notizie di varia vaticanità



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ANNO 2 N. 3 notizie di varia vaticanità 11 Giugno 2008 foglio informale per i dipendenti del Governatorato La diffusione della Parola è la benedizione che il Padrone della messe dà alla Comunità che prende sul serio l impegno di far crescere la carità nella fraternità. Benedetto XVI Campo di grano con mietitore, 1889. Vincent van Gogh. Van Gogh Museum, Amsterdam. 2 Una nuova rotatoria fiorita 3 Notizie dalle Direzioni e Uffici 6 Il Cuore che pensa 6 L angolo di Cultura 8 Per Fare Buon Sangue 8 Notizie liete...e tristi EDITORIALE Preghiera la sera del Corpus Domini (cf Lc 24, 13-34) di S.E. Mons. Renato Boccardo Signore Gesù, grazie perché cammini con noi e ti fai riconoscere nello spezzare il pane. Tu sei con noi, sempre. Ci incroci sulle nostre stesse strade, spesso stanchi e delusi. Non ci abbandoni a noi stessi e alla nostra disperazione. Ci inquieti con i tuoi rimproveri. Ma, soprattutto, entri dentro di noi. Ci sveli il segreto di Dio su di te, nascosto nelle pagine della Scrittura. E suggelli l amicizia spezzando con noi il pane, accendi il nostro cuore perché possiamo riconoscere in te il Messia, il Salvatore di tutti. Sul far della sera, quando accenni a proseguire il tuo cammino oltre Emmaus, noi ti preghiamo di restare. Ti rivolgeremo questa preghiera, spontanea ed appassionata, infinite altre volte nella sera del nostro smarrimento, del nostro dolore, del nostro immenso desiderio di te. Ma ora comprendiamo che essa non raggiunge la verità ultima del nostro rapporto con te. Infatti, tu sei sempre con noi. Siamo noi, invece, che non sempre restiamo con te, non dimoriamo in te. Per questo non sappiamo diventare la tua presenza accanto ai fratelli. Perciò, Signore Gesù, ora ti chiediamo di aiutarci a restare sempre con te, ad aderire alla

2 all ombra del cupolone 11 Giugno 2008 tua persona con tutto l ardore del nostro cuore, ad assumerci con gioia la missione che ci affidi: continuare la tua presenza, essere vangelo della tua resurrezione. Signore, abbiamo capito che Gerusalemme non è più la città delle speranze fallite, della tomba desolata. È la città della cena, della pasqua, della suprema fedeltà dell amore di Dio per l uomo, della nuova fraternità. Da Gerusalemme, affondando le radici nel tuo sepolcro vuoto, muoveremo lungo le strade del mondo per essere testimoni della tua presenza. Resta con noi, Signore! Ed insegnaci e aiutaci a restare sempre con te! Nomine ed Onorificenze Il Santo Padre ha nominato Consigliere dello Stato il Dott. Claudio Ceresa, che con la fine di maggio ha lasciato il servizio come Capo Ufficio dell Ufficio dello Stato Civile, Anagrafe e Notariato. Il Santo Padre ha conferito al Dott. Saverio Petrillo, Direttore delle Ville Pontificie, in occasione dei suoi 50 anni di servizio in Vaticano, l onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell Ordine Piano. I Superiori e colleghi del Governatorato hanno voluto esprimere in modo familiare al Dott. Petrillo e al Dott. Ceresa il loro saluto ed i loro auguri in un breve incontro conviviale il 2 giugno, presso le Ville Pontificie. Recentemente il Santo Padre ha conferito il Cavalierato dell Ordine di San Silvestro Papa ad alcuni dipendenti della Direzione dei Servizi Generali: Sigg. Enzo Buselli, Pietro Cicchetti, Alberto Emili e Claudio Martini (Servizio della Motorizzazione), Carlo Belvederesi e Isidoro Sorrentino (Servizio del Transito Merci), Alessandro Nardi, Marco Bordieri, Roberto Ricci e Raffaele Coresi (Floreria). La stessa onorificenza è stata conferita anche al