Gioacchino Rosa Rosa. L'Onorevole



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Transcript:

Gioacchino Rosa Rosa L'Onorevole

Coriandoli Gioacchino Rosa Rosa L Onorevole 2013 Edizioni Il Castello/Aps Il Castello Via Conte Appiano, 60, 71121 Foggia - Italy Tel. 0881.022 150 Fax 0881.1880147 Sito web: www.ilcastelloedizioni.it e-mail: info@ilcastelloedizioni.it Direttore editoriale: Antonio Blasotta Grafica ed impaginazione: Claudia Di Dio ISBN 978-88-6572-118-6

Questo libro è dedicato a tutte le persone alle quali nessuno ha dedicato mai nulla, neppure un sorriso.

Personaggi in ordine di apparizione Brigadiere Vito Santoro Maresciallo Annechiarico Onorevole Carmelo Lo Canto Kapindra El Matador Filuccio Centrella Avvocato Garbugli Santuzzo D'Ignoto Tommaso Sciacca Maresciallo Caruso Brigadiere Cannizzaro Appuntato Spilletta Luca Ciancicato Vincenzo Vitulli Luca Coppola Il pinguino sudato Le cugine Imperatore Cenzino Centrella Toto' Riina Fortunato Allevolte Carabinieri Roma Carabinieri Roma Senatore mafioso Domestico di Lo Santo Padre di Filuccio Camorrista Killer Mafioso, proprietario di un bar L'uomo con il buco in fronte Carabinieri di Pizzo Siculo Carabinieri di Pizzo Siculo Carabinieri di Pizzo Siculo Barista Ex attore, inviato Rai Regista, inviato Rai Vigile Urbano di Pizzo Siculo Zie del Commissario Riina Figlio di Filuccio Centrella Commissario Creativo 5

Gioacchino Rosa Rosa Maria Adele Jambon Signora del Tredici Salvatore Martire Rosa Martire Cosimo Impagnatiello Felice del Tredici Ragionier Moschella Maria Moschella Don Luigi Cardamone Gennaro Speranzella Mimi' Saciccia Serafino Giramondo Santo Denaro Dottor Capuano Antonio il grande Satanasso Fratelli Piccioni Dottor Costante Firmatutto Pompeo Nuvoletta Modella Madre di don Felice del Tredici Disoccupato Moglie di Salvatore Martire Camorrista Boss della Camorra Direttore della fabbrica Vedova del Ragioniere Parroco Giornalista Giornalista Comandate di navi Direttore di Banca Capo di Gabinetto camorrista Satanista Satanista Magistrato Impresario di pompe funebri 6

Prefazione M i è stato chiesto di definire Gioacchino Rosa Rosa con una sola parola. Ho scelto incontenibile perché nulla può contenerlo: né una definizione, né una giacca, né una regola. E nulla può contenere la sua creatività che spazia indifferentemente dal web al cabaret, dalla musica ai romanzi umoristici. L Onorevole è il suo quinto, imperdibile, libro, che per la prima volta mette a confronto, in un romanzo, la mentalità mafiosa e quella camorristica, riuscendo a farci sorridere dalla prima all ultima pagina. Ho amato molto la caratterizzazione dei personaggi, per ciascuno dei quali è impossibile non provare simpatia. L eroe di questo libro è sicuramente Filuccio Centrella, che Gioacchino ha immaginato con la fisicità e l attorialità di Carlo Buccirosso, splendido caratterista napoletano conosciuto, ai più, per le innumerevoli partecipazioni ai film e alle commedie di Vincenzo Salemme. Filuccio, piccolo, insignificante, timoroso erede di un impero del malaffare la cui già provata autostima viene sistematicamente demolita dall Onorevole Carmelo Lo Santo, diviene automaticamente la persona per cui fare il tifo sin dalle prime pagine del libro. Ma splendidi sono anche Kapindra, il domestico indiano che non parla l italiano, le cugine Imperatore, don Luigi Cardamone, parroco spiattellatore di segreti raccolti in confessione e i malavitosi Don Felice del Tredici, Cosimo Impagnatiello, Satanasso e tutti gli altri. Ma non voglio levarvi il piacere di scoprire da soli, pagina dopo pagina, personaggio dopo personaggio, il fantastico mondo immaginario creato per noi da Gioacchino Rosa Rosa per il suo nuovo, esilarante, libro di Natale. Buona lettura. Antonio Blasotta. 7

