serpenti
Coronella austriaca HAB Riconoscimento: Adulti fino 60 cm, corpo cilindrico, collo e testa poco definiti, muso appuntito. Occhi piccoli, pupilla rotonda Squame lisce Colorazione variabile, grigio, bruno, rosato o anche rossastro, spesso con due vaghe striature longitudinali. Spesso punti o macchiette scure più evidenti nella regione del collo Quasi sempre una striatura che attraversa l occhio e termina alla narice Ventre scuro con qualche punteggiatura
Distribuzione: Diffusa in ambienti montani e in pianura nella fascia delle risorgive e boschi planiziali (microclimi umidi e freschi). Carso non ci sono dati recenti. Molto frequente sulle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie dai 600m ai 1550 m slm Biologia: attiva da metà marzo a fine ottobre. Ovoviviparo.
Elaphe quatuorlineata HAB Riconoscimento: grande, max 2,50 m, testa lunga e poco appuntita, pupilla rotonda, squame del dorso visibilmente carenate. Colore bruno, giallastro o grigio con 4 strisce scure sul dorso e una striscia scura al lato della testa Distribuzione: tre soli dati per la Val Rosandra, sicuramente due volte lo stesso esemplare.
Hierophis viridiflavus HAB Riconoscimento: 150 cm, raro 200. Slanciato, testa piccola e ben definita, pupilla rotonda. Squame lisce Ventre giallastro o grigiastro privo di chiazze nere Adulti completamente neri (ssp. o fenotipo carbonarius) Giovani grigio pallido, verde oliva con ampio disegno caratteristico sulla testa
Distribuzione: da 0 a 1300 m slm, il serpente più comune Biologia: specie diurna, terricola, si trova in molti ambienti diversi. Luoghi aridi e assolati, pietraie, muretti a secco, aree rocciose ma anche macchie, praterie, boschi aperti e zone coltivate, giardini, parchi urbani Attivo da marzo-aprile a settembre-ottobre Maschi effettuano combattimenti rituali per le femmine. Accoppiamento tra aprile e inizio giugno; giugno luglio deposizione 5-15 uova bianche, allungate, con caratteristiche concrezioni a forma di stella sul guscio Dieta: lucertole, mammiferi, nidiacei di uccelli, serpenti e rane Molto aggressivo, veloce e agile
Natrix natrix Riconoscimento: 120 cm, max 200, ff più grandi dei mm Testa arrotondata, pupilla rotonda, squame carenate Colore molto variabile, generalmente presente un collare giallo (raramente anche bianco, arancione o rosso) appena dietro la testa, con bordo nero. Corpo verde oliva-grigio, verdastro, verde-marrone, grigio metallico con macchie scure e talvolta strisce chiare. Il disegno caratteristico varia a seconda dell area geografica. Odore caratteristico se molestata Tanatomimesi In FVG ssp N.n.natrix Specie simili: giovani di saettone, N. tessellata
Distribuzione: normalmente diffusa dal livello del mare fino a 1600 m Biologia: è la meno acquatica delle Natrix, frequenta grande varietà di ambienti di acqua dolce. Gli individui + grandi, sopratt. ff, si allontanano dall acqua e frequentano boschi, prati, pascoli, zone rocciose e zone antropizzate. Attiva anche tutto l anno. Comunque 98% segnalazioni tra marzo e ottobre. Accoppiamenti seconda metà marzo in pianura, maggio nelle zone montane. I mm combattono tra loro per le femmine. Femmine depongono 4-105 uova, numero dipende dalla taglia. Dieta: principalmente rane e rospi, ma anche tritoni, girini, pesci, piccoli mammiferi e nidiacei di uccelli.