Sig. Vincenzo D Angelo, Collaboratore del Corpo della Gendarmeria. Processione del Corpus Domini. Da una miniatura dei codici liturgici di S.Maria del Fiore (XV sec.). Una nuova rotatoria fiorita di Elio Cortellessa Nell intento di rendere più logico e naturale lo scorrere del traffico a Largo S. Stefano degli Abissini e l imbocco di Via delle Fondamenta, evitando, per chi scende da Via del Mosaico, di dover girare attorno al giardino di Piazza S. Marta, il Cardinale Presidente ha proposto di creare una rotatoria. Successivamente S.E. Mons. Boccardo suggerì di abbellire la rotatoria con un aiuola fiorita. In occasione del Natale al centro dell aiuola è stato collocato un albero, contribuendo così a rendere più viva l atmosfera natalizia all interno della Città del Vaticano. La grande aiuola-rotatoria è delimitata da un cordolo di travertino, con all interno il terriccio per la sistemazione di un manto erboso e adeguati impianti di innaffiamento e di illuminazione. Nella parte centrale, per il futuro posizionamento dell albero di Natale, è stata allestita in posizione rialzata una roccaglia a mo di vele, all interno delle quali sono state messe a dimora un certo numero di essenze ornamentali da fiore, diverse per forma e colore; ad esse si aggiungono essenze aromatiche e sempreverdi. Tutti possiamo ammirarla, rallendando con le vetture, come un simpatico contributo alla sicurezza delle strade.

11 Giugno 2008 all ombra del cupolone 3 NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI Fontane e condutture di Carlo Fantini Lo scorso 17 marzo, dopo circa 20 giorni di lavori, è stata inaugurata la fontana della Scogliera, che si trova alle spalle del Palazzo del Governatorato. E stata sostituita una vecchia cassetta di divisione ad 8 prese avente tubi in piombo con una tubazione di polietilene (PN10), portata sul cielo (parte alta della fontana), e creato un collettore da 2,5 con ben 40 nuove prese, sparse su tutta la superficie, per creare nuovi zampilli e scoli d acqua. Si è modificata anche la presa d acqua della fontana della Barchetta, la cui alimentazione non avrebbe permesso tale operazione. Gli elettricisti hanno provveduto ad illuminare la fontana della Scogliera ed il Servizio Giardini a decorarla con piante acquatiche adatte. Nello Stato, l acqua arriva dal Lago di Bracciano mediante tubazioni da 500mm: uno stacco porta al serbatoio dell acqua Paola con il quale vengono alimentate l irrigazione ed i sistemi antincendio; una seconda parte finisce in un ripartitore che alimenta la fontana dell Aquilone, quelle di Piazza San Pietro ed altri siti. Presso la Grotta di Lourdes vi è una diramazione con tubature di diametro più piccolo (125mm) che porta al Giardino all italiana (le cui fontane erano all asciutto da ben 8 anni e recentemente sono state ripristinate con alimentazione, scarichi e sopravanzi nuovi). Il sopravanzo del Giardino all italiana andrà in un prossimo futuro ad alimentare la fontana della Conchiglia, mentre una diramazione dello stesso va ad alimentare la fontana del Collegio Etiopico, quella della Barchetta ed infine la Scogliera. Prima della costruzione del parcheggio interrato di Santa Marta era il sopravanzo della Scogliera ad alimentare la fontana del Mascherone (presso la Stazione Ferroviaria). Altri lavori acquatici hanno riguardato le fontane di Piazza San Pietro con zampilli più alti; sono stati anche riaperti gli scarichi già esistenti. A causa della forte presenza di calcio nell acqua, il diametro dei tubi si era ridotto a 60mm; dopo il trattamento sono tornati ad essere di 110mm. Per ottenere una uniformità di getto, sono