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IIS Ceccano Istituto d Istruzione Superiore Ceccano PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Non cambiano i stemi formativi semplicemente additando loro *un modello ideale da seguire* ma occorre partire necessariamente da ciò che sono, da ciò che fanno e da come lo fanno [ ] ISTITIUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE CECCANO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO ISTITUTO TECNICO ISTITUTO TECNICO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA SETTORE ECONOMICO SETTORE ECONOMICO Sede VIA PAOLO BORSELLINO,1 03023 CECCANO Sede VIA GAETA, 105 03023 CECCANO Sede PIAZZA DEI MARTIRI DI VIA FANI 03024 CEPRANO 0775 60 4714 0775 60 4714 0775 60 33 33 0775 62 32 30 0775 60 4714 0775 60 4714 Cod. Ist. FRRH01901E Cod. Ist. FRTD01901L Cod. Ist. FRTD01902N Pagina 1 di 15

Parte I La tuazione attuale nell I.I.S. Ceccano A.2 Rilevazione dei BES presenti nell IPSSEOA di Ceccano: n 1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) vista 1 udito 4 Pcofici 15 2. Disturbi evolutivi specifici DSA (in base alla Legge 170/2010) 25 ADHD/DOP FIL funzionamento intellettivo limite Borderline cognitivo. Disturbi del linguaggio o dell eloquio Altro 49 3. Disturbi evolutivi globali Disturbi dello spettro autistico 4. Svantaggio educativo (indicare il disagio prevalente) Socioeconomico Linguisticoculturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 5. Alunni in particolari condizioni di salute alunni ospedalizzati e seguiti in collaborazione con la sezione ospedaliera; alunni dimes dopo ricovero ospedaliero e seguiti in istruzione domiciliare Alunni con fabbisogno di somministrazione di farmaci in orario scolastico 6. Alunni drop out Alunni fuoriusciti dal percorso educativo Alunni a rischio disperone scolastica Totali sede IPSSEOA Ceccano 94 % su popolazione scolastica N PEI redatti dai GLHO 89 N di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria N di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria A.3 Rilevazione delle eccellenze presenti nell IPSSEOA di Ceccano: n. 1. Apprendimenti merito e qualità attitudine all esecuzione del compito 2.2 Sport merito e qualità attitudine all esecuzione del compito 3.3 Arte ed espresone merito e qualità attitudine all esecuzione del compito Totali sede IPSSEOA Ceccano % su popolazione scolastica Pagina 2 di 15

B.2 Rilevazione dei BES presenti nell ITE di Ceccano: n 6. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) vista 1 udito 1 Pcofici 5 7. Disturbi evolutivi specifici DSA (in base alla Legge 170/2010) 3 ADHD/DOP FIL funzionamento intellettivo limite Borderline cognitivo. Disturbi del linguaggio o dell eloquio Altro 4 8. Disturbi evolutivi globali Disturbi dello spettro autistico 9. Svantaggio educativo (indicare il disagio prevalente) Socioeconomico Linguisticoculturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 10. Alunni in particolari condizioni di salute alunni ospedalizzati e seguiti in collaborazione con la sezione ospedaliera; alunni dimes dopo ricovero ospedaliero e seguiti in istruzione domiciliare Alunni con fabbisogno di somministrazione di farmaci in orario scolastico 6. Alunni drop out Alunni fuoriusciti dal percorso educativo Alunni a rischio disperone scolastica Totali sede ITE Ceccano 14 % su popolazione scolastica N PEI redatti dai GLHO 11 N di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria N di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria B.3 Rilevazione delle eccellenze presenti nell ITE di Ceccano: n. 1. Apprendimenti merito e qualità attitudine all esecuzione del compito 2.2 Sport merito e qualità attitudine all esecuzione del compito 3.3 Arte ed espresone merito e qualità attitudine all esecuzione del compito Totali sede ITE Ceccano Pagina 3 di 15

C.3 Rilevazione dei BES presenti nell ITE di Ceprano: n 11. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) % su popolazione scolastica Vista 2 Udito 1 Pcofici 5 12. Disturbi evolutivi specifici DSA (in base alla Legge 170/2010) ADHD/DOP FIL funzionamento intellettivo limite Borderline cognitivo. Disturbi del linguaggio o dell eloquio Altro 2 13. Disturbi evolutivi globali Disturbi dello spettro autistico 14. Svantaggio educativo (indicare il disagio prevalente) Socioeconomico Linguisticoculturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 15. Alunni in particolari condizioni di salute Alunni ospedalizzati e seguiti in collaborazione con la sezione ospedaliera; Alunni dimes dopo ricovero ospedaliero e seguiti in istruzione domiciliare Alunni con fabbisogno di somministrazione di farmaci in orario scolastico 6. Alunni drop out Alunni fuoriusciti dal percorso educativo Alunni a rischio disperone scolastica Totali sede ITE Ceprano 10 % su popolazione scolastica N PEI redatti dai GLHO 10 N di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria N di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria Pagina 4 di 15

