SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA CITTADINO



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SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA CITTADINO

IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA Premessa L impianto in oggetto è stato progettato con l obiettivo di garantire un adeguato controllo del territorio comunale basandosi sulla scelta, concordata con i responsabili dell Ufficio di Polizia Municipale, dei punti di controllo di maggior interesse. Il Comune di Maruggio con la vicina località turistica Campomarino, ha beneficiato di un finanziamento per la realizzazione del sistema di videosorveglianza cittadino il cui progetto è stato denominato Maruggio in safety e pertanto la complessità dell impianto, compatibilmente con le risorse finanziare disponibili, è risultata essere un compromesso tra qualità del sistema e degli apparati e scelta dei siti di controllo. Non essendoci preesistenti sistemi di videosorveglianza, a parte qualche apparato isolato ed ormai obsoleto o non funzionante, l impianto deve essere progettato ex-novo. Rete di connessione Di solito la scelta tecnica più ovvia, per interconnettere i siti di ripresa, è quella in fibra ottica essendo la più affidabile ed anche quella che permette una maggiore larghezza di banda che si traduce in una migliore qualità e fluidità delle immagini fornite dalle telecamere dislocate sul territorio. Non esistendo la possibilità di utilizzare tale sistema di comunicazione a causa degli alti costi di cablaggio, si è scelta la soluzione radio con tecnologia HIPERLAN (HIgh PErformance Radio LAN) che permette di collegare dispositivi dotati di porta ETHERNET (computer, telecamere, ecc.) in una rete IP virtuale con collegamenti a lunga distanza (decine di chilometri) come se fossero in rete locale. Apparati di ripresa Il progetto prevede l installazione di tre tipologie di telecamere: (FBG) Fisse o brandeggiabili ad alta definizione e corta focale (obiettivo grandangolare) per riprese in aree senza modifica dell inquadratura prestabilita. (PTZ) A focale variabile sempre ad alta definizione con possibilità di orientamento spaziale per riprese in aree con possibilità di modifica del punto di interesse da parte di un operatore nel centro di controllo del sistema. (FLT) Fisse ad altissima sensibilità e velocità di ripresa e focale lunga (teleobiettivo) per il riconoscimento delle targhe delle vetture transitanti per le principali vie di accesso al centro urbano. Tutte le telecamere dovranno essere di tipo IP (Internet Protocol), cioè totalmente digitali o trasformati in tali tramite opportuni encoder, ed essere in grado di collegarsi direttamente ad una rete informatica tramite presa di rete. Queste telecamere generano un segnale streaming video digitale già pronto per essere gestito attraverso computer. La gestione e la registrazione delle telecamere si effettuerà da PC con un apposito software in dotazione. Per limitare anche le complessità legate al cablaggio, ove possibile si utilizzeranno dispositivi che supportano la tecnologia PoE (Power of Ethernet) che permette di alimentare le apparecchiature utilizzando lo stesso cavo LAN che le collega alla rete dati Ethernet. Tale sistema è possibile solo se l apparato ha un limitato assorbimento di corrente, diversamente si useranno alimentatori dedicati.

