LINEE GUIDA PER L INSTALLAZIONE DI DEHORS TAVOLI E SEDIE

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LINEE GUIDA PER L INSTALLAZIONE DI DEHORS elaborate ai sensi dell art. 10 del Regolamento per la disciplina dell occupazione temporanea di suolo pubblico per spazi di ristoro all aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione 1. TAVOLI E SEDIE L occupazione con sedie e tavoli priva di copertura è finalizzata esclusivamente alla somministrazione di cibi e bevande all aperto per i pubblici esercizi dotati di idoneo titolo amministrativo e sanitario. Sedie e tavoli non devono fuoriuscire dallo spazio autorizzato per l occupazione. E l unica soluzione ammessa per i percorsi porticati e le gallerie. Il tipo, il materiale ed colore deve essere unica per ogni pubblico esercizio. Il pubblico esercizio titolare dell autorizzazione dovrà scegliere tra una delle seguenti tipologie: mobili in legno con forme, colori e toni tradizionali in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico; mobili in metallo con forme tradizionali di colore grigio micaceo in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico; mobili in metallo con forme tradizionali di colore bianco opaco in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico; mobili in materiale di pregio tipo bambù o midollino con forme, colori e toni tradizionali in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico. E escluso l utilizzo di materiale plastico ordinario. Le eventuali tovaglie o copritovaglie dovranno essere in tessuto con forme, colori e toni tradizionali in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico. La stessa prescrizione vale per eventuali cuscini complementari alle sedie che dovranno essere in armonia con le tovaglie o copritovaglie. 2. PEDANE Materiali o manufatti, facilmente amovibili e semplicemente appoggiati al suolo sui quali devono trovare sistemazione tavoli e sedie per la somministrazione. Le pedane non devono fuoriuscire dallo spazio autorizzato per l occupazione. E vietata la manomissione del suolo pubblico. E vietata ogni tipo di pedana ovunque vi sia una pavimentazione pubblica o privata di valore storico, architettonico o ambientale e nei percorsi porticati e nelle gallerie. Inoltre è vietata la chiusura di tombini, botole e griglie di areazione. Forme, materiali e colori Le pedane dovranno avere, di norma, un altezza inferiore o uguale a 15 cm e dovranno ottemperare alle norme per il superamento delle barriere architettoniche. 4

L eventuale scivolo di raccordo dovrà essere realizzato all interno dell area autorizzata per l occupazione. Le pedane dovranno essere realizzate in legno con forme geometriche regolari, colori e toni tradizionali in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico. E obbligatorio rivestire le pedane per l intero perimetro e l intera altezza con lo stesso materiale, colore e tono della superficie superiore. 3. ELEMENTI DI DELIMITAZIONE Si intende elemento di delimitazione qualsiasi manufatto, comprese le fioriere, atto ad individuare gli spazi in occupazione con sedie e tavoli per la somministrazione, dal restante suolo pubblico o privato. Tali elementi non devono fuoriuscire dallo spazio autorizzato per l occupazione. Sono vietati: la manomissione del suolo pubblico; ogni elemento di delimitazione nei percorsi porticati e nelle gallerie; la chiusura di tombini, botole e griglie di aerazione. L elemento di delimitazione, la sua forma, materiale e colore, deve essere unico per ogni pubblico esercizio. Il pubblico esercizio titolare dell autorizzazione dovrà scegliere tra una delle seguenti tipologie: fioriere in legno con forme, colori e toni tradizionali in armonia con il contesto fioriere in metallo con forme tradizionali di colore grigio micaceo in armonia con il contesto fioriere in metallo con forme tradizionali di colore bianco opaco in armonia con il contesto fioriere in cotto con forme, colori e toni tradizionali in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico; paraventi composti da struttura rigida in vetro antisfondamento (è ammesso l uso di policarbonato trasparente anche con l insegna di esercizio serigrafata) e metallo, con forme tradizionali di colore grigio micaceo o bianco opaco in armonia con il contesto somministrazione all aperto. L altezza massima delle fioriere, che dovrà essere unica per ogni pubblico esercizio, non dovrà superare gli 80 cm per i manufatti e i 150 cm comprensiva delle essenze a dimora. Per le essenze è obbligatoria la scelta di piante autoctone. I paraventi devono avere una altezza massima di 180 cm e, al fine di garantire la percezione visiva del contesto urbano complessivo, dovranno avere montanti a sezione contenuta e i pannelli dovranno essere completamente trasparenti per la parte superiore, cioè oltre la quota di 80 cm dal suolo. E vietata l apposizione di scritte pubblicitarie ed insegne su tali elementi. E escluso l utilizzo di materiale plastico. 4. OMBRELLONI 5