D.3 Rilevazione delle eccellenze presenti nell ITE di Ceprano: n. 1. Apprendimenti merito e qualità attitudine all esecuzione del compito 2.2 Sport merito e qualità attitudine all esecuzione del compito 3.3 Arte ed espresone merito e qualità attitudine all esecuzione del compito Totali sede ITE Ceprano % su popolazione scolastica C. Risorse profesonali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sostegno AEC Asstenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Pcopedagogisti e affini interni Docenti tutor/mentor Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) no D. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Sì / No Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Coordinatori di classe e mili Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica incluva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Docenti con specifica formazione Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica incluva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Altri docenti Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica incluva Pagina 5 di 15

E. Coinvolgimento personale ATA F. Coinvolgimento famiglie G. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla curezza. Rapporti con CTS/ CTI H. Rapporti con privato sociale e volontariato I. Formazione docenti Asstenza alunni disabili Progetti di incluone / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e pcopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di incluone Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e mili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e mili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica incluva Didattica interculturale / italiano L2 Pcologia e pcopatologia dell età evolutiva (compre DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Sinte dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve; Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi; Valorizzazione delle risorse estenti Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento no no Pagina 6 di 15

lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltismo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di incluvità dei stemi scolastici Parte I Anali dei punti di forza e di criticità L incluone non è uno status ma un processo che, come tutti i proces, riscontra punti di criticità e punti di forza. Punti di criticità Tra i punti di criticità segnala: ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola che limitano la mobilità degli alunni con disabilità motoria; mancanza di servizi igienici a norma per alunni con disabilità motoria; indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispotivi per disabili motori; ridotto numero di docenti preparati per l impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi; difficoltà nel desumere, per gli alunni neoiscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l anno scolastico succesvo; Punti di forza: docente titolare di funzione strumentale e art. 33 CCNL responsabile dell area dell incluone clas con LIM docente referente pcopedagogisti e affini interni docenti tutor Parte II Obiettivi di incremento dell incluvità proposti per il prosmo anno Pagina 7 di 15

Obiettivi prioritari l istituzione formativa intende prioritariamente: riflettere sulla qualità della scuola nel campo dell incluone per cercare la giusta risposta didattica; attivare un percorso interno di riflesone sul concetto di Bisogno Educativo Speciale e di incluone. creare una filosofia scolastica basata sui principi egualitari e democratici, dove dia forte rilevanza all incluone come valore non da sperimentare, ma da perseguire. Sviluppare reti di sostegno all interno e all esterno della scuola per garantire la presa in carico globale dell alunno. Nel tempo è maturata la convinzione che un solo tipo di sostegno non a sufficiente per i bisogni degli alunni e degli insegnanti delle clas integrate. Vi è la necestà di intrecciare diver tipi di sostegno in un stema di risorse coordinate per l integrazione. Attivare l interesse verso quelle attività di supporto quali: la didattica metacognitiva, l apprendimento cooperativo, la metodologia del tutoring tra compagni, il volontariato, lo sviluppo di un senso di comunità, la promozione di relazioni tra alunni. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) L area definita come Ambiente organizzativo innanzi tutto include proces afferenti a ciò che può essere definito come leadership distribuita e collegialità, osa gli stili di direzione e coordinamento, la collaborazione tra insegnanti, più in generale la promozione di una comunità profesonale guidata da una leadership diffusa e condivisa, incluva del dirigente e dei suoi più diretti collaboratori, ma non limitata ad es. La progettazione organizzativa, osa l identificazione di ruoli, l organizzazione delle risorse, Gruppo di coordinamento per l incluone I compiti del GLHI già operante nel ns. Istituto, verranno opportunamente ampliati includendo le problematiche relative non solo agli alunni con disabilità e DSA ma a tutti i BES e curandone l integrazione al pari degli altri. A tal fine è costituito il gruppo di lavoro allargato che assume il nome di Gruppo di lavoro per l incluone (GLI). La definizione del mandato spetta al Dirigente. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, docenti specializzati, figure specialistiche di supporto all'insegnamento alla comunicazione, docenti disciplinari con compiti di coordinamento delle clas, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da ascurare all interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all interno delle clas. Il Gruppo di lavoro per l incluone (GLI) svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico educativi posti in essere dalla scuola; focus/confronto sui ca, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle clas; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di incluvità della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai ngoli GLH Operativi sulla base delle effettive egenze, ai sen dell art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. Pagina 8 di 15

