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Transcript:

Chris Schlaeger John Tapsell Chris Schlaeger Tobias Koenig Traduzione del documento: Samuele Kaplun

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Indice 1 Introduzione 6 2 Usare il monitor di sistema 7 2.1 Per iniziare.......................................... 7 2.2 Tabella dei processi..................................... 7 2.2.1 Termina processi.................................. 9 2.2.2 Barra di filtraggio.................................. 9 2.2.3 Filtro dei processi.................................. 9 2.3 Spazio di Lavoro...................................... 9 2.3.1 Elenco dei sensori.................................. 10 2.3.2 Grafico a linee.................................... 10 2.3.3 Indicatore digitale................................. 10 2.3.4 Grafico a barre................................... 10 2.3.5 Registrare su file.................................. 10 2.3.6 Tabella delle partizioni............................... 10 2.3.7 Connettersi ad altri host.............................. 11 3 Configurare ksysguardd 12 4 Riconoscimenti e licenza 13

Elenco delle tabelle 2.1 Colonne predefinite nella tabella dei processi...................... 8 2.2 Altre colonne nella tabella dei processi.......................... 8 4

Sommario Il monitor di sistema è un gestore di processi e del sistema abilitato alla rete.

Capitolo 1 Introduzione Il monitor di sistema è lo strumento KDE per monitorare i processi e le prestazioni. È caratterizzato da una architettura client/server che permette il controllo sia di host locali che remoti. L interfaccia grafica utilizza i cosiddetti sensori per ottenere le informazioni da visualizzare. Un sensore può restituire un semplice valore o informazioni più complesse come delle tabelle. Per ogni tipo di informazione è disponibile uno o più indicatori. Gli indicatori sono organizzati in fogli di lavoro che possono essere salvati e caricati indipendentemente l uno dall altro. Così, il monitor di sistema non è solo un semplice gestore dei processi ma anche uno strumento molto potente per controllare grandi server farm. 6

Capitolo 2 Usare il monitor di sistema 2.1 Per iniziare Il monitor di sistema può essere avviato dal menu di avvio delle applicazioni con la voce Monitor di sistema nel menu Applicazioni Sistema. Alternativamente, puoi avviarlo digitando ksysguard in un terminale. La finestra principale del monitor di sistema consiste in una barra dei menu, una barra degli strumenti facoltativa e lo spazio di lavoro. I fogli di lavoro configurabili possono includere l elenco dei sensori. Normalmente il monitor di sistema mostra due fogli di lavoro: la Tabella dei processi e il Carico di sistema. La Tabella dei processi elenca i processi attivi e permette all utente di controllarli. Si possono selezionare e controllare più processi allo stesso tempo. Il foglio del Carico di sistema mostra dei grafici dell uso del sistema: la Cronologia della CPU, la Cronologia della memoria e della swap, e la Cronologia della rete. Questa impostazione predefinita è sufficiente per un utente inesperto per amministrare un po il sistema. Un utente con esperienza o addirittura un amministratore di sistema di un grande laboratorio informatico ha necessità differenti. Per indirizzare un ampia gamma di utenti, il monitor di sistema è altamente flessibile. 2.2 Tabella dei processi La Tabella dei processi presenta un elenco dei processi sul sistema. L elenco può essere riordinato per qualsiasi colonna, basta premere il tasto sinistro del mouse sulla sua intestazione. Usa l aiuto Che cos è? sui titoli delle colonne per avere informazioni aggiuntive sui valori lì indicati. Nel menu contestuale di un processo nella vista a elenco troverai altre azioni, come per cambiarne la priorità, inviargli segnali, passare alla sua finestra, mostrarne informazioni dettagliate di memoria e terminarlo. L elenco mostra le seguenti informazioni su ogni processo. Nota che non tutte le proprietà sono disponibili su ogni sistema operativo. Nome Nome utente Il nome dell eseguibile che ha avviato il processo. L utente a cui appartiene il processo. 7

