ELEZIONI SUBITO? UN CATTIVO AFFARE PER IL PDL



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ELEZIONI SUBITO? UN CATTIVO AFFARE PER IL PDL Simulazioni elettorali sulla base del più recente sondaggio sulle intenzioni di voto - A cura di Piercamillo Falasca, 9 dicembre 2010 SINTESI Le elezioni anticipate sarebbero davvero un cattivo affare per il PdL: al Senato una nuova maggioranza Lega+ Pdl è impossibile; un quarto circa dei senatori non potrebbero più tornare a Palazzo Madama. Questo anche nell ipotesi, non scontata secondo alcuni sondaggi, che Lega+Pdl+Destra vincessero alla Camera. Sulla base di due recenti sondaggi sulle intenzioni di voto disponibili (1. fonte: EMG; committente: Telecom Italia Media La 7 TV; data: 7 dicembre 2010; 2. fonte: IPSOS; committente: Rai Ballarò data: 9 dicembre 2010) e dell attuale legge elettorale, abbiamo provato a stimare l esito del voto sul maggiore partito italiano, in termini di seggi che questo conseguirebbe alla Camera e al Senato nelle ipotetiche elezioni politiche del 2011, rispetto all attuale consistenza dei gruppi parlamentari. I risultati di questa simulazione possono rappresentare una preziosa informazione per i deputati e soprattutto i senatori del PdL, nell eventualità che Silvio Berlusconi si faccia forte dei voti di sfiducia/fiducia per chiedere lo scioglimento delle Camere. Nella simulazione consideriamo tre coalizioni: la prima composta dal PdL, Lega Nord e la Destra di Storace e altri piccoli partiti; la seconda da FLI, UdC, MpA e ApI; la terza da PD, SEL; IdV, Federazione della Sinistra, Radicali e altre liste minori. In nessun caso la coalizione a guida PdL-Lega otterrebbe la maggioranza al Senato: lo scenario più ottimistico vede la coalizione a 147 seggi senatoriali (11 sotto la soglia minima), lo scenario più sfavorevole a 136 (22 sotto la quota minima di maggioranza). Come si può leggere nelle pagine che seguono, al Senato il PdL perderebbe tra i 22 e i 32 senatori rispetto all attuale consistenza del suo gruppo parlamentare di 134 membri. Tra un quinto ed un quarto in meno, quindi. Sia nello scenario meno favorevole (in termini di regioni conquistate dalla coalizione) che in quello più ottimistico, la Lega guadagnerebbe invece tra i 9 e gli 11 senatori, passando dagli attuali 25 a 34/36.

Insomma, quei senatori del PdL che il 14 accorderanno la loro fiducia a Berlusconi, che chiede le elezioni anticipate, avranno buone possibilità di non tornare a Palazzo Madama: pur non considerano alcun turn over, fino a un quarto dei senatori del PdL lasceranno lo scranno. Alla Camera, la forbice tra le due coalizioni è molto limitata. Il sondaggio IPSOS (pubblicato il 9 dicembre, quando la simulazione di questo studio relativa al Senato era già stata in gran parte completata) suggerisce uno scenario ancora meno favorevole al PdL di quanto indicato dalla rilevazione EMG cui ci riferiamo. In particolare, secondo IPSOS, il centrosinistra prevarrebbe alla Camera. In caso di prevalenza della coalizione guidata dal PdL e quindi di assegnazione dell ampio premio di maggioranza, il partito di Silvio Berlusconi guadagnerebbe appena un deputato rispetto ad oggi (da 235 a 236), consegnando tutto il surplus alla Lega (che passerebbe da 59 a 97) e a La Destra, che entrerebbe nell assemblea con 10 rappresentanti. In caso di prevalenza della coalizione di centrosinistra, ci sarebbe una riduzione dei deputati di PdL e Lega dagli attuali 294 a 205: per il PdL, in particolare, i deputati sarebbero 141, con uno scarto di 94 rispetto ad oggi; per la Lega il numero dei deputati sarebbe invariato (59, come oggi). Comunque vada, insomma, la coalizione PdL-Lega-altri non vincerà, ma con una differenza sostanziale tra i due grandi partiti che la compongono: la Lega farà il pieno di seggi al Senato e nella peggiore delle ipotesi conserverà intatta la sua rappresentanza alla Camera, mentre i parlamentari del PdL diminuiranno in modo sostanzioso.