122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l incluvità riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). Funzione Strumentale per l incluone scolastica e sociale L istituzione scolastica e formativa avvale della figura di stema per l incluone scolastica e sociale. La definizione del mandato spetta al Dirigente. Tale funzione caratterizza soprattutto come supporto nell offerta formativa dell Istituto relativamente all integrazione e incluone degli studenti con bisogni educativi speciali, in una prospettiva culturale e organizzativa in cui ogni docente contribuisce a rendere integranti ed incluvi i percor scolastici che l istituzione propone. Nell ottica della normativa nazionale, includere ed integrare tutti gli studenti nei percor scolastici è una competenza e una capacità profesonale che dovrebbe caratterizzare tutti gli educatori che nell istituzione operano. La figura del coordinatore quindi non ha una funzione di unico responsabile esperto che risolve i problemi posti dagli studenti con BES; è piuttosto una figura che: promuove la costruzione di una funzione diffusa per cui i docenti riconoscono la complestà, la necestà di individuare ineme i problemi, vedono gli studenti con bes inseriti nel contesto scolastico e territoriale e i colleghi all interno di una rete di relazioni culturale, organizzativa e istituzionale. supporta i colleghi nella realizzazione di esperienze, progetti, procedure che possano essere formalizzate come scelte educative dell istituto cura in particolare le procedure per: la raccolta della documentazione relativa agli studenti con bes, elaborata dal docente referente i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali relative agli studenti con bes i contatti con le famiglie degli studenti con bes richiesta, individuazione e utilizzo delle risorse per i bes l accoglienza di studenti con bes all inizio del percorso scolastico l accoglienza di studenti con bes in corso d anno il passaggio di informazioni relative a studenti con bes da un ordine di scuola all altro i contatti con soggetti e istituzioni etrascolastiche a supporto del percorso scolastico o per attivare percor integrati. Il docente referente tutor del Cdc. Per ciascuno studente che evidenzi degli ostacoli all apprendimento ed alla partecipazione, ostacoli che possono essere presenti in ogni aspetto della vita della scuola, così come nella comunità locale e nelle politiche locali e nazionali 1 il conglio di classe individua, nell ambito dei docenti del team stesso, un docente referente (docente tutor) che diventa il responsabile del percorso d'apprendimento dell'alunno e il suo punto di riferimento. Tale figura di docente tutor coincide di norma con il coordinatore di classe. Team di coordinamento per il monitoraggio e la valutazione del grado di incluvità. Sarà costituito un Team (Inde Team o Quadis Team) per il monitoraggio e la valutazione del grado di Trento 2008) 20. 1 Cfr., Booth T., Ainscow M., Inde for Incluon: developing learning and participation in schools traduzione italiana (Edizioni Erikson, Pagina 9 di 15

incluvità di cui faranno parte una Funzione stema per l autovalutazione, un docente specializzato, un docente referente per alunni stranieri, un docente disciplinare neoassunto, un Consulente scientifico che potrà essere un docente esterno o un ricercatore univertario che conosce la metodologia per l autovalutazione e l automiglioramento, un rappresentante dei genitori; tale ruolo potrà essere assunto anche dal GLI (per l incluone) composto da: funzioni strumentali, insegnanti di sostegno, asstenti, docenti disciplinari, genitori, esperti istituzionali. Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Saranno implementati interventi di formazione su: conoscenza e applicazione del cooperative learning e di altri metodi innovativi; conoscenza e applicazione del cooperative learning nella didattica della matematica strategie di gestione e tenuta della classe; strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni Educativi Speciali strumenti compensativi e dispensativi per l'incluone nuove tecnologie per l'incluone formazione e aggiornamento sulla didattica, attraverso la nuova tecnologia della lavagna interattiva multimediale. gestione dei CMS contenuti per i ti web (articoli, pagine, categorie e tag). Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve; La valutazione è finalizzata principalmente ad aiutare gli alunni a diventare consapevoli in potivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola I Laboratori del Fare e del Sapere (L.F.S.). Serie di percor trasversali alle varie discipline, su più clas parallele, che coinvolgono di volta in volta piccoli gruppi di alunni (36) con bisogni potenzialmente complementari. Laboratori da implementare: Conoscere e usare i cereali nella propria alimentazione: proprietà e u nelle cucine del mondo. Preparazione di pane a lievitazione naturale. Progetto Cuoco Snackista. Fotografia culinaria; Arte in cucina: la scultura vegetale; Lo sport sarà utilizzato come strumento ancora più efficace di educazione, capace di combattere il disagio sociale e trasmettere i valori più autentici legati al rispetto delle regole e all impegno. Scuola di rugby Verrà introdotta la scuola del rugby rivolta a ai maschi a alle femmine in modo da favorire la collaborazione anche fra i gruppi misti. Si potrà notare quanta delicatezza saranno in grado di esprimere i ragazzi nell'oppor all'avanzata delle ragazze e quanta determinazione possono trovare in se stesse queste ultime per portare a termine un'azione di gioco o superare un Pagina 10 di 15