state modificate anche le bocche di scarico di entrambe le fontane. I lavori hanno avuto la durata di circa 3 settimane. Altri lavori effettuati hanno riguardato la fontana del Sacramento (collettori e liberazione di tubazioni nonché il ripristino dell impianto di illuminazione); sono state anche illuminate le fontane del Laghetto (nel Bosco), la fontana di Benedetto XV e la fontana dei Candelabri. Seguiranno i lavori alle fontane della Conchiglia, del Giardino Quadrato e di Piazza Santa Marta. Omaggio a Cesare Brandi di Lucina Vattuone Cesare Brandi (1906-1988) è stato uno dei maggiori critici e studiosi dell arte, ideatore della moderna teoria del restauro universalmente riconosciuta, fondatore e direttore dell Istituto Centrale del Restauro in Roma. I suoi rapporti con i Musei Vaticani conobbero un momento fondamentale già durante le emergenze del 1943/44, quando si adoperò per far custodire in Vaticano le attrezzature scientifiche all avanguardia in Europa dell Istituto Centrale del Restauro: il che permise, poi, di poter operare tempestivamente per il recupero del patrimonio artistico compromesso dagli eventi bellici. Alla sua scuola ed alla sua alta consulenza si devono quelle feconde relazioni di studio che negli ultimi decenni hanno consentito ai restauratori dei Musei Vaticani di poter effettuare i più importanti interventi di conservazione (Cappella Sistina, Stanze di Raffaello, etc.). Il giorno 8 aprile, presso i Musei Vaticani si sono concluse le celebrazioni organizzate dal Comitato per il Centenario della nascita, presieduto dal Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei. La manifestazione, diretta e coordinata dal Prof. Paolucci, è stata presieduta da S. Em.za Rev.ma il Card. Giovanni Lajolo alla presenza di S. Em.za Rev.ma il Card. Raffaele Farina, del Rev.mo P. Ab. D. Michael John Zielinski e del Rev.mo Mons. Paolo De Nicolò e di numerosi convegnisti. La mattina è stata articolata in una serie di interventi da parte di illustri studiosi internazionali (tra cui il Prof. Vittorio Rubiu Brandi, il Prof. Mounir Bouchenaki, Direttore Generale dell ICCROM, la Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, Direttore dell Istituto Centrale del Restauro, il Prof. Giuseppe Basile, etc.) e di alcuni rappresentanti dei Musei Vaticani (Prof. Arnold Nesselrath, M Maurizio De Luca, M Gianluigi Colalucci, Prof. Ulderico Santamaria, Sig. Fabio Morresi). Il pomeriggio è stato dedicato alla visita dei diversi Laboratori di Restauro dei Musei. Il vasto successo dell iniziativa e i riconoscimenti tributati dai convegnisti italiani e stranieri alla qualità dei Laboratori di Restauro Vaticani costituiscono la migliore conferma dell opportunità di mantenere aperti il dialogo e il confronto con la comunità scientifica internazionale.

all ombra del cupolone 11 Giugno 2008 Il 18 aprile 2007 Suor Lucia terminava serenamente la sua vita terrena. Ad un anno di distanza, S.E. il Card. Lajolo, Presidente del Governatorato, celebrando la S. Messa del mattino nella nostra chiesa di Maria Madre della Famiglia, l ha ricordata insieme a quanti l hanno conosciuta ed amata. La prima domanda, che mi sono posto quando mi è stata fatta presente l opportunità di ricordare Suor Lucia ad un anno dalla sua scomparsa, è stata: come ricordarla? Avrei potuto raccontare tanti episodi, successi nel percorso comune durato oltre 17 anni, anni di lavoro spesi nel tentativo (a volte riuscito, a volte no) di essere sempre all altezza dell incarico che ci era stato affidato. Quante discussioni, quanti scontri (aspri ma sempre leali e rispettosi) con quella Suora tanto