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Transcript:

Storia di una grande amicizia Diletta e Marta sono due piccole amiche, monelle e curiose come tutti i bambini. Un giorno, mentre stavano giocando sulla spiaggia, hanno incontrato Poldo, un delfino, grande esperto di mare, e Frifrì, un saggio gabbiano. Al gruppo si sono aggiunti presto altri due bambini: Andrea e Riki e tra tutti nasce una profonda amicizia. Grazie a Poldo e Frifrì, che ne rivelano loro i mil-

le segreti, i bambini imparano a conoscere il mare. Scoprono che le maree sono mosse dai cicli lunari, fanno un viaggio nella catena alimentare: dal plancton al tonno, capiscono perché gli squali, le balene e le tartarughe vanno protetti, scoprono perché le meduse sono urticanti e quali sono i pesci pericolosi; conoscono gli attrezzi da pesca: dalle lenze alle reti.

La scorsa estate In vacanza insieme a Lampedusa e Linosa L estate successiva i bambini, con i loro genitori diventati amici, vanno in vacanza a Lampedusa e Linosa dove Poldo e Frifrì li raggiungono. La simpatica combriccola impara a conoscere le isole Pelagie. Poldo e Frifrì raccontano ai bimbi del passaggio delle balene vicino a Lampedusa e degli squali grigi dell isolotto di Lampione,

delle chiassose berte di Linosa e della macchia mediterranea che profuma di timo e di mirto. Insieme visitano le spiaggette e le cale dell arcipelago, l una diversa dall altra, e scoprono l Area Marina Protetta delle isole Pelagie. Gli amici assistono alla nascita delle tartarughe marine sulla Spiaggia dei Conigli e imparano a conoscere i bizzarri pesci pappagallo. Conoscono le attività di pesca di Lampedusa e la bontà degli sgombri e dei calamari. Ma Lampedusa, come scoprono i bambini, è anche un isola ospitale per i tanti migranti del m Mediterraneo.

Arriva la Primavera Che meravigliosa estate passeremo insieme... dice Diletta a Marta, Andrea e Riki che ha appena incontrato nella spiaggia preferita in una tiepida mattina di primavera. Che bello, che bello dice Andrea, presto saremo in vacanza e giocheremo a mare, ci rincorreremo sulla spiaggia e impareremo mille cose da Poldo e da Frifrì. I loro grandi amici erano appena arrivati: Poldo, il delfino, saltava felice vicino allo scoglio e il gabbiano Frifrì volteggiava su di loro allegro. Riki alle parole di Diletta e Andrea si rattrista in viso e Poldo, cui non sfugge nulla, gli chiede perché sia così tanto dispiaciuto. Sapete amici? dice Riki. Papà e mamma hanno deciso che questa estate andremo in vacanza in America. Ma è meraviglioso! dice Frifrì. Non capisco: perché sei così triste?. Perché non potrò giocare con voi qui in spiaggia dice Riki con le lacrime agli occhi, e poi l America è lontana e non ci sentiremo per tanto tempo.

Anch io partirò. brontola Marta. Mio zio, vive in Australia e i miei, con cui non si vedono da molto tempo, vogliono trascorrere l estate con lui. Come faremo? dicono i bimbi in coro, improvvisamente infelici all idea di non passare le vacanze insieme. Via, smettete e non disperatevi: dice Frifrì risolveremo tutto con la Rete. Come con la rete? chiede Marta Non ho proprio voglia di pescare. Poldo scoppia a ridere: Non la rete dei pescatori, la Rete è Internet. spiega loro. È una rete fatta da infinite maglie che collegano tutti ovunque attraverso il computer, è un sistema importantissimo che ha cambiato il modo di comunicare. E attraverso questa rete potremo sentirci e vederci? Chiede Andrea. Frifrì lo guarda e gli risponde serio, Sì! Ma dovrete fare grande attenzione e usare molte precauzioni.