avversario. Scuola di Volley Verrà introdotta la scuola del volley rivolta a ai maschi a alle femmine in modo da favorire la collaborazione anche fra i gruppi misti. Si potrà notare quanta delicatezza saranno in grado di esprimere i ragazzi nell'oppor all'avanzata delle ragazze e quanta determinazione possono trovare in se stesse queste ultime per portare a termine un'azione di gioco o superare un avversario. Scuola di basket Verrà introdotta la scuola del basket. E un progetto che verrà realizzato con degli istruttori della Scuola basket di Fronone, che affiancheranno i vari docenti di scienze motorie degli istituti interessati per far conoscere (con un pacchetto di lezioni e un calendario appoto) il mondo del basket a gli studenti. Le finalità educative generali sono molteplici tra queste le più importanti: Consapevolezza della propria corporeità attraverso le funzioni espresve e comunicative del linguaggio gestuale e motorio. Acquizione di una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero. Autovalutazione. Riconoscimento del contributo dell esperienza motoria e sportiva ai fini della crescita del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell impulvità e della collaborazione interpersonale. Partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi Laboratorio espresvomucoteatrale integrato Laboratorio mucoteatrale integrato che coinvolgerà ragazzi con BES, educatori, alunni e docenti. che permetterà a tutti di integrar tra loro, e partecipare, confrontar esponendo attraverso l arte ed il linguaggio teatrale. Progetto CINEMA Partecipazione al progetto integrato cinema e al progetto Facciamo un film corto però che coinvolgerà tutti gli alunni e tutti gli insegnanti che vorranno dare il loro contributo. Progetto Recuperare e valorizzare Progetto Abilità diverse Un training integrato abilitativo Pcologico Abilitativo Metacognitivo P.A.M. Pagina 11 di 15

Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti STUDENTITUTORS Si prevede l'istituzione di tutori di studenti con BES. I Tutors collaborano con la scuola per una maggiore integrazione scolastica e sociale degli studenti. Il servizio di Tutor svolge a casa dello studente, nel pomeriggio, nel tempo libero e in un contesto di socializzazione. I Tutor sono ragazzi già diplomati o del IV/V anno dotati di esperienza o motivazioni adeguate al ruolo stesso. Il piano Studentitutors potrà realizzar stipulando protocolli d intesa con l Ente provinciale e comunale e con gli istituti bancari presenti sul territorio. L'importanza di questo progetto e l'insostituibilità di queste figure, grazie alle quali gli studenti disabili possono costruire relazioni amicali, viene rimarcata dalle numerose richieste che ogni giorno giungono alle nostre scuole. ASE Asstenti socioeducativi A.E.C., Asstenti alla comunicazione per sordi e ipoacuci, Asstenti Specialistici I ragazzi disabili potranno essere seguiti da queste figure specializzate che rappresenteranno un ulteriore risorsa per l alunno all interno della classe durante le ore non coperte dall insegnante specializzato o in compresenza con essa, in base alla gravità della disabilità e che interagiranno con le programmazioni dei congli di classe per favorire le seguenti attività: laboratori pomeridiani sviluppo delle attività personali e di autogestione nella pausa pranzo sviluppo nell area delle autonomie e della comunicazione progetti di formazionelavoro presso l ente convenzionato Servizio Civile Volontario Anche il servizio civile potrebbe trasformar in una strategia per far fronte ai disagi presenti nella scuola, per supportare i docenti di clas problematiche, in cui spesso sono presenti alunni con problemi relazionali e sociali o disabili. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Le famiglie degli alunni con ulteriori BES, così come per gli allievi disabili e con DSA, verranno coinvolte direttamente nel processo educativo affinché, in accordo con le figure scolastiche preposte, vengano predisposte ed usate le strumentazioni necessarie per consentire ai ragazzi di seguire con profitto le attività scolastiche, in relazione alle specifiche necestà. La famiglia, sarà pertanto chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l autorizzazione a tutti i docenti del Conglio di Classe nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili. Nello specifico: sosterrà la motivazione e l impegno dell alunno o studente nel lavoro scolastico domestico; verificherà regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati; verificherà che vengano portati a scuola i materiali richiesti; incoraggerà l acquizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi Pagina 12 di 15

