibile delle risorse: una strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti Per ottenere un risultato efficace occorre stabilire un legame diretto tra la prevenzione dei rifiuti e la politica integrata relativa ai prodotti La prevenzione deve influenzare l intero ciclo di vita dall estrazione delle materie prime allo smaltimento non solo degli imballaggi ma anche dei prodotti imballati È necessario analizzare il bilancio di ogni scelta rispetto agli effetti diretti e indiretti, cioè alle altre conseguenze che la scelta comporta in ambiti diversi oltre a quello degli imballaggi. 19
20 I nuovi strumenti della prevenzione Negli anni più recenti molti paesi dell Unione Europea hanno messo a punto e adottato nuovi strumenti di prevenzione che offrono un approccio sistematico al problema: Il Life Cycle Assessment Le tecniche di eco-design Il calcolo delle emissioni di CO2 e le opportunità di risparmio energetico 20
21 La prevenzione ecoefficiente Prevenzionequantitativa: consiste sostanzialmente nella riduzione di quantità e peso degli imballaggi Prevenzione d impatto: consiste in attivitàche influenzano l intero ciclo di vita dell imballaggio e del prodotto che questo contiene. Si realizzano solo tramite cambiamenti negli schemi di produzione, di consumo e di distribuzione Prevenzione ecoefficiente 21
22 La prevenzione ecoefficiente Gli interventi di prevenzione ecoefficiente non concernono piùunicamente l imballaggio ma coinvolgono anche il suo contenuto, entrambi elementi che possono trasformarsi in rifiuto. 22
23 Gli strumenti per la prevenzione ecoefficiente 1. Gestione dei rifiuti: promozione di nuovi processi di integrazione per ridurre gli impatti ambientali dei rifiuti di imballaggio e favorire la razionalizzazione di tutte le altre tipologie di rifiuti connesse al packaging 2. Risparmio energetico: diffusione di soluzioni innovative tra le imprese associate e valorizzare le qualità energetiche del riciclo 23
24 Gli strumenti per la prevenzione ecoefficiente 3. Consumi: sostegno a una corretta progettazione dell imballaggio che possa contribuire in modo significativo al contenimento di alcune emergenze ambientali 4. Mercati: avvio di iniziative a protezione dei mercati economicamente più deboli ma significativi dal punto di vista ambientale (mercato del riciclo) 24
25 Grazie per l attenzione 25
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