Vigolana Trail 7 giugno 2014 ROADBOOK

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Transcript:

Vigolana Trail 7 giugno 2014 ROADBOOK Partiti dal municipio di Vigolo Vattaro in Piazza del Popolo (quota 740 m.) si prende via S. Giorgio e si raggiunge Piazza Bailoni, si gira in via Trieste e si raggiunge in breve un bivio dove si trova l'indicazione Castello ; seguire dunque tale indicazione sino a pervenire al Castello di Vigolo. Si procede fino ad incrociare il cartello che ci indica Comune di Bosentino Loc. Madonna del Feles. Si gira ora a sinistra, così come a sinistra si gira nei due successivi bivi. Si raggiunge la località Crocefisso dove si svolta a destra e si intraprende la Strada forestale Crocefisso. Qui inizia una lunga strada forestale in salita, comunque sempre ben corribile. A quota 1053 circa si perviene ad un bivio; si gira a destra seguendo la segnaletica SAT verso Piani di Susà Susà. Si esce quindi dai piacevoli boschi della Marzola nei pressi di un grande prato che ci permette di ammirare le Terre Rosse e la Cima nord della Marzola; in breve si raggiunge la loc. Longanot. Si inizia ora a scendere lungo la strada forestale che porta a Malga di Susà. Si scende velocemente, si supera la malga (disinteressandosi del sentiero n. 433 che scende a destra verso Susà) e continuando sempre sulla strada forestale si raggiunge un tornante destrorso a quota di circa 806 m.. Qui bisogna prestare ATTENZIONE perché si deve prendere il sentiero che parte a sinistra proprio in corrispondenza del tornante. In breve si raggiunge il sentiero n. 436 che sale da Susà e si svolta decisamente a sinistra con percorso che subito si presenta molto ripido.

Nel tratto che segue bisogna prestare un po' di ATTENZIONE per alcune biforcazioni che si presenteranno dinnanzi a noi: sarà peraltro sufficiente seguire i bolli biancorossi presenti lungo il sentiero per non commettere errori. Si supera una casetta che si lascia sulla sinistra e con un ultimo ripido tratto si raggiunge un cartello SAT che ci indica la loc. Spiaz dei Quattro Soldi (990 m.). Dopo un breve tratto pianeggiante si prende a destra verso Malga Tomba e con ripida discesa si supera Casera Vecchia e si arriva in breve ad un incrocio non segnalato (890 m.) a pochi metri da Malga Tomba che subito incontreremo girando e salendo a sinistra. Nei pressi di Malga Tomba si trova anche una vecchia fontana. Si continua quindi dritti (evitando una traccia di sentiero che devia a sinistra) e dopo una prima breve discesa ed una successiva breve salita si raggiunge un cartello SAT che ci indica la strada la strada a cavallo per Piné (926 m.). Svoltiamo quindi a destra e si inizia a scendere per facile sentiero con fondo un po' irregolare. ATTENZIONE a cogliere a quota 850 circa una deviazione a sinistra (ora in loco c'è cartello in legno che segnala p.so Cimirlo ). Ora si alternano leggere discese a brevi falsopiani sino a raggiungere nei pressi del passo la vecchia casa degli Alpini con le ben visibili persiane azzurre. Qui si trova il primo RISTORO. Lasciato il ristoro si torna su forestale e si procede fino ad incontrare un cartello SAT che ci indica il sentiero n. 411 che dovremo lungamente seguire. Dopo qualche ripido tornante si raggiunge il Pra de Stelar dove ha inizio il sentiero delle Gratarole. Ora il sentiero sale con piacevole regolarità; in occasione di alcuni tornanti si può ammirare la Valle dell'adige, la Paganella, il Brenta e persino, sul versante opposto, la Val dei Mocheni. Si giunge così in piano allo Spiaz de le patate (1310 m.) dove perviene anche il sentiero 418 proveniente dalla croce del Chegul; si tiene la sinistra ed in breve si raggiungono gli Stoi del Chegul (1330 m.).

Si continua in salita seguendo il sentiero 411 verso la cima della Marzola; dopo un primo tratto ancora in ambiente boschivo la visuale si apre finalmente consentendo una mirabile visuale sul lago di Caldonazzo da un lato e sul Monte Bondone dall'altra. Si passa dinnanzi al Cippo Gennari e si continua fino ad incontrare la segnaletica SAT che ci indica sulla sinistra la partenza del sentiero n. 411A; con questa deviazione è possibile pervenire direttamente alla Cima Marzola Nord (1737 m.). Da qui si vede tutto il successivo tratto di percorso che, seguendo il sentiero n. 412 sempre in campo aperto, scende alla sella della Marzola e risale poi alla Cima Marzola Sud (1736 m.). La Vigolana è di fronte a noi mentre guardando verso il fondovalle spiccano il lago di Caldonazzo e la Valle dell'adige con la città di Trento. Si inizia ora la lunga discesa che ci riporterà a Vigolo Vattaro. Sempre lungo il sentiero n. 412 si scende velocemente al Bivacco Bailoni (SPUNTA PASSAGGI) e poi, senza margini di errore, su piacevole terreno sino al rifugio Maranza (1080 m.) dove si trova il SECONDO RISTORO. Si scende quindi nel prato sottostante, si tiene a sinistra e verso la fine del prato si prende il sentiero n. 429 per Vigolo Vattaro. Inizia ora un tratto di discesa tecnica ma piacevole e mai difficile sino raggiungere il Capitel sulla strada per Maranza (880 m.); si prosegue fino ad incontrare il bivio per Maso Ginepro abbandonando la forestale che riporterebbe in località Terra Rossa. Si rientra quindi a Vigolo Vattaro per giunge in piazza del Popolo dove si trova il TERZO RISTORO. Si esce dal paese seguendo in discesa la via che attraversa la strada statale per raggiungere il centro sportivo. Si abbandona quindi l'asfalto urbano per raggiungere Forte Fornas e si segue la strada forestale contrassegnata dal sentiero 446 che conduce allo Spiazzo della Malghetta (952 m.). Qui la strada forestale lascia il posto ad un bellissimo e regolare sentiero che con numerose ma mai noiose zete ci permette di prendere quota alternando la corsa al passo.