Anche lontani si e' vicini Io so come funziona. dice Diletta. Papà usa spesso il computer, soprattutto per le e-mail che scambia con gli amici e i colleghi. Anche i nostri genitori usano Internet dicono in coro Marta e Andrea. Io con papà ci faccio dei giochi dice Riki. Allora siamo a posto, sembrerebbe tutto risolto. dice Frifrì. Ma parliamone un po, usare Internet non è così semplice come può apparire.

Navigare nella Rete La Rete dice Poldo è un sistema complesso. Chiunque, con una linea telefonica, un cellulare, un telefono satellitare o un collegamento senza fili può entrare nella Rete. Il collegamento senza fili si chiama Wi-Fi dice Andrea me l ha spiegato papà ma non vuole che io stia molto tempo vicino al computer collegato così. Ha ragione. dice Poldo Il collegamento senza fili avviene attraverso onde elettromagnetiche che non fanno bene ai bambini e disturbano anche noi delfini facendoci, addirittura, perdere la rotta. Cos è il telefono satellitare? chiede curiosa Marta. È un telefono che, per funzionare, usa i satelliti artificiali che orbitano nello spazio attorno alla terra risponde Frifrì. Come il navigatore GPS che mio padre ha in macchina? chiede Diletta. Proprio così spiega Poldo il telefono satellitare, usando i satelliti anziché le antenne a terra, funziona anche nel più sperduto angolo del mondo e può farci collegare a Internet. Allora potremo utilizzare la posta elettronica per comunicare con Riki in America e Marta in Australia e raccontarci le cose che ci succedono dice sollevato Andrea. Ma io non ho la posta elettronica dice preoccupato Riki. Non la vostra. chiarisce loro Frifrì. I bambini non dovrebbero avere un indirizzo di posta elettronica personale, ma possono utilizzare quello dei genitori e solo sotto il loro controllo.

Piccoli naviganti allerta Attraverso la Rete non si trasmettono solo le e-mail ma anche le immagini dice Frifrì e si possono addirittura fare video-telefonate e video-conferenze usando una telecamera collegata o integrata al computer......che si chiama webcam! dice Andrea. Vedo che voi bambini sapete già un sacco di cose dice Poldo sorpreso, ma sono sicuro che non le sapete bene come dovreste. Allora insegnateci voi chiedono i bimbi impazienti. Frifrì, spiega agli amici, che per muoversi nella Rete bisogna navigarci dentro. Come capitani intrepidi? chiede Riki immaginandosi già, a bordo di un veliero, navigare nel Web.

Si proprio così dice Poldo ma, miei piccoli naviganti allerta, navigare nel Web non è semplice come sembra ci sono onde altissime, soffiano forti venti e ci si può imbattere in terribili tempeste. Possono emergere dal mare orribili mostri e scogli affioranti possono squarciare le vostre chiglie dice Frifrì. E attenzione al canto melodioso delle sirene che attirano i naviganti imprudenti e distruggono le loro navi conclude Poldo. I bambini sono spaventati dalle terribili minacce raccontate dai loro amici.

Navigare sicuri tra le maglie della Rete Via, non preoccupatevi dice Poldo... quest estate sarete lontani ma potrete raccontarvi ogni giorno le cose meravigliose che vedrete e lo farete proprio grazie alla Rete. Io e Frifrì vi insegneremo a navigare sicuri anche nei mari più tempestosi.

tante informazioni e immagini Internet, miei piccoli amici dice Frifrì non serve solo per scrivere e-mail e inviare foto e filmati, ma un bravo navigante può trovare tantissime informazioni ed immagini. libri giochi film Anche libri, giochi, film e quanto altro può essere utile per studiare e divertirsi. Sì, navigare è bello ma io trovo il mare della Rete troppo asciutto per un delfino. sbuffa Poldo. Con Internet, per esempio, puoi sapere tutto sul mare ma non ne sentirai mai l odore.

Navigare sicuri tra le maglie della Rete O il sapore dei suoi pesci. dice Frifrì con l acquolina in bocca e aggiunge: Navigando nella rete non bisogna dimenticare che è una realtà virtuale che non va confusa con la vita vera. Che significa? chiede Diletta. Intendo dire che molta gente passa troppo tempo al computer tanto da credere di potere fare a meno del mondo esterno, di quello vero continua Frifrì e si ritrova a vivere rinchiusa in un mondo finto o in una simulazione.