Natrix tessellata HAB Riconoscimento: adulti <70 cm, max 100 cm, ff > mm. Testa larga e ben definita, corpo piuttosto tozzo Pupilla rotonda Squame dorsali fortemente carenate Colorazione varia: marrone, grigiastra, sfumata di giallo, rosso o verde oliva; due file di macchie sparse e scure in posizione dorsolaterale, possono unirsi e formare barre o strisce a zig-zag. Alcuni individui hanno due strisce strette, giallo chiare lungo il dorso. Ventre biancastro, giallo, rosso, marrone a scacchiera con nero o marrone scuro. Odore caratteristico
Distribuzione: specie comune, penetra nelle Alpi lungo le principali vallate. Zona costiera, Carso TS e GO. Da 0 a 1800 m slm. Si spinge anche in mare e nelle acque lagunari Biologia: la più acquatica delle Natrix, sia acque lentiche (laghi, stagni, paludi) che lotiche (torrenti, fiumi, canali), anche profonde e correnti. Attiva tra marzo e ottobre. Riproduzione in aprile-maggio. A nord le ff si riproducono ogni 2 anni. Dieta costituita principalmente da pesci, occasionalmente anfibi.
Riconoscimento: 75 cm, max 100 Telescopus fallax Serpente slanciato, testa larga e appiattita, muso affusolato ma ottuso Occhi piccoli con pupilla verticale Squame della testa grandi, squame dorsali lisce Grigio, beige o brunastro con abbondante punteggiatura scura o collare dietro la testa, e macchie o barre scure sul dorso. Spesso striscia scura dall occhio all angolo della bocca. Ventre chiaro, giallastro pallido, biancastro o rosato. Nelle ff con strisce o punteggiature irregolari, mm chiari con pochissime punteggiature. HAB Specie simili: Vipera spp
Distribuzione: solo provincia di Trieste (sia altipiano carsico che fascia costiera) Biologia: legato ad ambienti secchi, caratterizzati da carsismo superficiale (campi solcati, macereti). Muretti a secco, spaccature presenti in pareti rocciose. Rinvenuto anche all interno di abitazioni nella zona costiera Specie crepuscolare e notturna, elusiva. Accoppiamenti fine aprile-inizio maggio, deposizione in luglio Dieta: quasi esclusivamente lucertole Opistoglifo
Zamenis (Elaphe) longissimus (-a) HAB Riconoscimento: 140 cm, max 200 Grande, slanciato, testa stretta e ben definita Pupilla rotonda Squame piatte e lisce, le ventrali con leggera carenatura verso i fianchi Grigio fulvo verde oliva marrone, spesso con punti bianchi sui bordi delle squame Di solito una striatura scura sulla tempia e dietro una vaga macchia gialla Ventre giallastro o biancastro, pallido Può essere aggressivo Specie simili: i giovani sono molto simili ai giovani di N. natrix (ma squame non carenate!). In generale, simile ai Coluber spp. Per Italia centro-meridionale è stata descritta la specie Z. lineatus
Distribuzione: zone collinari e bassa montagna. Nelle aree alpine alle quote meno elevate in corrispondenza dei principali solchi vallivi. In pianura meno diffuso, causa manomissione habitat: le stazioni rilevate sono relative a boschi di buona estensione o zone agricole in cui siano stati conservati gli elementi marginali. Biologia: predilige ambienti con ricca vegetazione arbustiva o arborea con zone ben soleggiate (radure, sentieri, scarpate erbose), anche margini di campagne, siepi, boschetti; utilizza come rifugi muretti a secco, ruderi di abitazioni Attivo tra metà marzo e metà novembre Accoppiamenti tra primi maggio e fine giugno, 6-12 uova deposte tra metà luglio e prima sett. di agosto, schiusa a fine agosto primi di settembre
