Stia 15 novembre

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Transcript:

Oltreterra - ANNO 0 GIORNATA DI FORMAZIONE OLTRE EX LANIFICIO di Stia Comune di Pratovecchio Stia L Appennino che verrà Stati generali delle comunità dell appennino Gestione forestale :l alter ego delle biomasse Stia 15 novembre 2014 1

Impianti di teleriscaldamento a biomassa Gestione forestale, filiera territoriale e percorso partecipato l esperienza dell UCVV Relatore: Dott. For. Toni Ventre Responsabile Area Gestione, Difesa e Uso del Territorio Stia 15 novembre 2014 2

7 Comuni : Londa Pelago Pontassieve Reggello Rignano s/arno Rufina San Godenzo 64.174 abitanti 547 kmq

Ma soprattutto ca 38.000 ha di sup. forestale (15% pubblica) 70% di copertura ca 700 ha/anno di ceduo 70 ha di tagli raso 100 ha di diradamenti

Strategia complessiva dell Ente in ambito di FER e di valorizzazione delle filiere forestali Scelta strategica inserita fin dal 2002 nel PdS della allora CMMF OBIETTIVO: Azioni coordinate volte a: 1. Valorizzazione del territorio e delle comunità rurali (incidenza della copertura forestale in Toscana e nell UCVV) 2. Diminuzione delle emissioni di CO2 e della dipendenza da combustibili fossili (obiettivi del protocollo di Kyoto e autonomia energetica) 3. Incentivare le filiere legate al bosco con le relative ripercussioni positive sociali, economiche e di attuazione di una gestione sostenibile dei soprassuoli 4. Promuovere la realizzazione di impianti a tecnologia ecosostenibile 5. Creare reddito integrativo alle amministrazioni e alle comunità coinvolgendole in percorsi partecipati Stia 15 novembre 2014 5

la filiera bosco-energia La valorizzazione energetica delle biomasse forestali rappresenta, sia nel settore pubblico che in quello privato una opportunità fondamentale! In quanto: Può rendere economicamente vantaggiosi interventi altrimenti non realizzabili/manutenzione territorio benefici ambientali locali Vitalizza un settore di attività determinante per i territori montani e altocollinari benefici socioeconomici Può contribuire in modo significativo alla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili benefici ambientali globali Stia 15 novembre 2014 6

Valorizzazione della filiera legno-energia: perché ora? grazie a: Innovazione tecnologica delle caldaie e degli impianti cogenerativi di piccola taglia Incremento meccanizzazione delle ditte boschive Diminuzione relativa dei prezzi degli assortimenti destinati ad altre filiere Maggiore sensibilità nella consapevolezza del legno quale fonte di energia rinnovabile bilancio CO2 convenzionalmente nullo Stia 15 novembre 2014 7

Ma forse soprattutto: COSTO ENERGIA PRIMARIA /MWh 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Fonte: AIEL - Agriforenergy n.1/maggio 2011 Stia 15 novembre 2014 8

Le scelte dell Unione: Realizzazione di impianti per la produzione di energia termica o di cogenerazione di piccole o medie dimensioni che garantiscano: SOSTENIBILITA Quale (i) sostenibilità nei criteri e nelle scelte dell Ente nell ambito della realizzazione degli impianti Stia 15 novembre 2014 9

Sostenibilità ambientale Filiera locale: bassa incidenza energia grigia, interventi selvicolturali funzionali alle esigenze del territorio (garanzie bil. CO2 nullo) Tipo e dimensioni dell impianto: produzione di energia termica o cogenerazione di taglia medio piccola (2 MWt) e in ogni caso commisurati all assorbimento termico/maggiori garanzie per approvigionamento locale combustibile: cippato di legno vergine (prodotto e commercializzato come combustibile e non come scarto Stia 15 novembre 2014 10

economica Sostenibilità Per la PA: redditività dell investimento intesa tenendo conto di tutti i valori aggiunti (servizio ai cittadini, beneficio ambientale, valorizzazione settore economico) Per i cittadini: maggior risparmio possibile alle utenze, garanzie sulle tariffe di vendita del calore (meccanismi chiari sui parametri di adeguamento per eventuali aumenti Per il soggetto gestore (se diverso da PA): canone concessione (da PA), tariffe all utenza e assorbimenti tali da rendere sostenibile la gestione Stia 15 novembre 2014 11

Sostenibilità sociale Percorso partecipato: sia con i futuri fruitori che con i possibili operatori della filiera bosco-calore fin dal primissimo inizio, di base e non concertato con rappresentanze (finche è possibile), aggiornando anche su aspetti noiosi come le procedure ammin., di gara, mostrando realtà simili locali., ecc.ecc. Filiera corta e locale: massima trasparenza sulle procedure e massimo coinvolgimento possibile de maggior numero di soggetti locali (chi rema contro c è sempre e così chi vorrebbe che il progetto non funzionasse Stia 15 novembre 2014 12

Gli impianti di teleriscaldamento Stia 15 novembre 2014 13

Le caratteristiche degli impianti : RINCINE 2004 POMINO 2010 CASTAGNO 2011 VALLOMBR OSA 2012 SAN GODENZO 2009 n. Utenze 3 edifici 84 95 16 edifici (Abbaziaalbergostrutture CFS) 4 edifici pubblici+ 9 utenze private Volume servito (mc) Lunghezza rete (ml) Potenza caldaie KW Fabbisogno cippato (t) Costo impianto ( ) 4.500 32.000 45.000 30.000 16.000 130 1.505 2.400 1.274 250 320 (1) 970 (2) 980 (2) 900 (2) 420 (1) 70 600 700 330 100 140.000 1.300.000 1.318.000 577.000 652.000 Stia 15 novembre 2014 14

L impianto di Rincine 2004 il 1 in Toscana Centro polifunzionale (qualificazione professionale, didattica ambientale Complesso Forestale di Rincine Uffici S.A.F.G.A. e Foresteria L impianto di teleriscaldamento: Rete distribuzione : 130 metri, Potenza caldaia : 320 kw Volume servito: circa 4.500 mc. Casa Bernardi (3 appart. Stia 15 novembre 2014 15 Uso resid.)