Navigare sicuri tra le maglie della Rete Così, usando la rete, c è chi viaggia ovunque e gioca con gli amici solo stando seduto davanti al computer disinteressandosi di tutto quello che succede fuori dal suo schermo dice Frifrì. A noi non succederà mai dicono i bambini in coro ci piace troppo sguazzare nell acqua e giocare sulla spiaggia dice Diletta, e mangiare gelatoni aggiunge Marta, arrampicarmi sugli alberi dice Riki e correre con la bici conclude Marta.

I motori di ricerca sono utili. Ma i libri sono indispensabili

Ma come si fa a trovare quello che si cerca nella rete? chiede Andrea. Attraverso i motori di ricerca. risponde Frifrì. Ce ne sono molti, basta andare nella loro pagina Web, scrivere quello che si vuole cercare nell apposita finestra, premere su cerca e ci ritrova davanti a tutto quello che, di vero e di falso, è stato scritto nel mondo su ciò che cercate. Che bello! Ma allora diventa facilissimo fare le ricerche per la scuola dice Riki. E no, cari miei dice Poldo non è così che funziona: Internet può aiutarvi, ma le ricerche dovete farle sui libri a casa o in biblioteca e le informazioni vanno integrate tra di loro. I libri oltre a essere insostituibili sono anche belli. dice Frifrì E poi, vi raccomando, le ricerche scrivetele a mano, in corsivo, con la penna e con una bella scrittura, non con il computer.

Occhio alle informazioni nella Rete Possono essere trappole dei pirati

Vedete amici dice Poldo nella Rete troverete un sacco d informazioni, anche troppe, molte di queste sono giuste, altre non sono complete o addirittura possono essere sbagliate. E i marinai malaccorti finiscono fuori rotta rischiando di arenarsi sulle secche o naufragare sugli scogli. dice Frifrì Miei piccoli naviganti allerta!. Come si fa a navigare nei mari, oops volevo dire, in Internet, in modo sicuro? chiede Diletta. Non fidandosi di tutte le carte nautiche che si trovano nelle bottiglie che galleggiano sul mare... dice Frifrì Molte sono fatte dai pirati per condurvi sino a loro.......e altre le scrivono grandi somari. aggiunge Poldo In Internet potete trovare sia informazioni giuste sia sbagliate. E c è un modo per scoprirlo? chiede Andrea. Si! risponde Frifrì. Controllando le fonti; ogni informazione che troverete nel Web ha una propria fonte, proprio come i libri che leggete. I libri però passano i severi controlli delle case editrici dice Poldo e gli autori sono rintracciabili mentre in Internet tutti possono scrivere di tutto nascosti nei meandri della Rete, sia in buona sia in cattiva fede. La rete è piena di trappole per allocchi e moltissimi marinai ci cascano e si arenano sulle secche o finiscono sugli scogli. Quindi, piccoli marinai dice Frifrì non credete mai alle informazioni che non hanno fonti sicure. Allerta!.

I mostri della Rete e i guardiafaro Navigando in Internet si possono anche trovare dei siti trabocchetto dice Poldo. Cosa sono i siti? chiede Marta. I siti risponde Frifrì sono le pagine della Rete che chiunque può inserire, in alcune di queste possono esserci immagini terribili, altre possono addirittura essere pericolose. Molte di queste sono riconoscibili: per esempio c è scritto che sono solo per adulti e in altre è richiesta l età di chi vuole entrare, ma spesso ci sono pagine orribili anche nascoste tra i giochi e i siti per bambini. I mostri e i bruttacci, spesso, si travestono da buoni dice Diletta, attenta alle spiegazioni. Sì! E allora, mentre siete in navigazione nella Rete, se trovate immagini che non vi piacciono o che vi infastidiscono o c è qualcosa che non vi convince o non vi piace chiamate subito i guardia-faro. Chi sono i guardia-faro? Chiede Andrea. I vostri genitori dice Frifrì, o i vostri insegnanti aggiunge Poldo. I guardiafaro conoscono le rotte sicure e se non sono convinti neanche loro, o se trovano scogli sconosciuti, possono chiamare la Guardia Costiera della navigazione nel Web che può intervenire chiudendo i siti e segnalandone la presenza ai naviganti. I cacciatori dei brutti siti cercano di scoprirli prima che voi ci finiate sopra e puniscono i pirati che li hanno creati ma alcuni possono sfuggirgli e allora aiutateli voi. Qualunque stranezza trovate navigando nella rete, chiamate subito i guardia-faro, piccoli naviganti allerta. conclude Frifrì. Inoltre dice Poldo i vostri genitori possono scaricare dalla rete i programmi chiamati parental control che servono a limitare, ai bambini, i pericoli della rete.

