07 Ocra d oro. Fig. 23. Ocra d oro + bianco di zinco. Fig. 24. Ocra d oro + giallo primario + bianco di zinco.

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07 Ocra d oro Ocra è la denominazione generica di varietà terrose di minerali. Le ocre sono utilizzate come sostanze coloranti dopo lunghi trattamenti di purificazione e macinazione. La scelta dell ocra d oro per la nostra tavolozza è dovuta soprattutto alla gradevolezza del colore; altre ocre, come la gialla o la terra di Siena naturale, possono prenderne il posto. Per schiarire l ocra d oro, possiamo utilizzare il bianco di zinco il quale tenderà ad affievolirne il colore e la brillantezza (fig. 23): per ridare vivacità alla tinta sarà quindi sufficiente inserire un po di giallo primario (fig. 24). Fig. 23. Ocra d oro + bianco di zinco. Fig. 24. Ocra d oro + giallo primario + bianco di zinco. Per scurire l ocra d oro, possiamo utilizzare colori scuri come il violetto di cobalto (fig. 25), oppure utilizzare altre terre più scure come la terra di Siena bruciata o la terra d ombra bruciata (fig. 26). Fig. 25. Ocra d oro + violetto di cobalto. Fig. 26. Ocra d oro + terra di Siena bruciata + terra d ombra bruciata. 45

08 Terra di Siena bruciata Questo colore è indispensabile in qualsiasi tavolozza: è una delle tinte più usate fin dall antichità. Lo schiarimento di questo colore direttamente con il bianco di zinco crea un impoverimento cromatico (fig. 27). Fig. 27. Terra di Siena bruciata + bianco di zinco. Se desideriamo recuperare la brillantezza del colore, dobbiamo utilizzare un intermediario come il giallo primario (fig. 28) o l ocra d oro, oppure entrambi in sequenza (fig. 29). Fig. 28. Terra di Siena bruciata + giallo primario + bianco di zinco. Fig. 29. Bianco di zinco + giallo primario + ocra d oro + terra di Siena bruciata + violetto di cobalto + terra d ombra bruciata. La terra di Siena bruciata può essere scurita direttamente con una terra scura, nel nostro caso la terra d ombra bruciata (fig. 26.), oppure con un colore intermedio posto tra le due terre, come il violetto di cobalto (fig. 29.); un buon risultato si può ottenere con il blu oltremare scuro (fig. 30.). Fig. 30. Bianco di zinco + giallo primario + ocra d oro + terra di Siena bruciata + blu oltremare scuro. 46

Come potete dedurre da queste pagine la tinta bianca deve essere utilizzata con molta discrezione e il color nero non deve essere usato per scurire i colori se non in casi particolari. 09 Terra d ombra bruciata La terra d ombra bruciata è la terra più scura che si presenta tra i colori della nostra tavolozza. La scelta di questa tinta è dovuta al fatto che lega bene con il color carne. Con l aiuto di tinte intermedie, come la terra di Siena bruciata, si ottengono soluzioni più calde, utilizzate spesso nei ritratti (fig. 32.). Fig. 31. Carne + terra d ombra bruciata. Fig. 32. Carne + terra di Siena bruciata + terra d ombra bruciata. Spesso si pensa che la terra d ombra bruciata possa essere sostituita dal bruno Van Dych o dalla terra di Cassel o ancora dal grigio di Payne. Questo può essere vero se ci troviamo a dipingere una natura morta o un paesaggio, ma se il nostro pennello lavora su un viso o su un corpo, queste tinte ci possono creare molti dispiaceri, poiché nel loro impasto sono presenti il nero d ossa e il nero di carbonio che vanno a degradare la brillantezza e la purezza dei colori che incontrano. Per ottenere lo schiarimento di questo colore, possiamo riprendere il discorso fatto con la terra di Siena bruciata e l ocra d oro (fig. 26.). Per scurirlo e per togliere quella tendenza al giallo rossiccio che ha questo colore, possiamo utilizzare il blu oltremare scuro (fig. 33.). Fig. 33. Terra d ombra bruciata + blu oltremare scuro. 47

