MILLE LIRE STAMPA ALTERNATIVA Direzione editoriale ed esecutiva: Marcello Baraghini Distribuzione in libreria: Nuovi Equilibri s.r.l. (fax 0761/352751 ) PAPALAGI DISCORSI DEL CAPO TUIAVII DI TIAVEA DELLE ISOLE SAMOA Traduzione: Arabella Beatrice Festa Copertina: Matteo Guarnaccia Preparazione: Loredana Apolloni MILLELIRE, Seconda edizione
Introduzione
do, bianco e stanco, come i fiori che crescono nella fitta foresta vergine.
quando si vuoi far entrare aria fresca nel cassone, il che è molto necessario. Ci sono però molti cassoni senza buchi per la luce e per l'aria. Un abitante delle Samoa soffocherebbe subito in questi cassoni, perché non li attraversa mai un soffio di aria fre-
Ma tutto questo non impedisce al Papalagi di girare tra
cosa. È sempre denaro, denaro, denaro. Solo il denaro è il
parte, la più grande, e non appena può fa lavorare per sé
vale per il denaro in grande quantità. Toglie il respiro e la
legno; ma nessun abitante delle Samoa, e nessun Papalagi ha ancora fatto una palma o una radice di kava. Il Papalagi crede però di poter fare queste cose, di essere potente come il Grande Spirito. E migliaia e migliala di mani non fanno altro dall'alba al tramonto che fabbricare cose. Cose da uomini di cui non sappiamo l'uti-
nosi, né i suoi sensi più forti. E quindi neanche le sue cose servono a niente, e quel che dice e che ci vuole far fare, appartiene allo spirito maligno e il suo pensiero è imbevuto di veleno. Il Papalagi non ha tempo
Anche tra noi ci sono molti che posseggono più degli altri, e rendiamo onore al capo, che ha molte stuoie e molti maiali. Ma quest'onore vale solo per lui, e non per le stuoie e i maiali, che gli abbiamo dato noi stessi per manifestare la nostra gioia e lodare il suo valore e la sua saggezza. Il Papalagi invece ammira nel fratello le molte stuoie e i maiali, e si preoccupa poco del suo valore e della sua saggezza. Un fratello senza stuoie e senza maiali gode di
movimento? Sbatte e si muove proprio come i pesci della laguna. Questa grande pinna fa andare avanti la canoa. Come questo sia possibile, è il grande segreto del Papalagi. Questo segreto è dentro il corpo del grande pesce. Lì è la macchina che da la grande potenza alla
ogni ragno, e nessuna macchina è precisa e abile quanto la piccola formica della sabbia che vive nelle nostre capanne. Il Bianco vola tra le nuvole come un uccello, vi ho detto. Ma il grande gabbiano vola ancora più in alto e più velocemente dell'uomo, e con ogni tempesta, e le ali gli nascono dal corpo, mentre le ali del Papalagi sono solo un'illusione, si rompono facilmente e possono cadere. Tutti i suoi prodigi hanno un punto debole nascosto, e non c'è nessuna macchina che non abbia bisogno di chi
Sicuramente non ce le ha date solo per costruire capanne,
Ioni o altre cose ancora. Ci sono in Europa più uomini che
un Papalagi che da seduto lotta con una cassa. Vi sbatte sopra con le mani ben allargate, su molte piccole lingue bianche e nere che la grande cassa tira fuori, e ogni lin-
riescono più a distinguere dalla vita reale, e tutti confusi si credono ricchi se sono poveri, e belli se sono brutti.
pensare, lo tengono prigioniero. È una specie di ubriacatura dei suoi pensieri. Quando il sole splende bene nel
INDICE Del ricoprirsi del Papalagi,
CARO LETTORE A(R)MATO un fantasma si aggirava per l'italia fino a qualche tempo fa. Il fantasma del lettore che non c'era. Sociologhi, psicologi e tuttologhi ogni tanto sentenziavano che agli italiani non va di leggere e che non leggeranno mai.
Tuiavii, un saggio capo indigeno delle isole Samoa, compì un viaggio in Europa agli inizi del secolo, venendo a contatto con gli usi e