I mostri della Rete e i guardiafaro Papà mi ha anche detto che i siti sconosciuti possono anche avere delle malattie dice Marta. Non sono malattie vere e proprie... risponde Poldo ridendo. Alcuni siti possono nascondere dei virus, che sono dei software creati apposta dai pirati per infettare i computer e che causano la perdita di dati, la cancellazione della memoria e la distruzione dei software che usate. Cos è il software? chiede Andrea. I software sono i programmi dei computer dice Poldo mentre si chiama hardware il computer vero e proprio. I software servono a fare funzionare il computer, come le vele fanno muovere la nave, per questo devono essere usati solo i programmi forniti da chi li produce e non quelli scaricati da qualunque sito che ve li propone. Usare software non originali è come navigare con le vele fatte di carta: si va incontro a un naufragio sicuro... dice serio Frifrì, e aggiunge: Siccome, i virus possono nascondersi anche nella posta o nelle pagine della rete, è meglio prevenirli con gli antivirus, software di protezione che scoprono i virus e li eliminano o li isolano prima che facciano guai. Allora gli antivirus funzionano come i vaccini dice Marta dimostrando di avere capito, ma facendo ridere tutti.

Noi usiamo il computer Non e' lui a usare noi

Bambini ricorda Poldo dovete usare il computer con cura e non farvi usare da lui. Che significa? chiede Riki. Che potete usarlo per cercare qualcosa, per scrivere a un amico o per un breve gioco ma non fatevi rapire, lui è un ipnotista. Qualche minuto al computer e poi di corsa a correre in giardino o a fare un bel bagno in mare dice Riki o a giocare con gli amici dice Marta abbracciando Diletta, e Andrea. Io preferisco leggere i miei libri preferiti dice Diletta, io giocare al pallone dice Andrea, io invece adoro ascoltare la musica dice Marta e io invece sono nei boyscout conclude Riki. Stare molto tempo seduti al computer, non fa nemmeno bene alla schiena dice Poldo. E affatica gli occhi ricorda Frifrì. Mamma dice che bisogna sedersi bene, anche se solo per poco tempo dice Andrea. Mio padre vuole che usi solo schermi grandi, ma mai troppo vicino dice Marta. Mia madre, invece, dice Diletta non vuole farmi utilizzare il Wi-Fi e mi obbliga a connetermi via-cavo, I miei genitori non vogliono che faccia mai giochi di guerra dice Riki. Mi sa che i vostri genitori sono dei bravi guardia-faro. dice Frifrì Hanno tutti pienamente ragione.

La scuola e' finita Inizia la vacanza

Riki, Diletta, Marta e Andrea, insieme agli amici di tante avventure Poldo e Frifrì, si incontrano sulla solita spiaggia, ma oggi è un giorno speciale: ieri è finita la scuola e, domani, Marta partirà per l Australia e Andrea andrà in America. Sono tutti molto eccitati e un po rattristati, ma sanno che potranno sentirsi via posta elettronica e inviarsi foto bellissime... Così rimarranno sempre insieme.