Valutazioni dopo 10 anni di utilizzo in sintesi abbiamo avuto un risparmio di oltre il 75% sui costi di combustibile rispetto al gasolio..rispetto al gpl.. Stia 15 novembre 2014 16

Utilizzo di circa 600 ql di cippato annuo Utilizzo di materiale proveniente per la totalità dal complesso demaniale max 6 km di distanza da CT E specificatamente: Tagli colturali in giovani impianti artificiali di conifere Assortimenti legnosi non apprezzati dal mercato Problema di smaltimento RISORSA Stia 15 novembre 2014 17

in seguito nel 2005 La CMMF, in collaborazione con i Comuni, ha realizzato, in collaborazione con AIEL, una indagine conoscitiva per valutare tutti i siti potenzialmente vocati alla realizzazione di impianti di teleriscaldamento da alimentare a biomasse legnose locali a servizio delle comunità rurali Stia 15 novembre 2014 18

ELENCO DELLE FRAZIONI DELLA CMMF MAGGIORMENTE IDONEE AL TELERISCALDAMENTO A BIOMASSE Comune Località Abitanti (n ) Altitudine (m s.l.m.) Defiscalizzazione Pontassieve Monteloro 500 480 no Pelago Paterno 459 393 sì Rufina Pomino 278 598 no S.Godenzo Castagno d'andrea 228 727 sì Pelago Borselli 225 738 sì Pelago Raggioli 200 515 sì Rufina Masseto 198 253 no Pontassieve Colognole 150 371 No Reggello Vallombrosa 950 si Stia 15 novembre 2014 19

L impianto di teleriscaldamento di Pomino -2010 Stia 15 novembre 2014 20

L impianto di teleriscaldamento di Castagno d Andrea -2011 Comune di San Godenzo Stia 15 novembre 2014 21

L impianto di teleriscaldamento di Vallombrosa -2012 Progetto nato con Accordo di Programma tra UCVV, Comune di Reggello e UTB Vallombrosa (luglio 2007) Stia 15 novembre 2014 22

e a proposito di percorso partecipato e pianificazione del territorio..i percorsi partecipati per gli impianti a biomassa hanno rappresentato la premessa verso la realizzazione della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine. prima FM in Toscana e in Italia Stia 15 novembre 2014 23

3. conclusioni cosa abbiamo ottenuto? Stia 15 novembre 2014 24

Gli impianti di valorizzazione delle FER : 4 (+1) impianti di TLR a cippato per un tot. di 3, 17 MWt 1 impianto minihydro realizzato e 2 in corso di 3 impianti FV

I progetti dell Unione C.V.V.: Investimento complessivo previsto 2004-2011: Per impianti a biomasse : 3.335.000,00 Per impianti minihydro : 300.000,00 Per impianti FV : 180.000,00 TOTALE : 3.815.000, 00 Stia 15 novembre 2014 26

Solo per gli impianti a biomassa : Si sono risparmiate: Ca 2.000 tep Ca 8.000 t di CO2 e. le famiglie di Pomino e di Castagno in media circa 1.200 1.500 /anno/famiglia Stia 15 novembre 2014 27

ma il risultato che sintetizza meglio.. a Pomino Prima impianto Dopo impianto Combustibili fossili 75% Biomassa forestale Legna da ardere 25% Combustibili fossili 0% Gasolio e GPL =0 Biomassa forestale (cippato) 100% Stia 15 novembre 2014 28

I riconoscimenti: 1. La Regione Toscana ha assegnato al progetto PRO-ENERGY, nell area tematica ENERGIA, il logo: 2. Nel mese di giugno 2007 è stato conferito alla CMMF un premio europeo quale riconoscimento per gli interventi per la promozione delle FER dall IAEE (International Association for Energy Economics) 3. Da ottobre 2007 l UCVV è partner europeo nella campagna SEE-Sostenibilità Energetica Europea Stia 15 novembre 2014 29

i riconoscimenti del 2012: Marzo (Cremona) -PREMIO Bioenergy 2012 IMPIANTI A BIOMASSE E RELATIVA FILIERA (FILIERA BIOMASSE) ENTI PUBBLICI 1 classificato) UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE (FI) Maggio (Firenze)-Premio Toscana Ecoefficiente - Energie rinnovabili 1 classificato) UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE (FI) Giugno (Milano) Premio «Good Energy Award» Menzione speciale per UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE (FI) Good Energy Award 2012

E soprattutto. Credito di fiducia dei cittadini nei confronti della PA Esempio di collaborazione e sinergia di risorse tra istituzioni Stia 15 novembre 2014 31

Grazie per l attenzione Toni Ventre Per informazioni: Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve Via XXV Aprile n 10 50068 Rufina Tel.055839661 fax 0558396634 t.ventre@ucvaldarnoevaldisieve.fi.it www.cmmontagnafiorentina.fi.it Stia 15 novembre 2014 Firenze 23 settembre 2011 32 32