Tihna el Gebel nell'archivio Fotografico del Museo Civico di Rovereto

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Tihna el Gebel nell'archivio Fotografico del Museo Civico di Rovereto Tihna el Gebel sorge nei pressi di un'area archeologica incredibilmente ricca, dove l'antica città egizia di Tehni fu frequentata e ampliata in età greco-romana, prendendo il nome di Akoris. Non lontano da qui, all'inizio del XX secolo, l'archeologo M. George Fraser scoprì una serie di tombe a mastaba, risalenti all'antico Regno, dalla particolare struttura, assai rara in Egitto. Tehni e Akoris Il villaggio moderno di Tihna el Gebel, a 15 km a Nord di Minia, è situato sulla riva destra del Nilo, ai margini della terra coltivata e all'imbocco dell'omonima valle (in arabo wadi ) Tihna. Questo insediamento si è sviluppato attorno ai resti dell'antica città egizia di Tehni, ampliata in epoca greco-romana e conosciuta come Akoris. L'area interessata copre un intero colle e consistenti sono le vestigia delle costruzioni originali in mattoni di fango e in pietra. Tra le strutture di culto scavate nella roccia, il tempio di Nerone dedicato ad Amon entra in profondità e termina in un piccolo naos (la cella di pietra situata all'interno del tempio, in cui si collocava la statua del dio), mentre all'esterno è abbellito da una sala ipostila di otto colonne, alcune delle quali ricollocate nella sede originaria. SOBEK (Sebek, Sobk, Sukhos) Letteralmente significa coccodrillo. E' un dio molto antico, citato già nei testi delle Piramidi, ma il suo culto risale probabilmente al periodo predinastico. E' raffigurato zoomorficamente, oppure antropomorficamente ma sempre con la testa di coccodrillo. I centri cultuali più importanti erano Coccodrillopoli nel Fayum e Kom Omobo nell'alto Egitto, dove era a capo della triade divina composta dalla dea Hator, sua moglie, e dal loro figlio Khonsu. Come figlio di Neith aveva un centro di culto anche a Sais nel Basso Egitto. Fu favorito in maniera particolare dai faraoni della XII Dinastia che avevano la loro residenza nel Fayyum. In seguito fu identificato con Ra, per cui fu raffigurato con il capo ornato, oltre che da due grandi piume e dagli urei, dal disco solare. Fu anche una divinità dell'acqua. A fianco di questo, a Ovest, una cappella dedicata al dio egizio Sobek conserva solamente alcuni capitelli che sembrano pendere dal soffitto, mentre le quattro colonne originali sono completamente perdute. Sono prive di decorazioni sia le pareti interne del tempio di Nerone, sia quelle della cappella di Sobek. Sempre sullo sperone roccioso più in alto, con l'ingresso verso Ovest, è stata scavata una cappella rupestre quadrangolare di epoca greco-romana, con numerosi bassorilievi a grandezza naturale raffiguranti alcune divinità (Hator, Horus e Toth) e un faraone non identificato. L'area dell'antica città è stata oggetto di un'indagine di scavo poco approfondita, e la maggior parte dell'insediamento è ancora da portare alla luce. Sempre sullo sperone roccioso, sul lato Sud, in posizione molto elevata, vi è una stele con i bassorilievi di Castore, Polluce e Diana, ai piedi della quale recentemente la missione archeologica giapponese, diretta dal Prof.H.Kawanishi, ha portato alla luce un nuovo importante insediamento antico, tuttora in fase di studio. Thina el Gebel 1

Sulla parete della falesia più a Sud, oltrepassato lo sperone roccioso, sono incise due stele: una raffigura Ramses III tra gli dei Sobek e Amon, l'altra un enorme cartiglio di Ramses III. Le pareti rocciose dello wadi Tihna accolgono inoltre necropoli della XX-XXVI Dinastia e di epoca greco-romana. Nome File: 7005_17_0668.jpg Nome File: 7005_17_0611.jpg Le Tombe di Fraser Circa due km a Sud di Akoris, al limite dell'area coltivata e ai piedi della falesia, sono state scavate nella roccia tombe a mastaba risalenti all'antico Regno, denominate Tombe di Fraser dal nome dell'archeologo che le ha studiate e descritte nel 1902, M. George Fraser. Queste mastabe sono costruite in maniera molto diversa rispetto quelle di Giza e Maidum: sono modellate infatti scavando un profondo solco parallelo alla falesia per la sua lunghezza. Il solco delinea un parallelepipedo isolato dal contesto roccioso, che viene poi svuotato formando una o più camere. Le pareti interne possono quindi successivamente essere ornate da bassorilievi, testi geroglifici, false porte, e altorilievi dell'immagine del defunto e della sua famiglia, allogati in apposite nicchie. Nome File: 6767_48_0072.jpg Nome File: 7005_17_0494.jpg Questo particolare tipo di struttura funeraria, molto rara in Egitto, si riscontra anche nel sito di el- Hamamya (distretto di Asyut). Thina el Gebel 2