Strutture portanti con copertura in tela fornite di un solo punto di appoggio al suolo, di forma quadrata o rettangolare, sotto le quali devono essere collocati tavoli e sedie per la somministrazione. La proiezione al suolo degli ombrelloni non deve superare i limiti dell area in autorizzazione. E vietata l installazione di ombrelloni nei percorsi porticati e nelle gallerie. Forma materiali e colori E obbligatoria la tipologia caratterizzata da una solida struttura in legno con colori e toni tradizionali o metallo colore grigio micaceo o bianco opaco, in armonia con il contesto somministrazione all aperto, e telo in tessuto impermeabilizzato di colore bianco e sue tonalità. Gli ombrelloni devono essere ancorati ad appositi basamenti e devono essere chiusi o rimossi in caso di vento e durante la notte. Le punte delle stecche devono avere un altezza minima da suolo di 230 cm ed il telo deve avere un altezza minima di 210 cm. E vietata l apposizione di scritte pubblicitarie ed insegne su tali elementi. E escluso l utilizzo di materiale plastico. 5. TENDE A SBRACCIO Uno o più teli retraibili in tessuto o materiali simili, posti all esterno degli esercizi pubblici, agganciati alla facciata dell edificio e privi di punti di appoggio al suolo. E vietata l installazione di tende nei percorsi porticati e nelle gallerie. I punti di aggancio alla facciata dell edificio dovranno essere previsti nelle immediate adiacenze delle aperture delle vetrine. Sono vietate le manomissioni degli elementi di decoro di valore storico ed artistico presenti sulle facciate. L altezza minima dal suolo dovrà essere superiore a 230 cm e la sua sporgenza massima, misurata nella sua proiezione al suolo non dovrà essere superiore a 350 cm. E consentita la presenza di mantovane frontali e laterali purché ad una altezza minima di 210 cm. Le tende dovranno essere in tinta unita o rigate con bande larghe, con colori delle terre tradizionali. Sono fatte salve le prescrizioni dal Piano del Decoro Urbano, ove applicabile. 6. COPERTURE SU DISEGNO Uno o più teli retraibili in tessuto o materiali simili, a falda inclinata, posti all esterno degli esercizi pubblici, agganciati alla facciata dell edificio con montanti di appoggio al suolo sotto la quale devono essere collocati i tavoli e le sedie per la somministrazione. E vietata l installazione di tende nei percorsi porticati e nelle gallerie e nel centro storico. Sono vietate le manomissioni degli elementi di decoro di valore storico ed artistico presenti sulle facciate. L altezza minima dal suolo dovrà essere superiore a 230 cm e la sua sporgenza massima, misurata nella sua proiezione al suolo non dovrà essere superiore a 350 cm. E consentita la presenza di mantovane frontali e laterali purché siano ad una altezza minima di 210 cm. 6