LA SIMULAZIONE La simulazione considera la partecipazione di tre coalizioni: 1. Popolo della Libertà, Lega Nord, La Destra, altri piccoli 2. Futuro e Libertà per l Italia, Unione di Centro, Movimento per le Autonomie, Alleanza per l Italia 3. Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Radicali, Federazione della Sinistra, altri piccoli (escluso Grillo). Alle varie liste è assegnata alla Camera la percentuale risultante dal sondaggio EMG. Sia alla coalizione 1 che alla coalizione 3 è aggiunta una quota dell 1 per cento a valere sulla componente altri piccoli. Per il Senato, la cui base elettorale differisce leggermente da quella della Camera (il diritto al voto è riservato ai maggiori di 25 anni), i dati del sondaggio sono stati corretti tenendo conto delle differenze percentuali occorse nel 2008 per le diverse forze politiche tra i due rami del Parlamento. Oltre alle tre coalizioni, è ipotizzabile la presenza di altre forze politiche: considerata però la bassa probabilità che queste superino le soglie di sbarramento, il loro effetto sull assegnazione dei seggi sarebbe nullo. Al Senato la coalizione 2 è presente come lista unica. Tra le ipotesi di base, vi è anche l assegnazione dei seggi extra rispetto al sistema principale. In particolare, i seggi (uno al Senato e uno alla Camera) della Valle d Aosta sono assegnati al centrosinistra. I 2 seggi senatoriali del Molise vanno uno al PdL e l altro al centrosinistra. Al Senato il PdL conserva tutti i 3 eletti all estero, alla Camera ne conserva 3 su 4. Ancora, al PdL vanno 3 dei 7 collegi senatoriali del Trentino Alto Adige, come già avvenuto durante la XVI legislatura. Si è proceduto come segue. La percentuale assegnata dal sondaggio EMG alla varie liste su base nazionale è stata considerata in rapporto al voto conseguito alla Camera nel 2008, tranne che per le liste assenti nella passata consultazione (FLI, i Radicali e la FdS, mentre SEL è stata considerata erede della vecchia Sinistra Arcobaleno). Il PdL, ad esempio, passando dal 37,40% al 28,10, ha quindi nel 2011 il 75,13% del valore del 2008. I restanti dati in Tabella 1. TABELLA 1

Al Senato, ciò vuol dire per il PdL passare dal 38,20 al 28,70% su base nazionale. Come si riporta questo dato regione per regione? La scelta più semplice è quella di considerare in ogni circoscrizione regionale la quota base 2011 su 2008 dei voti conseguiti. Si osserva allora, come il PD passi al Senato su base nazionale dal 33,70 al 25,38, SEL dal 3,20 all 8,15. Le altre quote base sono riportate in Tabella 2. TABELLA 2 Per il PdL, tuttavia, ciò non consente di tener conto del fatto che una parte considerevole dei voti persi tra 2008 e sondaggio EMG è presumibilmente appannaggio della Lega (che ottiene il 140, 96% dei suoi consensi, alla Camera dall 8,30 all 11,70, al Senato su base nazionale dall 8,10 all 11,42). Essendo la Lega presente solo al Nord, si deve ipotizzare che il calo del PdL sia più marcato nelle regioni settentrionali che nel resto del Paese. Il 75,13% del dato PdL 2008 è stato allora ulteriormente ridotto di un decimo nelle regioni in cui la Lega è presente (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Marche) e aumentato nelle altre. Per le altre liste si è invece tenuto conto della quota base rispetto alle percentuali conseguite nelle diverse regioni nel 2008. In Tabella 3 i risultati (si riporta a lato la stima per la Lega). TABELLA 3