preparata e competente, quanto caparbia e decisa! In ricordo di Suor Lucia di Mauro Olivieri Vorrei ricordala, invece, con un episodio che meglio degli altri ne mette in luce l umanità e l attenzione verso gli altri. Correvano per Suor Lucia i giorni della sofferenza, vissuta con fede profonda; forse i più duri e difficili, quando alla speranza subentra la consapevolezza di una situazione difficile. Nella stanza dell Ospedale Santo Spirito, durante uno dei nostri ultimi incontri, mi guardava con i suoi grandi occhi, ancora più prominenti a causa dell implacabile procedere della malattia. Era metà marzo e di lì ad un mese Suor Lucia sarebbe tornata alla casa del Signore. In quell occasione, mi disse: Domani è il compleanno di Sua figlia; le faccia gli auguri di cuore da parte mia. Questa era Suor Lucia: una persona piena di sensibilità, di attenzione e di amore per il prossimo. Dal Paradiso, dove ora amiamo pensarla, Suor Lucia ci guarderà con immutato affetto ed intercederà per noi; ma sono anche sicuro che, se avrà l occasione di vedere i nostri francobolli, non potrà fare a meno di esclamare, come ogni volta che le arrivava tra le mani una emissione nuova: che sporcheria!. Non solo lavoro : i Servizi Economici in visita alla necropoli sulla Via Triumphalis di Maria Adalgisa Ottaviani Suscita un certo effetto, non c è che dire, uscire dalla mensa di servizio, al termine della pausa pranzo, attraversare la strada costeggiando le nuove costruzioni che occupano l area del piazzale di Santa Rosa, scendere appena cinque gradini e trovarsi immersi in una realtà del tutto diversa da quella nella quale quotidianamente svolgiamo il nostro lavoro. Di colpo appare di fronte a noi una necropoli, ricca di corredi e manufatti, mosaici, stucchi e preziosi sarcofagi di duemila anni fa. Alcune iscrizioni e raffigurazioni sulle numerose stele ci ricordano il lavoro svolto in vita e ci fanno sentire non così lontani dai nostri avi. Sono numerose sepolture di famiglie e di persone vissute in un periodo che va dal I al IV sec. d.c., da Augusto a Costantino. Siamo sulla Via Triumphalis, una delle arterie che a raggiera collegavano la Città eterna al resto della penisola. La Via, nata per ricordare il trionfo di Roma su Veio, ha assunto nei secoli altra funzione; infatti, nei terreni che si stendevano ai suoi lati, si è sviluppata un area cimiteriale, dedicata al culto dei defunti; più avanti ancora, la via ha costituito il più comodo passaggio per i pellegrini che si dirigevano verso la più importante di tutte le tombe, quella di Pietro, Princeps Apostolorum. Percorrendo i camminamenti sospesi, appositamente creati in occasione dell ultimo scavo del 2003, abbiamo esaminato con interesse reperti archeologici di rara bellezza, commentando compiaciuti di lavorare in luoghi così ricchi di storia e di avere l opportunità di poterli visitare. Grazie dunque a S.E. il Card. Giovanni Lajolo e a S.E. Mons. Renato Boccardo per la cortese autorizzazione concessa, al Dott. Sabatino Napolitano per l iniziativa promossa e alla Direzione dei Musei per la fattiva collaborazione. Appuntamento alla prossima visita.