Il miscuglio della terra d ombra bruciata e del blu oltremare scuro o del blu di Prussia, in parti uguali, dà origine a un colore molto scuro, quasi nero che in seguito utilizzeremo spesso in sostituzione del nero d avorio: lo chiameremo nero artificiale. I fondi scuri dei quadri del cinquecento e del seicento, che spesso a noi paiono neri, erano ottenuti con colori simili a questi citati. 10 Blu di Prussia Il blu di Prussia o azzurro di Berlino è il primo pigmento sintetico, realizzato nel 1704 facendo reagire un sale ferrico con ferrocianuro di potassio. Il blu di Prussia e il blu oltremare scuro sono i due blu della nostra tavolozza. Mischiando questi due colori possiamo ottenerne un terzo simile al blu di cobalto, che è molto utilizzato soprattutto per dipingere cieli; questo blu è il sostituto del costosissimo azzurro oltremare naturale dell antichità, ottenuto dal lapislazzuli. Fig. 34. Blu di Prussia a sinistra + blu oltremare scuro a destra + bianco di zinco per schiarire. Il blu di Prussia, schiarito con il bianco di zinco, dà origine ad azzurri molto brillanti e allegri che ricordano i colori dei disegni della nostra infanzia. Per rendere scuro questo colore si può utilizzare la terra d ombra bruciata che, come detto nel paragrafo precedente, crea un colore molto scuro simile al nero. Fig. 35. Bianco di zinco + blu di Prussia + terra d ombra bruciata. 48

11 Blu oltremare scuro La gamma dei blu si allarga nel 1828 con la sintesi dell oltremare artificiale o francese. Il blu oltremare scuro è uno dei colori più usati e non può certo mancare su qualsiasi tavolozza. Questa tinta è facilmente schiaribile con il bianco di zinco. Il colore può essere reso più scuro, come già visto, con la terra d ombra bruciata. Fig. 36. Bianco di zinco + blu oltremare scuro + terra d ombra bruciata. 12 Nero d avorio Il nero nella teoria della luce rappresenta l assenza di raggi luminosi o il completo assorbimento di questi da parte di oggetti opachi. Il colore in tubetto è formato da una miscela di pigmenti di nero d ossa e nero di carbonio, macerati con olio essiccativo; queste presenze, a contatto con i colori, creano perdite notevoli di brillantezza e danno origine spesso a tinte poco gradevoli. Questa motivazione ci spinge a utilizzare questo colore solo quando non abbiamo soluzioni alternative: lo useremo per creare alcuni grigi, oppure per rappresentare le pupille degli occhi, gli indumenti e altri particolari. Quando è necessario uno scuro intenso, è opportuno utilizzare un miscuglio di terra d ombra bruciata e blu di Prussia o blu oltremare scuro, il nero artificiale. Questa tinta, a contatto con altri colori, non causerà gli inconvenienti descritti sopra (fig. 33.). Analizzati i colori della nostra tavolozza, cominciamo a comporre le tinte più diffuse che ci mancano: i verdi, i grigi e i carne. Si precisa che i colori che otterremo saranno simili a quelli commerciali, ma la formula chimica non corrisponderà. 49

I verdi La gamma dei verdi può essere ottenuta in vari modi: noi utilizzeremo i blu, il giallo e le terre della nostra tavolozza. Di seguito sono riportate alcune combinazioni di questi colori. 1 - Uniamo il giallo primario al blu di Prussia, che sono le tinte classiche per formare il verde. Fig. 37. Giallo primario + blu di Prussia. Da questo miscuglio si ottengono vari toni di colore, dal più chiaro al più scuro. Possiamo individuare tre tinte che portano un preciso nome commerciale: verde di cadmio (fig. 38), verde permanente chiaro (fig. 39) e verde ftalo (fig. 40). Fig. 38. Giallo primario + blu di Prussia, con prevalenza di giallo (verde di cadmio). Fig. 39. Giallo primario + blu di Prussia, con tinte in equilibrio (verde permanente chiaro). Fig. 40. Giallo primario + blu di Prussia con prevalenza di blu (verde ftalo). 50

2 - Ora al giallo primario e al blu di Prussia aggiungiamo il bianco di zinco (fig. 41). In funzione delle quantità mischiate, si possono ottenere varie tonalità di verde molto differenti; qui di seguito ne indichiamo alcune. Fig. 41. Giallo primario + blu di Prussia + bianco di zinco Prendiamo la parte chiara di questa combinazione di tre colori: possiamo osservare che, rispetto al verde della figura 38, la tinta, pur essendo simile, è meno brillante. Fig. 42. Giallo primario + blu di Prussia + bianco di zinco con prevalenza di giallo. Se alla figura 42 aggiungiamo il bianco di zinco e pochissimo blu di Prussia otteniamo il colore della fig. 43. Fig. 43. Giallo primario + blu di Prussia + bianco di zinco con prevalenza di bianco di zinco e poco giallo primario. Aggiungendo il bianco di zinco e un po di blu di Prussia al colore della figura 43, abbiamo la tinta della fig. 44: il blu turchese. 51

