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CIRCOLARE N. 59/D Roma, 14 ottobre 2004 Protocollo: Rif.: Allegati: 10948 /RS vari Alle Direzioni regionali dell Agenzia delle Dogane LORO SEDI Alle Direzioni delle Circoscrizioni dell Agenzia delle Dogane LORO SEDI Agli Uffici delle Dogane tutti LORO SEDI OGGETTO: Importazione da Paesi terzi di prodotti di origine animale per il consumo personale. Reg. (CE) n.745/2004 della Commissione recante misure per le importazioni di prodotti di origine animale per il consumo personale e Decreto 10 marzo 2004 del Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze. PREMESSA In attuazione della Decisione 2002/995/CE della Commissione, recante la disciplina relativa ai controlli sulle importazioni da Paesi terzi di prodotti di origine animale destinati al consumo personale, il Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell economia e finanze ha adottato il decreto 10/03/2004, pubblicato nella G.U. della Repubblica Italiana serie generale n.105 del 6 maggio 2004. Contemporaneamente, sulla G.U.C.E. serie L. n. 122 del 26/04/2004, è stato pubblicato il Reg. (CE) n.745/2004 della Commissione che ha abrogato le disposizioni contenute nella precitata Decisione 2002/995/CE. Per evitare l insorgere di dubbi interpretativi che potrebbero provenire dalla lettura congiunta dei due testi normativi, si reputa opportuno riassumere le disposizioni attualmente in vigore nella predetta materia. CONTROLLI A) I prodotti che necessitano all importazione di un nullaosta sanitario rilasciato dai Posti di Ispezione frontaliera (PIF), sono quelli riportati nel Titolo I (nelle sezioni da 01 a 04 della voce I.2) dell allegato alla Decisione 2002/349/CE (pubblicato sulla G.U.C.E. serie L. 121 del 8 maggio 2002), così come disposto all art.1, par.1 del Reg.n.745/2004. AREA CENTRALE VERIFICHE E CONTROLLI TRIBUTI DOGANALI ACCISE LABORATORI CHIMICI Ufficio metodologia di controllo degli scambi internazionali, comunitari e nazionali 00143 Roma, Via Mario Carucci,71 Telefono +39 06.50246613 Fax +39 06.50243116 - e-mail: dogane.verifiche.scambi@agenziadogane.it

B) La nuova norma comunitaria prevede deroghe per i controlli sistematici dei prodotti fino ad un massimo di 5 kg/persona provenienti dalle Isole Færøer, dalla Groenlandia, dall Islanda, dal Liechtenstein e dalla Svizzera e per il latte in polvere per lattanti, alimentari per bambini e alimenti speciali necessari per motivi medici, purché tali prodotti non richiedano di essere refrigerati prima dell apertura, siano prodotti di marca confezionati destinati alla vendita diretta al consumatore finale, la confezione sia intatta, salvo utilizzazione in corso, e la loro quantità non superi il normale consumo di una persona. La precitata norma non si applica anche alle confezioni relative a prodotti il cui consumo è già iniziato ed alle scorte ad uso personale provenienti da Andorra, dalla Norvegia e da San Marino. C) Il Regolamento (CE) n.745/2004 non prevede più l esenzione dai controlli per i prodotti della specie di peso inferiore ad 1 kg.. Tutti i prodotti della specie devono essere, pertanto, sottoposti a controllo. In dipendenza di ciò non sono più applicabili il comma 3, lettera b ed il comma 4 dell Art.1 del decreto 10 marzo 2004 del Ministero della Salute. ADEMPIMENTI A CARICO DEGLI UFFICI Nel caso in cui le Dogane, nell ambito della normale attività di competenza, accertino la presenza di prodotti della specie, dovranno chiedere al detentore del prodotto l esibizione del certificato sanitario d origine. Se il viaggiatore sarà sprovvisto di tale certificato l Ufficio doganale, in attuazione del comma 5, art.1 del Decreto interministeriale 10/03/2004, non ammetterà i prodotti nel territorio italiano, disponendo la distruzione delle merci con oneri a carico del detentore stesso e la collaborazione attiva dei gestori delle strutture portuali, aeroportuali, ferroviari e terrestri, preventivamente interessati dal Ministero della Salute. Nel caso in cui il detentore dei prodotti esibisca un certificato veterinario d origine, il funzionario doganale inviterà il viaggiatore stesso a richiedere il previsto nulla osta al PIF competente per territorio (vedansi cartine allegate), previo stoccaggio della merce in idonei spazi messi a disposizione dai gestori delle strutture portuali, aeroportuali, ferroviari e terrestri preventivamente interessati dal Ministero della Salute. Qualora il proprietario delle merci non sia in condizioni di ottenere il precitato nulla osta, compresi i casi in cui l Ufficio doganale non sia sede di PIF o il personale veterinario non sia in grado di raggiungere la dogana, l Ufficio doganale disporrà la distruzione della merce per motivi di salute pubblica, come precisato al precedente secondo paragrafo. Analoga procedura a quella finora descritta è prevista per l importazione di selvaggina a seguito di cacciatori. A tal proposito vedasi la nota del Ministero della Salute Prot n.dgva-iii/5266 del 1 marzo 2004, allegata in copia alla presente. Si raccomanda la massima collaborazione con il Ministero della Salute per l attuazione della normativa comunitaria e nazionale, anche per quanto attiene alla necessaria pubblicità nei siti portuali, aeroportuali, ferroviari e terrestri. 2

La presente circolare è stata sottoposta al preventivo vaglio del Comitato di indirizzo permanente di questa Agenzia che ha espresso parere favorevole nel corso della seduta del 27 settembre 2004. Il Direttore dell Area Centrale 3