Le telecamere fisse FBG saranno installate in modo stabile con riferimento al punto di ripresa prescelto. L orientamento iniziale sarà facilitato da un supporto a brandeggio che permetterà un agevole posizionamento. Si è scelto di utilizzare telecamere professionali ad alta definizione con una risoluzione minima di 720 punti a scansione progressiva che garantisce immagini più stabili rispetto a quella interlacciata. Il sensore da almeno 1,4 Megapixel, dovrà avere una sensibilità di almeno 0,5 lux e gestire automaticamente il guadagno nelle varie condizioni di luminosità ambientale. Pur essendo destinate a riprese fisse, l ottica dovrà essere a focale variabile per consentire una regolazione in fase di installazione per ottenere un ottimale angolo di ripresa. La velocità dell otturatore sarà regolabile automaticamente per consentire le riprese più nitide nelle varie condizioni di luminosità. Per consentire il trasferimento di immagini di qualità anche su reti con larghezza di banda limitata, la telecamera dovrà supportare il formato di compressione H.264 con un frame rate di almeno 30 fps alla risoluzione di 1280x720 punti. Le telecamere fisse, saranno installate in un involucro con grado di protezione IP66 per proteggerle sia dagli agenti atmosferici ma anche da eventuali atti vandalici. Poiché tali involucri sono dotati in genere di vetro anteriore, per evitare il formarsi di condensa davanti all obbiettivo, l involucro dovrà essere predisposto con un sistema di riscaldamento integrato. Nel caso di aree estese da sorvegliare rispetto al punto ripresa, si è scelto di utilizzare telecamere PTZ, che possono essere orientate dal centro di controllo tramite un apposito software. La regolazione prevede sia l orientamento rispetto al piano orizzontale (destra e sinistra: funzione Pan) che quella rispetto al piano verticale (su e giù: funzione Tilt). Con queste regolazioni, insieme alla funzione Zoom, è possibile inquadrare qualunque punto interessato nella zona di copertura. A livello prestazionale queste telecamere dovranno soddisfare le specifiche già indicate per quelle fisse riguardo alla risoluzione, la compressione H.264, ecc. Per quanto riguarda l involucro, le telecamere PTZ per esterni sono alloggiate in una custodia a cupola (Dome) che essendo in plexiglass non presenta problemi di condensa e non necessita di sistemi di riscaldamento integrato. Le telecamere per lettura targhe infine, devono avere caratteristiche specifiche per questo tipo di ripresa. Essendo destinate ovviamente all esterno, sono già predisposte in involucro stagno con grado di protezione elevato e non inferiore a IP66. La differenza sostanziale tra una telecamera ordinaria ed una per lettura targhe è legata alla presenza di un obbiettivo a lunghezza focale lunga (teleobbiettivo), con il quale si riesce ad inquadrare solo metà carreggiata e pertanto per sorvegliare una strada è necessario montare una coppia di queste apparecchiature affiancate. Altra differenza molto importante è la presenza di un sensore ad acquisizione di tipo Global Shutter con il quale l insieme dei pixel dell immagine vengono catturati istantaneamente, mentre con i sensori ordinari denominati Rolling Shutter i pixel vengono catturati in sequenza ed anche se ciò avviene abbastanza rapidamente, oggetti in movimento come le targhe delle vetture potrebbero non apparire nitidi. Sistemi di illuminazione Pur essendo le telecamere dotate di sensori a bassissima luminosità, per i punti di osservazione situati nelle zone periferiche, il progetto prevede la dotazione di un proiettore a LED ad attivazione automatica con lunghezza d onda di emissione nel campo dell infrarosso e che garantisca una adeguata illuminazione dell area per almeno 80 100 metri. Questo riguarda ovviamente solo i siti in cui sono