L uso totale attuale del processore da parte Processore % del processo, diviso per il numero di nuclei nella macchina. Questa è la quantità di memoria fisica reale che questo processo usa di per sé, e approssima il suo uso di memoria privato. Non include la memoria passata a swap, né Memoria eventuali librerie condivise. Questo di solito è il numero più utile per giudicare l uso di memoria di un programma. Questa è approssimativamente la quantità di memoria fisica reale usata dalle librerie Memoria condivisa condivise di questo processo. Questa memoria è condivisa tra tutti i processi che usano questa libreria. Tabella 2.1: Colonne predefinite nella tabella dei processi PID L identificativo univoco di un processo. Il terminale di controllo su cui questo TTY processo è in esecuzione. La priorità con cui questo processo viene Priorità eseguito. Per lo scheduler normale, va da 19 (priorità minima) a -19 (massima). Il tempo totale di utente e sistema per cui Tempo del processore questo processo è stato in esecuzione, visualizzato come minuti:secondi Il numero di byte letti. Si possono cambiare le Unità di visualizzazione e le IO letto Informazioni visualizzate con il menu contestuale di questa intestazione. Il numero di byte scritti. Si possono cambiare le Unità di visualizzazione e le IO scritto Informazioni visualizzate con il menu contestuale di questa intestazione. Questa è la quantità di spazio in memoria virtuale usato dal processo, incluse le librerie condivise, la memoria grafica, i file Dimensione virtuale sul disco e così via. Questo numero è praticamente inutile. Usa il menu contestuale per selezionare le Unità di visualizzazione. Il comando con cui questo processo è stato Comando avviato. Tabella 2.2: Altre colonne nella tabella dei processi In cima alla tabella ci sono tre controlli che saranno ora descritti da sinistra a destra. 8

2.2.1 Termina processi Se hai selezionato uno o più processi puoi premere il pulsante Termina processi per terminarli. Viene spedito un cosiddetto segnale SIGKILL ai processi che ne causa l immediata terminazione. Se queste applicazioni hanno ancora dei dati non salvati questi dati saranno persi, quindi usa questo pulsante con attenzione. 2.2.2 Barra di filtraggio Filtra quali processi mostrare con il testo qui inserito. Il testo può essere una stringa parzialmente corrispondente al Nome, al Comando o al Titolo della finestra del processo. Può anche essere un Nome utente o un numero identificativo del processo. 2.2.3 Filtro dei processi Il filtro dei processi può essere usato per ridurre il numero di processi visualizzati nella tabella. Puoi filtrare i processi che non ti interessano. Attualmente puoi visualizzare Tutti i processi in una vista piatta o ad albero, solo i Processi di sistema, solo i Processi utente, solo i Processi propri o Solo programmi. La visuale ad albero è stata progettata per mostrare le relazioni tra i processi in esecuzione. Un processo avviato da un altro processo ne è detto figlio. Un albero è un modo elegante per mostrare la relazione padre-figlio. Il processo init è l antenato di tutti i processi. Se non sei interessato ai figli di un particolare processo puoi fare clic sulla piccola casella alla sinistra del padre ed il sotto-albero si chiuderà. Un altro clic su quella casella riaprirà nuovamente il sotto-albero. NOTA Puoi avviare la Tabella dei processi da KRunner con il pulsante Mostra attività di sistema o usando la scorciatoia globale Ctrl+Esc in qualsiasi momento. La tabella dei processi viene mostrata in una finestra intitolata Attività di sistema. 2.3 Spazio di Lavoro Lo spazio di lavoro è organizzato in fogli di lavoro. Seleziona Nuova scheda dal menu File per creare un nuovo foglio di lavoro. Apparirà una finestra di dialogo dove potrai impostare il nome, la dimensione e l intervallo di aggiornamento del foglio di lavoro. Di nuovo, per rimuovere un foglio di lavoro seleziona Chiudi scheda dal menu File. Qualsiasi modifica sarà salvata nel file del foglio di lavoro. Se un foglio di lavoro non è mai stato salvato, ti sarà chiesto un nome per il file. I fogli di lavoro sono formati da celle organizzate in una griglia. Ogni cella può essere riempita con un indicatore per uno o più sensori. Puoi riempire una cella trascinando un sensore dall elenco dei sensori e rilasciandolo sopra alla cella. Se c è più di un tipo di visualizzazione disponibile per quel tipo di sensore, apparirà un menu a comparsa. Puoi quindi selezionare quale visualizzazione preferisci utilizzare. Certi tipi di visualizzazioni possono visualizzare più di un sensore. Aggiungi più sensori ad un indicatore trascinandoli dall elenco dei sensori e rilasciandoli sull indicatore già esistente. I fogli di lavoro possono essere configurati facendo clic su Proprietà della scheda nel menu Visualizza. Nella finestra che appare puoi impostare l intervallo di aggiornamento. Gli indicatori possono essere configurati facendoci clic con il tasto destro del mouse. Compare così un menu a comparsa dove, quando vuoi, puoi modificare le proprietà dell indicatore o rimuoverlo dal foglio di lavoro. 9