di studio, dell impegno scolastico e delle relazioni con i docenti; condererà non soltanto il gnificato valutativo, ma anche formativo delle ngole discipline. Le famiglie saranno coinvolte a in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi incluvi attraverso: la condivione delle scelte effettuate un focus group per individuare bisogni e aspettative l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i proces e individuare azioni di miglioramento il coinvolgimento nella redazione dei PdP Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi; Applicazione di strategie incluve all interno della didattica comune anche con l adozione di metodologie didattiche attive, e con l utilizzo di misure dispensative e strumenti compensativi adeguati; tecniche attive La lezione, nelle sue diverse accezioni, è certamente il modo di insegnare più frequentato nella scuola secondaria: ciò non gnifica che a il metodo più efficace per ogni disciplina e per ogni apprendimento. Al contrario, in tutte le discipline (anche in quelle più teoriche) dovrebbero attivare metodi diver : per sviluppare proces di apprendimento diver e più autonomi (non solo quello per ricezione, ma anche per scoperta, per azione, per problemi, ecc.) per garantire un offerta formativa personalizzabile (l allievo che non impara con un metodo, può imparare con un altro) per promuovere e/o consolidare l interesse e la motivazione degli studenti (alla lunga ogni metodo annoia, soprattutto un adolescente). Prenderemo qui in conderazione il laboratorio (metodo operativo), la ricerca sperimentale (metodo investigativo), la ricercaazione (metodo euristicopartecipativo) e il mastery learning (come esemplificazione dei metodi individualizzati) Saranno utilizzati principi strategici per ottimizzare l apprendimento Strategie diffuse di peer education (apprendimento cooperativo), come modalità di organizzazione della classe sulla quale innestare altri contributi metodologici, evitando quindi ogni rigida foslizzazione su un unico metodo, ha permesso di rendere concreti questi principi nella vita quotidiana delle clas, migliorando la motivazione e lo sviluppo delle competenze disciplinari e sociali. Tutto ciò esplica attraverso attività di formazione che prevedono il coinvolgimento attivo dei partecipanti, nella ricerca dello sviluppo di competenze efficacemente spendibili in classe, in una dimenone di cooperazione tra insegnanti. Pagina 13 di 15

Ambienti di apprendimento incluvi e tecnologie digitali Utilizzo delle Lavagne Interattive Multimediali (lim) e di software didattici ad esse dedicati; piccoli gruppi di apprendimento cooperativo; strategie di gestione e tenuta della classe; strategie di problemsolving verbale; azioni di scaffolding, cioè di supporto strutturato da parte degli insegnanti Verranno trasformati i contenuti disciplinari in progetti (piccoli o grandi) che sfruttino anche l uso delle tecnologie. Saranno creati ti di classe su contenuti disciplinari o poster multimediali. Saranno effettuare registrazioni audio per i podcast e creato un proprio canale radio. Valorizzazione delle risorse estenti Utilizzo funzionale ed ottimizzazione delle risorse interne dell organico dei docenti specializzati in base agli ulteriori percor formativi post specializzazione e alle esperienze profesonali pregresse maturate in campo. Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. Accoglienza Open Day Alternanza Scuola Lavoro Rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di incluvità. La rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di incluvità della scuola saranno finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei proces incluvi in relazione alla qualità dei risultati educativi. Da tali azioni potranno inoltre desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale. A tal fine saranno adottati a strumenti strutturati reperibili in rete come l Inde per l incluone o il progetto Quadis Pagina 14 di 15

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Incluone in data 03 febbraio 2015 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 16/06/2015 Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Asstenti Comunicazione, ecc.) Ceccano, 12/06/2015 Pagina 15 di 15