presenti le telecamere fisse di contesto e non le PTZ che saranno invece installate in zone adeguatamente illuminate anche di notte. Molto importante è la posizione del proiettore quando sul palo di installazione oltre alla telecamera di contesto, esiste anche una coppia di telecamere per lettura targhe. Queste ultime infatti sono già dotate di un proprio illuminatore integrato che è in genere adattivo rispetto alle condizioni di luce presenti durante la ripresa. Per evitare che l illuminatore della telecamera di contesto disturbi le telecamere per la lettura targhe è opportuno montare gli apparati in modo diametralmente opposto come illustrato in figura. La presenza dell illuminatore montato anche ad una certa distanza dalla telecamera di contesto permette un ulteriore vantaggio. Infatti la luce all infrarosso, pur essendo invisibile all occhio umano, nei mesi estivi attrae inevitabilmente insetti e farfalle notturne, lasciando liberi così gli obiettivi delle telecamere da questi animali con indubbi vantaggi ai fini della nitidezza delle immagini. Punti di ripresa Con riferimento agli elaborati grafici allegati, sono stati individuati i siti indicati nella tabella seguente con le relative dotazioni di ripresa per un totale di 24 telecamere. UBICAZIONE FBG PTZ FLT A MUNICIPIO CENTRO DI CONTROLLO 2 B CIMITERO 1 2 C VIA ROMA 1 2 D VIA CROCIFISSO 2 E 1 PIAZZA SAN GIOVANNI 1 F PIAZZA DEL POPOLO 1 G SCUOLA ELEMENTARE 1 H SCUOLA MATERNA 1 I VIA PER MARE 3 L 1 STADIO COMUNALE 1 M VIA ARMANDO DIAZ 1 2 N TORRE DELLE MOLINE 1 N 1 VIA DANTE ALIGHIERI 2 TOTALE 13 5 6

A - Municipio La casa comunale è il sito in cui sarà ubicato il centro di controllo dove fluiranno tutti i dati di ripresa su un server di rete. Le telecamere saranno fissate alle pareti dell edificio ed inquadreranno l antistante Corso Vittorio Emanuele in entrambe le direzioni. Data la vicinanza al centro di controllo, queste saranno le uniche telecamere cablate direttamente attraverso cavo di rete. Essendo la via adeguatamente illuminata anche nelle ore notturne, non è prevista l installazione di un illuminatore. B Cimitero, C via Roma, M via Armando Diaz Questi punti di ripresa sono simili per apparati di installazione, cioè due telecamere lettura targhe orientate in uscita dal centro abitato, ed una telecamera di contesto con illuminatore orientata in entrata. Le postazione B controlla il transito di accesso al comune di Maruggio rispettivamente dalle s.p. 130 e 131 (Monacizzo e Torricella), la postazione C controlla quello dalla s.p. 136 (Manduria), mentre la postazione M controlla il traffico in transito sulla s.p. 122 litoranea verso Campomarino da San Pietro in Bevagna e viceversa. D via Crocifisso, H scuola materna, I via per Mare, N 1 via Dante Alighieri Queste postazioni sono dotate esclusivamente di telecamere di contesto (una in H, due in D ed N 1 e tre in I). Le strade in uscita da Maruggio verso Avetrana (D) e Campomarino (I), sono state ritenute più importanti a livello di controllo contestuale e non sono presenti dispositivi per la lettura delle targhe. La postazione di via Dante Alighieri (N 1 ) a Campomarino è particolarmente importante nei mesi estivi ed è, al contrario delle altre postazioni, mancante di illuminatore essendo la strada illuminata anche nelle ore notturne. In questa postazione la mancanza di dispositivi per la lettura targhe è giustificata in quanto le telecamere di contesto possono svolgere analoga funzione a causa del traffico veicolare presente nei mesi di interesse. E 1 - piazza San Giovanni, F - piazza del Popolo, G - scuola elementare, L 1 - stadio comunale, N - Torre delle Moline In queste postazioni, data la vastità dell area da controllare, saranno installate solo telecamere PTZ controllabili dal centro operativo. Connettività degli apparati HiperLAN è una tecnologia d accesso wireless a larga banda basata su standard ETSI con prestazioni simili al Wi-Fi per quanto riguarda la capacità di banda, ma nettamente superiori per quanto riguarda la copertura e la possibilità di realizzare reti cosiddette triple-play cioè capaci di integrare trasmissioni dati, voce e video. Questa tecnologia consente, a differenza del Wi-Fi, di raggiungere distanze superiori (fino a 20 Km) anche in presenza di ostacoli (NLoS). In Italia la legislazione vigente prevede per tali sistemi di trasmissione una potenza massima non superiore ad un Watt di potenza equivalente irradiata dall antenna isotropa (EiRP) che comunque è sufficiente per coprire distanze anche superiori a quelle citate pur di trovarsi in uno spazio libero da ostacoli. Grazie all OFDM (multiplexing a divisione di frequenza ortogonale), la connessione può sfruttare anche i cammini multipli generati da fenomeni di fading con un alta qualità di ricezione Il sistema di comunicazione HiperLAN è commercializzabile Italia liberamente in quanto utilizza il range di frequenze 5,470 5,725 GHz previsto dal Piano di Ripartizione delle Frequenze per applicazioni Radio Lan. In linea di principio la tecnologia HiperLAN consente di realizzare collegamenti Punto-Punto (PTP) e Punto-Multipunto (vedi figura).

