Il testo di Marisa Cecchetti è ispirato ad un racconto di Kenneth Grahame Illustrazioni di Giovanni Possenti (Marisa Cecchetti vive a Lucca. Collabora con il quotidiano La Nazione e la rivista Stylos, ) (Giovanni Possenti è nato a Lucca dove vive e lavora)
NOTIZIE SUL DUOMO DI LUCCA:SAN MARTINO IL BESTIARIO MEDIOEVALE I SIMBOLI IL PERCORSO PARTICOLARITA DEL DUOMO: LE COLONNINE, LE TARSIE, IL LABIRINTO IL NOSTRO LAVORO IL RACCONTO ANSELMO IL DRAGO DI LUCCA
Molti molti anni fa, viveva a Lucca nel quartiere di Pelleria un conciatore insieme alla moglie e al figlio Anselmo. Anselmo aiutava il babbo nel lavoro ma appena poteva correva dal curato di San Michele a leggere, leggere, leggere. Una sera, tornando a casa il padre raccontò alla famiglia di avere visto una strana figura con squame e artigli. Anselmo, spiegò che era un drago e che lui sarebbe andato a parlarci. Il piccolo Anselmo si recò presso porta San Gervasio ad aspettare il drago. Il drago arrivo, era spaventato perché aveva paura che il ragazzino lo picchiasse o gli tirasse dei sassi come facevano gli altri ragazzi. Anselmo lo tranquillizzò, il drago gli raccontò che lui non era come gli altri suoi pari, non amava l avventura ma era un pigrone e amava la poesia. Il drago si era trovato a Lucca per caso e voleva rimanerci mentre i suoi compagni erano andati a Pisa dove c era il porto e la vita più movimentata. Il drago invitò Anselmo e la sua famiglia a pranzare da lui ma il ragazzo gli spiegò che avere per amico un drago è una cosa strana perché sono considerati tutti cattivi. La famiglia di Anselmo capì che il nuovo amico del figlio era buono ma gli abitanti di Lucca, quando si riunivano in San Michele parlavano del drago e pensavano che era meglio organizzare una guerra preventiva contro l animale.
Fu chiamato addirittura San Michele, Anselmo si recò subito a vedere l arrivo del santo. San Michele era bellissimo cavalcava un splendido cavallo d oro, e aveva una folta chioma bionda ma uno sguardo severo e tutti i Lucchesi lo acclamavano. Tra questi c era anche Guidetto da Como che si trovava a Lucca per rifare la facciata di San Martino. Anselmo capì che tutti erano contro il buon drago, e pensò che doveva fare qualcosa, allora si recò a Pisa sia per vedere il lavoro della Piazza dei Miracoli, sia per chiamare i draghi e invitarli a Lucca. Al ritorno Anselmo andò da San Michele a spiegarli che il drago era buono e che poteva vivere tranquillamente a Lucca fuori la porta e fare la guardia contro i Pisani e Fiorentini. San Michele incontrò il drago che ormai tutti chiamavano Luigino e capì che era davvero molto buono,come il pane. Dovevano però organizzare un finto duello ma Luigino non voleva fare perché non amava i combattimenti, ma che alla fine capì che era l unica soluzione altrimenti Guidetto e i Lucchesi la avrebbero ucciso il drago. Arrivo il giorno del duello, c erano tutti i Lucchesi guidati da Guidetto da Como e tutti i draghi arrivati da Pisa. San Michele era elegantissimo così pure il drago Luigino. Iniziò il finto duello che fu molto entusiasmante, e il pubblico si divertì molto ma San Michele ad un certo punto disse che non avrebbe ucciso il drago e che era meglio andare a bere qualcosa all osteria. Draghi e Lucchesi si presero a braccetto e Guidetto da Como fece i complimenti al drago Luigino per i bei versi poetici. Intanto a San Michele era piaciuta Lucca e decise di rimanerci a vivere e volò sulla cima della chiesa del Forò anche il drago Luigino non voleva più abbandonare Lucca e voleva stare insieme a San Michele allora spiccò il volo e si piazzò sulla facciata della chiesa proprio sotto il suo amico
Guidetto da Como invece chiese ai Lucchesi ricchi di ospitare un drago pisano a testa perché doveva scolpirli sulla chiesa di san martino e non voleva disturbare la privacy di Luigino.