GRAFFITI M ilioni di stelle si erano dissolte, per incanto, come zucchero nel tè. Anche la luna era scomparsa e il cielo, ormai nudo, virava dall indaco al celeste per annunciare l arrivo del nuovo giorno. Più in basso, dove i bagliori dell alba non avevano ancora la forza di creare ombre, i coni di luce proiettati dai fari delle ultime auto blu di ritorno dai puttan-tour, diventavano, a poco a poco, sempre più invisibili. In qualsiasi altro periodo dell anno, a quella stessa ora, si sarebbe già diffusa nell aria la fresca fragranza di cappuccini caldi e brioches appena sfornate, ma i bar erano tutti chiusi, ad agosto, e nell aria circolava solo il fetore dell immondizia che strabordava dai bidoni. Roma, la città dei Papi, dei Potenti, dei Politici e dei Papponi, era deserta. Solo un manipolo di ladri, attaccabrighe e puttanieri, era rimasto in città a tenere impegnati i Carabinieri. La notte era cominciata malissimo con una rissa tra puttane nigeriane e trans brasiliani. Santoro ci aveva rimesso una ciocca di capelli e rimediato un grosso graffio sul naso che gli dava anche prurito. Le cose non erano migliorate più tardi, quando aveva rischiato l infarto rincorrendo per le scale una spacciatrice portoricana che dopo aver minacciato per due ore di lanciarsi dalla finestra, aveva finito con il buttare di sotto il suo convivente. E vai ancora di verbale, ambulanza e manette tutta la notte, senza avere neppure il tempo per respirare. Il brigadiere Santoro tirò su la cerniera dei pantaloni, aprì lo sportello dell Alfa 156 e si rimise al volante di pessimo umore. Il Superiore, risvegliato dal rumore dello sportello che si chiu- 9

Gioacchino Rosa Rosa deva, aprì l occhio sinistro a mezz asta, fece una rapida ricognizione del luogo in cui si trovava e alla fine sbottò: Santo, e che cazz, ma proprio vicino all Altare della Patria ti dovevi fermare a pisciare? Non mi mortificate Marescià, non ce la facevo più, è tutta colpa dei diuretici. E tu non te li pigliare! rispose il Superiore in malo modo. Quante volte te lo devo ripetere che il lavoro sulle radiomobili è incompatibile con diuretici e lassativi? Non è che puoi marcare il territorio a ogni angolo di strada mentre sei in servizio! Voi avete ragione Marescià, ma il cardiologo Santo, e non ci pigliamo per il culo, lo sai benissimo che ti basterebbe dimagrire una ventina di chili per evitare l infarto. È una parola, Marescià! Lo so che è una parola, e la conosco pure. È composta di cinque lettere, inizia con la d e finisce con la a : Dieta. Santoro incassò il colpo e sfogò la rabbia repressa lasciando sull asfalto il DNA dei propri pneumatici. Datti una calmata, Santoro, che non stai mica inseguendo la banda della Magliana! E spegni la sirena, che a quest ora di notte, la gente per bene dorme! gli ordinò il Superiore prima di abbattere lo schienale restando in bilico, tra le braccia di Morfeo e quelle della cintura di sicurezza. Santoro, che quand era incazzato se la prendeva con il motore dell auto di servizio tirandole il collo come se si trattasse del suo peggior nemico, affondò il piede sull acceleratore e percorse via di Santa Sabina a velocità sostenuta senza incontrare anima viva. Quando Piazza Cavalieri di Malta gli apparve all improvviso, il contachilometri segnava centodieci chilometri all ora. Santoro inchiodò e l auto si fermò, con un testacoda, al centro della piazza. Siamo arrivati? borbottò il Maresciallo Annechiarico risvegliato dalla capozzata contro il finestrino. Signorsì, rispose Santoro spegnendo il motore. Che faccia- 10

L'Onorevole mo, scendiamo a dare un occhiata? Il Superiore non rispose. Con gli occhi chiusi, la bocca aperta e la testa buttata all indietro, si era nuovamente addormentato e russava profondamente. Santoro, con la discrezione che si confà a un sottoposto, incominciò a emettere un piccolo crescendo di colpi di tosse fino a quando, non appena superata la soglia dell attacco di catarro, il maresciallo Annechiarico non emise un grugnito più forte degli altri e riprese a parlare come se nulla fosse successo: Allora, questa scritta? È là, alla vostra destra, se riuscite a tenere gli occhi aperti, la potete vedere. Non ce n è bisogno, mi fido, rispose il Maresciallo Annechiarico scendendo controvoglia dall auto. Ormai era a fine turno e l unica cosa che desiderava veramente, era infilarsi in un letto con delle belle lenzuola di lino fresche. Questa rottura di scatole proprio non ci voleva sbottò sperando che il reato in questione fosse di competenza del Nucleo Investigativo. Non gli andava di riempire quintali di carta straccia che nessuno avrebbe mai letto e senza che mai nessuna inchiesta sarebbe stata mai svolta. L epigrafe, che faceva a cazzotti con la sobria eleganza delle maestose ville dell Aventino, occupava l intero spazio tra il civico 2 e il civico 3 del complesso monumentale un tempo appartenuto al Priorato dei Cavalieri di Malta. Giunto a pochi metri dall edificio, il maresciallo Annechiarico alzò la testa. Riconobbe subito l inconfondibile sagoma dell Onorevole Lo Santo mentre se ne stava seduto dietro una tavola imbandita a forma di Italia, sovrastata da un scritta a caratteri cubitali: Anfame, hai finito de magnà, mo è arrivato er momento de pagà er conto e annartene affanculo! Che ne pensate di quest opera d arte, Maresciallo? chiese Santoro dopo aver fatto due gocce d acqua sullo storico portone del Buco di Roma. Santo, scegli tu: preferisci che faccia il filosofo dicendoti che 11