Nella fattispecie la rete è stata strutturata in una configurazione a stella, dove i punti nodali coincidono anche con i punti di ripresa tranne nel caso della Torre Faro dello stadio comunale (punto L) che è l unica a non essere dotata di telecamere. Ai fini della verifica delle tratte radio, il territorio su cui sorgerà l impianto è essenzialmente pianeggiante. Tramite misurazioni con sistema GPS, per ogni punto di trasmissione e/o ricezione sono state rilevate le coordinate geografiche di latitudine e longitudine e quelle altimetriche in modo da poter scegliere adeguatamente i pali su cui montare i ponti radio. Negli elaborati grafici sono indicate le distanze e gli angoli di puntamento delle tratte relative, per agevolare l installatore nel montaggio ei ponti radio.

RILIEVO GPS LATITUDINE (gradi) LONGITUDINE (gradi) ELEVAZIONE (metri) A MUNICIPIO CENTRO DI CONTROLLO 40,323 17,570 27,49 B CIMITERO 40,324 17,564 29,13 C VIA ROMA 40,329 17,574 32,43 D VIA CROCIFISSO 40,323 17,575 27,16 E BIBLIOTECA 40,318 17,573 25,50 E 1 PIAZZA SAN GIOVANNI 40,318 17,573 25,23 F PIAZZA DEL POPOLO 40,322 17,572 27,29 G SCUOLA ELEMENTARE 40,318 17,571 30,64 H SCUOLA MATERNA 40,317 17,570 31,85 I VIA PER MARE 40,316 17,568 22,94 L TORRE FARO STADIO COMUNALE 40,314 17,571 17,70 L 1 STADIO COMUNALE 40,315 17,570 19,19 M VIA ARMANDO DIAZ 40,300 17,571 8,83 N TORRE DELLE MOLINE 40,299 17,564 6,69 N 1 VIA DANTE ALIGHIERI 40,299 17,564 8,23 Dalla tabella seguente, si evince come non vi siano apprezzabili dislivelli e pertanto la scelta del tipo di palo è stata vincolata solo dalla presenza di eventuali ostacoli lungo la tratta considerata. TRATTA DISTANZA (metri) DISLIVELLO (*) (metri) ANGOLO (gradi) ATTENUAZIONE DELLA TRATTA (db) ATTENUAZIONE TOTALE (db) POTENZA IN RICEZIONE (**) (dbm) GUADAGNO ANTENNA (db) N 1 - N 41,35-1,54-2,13 79,7 99,7-35,7 17 N - M 611,3 2,14 0,20 103,1 128,9-64,9 17 M - L 1586,5 8,87 0,32 111,4 139,3-75,3 17 I - L 323,5-5,24-0,93 97,6 122,0-58,0 17 L 1 L 146,2-1,49-0,58 90,7 113,4-49,4 17 H L 334,8-14,15-0,04 97,9 122,4-48,4 20 L G 415,5 12,94 1,78 99,8 124,7-60,7 17 G A 546,2-3,15-0,33 102,1 127,7-63,7 17 D E 214,9-1,66-0,44 94,0 117,6-53,6 17 E 1 E 21,2 0,27 0,73 73,9 92,4-28,4 17 E A 330,4 1,99 0,35 97,8 122,2-58,2 17 F A 151,8 0,20 0,08 91,0 113,8-49,8 17 C A 580,7-4,94-0,49 102,7 128,3-64,3 17 B A 535,2-1,64-0,18 102,0 127,5-63,5 17 (*) VALORI A TERRA (**) CALCOLATA CON UNA POTENZA IN TRASMISSIONE PARI A 30dBm

La tabella indica anche l attenuazione lungo la tratta e la potenza sul ricevitore in base al guadagno dell antenna prescelta per il ponte radio. Tale valore è stato determinato ipotizzando la massima potenza di trasmissione consentita dalle norme (30dBm = 1 W) e che comunque il sistema autoregolerà sulla base della qualità del collegamento; lo standard ETSI HiperLAN è in partica uguale a IEEE 802.11a ma con qualche limitazione addizionale obbligatoria come il TCP (Transmitter Power Control), cioè la capacità dell apparato Hiperlan di modificare istantaneamente la sua potenza di trasmissione in funzione di diversi fattori. In altre parole gli apparati usano solo la potenza necessaria a portare a buon fine la trasmissione. Quindi se i due apparati sono vicini tra loro, la potenza sarà di soli pochi mw, mentre se sono lontani, si può arrivare anche a 1W ovvero 30dBm +/- 3dB. Per il calcolo dell attenuazione lungo le tratte, si è fatto ricorso alla nota espressione: dove d è la distanza e è la lunghezza d onda, data dal rapporto tra la velocità di propagazione e la frequenza di trasmissione f. Dato che la frequenza di trasmissione è pari a 5,6 GHz (valore medio della banda HiperLAN), la relazione precedente può essere scritta: Se la lunghezza della tratta viene fornita in chilometri, si ottiene: che può essere semplificata, separando il termine costante da quello variabile: Si ottiene in definitiva: che fornisce direttamente il valore in decibel dell attenuazione nello spazio libero alla frequenza media di 5,6 GHz nota la distanza della tratta in chilometri.