11 Giugno 2008 all ombra del cupolone Concerto Mariano di Mons. Giorgio Corbellini Martedì 13 maggio, alle ore 17, in coincidenza con l anniversario della prima apparizione a Fatima della B. V. Maria nel 1917, nella chiesa di S. Maria, Madre della Famiglia, presso il Palazzo del Governatorato, ha avuto luogo un Concerto mariano, su invito dell Em.mo Cardinale Presidente. Introdotto dal saluto ai Concertisti e al pubblico del Cardinale Presidente, che ha presentato il programma, il concerto è stato eseguito dall Orchestra e dal Coro Melos Ensemble di Roma, sotto la direzione del M Filippo Manci. Sono stati eseguiti i seguenti brani: Ave Maria, Te Deum e Regina Coeli di W. A. Mozart, Salve Regina di A. Salieri, Totus tuus di M. Frisina, For unto us a child is born e Amen dal Messiah di G.F. Händel. Vivissimi gli applausi che hanno indotto il M Manci a concedere anche l esecuzione dell Alleluja, sempre dal Messiah di Händel, trascinando in entusiamo l uditorio. Tra gli altri, hanno preso parte al concerto, oltre agli Em.mi Cardinali Lajolo, Law, Arciprete di S. Maria Maggiore, e Coppa, gli Ecc.mi Mons. Renato Boccardo e Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, diversi Ambasciatori accreditati presso la S. Sede con le loro Consorti, e vari dirigenti e dipendenti del Governatorato. Al termine l Em.mo Cardinale Presidente ha ringraziato il Maestro, tutti i componenti dell orchestra e del coro che con la loro efficace esecuzione hanno permesso ai partecipanti di elevare lo spirito verso la Madre del Signore, che a Fatima, come in mille altri luoghi, ha testimoniato quanto abbia a cuore la sorte terrena ed eterna dei suoi figli. NOTIZIE FLASH Il 15 Maggio, a Roma, nella Chiesa di Sant Eligio degli Orefici, il Maestro Maurizio de Luca, Ispettore del Laboratorio di Restauro dei Musei Vaticani, ha tenuto una conferenza presso il Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell Alma Città di Roma, dal titolo: Prime osservazioni sul restauro in corso della Stanza di Eliodoro di Raffaello. Nei giorni 22-29 maggio la Dott.ssa Alessia Amenta, responsabile del Reparto per le Antichità Orientali dei Musei Vaticani, ha partecipato al X International Congress of Egyptologists, a Rodi, presentando la relazione dal titolo The Vatican Mummy Project. A preliminary report of the restoration of the mummy of Ny-Maat-Re (Inv. 25011.6.1). Notizie sportive di calcio...all ombra del Cupolone La relazione documenta i risultati di due importanti operazioni collegate al restauro di una mummia femminile del II sec. a.c. conservata nei depositi, che, mai effettuate prima e sperimentate grazie ad un lungo e fruttuoso lavoro di équipe, hanno suscitato grande interesse e approvazione di esperti del settore. di Francesco Riccardi Il 26 Maggio si è conclusa la stagione calcistica 2007-2008, magistralmente organizzata, come sempre, dal Dott. Sergio Valci, coadiuvato da Enrico Ottaviani, Giancarlo Taraglio, Domenico Ruggiero, Renato Aubert e Maurizio Mastruzzi, che ha visto trionfare le squadre dell Associazione SS. Pietro e Paolo nel campionato e dell Hermes (Musei Vaticani) nella Coppa Vaticana. Nella splendida cornice del campo dell Oratorio di S. Pietro, si è disputata la finale per la conquista della Supercoppa tra la vincente del Campionato Vaticano (Associazione SS. Pietro e Paolo) e della Coppa Vaticana (Hermes Musei Vaticani). La partita, complessivamente equilibrata, ha visto prevalere la squadra dell Hermes dei Musei Vaticani per 1-0. A seguire, si è svolta la premiazione dei vari tornei, da parte del Rev.mo Mons. Gabriele Caccia, Assessore della Segreteria di Stato, del Rev.mo Mons. Joseph Murphy e dell Avv. Gianluigi Marrone. La coppa disciplina è stata vinta dalla squadra New Team (seconda squadra dei Musei Vaticani). Sono stati premiati il capocannoniere del Campionato Corrado Rossi (Cirioni-Fortitudo), il miglior giocatore Giancarlo Catena (Associazione SS. Pietro e Paolo) e il miglior portiere Damiano Bertozzi (Hermes Musei). Speciale menzione anche alla miglior difesa ed al miglior attacco dell Associazione SS. Pietro e Paolo.

