All interno di CENERE, racconti partigiani in attesa di un aprile, Marco Rinaldi, attore e coautore del testo, la cui stesura ha richiesto molti mesi di ricerche, narra con uno stile colloquiale, alcuni episodi meno conosciuti della resistenza ligure. Tra momenti, a volte toccanti, a volte drammatici, altre volte conditi da allegria, la narrazione ci porta a rivivere le vicende con naturalezza, come se le ascoltassimo da un vecchio amico seduto con noi al tavolino di un bar. Da CENERE, racconti in attesa di un aprile che è una produzione de Il sipario strappato di Arenzano, con la regia di Lazzaro Calcagno è stato tratto un libro pubblicato da Edizioni Erga. Lo scopo, naturalmente, è quello di trasmettere alle nuove generazioni quei valori che ci hanno insegnato coloro che, con grande sacrificio, sono stati protagonisti della resistenza. Per tutti quelli che hanno già ben presente quei concetti, l ascolto di Cenere è un ulteriore, piacevole conferma di quanto sia importante rivivere e fare conoscere quel periodo indimenticabile e fondamentale della storia del nostro paese. Lo spettacolo è stato rappresentato con grande successo di critica e pubblico in oltre 70 occasioni in teatri, circoli e scuole di ogni ordine e grado anche fuori dalla Liguria, spesso in collaborazione di sezioni ANPI. Marco Rinaldi 347 2356540 marcorinaldi1965@libero.it
Recensione dello spettacolo teatrale: Cenere - racconti partigiani in attesa di un aprile Di: Umberto Rossi 19 Novembre, 2011 Titolo originale Autore Regia Interpreti Cenere - racconti partigiani in attesa di un aprile Lazzaro Calcagno, Matteo Monforte e Marco Rinaldi Lazzaro Calcagno Marco Rinaldi http://www.cinemaeteatro.com Cenere - Racconti partigiani in attesa di un aprile è uno spettacolo bello e importante. Bello perché equilibrato fra dramma e ironia, importante politicamente perché affronta un argomento la lotta partigiana contro nazisti e fascisti oggi quasi del tutto trascurato, se non irriso o, peggio, disprezzato. Importante anche moralmente perché recupera la dimensione umana dei resistenti e, seppure di striscio, anche quella dei vinti. Un giovane sta svuotando l appartamento in cui abitava il nonno, nel centro storico di Genova. L anziano, deceduto da poco, è stato prima staffetta poi combattente partigiano nome di battaglia Cenere - e conservava i ricordi di quegli anni in pratica solo un berretto indossato in montagna per ripararsi dal freddo in un vecchio baule che non aveva mai premesso al nipote di aprire. Oggi sarà proprio grazie a quell involucro che il ragazzo, divenuto uomo, potrà rivivere alcuni momenti della lotta. Gli spettatori ascoltano, in questo modo, il racconto di episodi cardine dello scontro militare nel genovesato. Si parte dalla vita nella Brigata Cichero, quella comandata da Aldo Gastaldi Bisagno (1921-1945), che ideò il famoso codice etico dei combattenti. Si passa alla presa della piazza fortificata di Castello Raggio, a Cornigliano, per merito di un solo, giovane combattente e alla resa della batteria di Oregina, non lontano dalla rotonda in cui risuonò per la prima volta Il Canto degli italiani destinato a diventare l inno del nostro paese. Si approda, infine, la resa dei tedeschi in fuga a Uscio, poco prima che gli alleati iniziassero a bombardarla dalla vicina Gattorna. Ciascuno di questi momenti è trattato con intelligenza, restituendo anche alle fasi eroiche quella dimensione umana senza la quale si sprofonda nella retorica. Una nota a parte merita la recitazione di Marco Rinaldi, che mette a frutto la lunga esperienza comica acquisita con I soggetti smarriti trasferendola in una prestazione matura e abilmente sfaccettata.
Bellissimo!! Fresco, attuale pur parlando del passato! Piacevole, divertente, commovente! Uno spettacolo che ci prende per mano durante tutto il percorso senza mai lasciarci...fino alla fine! Una lezione di storia per i nostri giovani, episodi di lotta partigiana descritti in modo lieve ma con un'efficacia tale da farli rivivere in ogni spettatore. Uno spettacolo che mi ha emozionato e che consiglio a tutti. Per non dimenticare. Grazie Marco il tuo di emozioni... hai per mano e racconti, questa sera storia. "Cenere" mi ha regalato un mare saputo prendere il tuo pubblico accompagnarlo dentro ai tuoi ciascuno di noi ha vissuto la Ci hai preso per mano e portati nei percorsi e nel mondo dei partigiani Ho sentito il freddo, la fame, la paura e ho schivato i rami correndo da Uscio verso gli americani..tante emozioni... bastava chiudere gli occhi e per incanto sembrava di rivivere ogni storia che ci hai raccontato.