L attenuazione totale è stata calcolata con un aumento del 25% sul valore teorico per tener conto di tutte le perdite dei collegamenti. Tale ipotesi è giustificata in quanto nessuna tratta presenta particolari criticità. I sistemi di trasmissione dei segnali tra le varie postazioni e la sala di controllo, sono stati dimensionati in base al numero dei canali video che devono attraversare le diverse tratte radio. Per ottenere immagini fluide è stata assegnata ad ogni tratta radio una banda non inferiore a 5 Mbps per ogni segnale video La tabella che segue riassume, quindi, il calcolo della banda necessaria per ciascuna tratta, calcolata sulla base della topologia della rete radio indicata nella figura precedente TRATTA DISPOSITIVI DI RIPRESA THROUGHPUT (Mbps) DATA RATE MAX (Mbps) N 1 - N 2 10 54 N - M 3 15 300 M - L 6 30 54 I - L 3 15 54 L 1 L 1 5 54 H L 1 5 54 L G 11 55 (*) 2x300 G A 12 60 (*) 2x300 D E 2 10 54 E 1 E 1 5 54 E A 3 15 300 F A 1 5 54 C A 3 15 300 B A 3 15 300 (*) RIPARTITA SU DUE PONTI RADIO La tabella mostra un apparente sovradimensionamento, in realtà ponti radio forniscono il massimo data rate solo con la minima attenuazione ed inoltre la maggiore capacità in relazione alle apparecchiature installate, permetterà in futuro integrare ed espandere il sistema in base a nuove esigenze senza aggravio di costi. Sicurezza e privacy Per gli impianti di videosorveglianza in ambito comunale, recentemente il Ministero degli Interni ha emanato un direttiva (Documento Tecnico) al quale i nuovi impianti devono adeguarsi. Tale direttiva si è resa necessaria in quanto in passato la scelta prestazionale dei sistemi di videosorveglianza era lasciata a libero arbitrio delle amministrazioni comunali e in taluni casi, l utilizzazione, talora impropria e non sempre funzionale di tali sistemi, ha generato diseconomie a causa di un inappropriato investimento di risorse pubbliche da parte degli Enti locali e da una non costante corrispondenza alle

effettive esigenze di sicurezza del territorio, con riguardo anche alla scelta delle soluzioni tecnologiche adottate. Scopo del Documento Tecnico è quello di definire le linee guida per consentire il trasferimento delle immagini rilevate da un generico impianto di videosorveglianza ad un sistema di storage per la memorizzazione delle stesse per motivi di sicurezza e vengono individuate le caratteristiche di riferimento per i nuovi impianti di videosorveglianza cittadina. Riportiamo le caratteristiche indicate nel Documento. Telecamere di contesto Le telecamere di contesto, fisse, dovranno essere tali da permettere una visione quanto più ampia dell area di ripresa. Le caratteristiche tecniche degli apparati di ripresa dovranno essere rispondenti alle caratteristiche minime di seguito descritte: telecamera IP nativa, aggiornabile via IP; ottica fissa intercambiabile o varifocal, da individuare in funzione delle esigenze operative con angolo di ripresa indicativo compreso tra 20 e 120 ; tecnologia del sistema di ripresa mediante sensore di tipo CMOS o CCD a colori; sensibilità del complesso di ripresa almeno 0,5 Lux in modalità colore (day) e almeno 0,05 Lux in modalità B/N (night) misurati a 50 IRE; risoluzione minima del sensore: full HD (1920xl080); caratteristiche minime del flusso video: 1.3 megapixel (1280xl024) e non inferiore 9 fps; modalità di funzionamento di tipo "day&night" con commutazione automatica; algoritmo di compressione