6 all ombra del cupolone 11 Giugno 2008 Perchè la Croce [continuazione] IL CUORE CHE PENSA Non disprezzate voi stessi, o uomini: il Figlio di Dio si è fatto uomo. Non disprezzate voi stesse, o donne: il Figlio di Dio è nato da una donna. Non amate però le cose carnali: perché nel figlio di Dio non siamo né maschio né femmina. Non amate le cose temporali, perché se fosse possibile amarle bene, le avrebbe amate l uomo che il Figlio di Dio ha assunto. Non temete gli oltraggi e le croci e la morte, perché se nocessero agli uomini, non le avrebbe sofferte l uomo che il Figlio di Dio ha assunto. O medicina provvida per tutti, che reprime tutti i tumori, che ravviva tutto ciò che è debole, che toglie tutte le escrescenze, custodisce tutto ciò che è vitale, ripara tutte le perdite, corregge tutte le depravazioni! Chi ormai può elevarsi contro il Figlio di Dio? Chi può disperare di sé, se per lui il Figlio di Dio ha voluto essere tanto umile? Chi può stimare beata la vita per quelle cose che il Figlio di Dio ha insegnato doversi disprezzare? A quali avversità potrà cedere colui il quale crede che la natura dell uomo è custodita da tante persecuzioni nel Figlio di Dio? Chi potrà pensare che il regno dei cieli gli è chiuso, se conosce che i pubblicani e le meretrici hanno imitato il Figlio di Dio? Da quale malvagità non sarà preservato chi osserva e ama le parole di quest uomo, nel quale il Figlio di Dio si è offerto a noi quale esempio di vita? Il Capo volle morire per risorgere per primo e per andare in cielo, affinché nel Capo avessero speranza anche le membra, attendendo fiduciose che in loro si sarebbe realizzato ciò che le aveva precedute nel Capo. S. Agostino, De agone cristiano La crocifissione (c. 1904), Odilon Redon (1840-1916). Barber Institute of Fine Arts, University of Birmingham, Inghilterra nche il buon Omero talvolta sonnecchia. Lo si Adice di una caduta di stile o banale svista da parte di qualche poeta di rango o personaggio di classe: episodi occasionali, non pari all altezza consueta, ma perdonabili. Verum operi longo fas est obrepere somnum, aggiunge subito il Poeta di Venosa: in una lunga opera è consentito che s insinui surrettizio il sonno. Dormitat, sonnecchia: è avvenuto, dice Orazio, persino ad Omero, Poeta sovrano, quel greco che le Muse lattar più ch altro mai, come dirà Dante (Inferno 4, 88; Purgatorio 22, 102). Il verbo dormitare, sonnecchiare, lo troviamo anche nel Vangelo: Dormitaverunt omnes, cioè sonnecchiarono tutte, et dormierunt e si abbandonarono al sonno, dice il Vangelo di Matteo (25, 5), e lo dice di tutte le dieci Vergini, delle sapienti come delle stolte: omnes, tutte. Qui l abbandonarsi al sonno, a dir vero, venne provocato, oltre che dalla tarda ora, dalla lunga attesa dello Sposo, che amava (e ama) farsi aspettare. Comunque, tutte, sagge e stolte, si svegliarono a tempo al grido: Ecco lo Sposo! ; senonché solo le sagge avevano la luce necessaria per illuminare il cammino verso la porta della casa dello Sposo. Comunque, nel caso di Omero come delle Vergini sagge, quel dormitare, dormicchiare, è assolto. Con formula piena. L ANGOLO DI CULTURA Quandoque bonus dormitat Homerus (Orazio, Ars poetica 359) Visto che ho evocato Dante, mi viene in mente uno scrittore che, a suo avviso, non sonnecchierebbe mai: è il grande storico romano Tito Livio che non erra, così, perentoriamente, lo qualifica (Inferno 28, 12). Senonchè dello stesso avviso non sono gli oculatissimi colleghi moderni di quel classico, che accusano di non poche affabulazioni non rispondenti alla realtà dei fatti, a partire proprio dalla fondazione di Roma, da cui inizia la sua narrazione (Ab urbe condita libri). Per esempio, il nome di Roma non deriverebbe da Romolo, come egli asserisce (condita urbs conditoris nomine appellata, la città fondata ebbe nome dal fondatore) (l.c. 1,17), perché, al contrario, sarebbe il nome di Romolo che deriva da Roma. Tito Livio è comunque assolto, anche lui, dal sonnecchiare, perché il suo longum opus constava di ben 142 libri, di cui solo 35 hanno superato le traversie della stessa storia romana e post-romana. E, del resto, se Tito Livio talvolta sonnecchiò, ciò vale anche dello stesso Dante, per esempio, nelle seguenti terzine, che sono tanto belle, che non mi riesce di decidermi a non citarle per intero: O superbi cristian, miseri lassi, che, della vista della mente infermi, fidanza avete ne retrosi passi,