Impariamo a usare la posta elettronica Allora, ecco l indirizzo di posta elettronica di mio padre dice Diletta. Questo è quello di mia madre dice Riki. Anche Andrea e Marta scambiano gli indirizzi e-mail dei genitori con gli amici. Il mio è poldo@delfino.sea dice Poldo. E il mio frifri@gabbianoreale.sea aggiunge Frifrì. Come è fatto un indirizzo di posta elettronica? chiede Marta. È fatto dal nome, che si chiama usermame o nome utente, che può essere quello vero o un nickname inventato, poi c è il segnale @, che si pronuncia at, oppure chiocciola e, dopo c è il dominio che, normalmente, è il provider, cioè il gestore di servizi Internet che si è scelto per la nostra posta. Per aprire la propria e-mail, continua Frifrì bisogna collegarsi con il gestore Internet e digitare l username e la password nelle apposite caselle. Mi hai dato il tuo indirizzo e-mail dice Andrea a Poldo ma non conosco la tua password, qual è? Non posso rivelarla nemmeno a te che sei mio amico dice Poldo. Le password non si devono dare mai a nessuno. Sono segrete, vanno ricordate a memoria e non devono essere scritte da nessuna parte.

Riki scrive da New York

Andrea e Diletta sono molto emozionati, stanno aspettando Frifrì e Poldo sulla loro spiaggia preferita e insieme vedranno se Marta e Andrea hanno già inviato loro le e-mail che aspettavano. Venite vicini a me dice Poldo ci colleghiamo subito con il mio laptop. Cos è il laptop? chiede Diletta. È il computer portatile dice Poldo, laptop in inglese indica il sopra del grembo, dove spesso si poggia il computer mentre quello da tavolo, con la tastiera e lo schermo grande separati, si chiama desktop. Desk in inglese è la scrivania dice Frifrì e aggiunge il computer portatile si chiama anche notebook perché si trasporta come se fosse un libro mentre c e una sua versione più piccola, con meno memoria e velocità, si chiama netbook poiché serve solo per navigare nella rete e per la posta elettronica. Ecco amici dice Poldo è arrivata la posta dei nostri amici. Dai aprile subito lo esorta Diletta, impaziente come sempre. Cari amici, sono arrivato con papà e mamma ieri mattina, a New York, e adesso vi scrivo da un bar di Manhattan. Sapete, qui, è diversa anche l ora: sono le 10 del mattino, mentre da voi dovrebbero essere le 5 del pomeriggio. Ieri siamo stati in posti bellissimi, come il Museo di Scienze naturali, e ho anche attraversato il ponte di Brooklyn. New York è una citta enorme, la più popolata degli Stati Uniti d America e oggi saliremo addirittura sulla Statua della Libertà. Amici, ho già fatto un sacco di foto che vi mando in allegato.adesso vi saluto, perché papà rivuole il suo palmare con il quale vi sto scrivendo. Baci da Riki.

Cos è il palmare? chiede Andrea. Il palmare risponde Frifrì è il nome, ancora in uso, con cui venivano chiamati gli smartphone, che sono telefoni multimediali capaci di andare in Internet e usare la posta elettronica. E hanno anche il GPS incorporato dice Andrea. Ma oggi, per navigare in Internet ricorda Frifrì si usano molto anche i tablet che sono tavolette elettroniche touch-screen con le quali ci si può collegare in Internet e fare foto e filmati oltre che scaricare giochi, musica, film e libri elettronici come con i computer. Che bello! dice Diletta Allora possiamo scaricare tutto quello che vogliamo gratis, anche i film che danno ancora al cinema. Riki scrive da New York E gli ultimi libri e le canzoni appena uscite! continua Andrea. Teoricamente sì dice Poldo ma è bene non farlo, per molti motivi. Ma come dice Andrea possiamo scaricare di tutto senza pagare nulla e non lo facciamo?. Ha ragione Poldo dice Frifrì serio. Come vi abbiamo detto prima in Internet si può trovare qualsiasi cosa ma non tutto è buono, è giusto, è legale o si può fare. Spiegaci meglio chiede Diletta. Vedete bambini dice Poldo i libri sono scritti dagli scrittori e pubblicati dagli editori, le canzoni sono scritte dai musicisti, cantante dai cantanti e prodotte dalle case discografiche, i film sono diretti dai registi, recitati dagli attori e prodotti dalle case cinematografiche; i pirati che li craccano, cioè che li copiano non essendo autorizzati, e li rendono disponibili in Internet apparentemente gratis, fanno un furto vero e proprio e uccidono la letteratura, la musica e il cinema.