dei flussi video: Motion JPEG, H264 e sue evoluzioni; algoritmo di trasporto dei flussi video: RTSP; Funzionalità di Activity Detector incorporate; Client NTP; n l ingresso d allarme a bordo camera; n l uscita; controllo del guadagno, white balance: automatici e regolabili via software; compensazione del controluce di tipo automatico; Possibilità di alloggiare software di analisi video direttamente sulla camera; alimentazione: in bassa tensione con valore non superiore ai 48 Vac, PoE classe 3); Allarme antimanomissione, al minimo è richiesta la gestione dei seguenti allarmi: - apertura custodia; - perdita del segnale video; - offuscamento telecamera; - modifica dell inquadratura (spostamento della telecamera) condizioni di esercizio: sarà cura della ditta individuare la tipologia di custodia per la singola telecamera in funzione delle condizioni climatiche minime e massime (temperatura, umidità) del luogo di installazione in modo che sia garantito il corretto funzionamento per tutto l arco dell anno e comunque in un intervallo non inferiore a (-10 ;+45 ) e umidità (20%;80%); grado di protezione della custodia: l apparato deve essere protetto dagli agenti atmosferici quali pioggia, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione garantendo così il livello massimo di funzionamento e comunque non inferiore a IP65, eccetto nei casi estremi in cui si richieda una tenuta stagna per cui il valore va esteso a IP66; Fornitura SDK per sviluppo terze parti.

Telecamere di osservazione Le telecamere dovranno essere brandeggiabili, dovranno assicurare la completa visione a 360 sul piano orizzontale, e 180 sul piano verticale e non dovranno consentire ad un osservatore esterno di individuare l area inquadrata. Le caratteristiche tecniche degli apparati di ripresa dovranno essere rispondenti alle caratteristiche minime di seguito descritte: telecamera IP nativa, aggiornabile via IP; telecamera a colori di tipo "DAY/NIGHT"; matrice attiva del sensore con numero di pixel non inferiore 704 x576 (4CIF); frame rate non inferiore a 15fps; sensibilità del complesso di ripresa almeno 0,5 Lux in modalità colore (day) e almeno 0,05 Lux in modalità B/N (night) misurati a 50 IRE; obiettivo autofocus con zoom (minimo 25X ottico con minimo F.l.8, auto iris); algoritmo di compressione dei flussi video: Motion JPEG, H264 e sue evoluzioni; algoritmo di trasporto dei flussi video: RTSP; brandeggio a velocità variabile orizzontale di tipo endless e verticale controllabile da remoto; PTZ meccanico; Funzionalità di Activity Detector incorporate; Client NTP; n 16 Posizioni angolari preselezionabili (Preset); n 8 Sequenze di Preset (Tour); n l ingressi d allarme a bordo camera; almeno n l uscita d allarme a bordo camera; n 8 Zone di esclusione (Privacy Mask). Pattugliamento automatico; alimentazione: in bassa tensione con valore non superiore ai 48 Vac, oppure PoE classe 3); condizioni di esercizio: sarà cura della ditta individuare la tipologia di custodia per la singola telecamera in funzione delle condizioni climatiche minime e massime (temperatura, umidità) del luogo di installazione in modo che sia garantito il corretto funzionamento per tutto l arco dell anno e comunque in un intervallo non inferiore a (-10 ;+45 ) e umidità (20%;80%); grado di protezione della custodia: l apparato deve essere protetto dagli agenti atmosferici quali pioggia, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione garantendo così il livello massimo di funzionamento e comunque non inferiore a IP65, eccetto nei casi estremi in cui si richieda una tenuta stagna per cui il valore va esteso a IP66; Fornitura SDK per sviluppo terze parti. Architettura di rete Il sistema di video sorveglianza si dovrà basare su un architettura