A quota 1314 m. si lascia il sentiero principale (che condurrebbe direttamente al Sas dell'aquila ed alla Cima della Ceriola) e si svolta a sinistra sul sentiero contraddistinto dal n. 446A (su cartina kompass n. 447). Si continua ora in splendido e selvaggio bosco ed al termine di un tratto molto ripido si giunge ad un crocevia di sentieri. Si continua dritti verso Malga Derocca che a questo punto si raggiunge in pochi minuti. A Malga Derocca troviamo il QUARTO RISTORO. Ripartiti si sale qualche centinaio di metri e si svolta a destra seguendo il sentiero 435B che, alternando brevi salite a tratti corribili ci conduce al Sass dell'aquila. Si continua quindi lungo il sentiero 446 che attraversa in piano il Becco della Ceriola sul versante sopra Mattarello. La vista dinnanzi a noi è unica: la Valle dell'adige, il monte Bondone con le Tre Cime, il Gruppo del Brenta, il Caré Alto ed il suo ghiacciaio. Percorse in piano alcune centinaia di metri si devia a sinistra in salita lungo il sentiero 434 che conduce in Cima Ceriola (1935 m.). Prestare attenzione ad un brevissimo tratto attrezzato con cordino che facilita e rende sicura la progressione. Dalla cima si scende sul versante opposto lungo il sentiero 434B e si entra nella Riserva Naturale della Scanuppia. Nei prati sottostanti la cima ci si ricongiunge con il sentiero 446 e si scende ora velocemente verso Malga Imprec (1574 m.) e dunque in piano si raggiunge la pittoresca Malga Palazzo (1560 m.), sede del QUINTO RISTORO. Qui si prende ora il sentiero 452 che inizialmente ripido e poi con alcuni saliscendi ci porta verso Malga Valli. Prima di raggiungere la malga a quota 1725 m. v'è una evidente stradina sulla sinistra che torna a salire più decisa in direzione delle cime della Vigolana. Si raggiunge presto una meravigliosa conca erbosa (1768 m.) che ricorda paesaggi canadesi; in fondo Cima Vigolana e il Becco di Filadonna.

Si percorre ora un tratto di stradina contraddistinta dal n. 453; si evita di svoltare a sinistra in corrispondenza di bivio con segnale che indica Becco di Filadonna, e si continua invece dritti lungo la stradina principale che diviene sentiero n. 453 e conduce poco sotto la cima del Cornetto di Folgaria. Con raccordo si perviene ora al sentiero n. 425B che in breve conduce al Cornetto di Folgaria. Con bellissimo sentiero in cresta (sentiero n. 425) si raggiungono la seconda e la terza cima e si scende leggermente nella conca sottostante le cima della Vigolana e del Becco di Filadonna. Si punto ora a quest'ultima cima e si risale il versante sino a pervenire ad una sella a destra del Becco di Filadonna con segnaletica SAT che ci indica "Bus dele Zole". Da qui inizia la discesa lungo il sentiero n. 442 che nella prima parte si presente tecnica per il fondo sassoso. In poco tempo il fondo migliora e si percorre una splendida e selvaggia valle trasformata ormai da anni a causa di un gravissimo incendio boschivo. Si raggiunge il rif. Casarota (1572 m.) dove troviamo anche il SESTO RISTORO. Si scende ancora su sentiero con ottimo fondo sino ad un capitello laddove si svolta decisamente a sinistra abbandonando il sentiero principale che condurrebbe al Sindech. Alcuni tornanti su sentiero e si perviene a strada forestale che si percorre lungamente fino a pervenire ad un incrocio con altra forestale che perviene da destra. Qui si svolta a sinistra e, alternando brevi risalite a tratti pianeggianti si perveniene al Maneggio (RISTORO IDRICO) e dunque alla loc. Doss del Bue (m. 1050). Si tiene la sinistra e sempre per strada forestale si percorre un tratto in leggera salita sino a pervenire ad un bivio con sentiero a destra. Da qui si percorre l'ultimo tratto di discesa che su morbido fondo riporta fino ai margini del paese di Vigolo Vattaro. Ultimi metri su asfalto in leggera salita per raggiungere la linea del traguardo in centro paese.