Fig. 44. Giallo primario + blu di Prussia + bianco di zinco con prevalenza di bianco di zinco e blu di Prussia (blu turchese). Se uniamo al colore della figura 44 il bianco di zinco e un po di blu di Prussia, otteniamo il blu reale chiaro (fig. 45). Fig. 45. Giallo primario + blu di Prussia + bianco di zinco, come in figura 44 con più bianco di zinco e un po di blu di Prussia (blu reale chiaro). Se arricchiamo il colore della figura 44 con il blu di Prussia e il giallo primario, otteniamo il verde smeraldo o verde Veronese (fig. 46). Fig. 46. Giallo primario + blu di Prussia + bianco di zinco (verde smeraldo o verde Veronese). 3 - Possiamo ottenere nuovi verdi aggiungendo al giallo primario e al blu di Prussia una terra. Fra le tre della nostra tavolozza, prendiamo in considerazione l ocra d oro. Nella figura 47 abbiamo lo sviluppo dei tre colori. 52

Fig. 47. Giallo primario + blu di Prussia + ocra d oro Ora prendiamo in visione la parte chiara del colore, dove il giallo primario prevale: osserviamo che questa tinta può essere riconducibile ad un cinabro verde giallastro (fig. 48). Fig. 48. Giallo primario + blu di Prussia + ocra d oro, con prevalenza di giallo primario (cinabro verde giallastro). Quando vi è equilibrio fra le tre tinte, si ha un verde ossido di cromo (fig. 49). Fig. 49. Giallo primario + blu di Prussia + ocra d oro con colori in equilibrio (verde ossido di cromo). Se tra questi tre colori prevale il blu di Prussia, si ha un verde scuro, molto utilizzato nell antichità, che commercialmente è chiamato terra verde (fig. 50). Fig. 50. Giallo primario + blu di Prussia + ocra d oro con prevalenza di blu di Prussia (terra verde). 53

Potremmo sperimentare altri miscugli utilizzando il giallo e il blu di Prussia con gli altri colori della tavolozza: otterremmo altri verdi, ma questi esercizi li tralasciamo perché potranno essere personalizzati da ognuno di noi nello svolgimento della pittura. Si possono ottenere serie diverse di verde sostituendo il blu di Prussia con il blu oltremare scuro: pertanto riprendiamo in esame i tre casi precedenti con la sostituzione citata e osserviamo le notevoli differenze. 1 bis - Mischiamo il giallo primario con il blu oltremare scuro (fig. 51). Fig. 51. Giallo primario + blu oltremare scuro. Fig. 52. Giallo primario + blu oltremare scuro con prevalenza di giallo primario. Fig. 53. Giallo primario + blu oltremare scuro con prevalenza di blu oltremare scuro. 2 bis - Aggiungiamo al giallo primario e al blu oltremare scuro il bianco di zinco (fig. 54). Fig. 54. Giallo primario + blu oltremare scuro + bianco di zinco. 54

Fig. 55. Giallo primario + blu oltremare scuro + bianco di zinco con prevalenza di giallo primario. Fig. 56. Giallo primario + blu oltremare scuro + bianco di zinco con prevalenza di blu oltremare scuro. 3 bis - Ora al giallo primario e al blu oltremare scuro aggiungiamo una terra: l ocra d oro. Fig. 57. Giallo primario + blu oltremare scuro + ocra d oro. Fig. 58. Giallo primario + blu oltremare scuro + ocra d oro con prevalenza di giallo primario. Fig. 59. Giallo primario + blu oltremare scuro + ocra d oro con prevalenza di blu oltremare scuro (verde vescica). 55

I grigi Parlando di grigio pensiamo spesso a un unico colore fatto col bianco e col nero; in realtà i grigi, come tutti i colori, possiedono varie tonalità secondo la diversa esposizione alla luce o l influenza delle tinte che stanno loro vicine. Un grigio ombreggiato sulla neve difficilmente sarà simile al grigio dell ombra di una casa al tramonto. Vediamo come formare una gamma di grigi: A utilizzando il nero B agendo su altri colori scuri A - Iniziamo considerando i grigi che hanno come componente base il nero. Per realizzare il grigio classico, dovremo prendere dalla nostra tavolozza il bianco di zinco e il nero d avorio (quest ultimo oggi è prodotto dalla carbonizzazione delle ossa e non dell avorio); la diversa percentuale di questi due colori usata nella miscelazione produrrà i chiari e gli scuri (fig. 60). Fig. 60. Bianco di zinco + nero d avorio. Per ottenere dei grigi caldi, sarà sufficiente aggiungere ai colori base suddetti delle quantità infinitesimali di colori caldi, come il giallo primario (fig. 61), il vermiglione scuro, l ocra d oro o la terra di Siena bruciata. Fig. 61. Bianco di zinco + giallo primario + vermiglione scuro + nero d avorio. 56