Vipere Corpo pesante, coda corta e ben definita, testa triangolare Pupilla verticale Squame fortemente carenate e scudi sul capo piccoli Lente nei movimenti Ovovivipare Apparato del veleno molto sofisticato Il contenuto delle ghiandole del veleno viene versato direttamente alla base delle lunghe zanne forate Quando colpisce, le zanne penetrano nella cute della preda e il veleno viene iniettato profondamente nei tessuti, come un ago di siringa Zanne mobili: quando usate, formano angolo retto con la mascella superiore; a riposo, sono ruotate contro il palato e alloggiate in una tasca soffice. Maschi eseguono danze di combattimento (odore muschiato) Per l identificazione della specie: aspetto generale, profilo del muso, disegno caratteristico, squamatura della testa
Vipera ammodytes HAB Riconoscimento: Unico serpente europeo con un distinto corno nasale. corpo robusto, testa triangolare ben distinta coperta da squame piccole con l eccezione delle grandi squame preoculari. Colore e disegno caratteristico abbastanza costanti: grigio chiaro, grigio scuro, bruno o rosso-bruno, raramente giallastro o roseo con netta striscia vertebrale a bordi scuri disposta a zig-zag Parti ventrali grigiastre o rosate con punteggiatura o macchiettatura scura Sottocoda rosso, giallo o verdastro Raro il melanismo
Distribuzione: Carso TS e GO, Alpi e Prealpi Giulie e Carniche, dove è spesso sintopica con V. berus e V. aspis. Da 20 m slm (Acquedotto Randaccio a S. Giovanni di Duino) a 1700 m slm (monte Canin). In FVG è comune. Biologia: serpente lento e flemmatico, poco irascibile, se disturbato fischia forte e a lungo. E il più velenoso tra le vipere europee. Specie strettamente legata ad ambienti rocciosi: macereti arbustati, campi solcati, greti di torrenti, conoidi di deiezione, vecchie frane alla base di costoni rocciosi, muretti a secco e doline. Attiva da fine marzo (aprile sulle Alpi), i mm escono 2 sett. prima delle ff, a fine settembre (Alpi) fine ottobre (Prealpi e Carso) Diurna, in estate anche attività notturna se abbastanza caldo Accoppiamenti aprile maggio, 4-20 piccoli (mediam. 6-8)
Vipera aspis Riconoscimento: vipera molto variabile, caratteristico profilo con muso all insù (ma senza corno) Colori variabili; in Italia settentrionale generalmente ha disegno a barre trasversali scure sul dorso disposte in modo alterno a dx e sx. (ssp. francisciredi) Melanismo non raro. Sottocoda giallo o rosso
Distribuzione: da 0 a 2000 m slm, in pianura fortemente localizzata a causa delle modifiche ambientali: sopravvive in poche zone perilagunari, in alcuni boschi planiziali e nelle risorgive della bassa pianura friulana. Biologia: habitat ben soleggiati, zone retrodunali costiere, aree collinari con incolti e coltivi, pascoli sub montani e montani, zone cespugliate e radure in boschi planiziali, margini di fiumi e laghi Frequenza riproduttiva: ogni 3-4 anni
Vipera berus Riconoscimento: muso appiattito, quasi sempre con molte squame grandi sul capo Nella maggior parte degli individui, ornamentazione scura a zig-zag sul dorso Distribuzione: la vipera più frequente sull arco alpino regionale tra i 600m e i 2200m Biologia: frequenta ogni tipo di ambiente, spesso coabita con V. ammodytes. Melanismo frequente, > successo riproduttivo in habitat montani (freddo!) Attiva da aprile-maggio a ottobre-novembre, accoppiamento tra aprile e giugno, agosto-settembre nascono ca. 10 piccoli
Malpolon monspessulanus Alcuni vecchi dati non confermati per il Carso Triestino. Probabilmente assente dall Italia nordorientale.
Hierophis gemonensis Rimosso dall elenco delle specie presenti in Italia (Atlante 2006)
Rettili: specie alloctone Specie di cui esistono popolazioni in natura: Trachemys scripta, Tarentola mauritanica, Hemidactylus turcicus (i gechi sono alloctoni per la regione, specie naturalmente presenti in Italia) Possono essere rinvenuti singoli esemplari sfuggiti alla cattività: iguane, gechi esotici (es. Phelsuma spp), serpenti: il più allevato è il serpente del grano americano (Pantherophis guttatus, già Elaphe guttata), ma anche Pitoni, Boa. Phelsuma Phyton regius
nel dubbio, trattate sempre i serpenti sconosciuti come se fossero velenosi!