Così, infatti, continua Frifrì non si venderanno più libri, né dischi e non si andrà più al cinema e gli scrittori, i musicisti e gli attori scompariranno. Oooh... dicono i bambini in coro noi non scaricheremo mai libri, musica e film da siti pirata. Non vogliamo che gli artisti che scompaiano.... Poi, continua Poldo vi dicevo che nulla nella Rete è davvero gratis perché questi siti, molto spesso, con i film scaricano anche i virus o utilizzano il vostro indirizzo per fare pubblicità non autorizzata o per scopi non corretti. Bene. dice Diletta. Abbiamo capito benissimo, possiamo vedere adesso le foto che ci ha mandato Riki?. Riki scrive da New York Apro subito gli allegati. dice Poldo e rimangono subito tutti affascinati dalla lunghezza del ponte di Brooklyn e dai grattaceli di Manhattan. E pensare che Riki non voleva andarci... dice un po invidioso Andrea. È tardi, gli amici si danno appuntamento per il giorno dopo per vedere se arriva anche la posta elettronica di Marta.

Marta nella terra canguri dei Il giorno dopo, ansiosi di aprire la posta, gli amici si incontrano davanti al solito scoglio. Non ho resistito e ho guardato la posta. dice Poldo È arrivata la e-mail di Marta ma naturalmente non l ho aperta: aspettavo voi. Dai, leggiamola dice impaziente Diletta.

Cari amici, mi mancate tutti! scrive Marta. Non ho potuto scrivervi prima perché siamo arrivati a Sydney solo ieri notte, dopo due giorni di viaggio aereo. È stato bello riabbracciare mio zio e ho conosciuto Tom, il mio nuovo cuginetto, che ha 2 anni e che non avevo mai visto prima. Qui sembra tutto diverso. Oggi siamo stati in una riserva naturale dove vivono un sacco di animali stranissimi che ho fotografato per voi: il canguro, l ornitorinco e l opossum.

Vedrete che belle foto vi ho allegato. Papà non ha portato con sè in gita il computer e vi sto scrivendo dal tablet che usa per contattare i suoi amici in Facebook. Cos è Facebook? chiede Andrea. È un social network. risponde Poldo Attraverso Internet si sono create delle comunità virtuali, alcune piccole altre molto grandi, attraverso le quali si può rimanere in contatto con molta gente o con un gruppo ristretto di amici, fare conoscenza o ritrovare, dopo molto tempo, compagni di scuola o persone di sui si sono perse le tracce. È bellissimo dice Diletta entriamo subito in un social network. No! Non sono d accordo. dice Frifrì. Io credo che i bambini non dovrebbero usare i social network per diversi motivi: per prima cosa i bimbi hanno bisogno di comunità reali, i loro compagni di classe, i cuginetti, gli amici dello sport, con cui studiare e giocare; non discutere con uno schermo dietro al quale non Marta nella terra dei canguri

si sa mai chi c è! Poi, le comunità virtuali possono nascondere molti pericoli: si rischia di raccontare cose molto personali a bruttacci travestiti da amici, ad adulti mascherati da bambini. Hai ragione Frifrì dice Poldo i social network è giusto che li utilizzino ragazzi più grandi e non i bambini. Va bene, aspetteremo di crescere dicono in bambini un po dispiaciuti da questo divieto, ma completamente fiduciosi in quello che dicono i loro meravigliosi amici. Ci sono altri sistemi di comunicazione dice Frifrì, come Twitter, a me più familiare perché tweet significa cinguettare, che è un modo di comunicare in rete inviando a una comunità virtuale messaggi non superiori a 140 caratteri. È un metodo rapido ed efficace. dice Poldo. Ma anche questo non è da bambini conclude secco. Dai apriamo le foto che ci ha inviato Marta dice Andrea, non vedo l ora di vederle.