L aggiunta di violetto di cobalto cambia la tonalità del grigio e la mantiene in una posizione intermedia tra i toni caldi e quelli freddi (fig. 60). Fig. 62. Bianco di zinco + violetto di cobalto + nero d avorio. Per creare grigi freddi, in aggiunta ai colori base, dovremo utilizzare i due blu che abbiamo in tavolozza. Con il blu di Prussia otterremo un grigio freddo e leggermente azzurrato (fig. 63); con il blu oltremare scuro il grigio ci sembrerà meno freddo e più simile a quello ottenuto con il violetto di cobalto (fig. 64). Fig. 63. Bianco di zinco + blu di Prussia + nero d avorio Fig. 64. Bianco di zinco + blu oltremare scuro + nero d avorio. 57

B - Consideriamo altri colori per produrre grigi. Possiamo ottenere altri grigi con tonalità differenti utilizzando il nero artificiale, cioè il miscuglio tra terra d ombra bruciata e uno dei nostri due blu di base. Fig. 65. Bianco di zinco + terra d ombra bruciata (prevalente) + blu oltremare scuro Con questi colori possiamo ottenere grigi caldi facendo prevalere la terra d ombra bruciata (fig. 65) o aggiungendo piccole quantità di altri colori caldi. Per creare grigi freddi, invece, faremo prevalere il blu oltremare scuro (fig. 66) o il blu di Prussia (fig. 67). Anche in questi casi lo schiarimento dei colori si otterrà con il bianco di zinco. Fig. 66. Bianco di zinco + terra d ombra bruciata + blu oltremare scuro (prevalente). Fig. 67. Bianco di zinco + terra d ombra bruciata + blu di Prussia (prevalente) 58

Gli incarnati Già parlando del rosso Magenta, abbiamo visto come si ottiene un buon color carne (fig. 16); personalmente utilizzo questa combinazione per creare la tinta che mi serve nelle figure come base di riempimento per la prima stesura di colore. Fig. 16. Giallo primario + rosso Magenta + bianco di zinco. Con altri colori della nostra tavolozza possiamo ottenere risultati simili. Con il vermiglione scuro abbiamo un carne molto simile al precedente (fig. 68). Fig. 68. Giallo primario + vermiglione scuro + bianco di zinco Fig. 69. Giallo primario + vermiglione scuro + bianco di zinco + blu oltremare scuro (piccola parte). Qualora decidessimo di ottenere un carne meno brillante, che si adatti di più ad un corpo maschile, oltre a utilizzare meno bianco, possiamo seguire due strade. 59

La prima prevede l inserimento di una parte molto discreta di blu oltremare o blu di Prussia (fig. 69); la seconda, quella da me preferita, consiste nel creare sulla parte interessata una lieve velatura di verde, tecnica molto utilizzata nel Rinascimento. La velatura consiste nel passare sul color carne, ben asciutto, un colore verde molto diluito che ricorda l acquerello: col pennello bisognerà tirare il colore, lasciando quindi un lievissimo strato di pigmento. Se ci si trova in difficoltà, si può passare, con leggerezza, sulla parte appena velata un foglio di carta a strappo. La modesta quantità di verde avrà permesso un cambio di tono del colore. Per ottenere colori carne meno brillanti possiamo utilizzare l ocra d oro in combinazione con i colori visti in precedenza (fig. 70). Fig. 70. Bianco di zinco + giallo primario + ocra d oro + vermiglione scuro Per le parti in ombra e per i corpi più scuri, utilizzeremo, in particolar modo, le terre; ciò non toglie che, aumentando l esperienza, le parti in ombra possano essere evidenziate anche da altri colori come i rossi, i verdi o i blu. Fig. 71. Ocra d oro + vermiglione scuro + terra di Siena bruciata. Fig. 72. Terra di Siena bruciata + ocra d oro + terra d ombra bruciata 60