Il personaggio più importante che ha scelto questo luogo per essere inumato è Neka-ankh, che si fregia dei titoli di Sovrintendente dei Profeti di Amon, Sovrintendente della Città Nuova, Servitore nella Grande Residenza. L'epoca è quella del regno di Userkaf (2498-2491 a.c.) della V Dinastia (2498-2345 a.c.) dell'antico Regno (2686-2181 a.c.). Due sono le tombe che il notabile si è fatto costruire: sono note come prima tomba o superiore e seconda tomba o inferiore (numero 13 di Fraser). La prima è una vera e propria mastaba ottenuta nella roccia ai piedi della falesia. All'interno, sulla parete Ovest, una falsa porta, una nicchia con un altorilievo di un personaggio maschile, uno femminile e tre piccoli bambini; quindi bassorilievi raffiguranti il defunto assiso davanti a portatori d'offerta e alla lista delle offerte, e infine una nicchia con l'altorilievo del defunto con la moglie e i figli. Nome File: 7005_17_0488.jpg Nome File: 6767_16_1348.jpg Sulla parete Nord è raffigurato Neka-ank con la moglie Hezet-henku e un personaggio maschile di nome Ni'ankh-sesi. Sulla parete Est, bassorilievi ritraggono il defunto con la moglie davanti a portatori d'offerte, e alcuni testi in geroglifico sono riferibili a un testamento e a un calendario. E' su questa parete che compare il cartiglio del faraone Userkaf. La seconda tomba di Neka-ankh, quella inferiore, è anch'essa scavata nella roccia con l'asse maggiore parallelo alla falesia. Superato l'ingresso, si procede attraverso un lungo corridoio, sulla cui parete Ovest si trova una falsa porta dove sono incisi i titoli del defunto. Il corridoio conduce alla stanza interna, riccamente decorata con testi geroglifici ed altorilievi in buono stato di conservazione, che in parte hanno conservato il colore originario. Sulla parete Est della stanza interna, gli splendidi altorilievi raffiguranti a grandezza naturale il padre Heti e la madre Debit del proprietario della tomba, mano nella mano, sembrano avanzare verso l'osservatore. E' un'immagine struggente e al contempo inquietante. L'artista ha ritratto la coppia, Thina el Gebel 3

idealmente, nel momento in cui lascia la vita terrena per affrontare, unita, l'incognita dell'esistenza oltremondana, e quella parete che sembrano attraversare è il diaframma che separa le due esistenze. Nella parete Sud è scolpito in bassorilievo il defunto davanti a portatori d'offerta e alla lista delle offerte. Nell'angolo con la parete Ovest è inciso un testamento in favore del figlio Emref-ank. Infine sulla parete Ovest, in altorilievo, è ritratto il defunto con il figlio, e sopra un'architrave porta iscritti i suoi titoli. Nome File: 6767_48_0041.jpg Nome File: 6767_48_0045.jpg Altra tomba importante in questo sito è quella di Kahep (numero 12 di Fraser), Ispettore degli Scribi nella casa degli Archivi Reali, Conoscente del Re. Anche questa tomba è scavata nella roccia e consta di un unico lungo corridoio che termina con una nicchia, nella quale è scolpito un personaggio maschile seduto. Sulle pareti si trovano alcune false porte e numerose nicchie con personaggi maschili e femminili, stanti. La tomba più a Sud è quella di Khenu-ka (numero 14 di Fraser), crollata a causa di un terremoto in epoca faraonica, la cui parte accessibile conserva bassorilievi di ottima fattura, nonché gli altorilievi della testa del padre di Khenu-ka, Mery, del figlio Kahap e della figlia Debit. Nome File: 6767_48_0779.jpg Nome File: 6767_48_0079.jpg Altre tombe sono scavate in quest'area, alcune hanno conservato il nome del proprietario, ma la maggior parte sono anonime, parzialmente o totalmente crollate. Thina el Gebel 4

Per visitare l'area di Akoris è necessario il permesso della polizia che scorta i turisti, mentre il sito delle tombe di Fraser è attualmente chiuso ai visitatori. Testi e foto: Maurizio Zulian zulianmaurizio@museocivico.rovereto.tn.it Editing e adattamento per il web: Eleonora Zen zeneleonora@museocivico.rovereto.tn.it Copyright immagini: Egypt's Supreme Council of Antiquities Thina el Gebel 5