di rete IP che permette la connessione tra gli apparati di campo e le sale apparati/sale controllo. In funzione dei mezzi trasmissivi da utilizzare (ad es. fibra ottica, apparati wireless) le scelte architetturali dovranno rispettare in ogni caso i requisiti di seguito riportati: Capacità di banda necessaria al trasferimento delle immagini in funzione delle caratteristiche delle telecamere e della topologia della rete di trasporto. Crittografia dei flussi video in accordo a quanto richiesto al paragrafo 3.3.1 comma f) dal Provvedimento in Materia di Videosorveglianza del 08/04/10 del Garante per la Privacy (utilizzo di reti pubbliche e connessioni wireless); Affidabilità;

Eventuale ridondanza. Videoserver I videoserver devono essere in grado di acquisire, in contemporanea, tutti i flussi provenienti dalle telecamere, che vengono convogliati nel sistema rispettando i seguenti requisiti: Gestione camere di differenti produttori, piattaforma aperta. Live View fino a 30 o più FPS; Gestione dei flussi video con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG4/H264; Funzionalità di NVR; Esportazione file archiviati con crittografia; Gestione PTZ Patrolling; Funzionalità di WEB Client; Funzionalità di Mobile Client; Gestione Mappe; Integrazione con video analisi; Controllo I/O ed eventi, Sistemi Operativi di ultima generazione (piattaforme a 64 bit); Supporto multi stream per camera; Video Motion Detection (VMD) integrato con gestione zone di esclusione; Supporto canali audio Full-Duplex; Preset Positions per camera; Gestione Preset su Evento; Preset Patrolling; Privacy masking; Ricerca automatica ed auto riconoscimento delle telecamere; Export e import di configurazioni; Gestione e esportazione di archivi storici contenenti tutte le informazioni relative agli eventi di stato del sistema e le operazioni compiute dagli addetti (file di log) Fornitura di SDK per sviluppo applicazioni di terze parti. I video server devono prevedere un alimentazione ridondata. Sistema di Registrazione Il sistema di registrazione e conservazione dei filmati, anche nell ottica delle finalità d impiego da parte dell Autorità Giudiziaria, deve consentire: l archiviazione schedulabile con Playback; la capacità di registrazione per singola camera con gestione del pre e post allarme; la memorizzazione delle immagini provenienti da tutte le telecamere al massimo framerate possibile; l archiviazione di flussi con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG4/H264; la registrazione delle immagini deve avvenire in forma cifrata per garantirne la riservatezza e l integrità; l esportabilità (da locale o da remoto) dei filmati con corredo di specifico visualizzatore per la decifratura e verifica dell integrità degli stessi; la capacità di storage deve essere dimensionata per la registrazione contemporanea di tutte le telecamere al massimo frame rate consentito dalle stesse e/o dalla connettività, per un periodo di almeno 7 gg di 24h

Centrale operativa La centrale operativa è il luogo fisico, sicuro e non accessibile se non a personale autorizzato, dove è presente la postazione di monitoraggio per la gestione e registrazione delle immagini e dove sono centralizzate tutte le segnalazioni video e dati. Sarà ubicata presso locali a piano terra del Municipio e sarà suddivisa in due locali dei quali uno destinato al server per l archiviazione dei dati e l altro destinato al centro di controllo vero e proprio dove sarà possibile visionare la situazione in tempo reale. Il server dovrà essere in grado di memorizzare una notevole quantità di informazioni per un certo tempo in modo da permettere un analisi a posteriori dei filmati per un intervallo adeguato prima della loro cancellazione. Il Documento