Via degli Scipioni 232 Roma 00192 Tel +39 06 3240455 Fax +39 06 233213894 cgini@avvocati-associati.com Roma, 30.1.2014. AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I Viale del Policlinico 155 00161 ROMA OSPEDALE GENERALE SANTO SPIRITO Lungotevere Sassia 3 00193 ROMA OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU Piazza Sant onofrio 4 00165 ROMA OSPEDALE NUOVO REGINA MARGHERITA Via Emilio Morosini 30 00153 ROMA OSPEDALE FATEBENEFRATELLI SAN GIOVANNI CALIBITA Via Di Ponte Quattro Capi 39 00186 ROMA
Pagina 2 OSPEDALE SAN GIOVANNI Via Dell amba Aradam 9 00184 ROMA OSPEDALE SPALLANZANI Via Portuense 292 00149 ROMA OSPEDALE SAN CAMILLO Piazza Carlo Forlanini 1 00151 ROMA OSPEDALE SANDRO PERTINI Via Dei Monti Tiburtini 385 00157 ROMA OSPEDALE MADRE GUSEPPINA VANNINI Via Di Acqua Bullicante 4 00177 ROMA OSPEDALE C.T.O. ANDREA ALESINI Via San Nemesio 21 00145 ROMA ASSOCIATION COLUMBUS
Pagina 3 Via Giuseppe Moscati 31 00168 ROMA POLICLINICO AGOSTINO GEMELLI Largo Agostino Gemelli 8 00168 ROMA AZIENDA OSPEDALIERA SANT ANDREA Via Di Grotta Rossa 1035 00189 ROMA POLICLINICO CASILINO Via Casilina 1049 00169 ROMA POLICLINICO LUIGI DI LIEGRO Via Dei Buonvisi 50 00148 ROMA OSP SANT EUGENIO Piazzale Dell umanesimo 10 00144 ROMA OSPEDALE SAN PIETRO FATEBENEFRATELLI Via Cassia 600
Pagina 4 00189 ROMA OSPEDALE SANTA LUCIA Via Ardeatina 354 00179 ROMA Oggetto: gestione in appalto dei servizi mortuari contestazioni e richiesta intervento Scrivo la presente in nome e per conto della FEDER.CO.F.IT. LAZIO - FEDERAZIONE DEL COMPARTO FUNERARIO ITALIANO, in persona del suo Presidente Regionale Maurizio Mortale, che sottoscrive la presente ad ogni effetto di legge, e che elegge domicilio presso il mio studio per ogni futura comunicazione al riguardo. La necessità di tale iniziativa congiunta trae il suo fondamento dalla grave e non più sostenibile gestione in appalto operata dalle Aziende Ospedaliere in indirizzo dei servizi mortuari ed in particolare delle Camere Mortuarie ospedaliere. Come già più volte denunziato -anche ai competenti Uffici Giudiziari inquirenti- l aggiudicazione di tali appalti da parte di talune aziende è caratterizzata da gravi anomalie che avrebbero dovuto imporre alle strutture ospedaliere interessate la tempestiva adozione di misure idonee a verificare la opportunità di un siffatto affidamento, che ha difatti generato una gravissima situazione di abuso da parte delle aziende appaltatrici. Queste, in virtù del contatto immediato con i parenti
Pagina 5 del singolo deceduto, riescono ad imporre l affidamento del servizio funebre in favore delle stesse aziende o di aziende esterne con esse colluse, riuscendo con tale illegittimo stratagemma ad assorbire oltre l 80% del mercato funebre del comune di Roma. Orbene, la vicenda non è certamente nuova alle destinatarie della presente, essendo già stata denunziata presso la Magistratura penale e amministrativa, che più volte si è espressa al riguardo sancendo la illegittimità di siffatte procedure di appalto. Comune denominatore degli esiti istruttori svolti è l accertamento che all interno dei nosocomi la distinzione tra i diversi servizi, pubblici da un lato e commerciali dall altro, viene frequentemente violata, determinando da un lato gravi distorsioni sul mercato delle onoranze funebri e dall altro arrecando un pregiudizio economico ai consumatori. Ciò ha indotto anche l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad emettere ai sensi e per gli effetti dell artt.21 e 22 della L. 287/1990 - il provvedimento n. AS 392/07 nella quale tra l altro venivano auspicati interventi legislativi a livello nazionale e/o regionale che affrontino e risolvano le problematiche indicate attraverso la chiara separazione e incompatibilità fra i servizi di onoranze funebri nei diversi servizi pubblici che si connotano per un prevalente interesse igienico-sanitario o di carattere pubblico-sociale. Ciò al fine di assicurare un corretto confronto concorrenziali, fra gli operatori di onoranze funebri presenti nei diversi mercati locali, evitando il conseguimento di improprie posizioni di vantaggio che consentano l accesso privilegiato alla clientela e che, nella generalità dei casi, si traducono, in definitiva, in un costo più elevato del servizi in danno degli stessi