11 Giugno 2008 all ombra del cupolone non v accorgete voi che noi siam vermi nati a formar l angelica farfalla, che vola alla giustizia sanza schermi? Di che l animo vostro in alto galla, poi siete quasi entomata in difetto, sì come vermo in cui formazion falla? (Purgatorio X, 121-129). Dove sonnecchia il Divino Poeta? Sonnecchia in quell entomata (insetti) dove il plurale dell originale greco è éntoma, da éntomon, entómou, seconda declinazione, e non entómata, da éntoma, entómatos, terza declinazione, che non esiste. Anche Dante è scusato. Oltre al fatto che il suo è un opus longum, egli non conosceva il greco, ma solo il latino (e come!), tanto che un suo verso dice: sì che raffigurar m è più latino (Paradiso III, 63), come per dire m è più familiare, agevole. E poi aveva bisogno di una sillaba in più per far l endecasillabo. Se i pazienti lettori di All ombra del Cupolone, confrontati con le peregrine disquisizioni e digressioni fin qui esibite, non dormitaverunt et dormierunt,cioè non hanno trovato il testo troppo soporifero, possono avventurarsi in questa seconda ed ultima parte della nostra lezione. Visto che ho parlato della Roma di Tito Livio, mi viene in mente un altro verso di Dante, a proposito di Roma, sul quale udite! avvenne niente meno che ad un Papa, e addirittura al grande Giovanni Paolo II (ma più probabilmente al suo ghost writer) di dormitare. Fu nel solenne discorso al Parlamento, a Camere riunite, del 14 novembre 2002. Il Papa disse (gli fecero dire!): Da questa antichissima e gloriosissima città, da questa Roma onde Cristo è romano, secondo la ben nota definizione di Dante, etc. (Purgatorio 32, 102). Ma il buon Dante non intendeva affatto la Roma, imperiale o papale che fosse, bensì il Paradiso, e voleva solo dire, con un linguaggio metaforico caro ai poeti: Quella città di cui Cristo è cittadino, e ciò proprio in contrapposizione alla Roma terrena, come appare dal contesto più completo delle parole di Beatrice a Dante, ed in particolare dai seguenti versi: E sarai meco sanza fine cive / di quella Roma, onde Cristo è romano (Purgatorio 32,101 102): parole che sottintendono polemicamente che Cristo non è cittadino della Roma dei Papi, per la quale Dante, per dire ciò che ne pensava, non usava perifrasi diplomatiche (cfr. Paradiso 37, 25-27), ma della Città superna. Così anche di un Papa può ben dirsi non senza indulgenza, per lui, plenaria (!) aliquando et bonus dormitat Polonus. Ma tutto questo sfoggio di erudizione su All ombra del Cupolone, che agli sprovveduti potrebbe apparire gratuito, a che cosa può mai mirare? I suoi intelligenti lettori hanno già capito: gratuito non può essere, perché mira a dire, anzi, a dimostrare, che anche un gran Foglio, come il nostro (!), può talvolta sonnecchiare. E capitato nel n. 2 dell anno 2, pubblicato l 11 aprile 2008, dove a pag. 2 si dice che la larghezza della bandiera dello Stato della Città del Vaticano nell allegato alla Legge fondamentale risulta maggiore dell altezza errore pressoché incredibile - mentre le dimensioni sono del tutto uguali; e poi a pag. 3, dove la foto del Cortile della Pigna è indicata a sinistra, mentre è a destra di chi guarda (e quindi molti anche perché presi da un colpo di sonno - non hanno potuto vederla); e, come se non bastasse, a pag. 5, dove l ultimo pezzo ha perso una riga, lasciando il partecipe lettore a bocca asciutta. Il lettore sappia dunque che al Sig. Giorgetti, andato in pensione per raggiunti limiti di età, i colleghi gendarmi avevano consegnato un piccolo dono in segno di amicizia e di affetto. Delicati sentimenti ai quali All ombra del Cupolone volentieri, seppur tardivamente, si associa. Per concludere: bisogna dire che se scusabile è Omero, e poi Tito Livio, e poi Dante, e poi Giovanni Paolo II vedete in che compagnia ci troviamo molto più il ripetuto dormitare è scusabile per un foglio come All ombra del Cupolone : primo, perché è logico che alla grande e fresca ombra del Cupolone si sonnecchi più gradevolmente (ciò, beninteso, non si riferisce affatto agli uffici del Governatorato retrostanti alla Cupola); secondo, perché quel numero del Cupolone è uscito in data 11 aprile, e come ognun sa: aprile dolce dormire! Se vuoi veramente vedere il male, non essere cieco: guardalo alla luce del bene. Tagore all ombra del Cupolone va in ferie! Anche se d estate l ombra è assai più desiderata e ricercata che negli altri periodi dell anno, all ombra del Cupolone sospenderà la sua pubblicazione nei mesi estivi. Il n. 4 uscirà regolarmente alla ripresa ordinaria del lavoro, nel mese di ottobre. Buone Vacanze a tutti. Dante e Omero, particolare dal Parnaso di Raffaello. Stanza della Segnatura. Musei Vaticani.