Tecnico succitato dispone che le immagini fornite dalle telecamere devono essere registrate con il massimo frame rate consentito per 24 ore al giorno per 7 giorni consecutivi prima di essere cancellate. Non è facile prevedere quanta memoria sia necessaria in quanto la codifica H.264 o MPEG 4 è di tipo compresso e la dimensione dei file di registrazione dipendono oltre che dalla risoluzione e dal frame rate, anche dalla complessità della scena. Immagini statiche, come le riprese notturne su strade periferiche, richiedono poca memoria; strade affollate o piazze con molti oggetti in movimento, occupano una maggiore quantità di memoria. Tuttavia si può ipotizzare che un video in formato H.264 abbia bisogno mediamente di circa 1,5 GB per ogni ora di registrazione, pertanto avremo in totale: Quindi il server dovrà essere dotato di hard disk per complessivi 6 TB oltre allo spazio necessario per il sistema operativo e per il software di gestione ai quali sarà dedicato apposito supporto di memorizzazione. Oltre al server di memorizzazione, nella sala di controllo sarà installato un personal computer per la visione ed il monitoraggio del sistema. Il computer, di ultima generazione, sarà dotato di scheda video ad alta risoluzione e doppia uscita VGA e/o HDMI per pilotare due monitor LCD da 32 minimo. I due monitor sono indispensabili dato l alto numero di filmati da visualizzare contemporaneamente. Software di gestione Caratteristiche generali Il software di gestione deve essere in grado di gestire tutte le telecamere installate e permettere anche un eventuale ampliamento almeno in misura doppia dell esistente. Fra le altre caratteristiche deve avere una architettura aperta per essere in grado di interfacciarsi con altri software specifici prodotti da terze parti. L interfaccia di amministrazione deve essere sufficientemente intuitiva e deve contenere routine che facilitano tutte le operazioni di configurazione senza richiedere personale altamente specializzato. Dal lato server, il software deve registrare segnali video e audio in half duplex, deve ricevere eventi tipo allarme e attivare azioni consequenziali e gestire gli accessi di tutti i client in base ai privilegi concessi. Dal lato client deve permettere agli operatori tutte le operazioni giornaliere da effettuare sul sistema di videosorveglianza, come la visualizzazione delle immagini in Live e delle registrazioni su monitor multipli. Deve infine implementare funzioni di client remoto per la gestione via Internet tramite PC remoto o sistemi mobili come smartphone o tablet.

Dettagli tecnici Soluzione single server su singolo sito: registrazione illimitata di immagini video da telecamere IP, encoder video IP e DVR selezionati con telecamere analogiche. Gestione delle registrazioni ottimizzata Compatibilità con le periferiche video Supporta tutte le 23 telecamere sul server in registrazione continua o attivate da movimento o evento. Network e storage ottimizzati: larghezza di banda ottimizzata, multi-streaming, e metodi di compressione MPEG4 e H.264 Compatibilità con gli standard ONVIF e PSIA. Built-in Video Motion Detection indipendente dal modello di telecamera. Joystick virtuale per le telecamere PTZ. Amministrazione Menù guidati per la configurazione di sistema Individuazione automatica dei dispositivi IP e ricerca veloce utilizzando metodi come Universal Plug and Play, broadcast e scansione IP Range. Privacy masking disponibile via software per tutte le telecamere Dual Streaming per le telecamere che supportano queste funzionalità Motion Detection Attivazione licenze semplificata Installazione ed aggiornamenti automatici Per le specifiche tecniche dettagliate si faccia riferimento al disciplinare descrittivo degli impianti.