I teli dovranno essere in tinta unita o rigate con bande larghe, con colori delle terre tradizionali. 7. COPERTURE A DOPPIA FALDA O A FALDE MULTIPLE Strutture composite con copertura formata da uno o più teli in tessuto o materiali simili, a falde inclinate, con più punti di appoggio al suolo, sotto le quali devono essere collocati i tavoli e le sedie per la somministrazione. La struttura a falda doppia si presenta con due soluzioni: con montanti centrali in modo da costituire un sorta di doppia tenda a sbraccio; con montanti perimetrali e, in genere, con chiusura sui timpani dei due lati minori. La struttura a falde multiple si presenta, di norma, con due soluzioni: a piccoli moduli ripetuti di pianta quadrata con struttura metallica e copertura a piramide; a pianta centrale varia, con struttura metallica e copertura nervata e/o tesa. E vietata l installazione di tali elementi nei percorsi porticati e nelle gallerie e nel centro storico. L altezza minima dal suolo dovrà essere superiore a 230 cm. E consentita la presenza di mantovane frontali e laterali purché siano ad una altezza minima di 210 cm. I teli dovranno essere in tinta unita o rigate con bande larghe, con colori delle terre tradizionali. 8. STRUTTURE A PADIGLIONE TEMPORANEE CON POSSIBILITÀ DI CHIUSURA STAGIONALE Strutture composite con copertura formata da uno o più teli in tessuto o materiali simili a falde inclinate, con più punti di appoggio al suolo, che possono essere chiuse perimetralmente da superfici rigide e trasparenti sotto la quale devono essere collocati tavoli e sedie per la somministrazione. E vietata l installazione di strutture a padiglione nei percorsi porticati e nelle gallerie e nel centro storico. L altezza minima dal suolo dovrà essere superiore a 230 cm. E consentita la presenza di mantovane frontali e laterali purché siano ad una altezza minima di 210 cm. 7

I teli dovranno essere in tinta unita o rigate con bande larghe, di colore tradizionale. La struttura di chiusura laterale dovrà essere rigida in vetro antisfondamento (è ammesso l uso di policarbonato trasparente anche con l insegna di esercizio serigrafata) e metallo, con forme tradizionali di colore grigio micaceo o bianco opaco in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico e con le sedie ed i tavoli Al fine di garantire la percezione visiva del contesto urbano complessivo, dovrà avere montanti a sezione contenuta e i pannelli dovranno essere completamente trasparenti per la parte superiore, cioè oltre la quota di 80 cm dal suolo. 9. IMPIANTI TECNOLOGICI Illuminazione Eventuali corpi illuminanti ad integrazione delle strutture in oggetto dovranno essere inseriti armonicamente nelle strutture stesse e studiati in modo che l illuminazione non disturbi la percezione dell ambiente circostante, non prevalga sull illuminazione pubblica, e non contrasti o interferisca con gli impianti semaforici. L impianto elettrico dovrà essere realizzato in conformità con le norme CEI vigenti e al DPR 547/55. Dovrà inoltre essere a regola d arte e conforme alla Legge 46/90 art 9. Lanterne ed appliques dovranno avere una altezza minima dal suolo di 220 cm. Gli elementi che costituiscono l impianto dovranno avere forme tradizionali di colore grigio micaceo o bianco opaco in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico e con le sedie ed i tavoli Sono fatte salve le prescrizioni dal Piano del Decoro Urbano, ove applicabile. Riscaldamento Per il riscaldamento invernale possono essere utilizzati irradiatori di calore alimentati con combustibile gassoso con bombole di capacità non superiore a 15 kg in spazi ben aperti ed areati oppure lampade alogene o similari. Tali impianti dovranno essere certificati secondo le norme CE, con omologazione che attesti la conformità del prodotto e dovranno essere collocati in maniera da non costituire intralcio o pericolo per gli utenti. Gli elementi che costituiscono l impianto dovranno avere forme tradizionali di colore grigio micaceo o bianco opaco in armonia con il contesto architettonico e l arredo urbano pubblico e con le sedie ed i tavoli Sono fatte salve le prescrizioni dal Piano del Decoro Urbano, ove applicabile 10. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Le presenti linee guida entrano in vigore ad intervenuta esecutività della deliberazione della Giunta Comunale di approvazione delle stesse. I titolari delle autorizzazioni rilasciate secondo i criteri previgenti dovranno adeguare spontaneamente le proprie strutture entro due anni dall entrata in vigore del presente dispositivo. Le presenti linee guida non si applicano per occupazioni temporanee di durata uguale o inferiore a giorni sette. 8