8 all ombra del cupolone 11 Giugno 2008 LA LOGICA DEI GRANDI Logica Matrimoni Hanno formato una nuova famiglia: - Stefano Filippini e Katia Zaza (07/04); - Maurizio Simonetti e Gisella Cavalcante de Lima (12/04); - Hovik Poghosyan e Tetyana Cruschochova (20/04); - Loriano Lunatici e Claudia Schiaroli (03/05); - Paolo Pardini e Barbara Tomassi (12/05); - Stefano De Santis e Stefania Bani (16/05); - Mirko Meloni e Debora Pietropaoli (17/05); - Micaela Pernarella e Alfredo Coppo (17/05); - Gianni Serini e Alessia Dragone (17/05); - Simone Medici e Giulia Andreoli (23/05); - Maurizio Leoni e Maila Paulicevich (06/06); - Luca Landolfi e Valentina Borghese (07/06). Ci sono anch io! Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli: - Tiziano (14/04), di Vincenzo Scaccioni; - Daniele (15/04), di Rocco Torcivia; - Francesco (23/04), di Antonio De Santis; - Aurora (10/05), di Daniele Cherubini; - Gianmarco Maria (16/05), di Davide Giulietti e Loriana Moschini; PER FARE BUON SANGUE Abramo Lincoln trionfava in molte discussioni soltanto per la forza della sua logica. Una volta, non essendo riuscito a far capire ad un oppositore caparbio che il suo ragionamento era errato, Lincoln gli disse: Vediamo un po. Quante zampe ha una mucca? Quattro, naturalmente, rispose l altro, pronto. Giusto, disse Lincoln. E se chiamassimo zampa anche la coda della mucca, quante zampe avrebbe l animale? Cinque, naturalmente! Ecco dov è il vostro sbaglio, disse Lincoln; Non basta chiamare zampa la coda d una mucca per farla diventare una zampa. Età Venne a far visita al Manzoni un vecchio che si vantava di avere una tardissima età. Quando se ne fu andato, il servitore fece osservare allo scrittore che gli pareva impossibile che quello avesse tutti gli anni che diceva di avere. Il Manzoni rispose: Ne avrà raccattato qualcuno di quelli che buttan via le signore. L età che si vorrebbe avere rovina quella che si ha. NOTIZIE LIETE E...TRISTI Nella luce della Gerusalemme celeste Con fede in Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la vita e l immortalità per mezzo del Vangelo, ricordiamo i nostri colleghi: - Francesco Palmiotto (20/04), Direzione dei Servizi Tecnici; - Antonietta De Riggi (09/05), Direzione dei Musei; - Giovanni Cecchini (31/05), Direzione dei Musei. Ed inoltre i familiari di alcuni colleghi: - Domenico (21/04), padre di Anna Castaldi; - Francesco Giacobbe (25/04), padre di Roberto Baffa; - Angelo (25/04), fratello di Claudio Farina; - Pierluigi Pettinelli (03/05), marito di Laura Pescetelli; - Pasqua Rosa Massullo (07/05), madre di Andrea Antonio Candela. notizie di varia vaticanità ANNO 2 N. 3 - Caterina (01/06), di Paolo Casiccio. REDAZIONE presso Mons. Vice Segretario Generale IMPAGINAZIONE Alessandra Murri (Ufficio Vendita Pubblicazioni e Riproduzioni) STAMPA Tipografia Vaticana