Pagina 6 consumatori. Come se ciò non bastasse, in reazione all ennesimo bando pubblicato da talune Aziende Ospedaliere, l autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, su tempestiva istanza del CO.DI.O. F. (Comitato Diritto Operatori Funebri) ha confermato -con parere 147 del 13.12.2007-che siffatta procedura di gara non risulta conforme alla normativa vigente di settore ed in contrasto con il principio di concorrenza della procedura stessa, anche in ragione del fatto che il corrispettivo previsto nel contratto è rappresentato dall opportunità per la società aggiudicataria di avvalersi di una rendita di posizione, consistente nella possibilità esclusiva di trovarsi all interno dei luoghi dove avvengono i decessi e di poter fruire del vantaggio di tale circostanza nei confronti degli altri operatori del settore. Come conseguenza a quanto sopra esposto, la REGIONE LAZIO adottava con specifico decreto del 17.12.2010 Le Linee Guida per la gestione dei decessi in ambito ospedaliero e delle camere mortuarie, rimaste anch esse inascoltate dalle Aziende Sanitarie sorde a qualsiasi richiamo istituzionale, che perpetuano -si auspica non complici con i beneficiari di tale illegittima situazione- l affidamento contra legem dei servizi mortuari. La prova inconfutabile della fondatezza di quanto sopra eccepito risiede nei registri delle camere mortuarie delle Aziende Ospedaliere coinvolte nella vicenda, dai quali è possibile constatare una effettiva preponderanza di esequie da parte di due sole imprese funebri, motivabile solo con la denunziata connivenza all interno della struttura sanitaria. Un segnale positivo -purtroppo isolato- è giunto dalla Fondazione PTV
Pagina 7 Policlinico Tor Vergata che con delibera D.G. n. 571 del 16.9.2013 ha disposto la revoca -ex art.21 L. 241/90- della procedura di gara per l affidamento del servizio di cura delle salme dei deceduti in ambito ospedaliero. La decisione è stata adottata in ragione della opportunità di non perseguire in una procedura già sanzionata da numerosi provvedimenti giudiziari -da ultimo la sentenza del Consiglio di Stato n. 4933/2012- in quanto il tipo di gara così come concepita non appare idonea a garantire, nella pratica quotidiana dell eventuale esercizio di entrambe le attività (igienico sanitarie e di natura imprenditoriale) da parte del soggetto medesimo, il corretto e fisiologico esplicarsi della concorrenza, con la conseguenza che la prosecuzione della procedura di gara e l affidamento del servizio alle condizioni e prescrizioni indicate nel Capitolato Speciale d Appalto avrebbe, in ogni caso, dato luogo a fenomeni distorsivi della concorrenza. In senso contrario si è registrata invece la pubblicazione di un capitolato speciale d appalto a procedura aperta (CIG: 53743741BA) da parte dell Ospedale Sant Andrea di Roma con il quale -ignorando le vicessitudini amministrative e giudiziarie sopra richiamate- si è inteso affidare ai soggetti esterni i servizi di competenza aziendale in ordine ai decessi in ambito ospedaliero con contestuale utilizzo della camera mortuaria. In tale capitolato si prevede l aggiudicazione in favore dell impresa che, oltre dovere garantire una serie di prestazioni in favore della struttura ospedialiera, offrirà anche la somma maggiore da corrispondere. Ovvia, ma tacita, la contropartita: potere gestire in via pressoché esclusiva l affidamento dei servizi funerari all interno della camera mortuaria. Alla luce di quanto sopra la mia Assistita, forti della fondatezza delle proprie
Pagina 8 ragioni, rivendica con fermezza la necessità di: sospendere con effetto immediato qualsiasi procedura di gara per l affidamento del servizio di cura delle salme dei deceduti in ambito ospedaliero; rafforzare i meccanismi di controllo interno onde evitare l adescamento dei clienti da parte delle società aggiudicatrici degli appalti; trasmettere o comunque consentire allo scrivente difensore la consultazione dei registri delle camere mortuarie delle Aziende ospedaliere in indirizzo; inviare una missiva ai parenti dei deceduti a cui richiedere di riferire circa le modalità con cui si è svolta la scelta dell impresa funebre ed in particolare sulla condotta degli addetti della impresa funebre presente all interno della camera mortuaria; attivare un tavolo di concertazione tra le parti interessate (Regione Lazio, Autorità Garanti, Organizzazioni di categoria, Aziende Ospedaliere, Associazioni consumatori) per individuare quanto prima una condivisa soluzione procedurale per porre fine all inaccettabile abuso posto in essere in danno sia del mercato dei servizi mortuali che dei consumatori interessati; Auspicando un tempestivo riscontro, non posso esimermi dal segnalare che qualora la mia missiva dovesse rimanere infruttuosa, dovrò attivare ogni ulteriore iniziativa, anche dinanzi le competenti autorità giudiziarie, a tutela dei diritti della mia Assistita e quindi -sebbene indirettamente- anche dei parenti dei defunti, vittime ignare un vile raggiro nel momento del loro massimo dolore.
Pagina 9 Distinti saluti Angelo Cugini