Gioacchino Rosa Rosa questo graffito ha la pretesa di spiegare all umanità, con una sola frase, le ragioni del declino delle istituzioni italiane? O che resti con i piedi per terra, dicendoti che questa stronzata è il gesto insulso di un grafomane insonne che stanotte non teneva un cazzo da fare? Sarà pure un grafomane insonne, Marescià, però ha ragione, lo dovete ammettere. Se le cose non cambiano in fretta, faremo la stessa fine della Grecia. La gente è esasperata! Non mi stupirei affatto se tornassero in auge le bande armate e avessero più tifosi del Milan, dell Inter e della Juve messi insieme, fece Santoro avvicinandosi al graffito per annusarlo. Si sente ancora l odore della vernice aggiunse, poi, con fare competente. Il maresciallo Annechiarico allungò la mano destra verso il muro e lo toccò con la punta delle dita: Mannaggia a chi t è muort, Santo! esclamò ritirandola, è proprio vernice fresca! E com è sto fatto? Tu tieni sempre torto! Proprio oggi dovevi tenere ragione? Mentre il Maresciallo cercava qualcosa con cui pulirsi, Santoro si lasciò andare a considerazioni investigative più grandi di lui: Secondo me, il grafomane, senza volerlo, ci ha messo sulle proprie tracce permettendoci di circoscrivere l ambito delle indagini. Cioè? Ha scritto in romanesco, quindi... Quindi possiamo escludere la pista del terrorismo islamico, non è vero? Ma fammi il piacere, Santo, ma che ragionamento è questo? Santoro abbozzò per qualche secondo e poi tornò all attacco con una nuova domanda: Ma secondo voi chi può aver avuto interesse a discreditare Lo Santo? Un avversario politico? Un leghista, un grillino? Ma no, non si tratta certamente di attivisti, quelli hanno altro da fare che perdere tempo a imbrattare i muri. Questa è opera di un povero Cristo che non riesce ad arrivare a fine mese, senti a me. Opera di un povero illuso convinto che la Magistratura riu- 12

L'Onorevole scirà a mettere le mani sull Onorevole. Ma in galera, caro mio, ci vanno solo i pesci piccoli, non gli squali. Vedrai, questa inchiesta finirà in una bolla di sapone come tutte le altre! Vi dispiace se scatto una foto, Superiore? chiese, cambiando discorso Santoro. Fai quello che ti pare, rispose il Maresciallo grattandosi in testa in cerca d ispirazione. Alla fine cosa doveva fare? Doveva fare rapporto alle Autorità o far finta di niente? Quella scritta era un problema vero, un problema della Sovraintendenza alle Belle Arti, o semplicemente un rodimento di culo per l Onorevole Lo Santo? Nel frattempo, Santoro tirò fuori dalla tasca della giacca un telefono portatile di ultima generazione e prese a camminare avanti e indietro per trovare la giusta distanza di ripresa. Sapeva bene che, da qualche parte, doveva esserci uno zoom, ma non riusciva a trovarlo. Santoro, e mo basta con ste fotografie! gli intimò il Superiore dopo un paio di minuti. Ma tu ti rendi conto che tra poco più di un ora questa piazza sarà piena di giapponesi e americani pronti a sputtanarci sui social network di mezzo mondo? A dire il vero, rispose il Brigadiere, pure io volevo postare la foto su Facebook perché, secondo voi pare brutto se lo faccio? E certo che mi pare brutto. Ma come ti passano queste idee per la testa? Noi siamo Carabinieri, noi rappresentiamo le Istituzioni, la Legge la Giustizia! Sì, è vero Marescià, però siccome in Italia le Istituzioni, la Legge e la Giustizia non esistono, noi - con decenza parlando - non rappresentiamo un cazzo. Non ci sarebbe, invece, una soluzione per dare una lezione all Onorevole senza venir meno al nostro dovere istituzionale? A pensarci bene, Santoro, una soluzione ci sarebbe. Invece di fare rapporto alle autorità competenti, allertiamo l Assessorato ai Lavori Pubblici di Roma chiedendogli di mandare urgentemente qualcuno a coprire la scritta offensiva. Conoscendo l efficienza della Pubblica Amministrazione, se tutto va bene, a 13

Gioacchino Rosa Rosa Natale, la scritta avrà già fatto almeno tre volte il giro del mondo senza essersi mossa di un solo millimetro da qua! Voi non siete un Carabiniere, Marescià, voi siete un diavolo! Lascia perdere Santo, non è merito mio, sono diventato così per questioni di servizio: la vita di un Carabiniere, è sempre un inferno. 14