Diletta, che da grande vuole fare il veterinario, è affascinata dagli animali fotografati Dai dice corriamo subito a stampare le foto: voglio farne un sacco di copie ingrandendo il becco dell ornitorinco e il marsupio del canguro. Calma, calma dice Poldo che bisogno c è di stamparle?. E poi perché così tante... dice Frifrì. Per stampare le foto spiega Poldo la stampante ha bisogno di inchiostro, o di toner, che sono inquinanti per l ambiente. E che sarebbe bene non toccaste con le mani, nemmeno voi, perché possono essere tossici dice Frifrì. Poi continua Poldo la carta non va sprecata. È fatta con la cellulosa degli alberi e anche se, a volte, è riciclata, è sempre preziosa. Quante foto e disegni avete stampato per poi dimenticarli in giro o buttarli: va stampato solo quello che serve davvero! Le foto possono rimanere nella memoria elettronica di una pendrive o di una scheda SD per essere poi guardate sullo schermo, che dà immagini migliori della carta, quando se ne ha voglia. Giorno dopo giorno, e-mail dopo e-mail, le vacanze finiscono.

Marta nella terra dei canguri

Che rivedersi bello tutti sulla nostra spiaggia

L estate sta terminando, Marta e Riki sono ritornati e incontrano Diletta, Andrea, Poldo e Frifrì in spiaggia. Si abbracciano tutti commossi e felici. È bello essere di nuovo insieme. dice Poldo. Le vostre e-mail ci hanno fatto sentire vicini. Come le foto che ci avete spedito. dice Frifrì Essere di nuovo insieme per giocare, rincorrerci e nuotare, però, è tutta un altra cosa. Marta non la finisce più di parlare dell Australia e di suo cuginetto Tom, Andrea non è da meno, ha viaggiato negli Stati Uniti in lungo e in largo. Sono tutti contenti di avere potuto sentirsi quasi ogni giorno attraverso la posta elettronica ma non hanno dubbi, vedersi è meglio. Mi siete mancati tanto dice Diletta a Marta e Riki abbracciandoli. E a voi non sono mancati i miei scherzi? domanda Andrea bagnando gli amici con una secchiata d acqua, mentre Poldo e Frifrì ridono divertiti e felici.

Giochiamo con il computer, le console, gli smartphone

Riki racconta agli amici di avere portato dagli Stati Uniti una nuova console bellissima e non vede l ora che la mamma gli dia il permesso di portarla in spiaggia per mostrala agli amici. Ma lei non ne vuole sentire parlare, me l ha regalata ma la posso usare solo pochi minuti al giorno, uffa! sbuffa Riki. Fa bene dice Frifrì i giochi della playstation, nei computer, sui tablet e gli smartphone sono spesso belli e divertenti ma rimangono giochi virtuali, giocarci molto affatica gli occhi sino a creare veri e propri fastidi, come la testa che gira o un senso di nausea. Poi continua Poldo giocare molto tempo con i giochi elettronici allontana dalla realtà: si confonde quello che è vero e quello che è virtuale, si perde il senso della misura e del pericolo. È vero dice Frifrì si pensa che qualunque guaio ci capiti nella realtà sia rimediabile facilmente, così come si fa giocando con la console. Allora è per questo che i nostri genitori ci fanno usare poco la console e i giochi degli smartphone dicono i bambini in coro. Sì! E fanno benissimo conclude Poldo vi sono anche giochi davvero brutti e orribili. E poi, volete mettere i giochi elettronici col giocare a palla in acqua? Tutti assieme, forza venite in mare con me.

Coordinamento editoriale, art director e progetto grafico Vincenzo Corona Proprietà letteraria ed artistica riservata 2013 Edizioni Off Officinæ s.r.l. - Palermo Pubblicazione non in vendita e distribuita gratuitamente Tutti i diritti sono riservati è vietata la riproduzione anche parziale dei testi e delle illustrazioni senza il consenso scritto dei titolari dei diritti. L autore dei personaggi, della storia e del testo è Franco Andaloro. Co-autrice del testo è Alessandra Palma. L autrice delle illustrazioni è Laura Sighinolfi. Finito di stampare presso Officine Grafiche Riunite - Cosentino & Pezzino - Palermo Febbraio 2013