2.3.1 Elenco dei sensori L elenco dei sensori è una caratteristica avanzata del monitor di sistema. Per usarlo, devi prima aprire il menu File e creare un nuovo foglio di lavoro. Verrà mostrato se si sceglie un foglio configurabile. L elenco dei sensori visualizza gli host registrati e i loro sensori in forma di albero. Fai clic sulle maniglie dell albero per aprire o chiudere le ramificazioni. Ogni sensore controlla un certo valore di sistema. SUGGERIMENTO Dopo aver configurato il foglio configurabile, usa il divisore e spostalo sul lato destro della finestra per nascondere l elenco dei sensori. Se l elenco dei sensori non appare in un foglio configurabile, probabilmente è nascosto. Per rivelarlo, seleziona il lato destro della finestra e trascinalo a sinistra. 2.3.2 Grafico a linee Il grafico a linee stampa campioni di uno o più sensori nel tempo. Se sono visualizzati diversi sensori, i valori sono impilati in colori diversi. Se l indicatore è largo abbastanza verrà visualizzata una griglia per mostrare l intervallo dei campioni rappresentati. Per impostazione predefinita è attiva la modalità di intervallo automatico, così il minimo e il massimo valore saranno impostati automaticamente. A volte si desiderano valori minimo e massimo fissi. In questo caso, puoi disattivare la modalità di intervallo automatico e impostare i valori nella finestra delle proprietà. 2.3.3 Indicatore digitale Il multimetro visualizza i valori del sensore come un contatore digitale. Nella finestra di dialogo delle proprietà puoi specificare un limite inferiore e uno superiore. Se viene oltrepassato l intervallo, l indicatore viene colorato con il colore di allarme. 2.3.4 Grafico a barre Il grafico a barre visualizza il valori del sensore come barre oscillanti. Nella finestra di dialogo delle proprietà puoi specificare i valori minimo e massimo dell intervallo ed un limite inferiore e superiore. Se l intervallo è oltrepassato, l indicatore viene colorato con il colore di allarme. 2.3.5 Registrare su file Il registro dei sensori non visualizza nessun valore, ma li registra in un file con l informazione aggiuntiva della data e dell ora. Per ogni sensore puoi specificare un limite inferiore e superiore nella finestra di dialogo delle proprietà. Se l intervallo è superato, la voce della tabella del sensore viene colorata con il colore di allarme. 2.3.6 Tabella delle partizioni L Uso delle partizioni ha un particolare sensore per la tabella che mostra informazioni su tutte le partizioni montate. 10