RISULTATI PER IL SENATO Sulla base delle stime sopraindicate, riportiamo in Tabella 4 i risultati delle coalizioni 1 e 3 nelle varie regioni, al fine di assegnare alla coalizione vincente il premio di maggioranza regionale. TABELLA 4 La vittoria della coalizione PdL+Lega+Destra+altri è considerabile sicura in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Campania e Sicilia. Alla coalizione PD+IdV+SEL+FdS+Rad+altri vanno certamente Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Basilicata e Sardegna. In Calabria (rosa, leggera prevalenza centrosinistra) e in Piemonte e Puglia (blu chiaro, prevalenza centrodestra senza considerare però il probabile effetto Vendola) il margine tra le due coalizioni è inferiore o pari nelle nostre stime ai tre punti percentuali, ragion per la quale preferiamo non assegnarle con certezza. La coalizione 2 (FLI+UdC+MpA+ApI), come lista unica, è sempre terza nelle diverse regioni e partecipa alla ripartizione dei seggi spettanti alla minoranza insieme alla seconda coalizione più votata. Un caveat riguarda le eventuali discrepanze tra queste simulazioni e i risultati delle elezioni regionali della scorsa primavera: è inevitabile, sulle amministrative e sulle regionali pesano comunque molto le valutazioni degli elettori relative ai candidati presidente; è perciò buona regola riferirsi all ultima consultazione dello stesso tipo.

SCENARIO PIU FAVOREVOLE ALLA COALIZIONE PDL+LEGA+DESTRA+ALTRI Se la coalizione 1 prevalesse in Piemonte, Puglia e Calabria questi sarebbero i seggi spettanti a PdL e Lega: PDL: 112 (-22 rispetto ad attuali senatori) Lega: 36 (+11) Maggioranza assemblea: 158 La coalizione 1 sarebbe a -11 seggi dalla maggioranza dell assemblea

SCENARIO MENO FAVOREVOLE ALLA COALIZIONE PDL+LEGA+DESTRA+ALTRI Se la coalizione 1 perdesse in Piemonte, Puglia e Calabria questi sarebbero i seggi spettanti a PdL e Lega: PDL: 102 (-32 rispetto ad attuali senatori) Lega: 34 (+9) La coalizione 1 sarebbe a -22 seggi dalla maggioranza dell assemblea SCENARI INTERMEDI Con vittoria della coalizione 1 in Piemonte ed in Puglia, ma non in Calabria: PDL: 109 (-25 rispetto ad attuali senatori) Lega: 36 (+11) Con vittoria in Piemonte, ma non in Puglia ed in Calabria:

PDL: 104 (-30) Lega: 36 (+11) RISULTATI ALLA CAMERA Sulla base del sondaggio EMG e delle coalizioni come strutturate in precedenza, l alleanza tra PdL, Lega, La Destra ed altri piccoli conquisterebbe per appena due punti percentuali la maggioranza di 340 seggi (cui vanno ad aggiungersi i deputati eletti all estero e in Valle d Aosta). Il PdL guadagnerebbe 1 seggio in più rispetto alla sua attuale consistenza come gruppo parlamentare (comunque molti meno di quanti ne ha ottenuti nel 2008), mentre la Lega compirebbe un balzo notevole, da 59 a 97 deputati. Anche La Destra entrerebbe alla Camera con 10 deputati. Sottesa a questi calcoli vi è ovviamente l ipotesi che la coalizione 1 conquisti prevalga comunque alla Camera. Il più recente sondaggio IPSOS inverte il risultato, presentando un centrosinistra in vantaggio su PdL-Lega-La Destra di due punti percentuali. La qual cosa produrrebbe una riduzione dei deputati di PdL e Lega dagli attuali 294 a 205: per il PdL, in particolare, i deputati sarebbero 141, con uno scarto di 94 rispetto ad oggi. In ogni caso, nei vari sondaggi, è ormai evidente come la forchetta tra la coalizione 1 e la coalizione 3 sia molto limitata. SONDAGGIO EMG Camera Sondaggi 2011 Seggi Seggi estero Totale Deputati XVI leg Differenza COALIZIONE 1 42,00% PDL 28,10% 233 3 236 235 1 Lega 11,70% 97 0 97 59 38 La Destra 1,20% 10 0 10 0 10 Altri 1,00% 0 0 0 0 0 COALIZIONE 2 14,50% COALIZIONE 3 40,70% Grillo 2,20% Altri 1,20% CON SONDAGGIO IPSOS Vince la coalizione 3, centrosinistra PdL: 141 deputati (meno 94 deputati) Lega: 59 deputati (pari ad oggi) Destra: 6 deputati