2.3.7 Connettersi ad altri host Per connetterti ad un nuovo host utilizza Controlla macchina remota... dal menu File. Apparirà una finestra che permetterà di inserire il nome dell host a cui connettersi. Sotto al nome potrai scegliere il metodo di connessione. L impostazione predefinita è ssh, la shell sicura. In alternativa può essere usata rsh, la shell remota, la modalità daemon o un comando configurabile. Fai clic su OK per stabilire la connessione. In breve tempo il nuovo host apparirà nell elenco dei sensori. Per stabilire una connessione, deve essere installato nel nuovo host un programma chiamato ksysguardd, che può essere avviato nei seguenti due modi. modalità daemon Puoi avviare ksysguardd in fase di avvio del computer in modalità Demone aggiungendo -d come argomento. In questo caso, devi selezionare modalità daemon nella finestra di dialogo della connessione del monitor di sistema. Uno svantaggio di questo tipo di connessione è che non sarai in grado di terminare i processi o cambiarne la priorità nella Tabella dei processi e lo scambio dei dati attraverso la rete non sarà cifrato. modalità shell In questa modalità ksysguardd viene avviato alla connessione dal monitor di sistema. Perché sia possibile, la sua posizione deve essere inclusa nella variabile d ambiente PATH. Sfortunatamente ssh non elabora il file.profile, e quindi la normale impostazione del PATH non sarà disponibile. Usa invece un PATH predefinito come /bin:/usr/bin. Dato che è molto probabile che KDE non sia installato in queste cartelle hai bisogno di creare o aggiornare un file nella cartella Home. Il file è chiamato environment e deve trovarsi in una cartella nascosta chiamata.ssh. Guarda la pagina di manuale di ssh per maggiori dettagli. Il file deve contenere una riga simile a: PATH =/ bin :/ usr/bin :/ opt/kde/bin assumendo che ksysguardd possa essere trovato sotto /opt/kde/bin/ksysguardd. SUGGERIMENTO Quando usi ssh dovresti assicurarti di avere il tuo file identity.pub installato nella macchina remota e che la chiave host della macchina remota sia già registrata sulla macchina. Se non imposti correttamente identity.pub, ti verrà chiesta la password ogni volta che avvii il monitor di sistema. Il modo più semplice per verificare ciò è digitare ssh host_remoto ksysguar dd in una shell. Se ricevi il benvenuto di ksysguardd tutto è a posto e puoi digitare quit. NOTA Per gli esperti: ksysguardd è un programma molto piccolo, collegato solamente alla libc. Può quindi essere usato anche su macchine che non hanno installato KDE completo di tutto, come i server. Molte tra le principali distribuzioni forniscono per praticità un pacchetto separato per ksysguardd. Se scegli l opzione di comando configurabile nella connessione dell host, devi specificare il comando completo per avviare ksysguardd. 11

Capitolo 3 Configurare ksysguardd L interfaccia grafica è disponibile su qualsiasi piattaforma su cui giri KDE. Il back-end è disponibile al momento sulle seguenti versioni di UNIX : Linux 2.x Per far funzionare ksysguardd è necessario compilare il Kernel Linux con il filesystem / proc abilitato. Questa è l impostazione predefinita e la maggior parte delle Distribuzioni Linux ce l hanno già. FreeBSD Il programma ksysguardd deve essere posseduto dal gruppo kmem e deve avere il bit setgid impostato. Solaris Ancora da scrivere Il supporto per altre piattaforme è in fase di sviluppo. Il tuo aiuto è veramente apprezzato. 12

Capitolo 4 Riconoscimenti e licenza Il monitor di sistema è attualmente sviluppato e mantenuto da John Tapsell john.tapsell@kde.org. Il monitor di sistema è una riscrittura di KTop, il gestore dei progetti di KDE 1.x. Diverse altre persone hanno lavorato su KTop: A. Sanda alex@darkstar.ping.at Ralf Mueller ralf@bj-ig.de Bernd Johannes Wuebben wuebben@math.cornell.edu Nicolas Leclercq nicknet@planete.net Il porting verso altre piattaforme oltre a Linux è stato fatto da: FreeBSD: Hans Petter Bieker zerium@traad.lavvu.no Traduzione italiana di Samuele Kaplun kaplun@aliceposta.it Questa documentazione è concessa in licenza sotto i termini della GNU Free Documentation License. Questo programma è concesso in licenza sotto i termini della GNU General Public License. 13