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Numero 02443/2011 e data 20/06/2011 REPUBBLICA ITALIANA Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 9 giugno 2011 NUMERO AFFARE 01572/2011 OGGETTO: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione. Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante Regolamento di attuazione in materia di risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche dello Stato e degli enti pubblici nazionali in caso di permanente inidoneità psicofisica ai sensi dell art. 55-octies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165. http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (1 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

LA SEZIONE Vista la relazione prot. n. 243/11/ul/p-40.262 del 14/04/2011, con la quale la Presidenza del consiglio dei Ministri, Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione, ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sullo schema di decreto in oggetto; Esaminati gli atti e udito il relatore, Consigliere Nicola Russo; Premesso: Riferisce l Amministrazione che con lo schema di d.p.r. in oggetto, emanato ai sensi dell articolo 17, comma 1, lett. b), della legge n. 400 del 23 agosto 1988, si intende dare attuazione all articolo 55 octies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il quale, nel prevedere il potere dell amministrazione di risolvere il rapporto di lavoro, in caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, demanda ad un apposito regolamento le disposizioni sul procedimento di verifica dell idoneità. Tale regolamento, in conformità a quanto previsto dalla fonte primaria, disciplina per il personale delle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, nonché degli enti pubblici non http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (2 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

economici: la procedura da adottare per la verifica dell idoneità al servizio; la possibilità per l Amministrazione, nei casi di pericolo per l incolumità del dipendente interessato nonché per la sicurezza degli altri dipendenti e degli utenti, di adottare provvedimenti di sospensione cautelare dal servizio, in attesa dell effettuazione della visita di idoneità, ed anche nel caso di mancata presentazione del dipendente alla visita di idoneità in assenza di giustificato motivo; gli effetti sul trattamento giuridico ed economico della sospensione cautelare; il contenuto e gli effetti dei provvedimenti definitivi adottati dall amministrazione in seguito all effettuazione della visita di idoneità; la possibilità, per l amministrazione, di risolvere il rapporto di lavoro nel caso di reiterato rifiuto, da parte del dipendente, di sottoporsi alla visita di idoneità. Venendo, in particolare, allo specifico contenuto dello schema di provvedimento normativo in esame, l articolo 1, nell indicare l ambito oggettivo e soggettivo di applicazione, precisa che esso si applica ai dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, degli enti pubblici non economici, degli enti di ricerca e delle università, delle Agenzie di cui http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (3 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e che, invece, per il personale di cui all articolo 3 del decreto legislativo n. 165 del 2001 (c. d. personale non contrattualizzato od in regime di diritto pubblico: magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare e delle forze di polizia, della carriera diplomatica, di quella prefettizia, ecc.) rimane ferma la disciplina prevista dai rispettivi ordinamenti. L articolo 2 contiene la definizione della inidoneità psicofisica permanente assoluta e relativa del dipendente a svolgere la prestazione lavorativa presso la pubblica amministrazione, stabilendo che si intende per inidoneità psicofisica permanente assoluta lo stato di colui che a causa di infermità o difetto fisico o mentale si trovi nell assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, mentre per inidoneità psicofisica permanente relativa, lo stato di colui che a causa di infermità o difetto fisico o mentale si trovi nell impossibilità permanente allo svolgimento di alcune o di tutte le mansioni dell area, categoria o qualifica di inquadramento. L articolo 3, nel descrivere i soggetti e la competenza in ordine all iniziativa per l avvio della procedura di verifica dell idoneità al servizio, prevede che essa possa essere attivata dal dipendente http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (4 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

interessato o dall amministrazione di appartenenza del medesimo, mentre se il dipendente presta servizio in un amministrazione diversa rispetto a quella di appartenenza, la procedura è attivata dall amministrazione di appartenenza su segnalazione di quella presso cui il dipendente presta servizio. In particolare, si stabilisce che il dipendente possa presentare istanza per l avvio della procedura all amministrazione di appartenenza in qualsiasi momento successivo al superamento del periodo di prova, mentre la pubblica amministrazione, invece, possa avviare la procedura per l accertamento dell inidoneità psicofisica del dipendente, superato il periodo di prova nei seguenti casi: a) in caso di assenza del dipendente per malattia, superato il primo periodo di conservazione del posto previsto nei contratti collettivi di riferimento; b) in presenza di disturbi del comportamento gravi, evidenti e ripetuti, che facciano fondatamente presumere l esistenza dell inidoneità psichica permanente assoluta o relativa al servizio; c) in presenza di condizioni fisiche che facciano presumere l inidoneità fisica permanente assoluta o relativa al servizio. L articolo 4 prevede che gli organi deputati all accertamento medico http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (5 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

sono quelli previsti negli articoli 6, 9 e 15 del d.p.r. n. 461 del 2001, in materia di semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio (l art. 6 del citato d.p.r richiama le Commissioni mediche militari, i cui compiti risultano attualmente disciplinati dal Titolo V del libro I del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante il Codice dell ordinamento militare). E previsto anche che tali organi medici possano avvalersi del Servizio sanitario nazionale per specifici accertamenti, analisi o esami. L articolo 5 descrive più dettagliatamente la procedura che l amministrazione deve adottare per la verifica dell idoneità al servizio, prevedendo che le comunicazioni tra uffici siano effettuate ordinariamente per via telematica, in conformità a quanto previsto nel decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e successive modifiche ed integrazioni, recante Codice dell Amministrazione digitale e nel rispetto della disciplina normativa di cui al decreto legislativo n. 196 del 2003 in materia di trattamento di dati personali; che il dipendente possa chiedere in qualunque stato del procedimento che gli atti gli vengano comunicati in via telematica, dando preventiva http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (6 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

comunicazione dei dati necessari. L articolo 6, in materia di misure cautelari, attribuisce all amministrazione il potere di disporre la sospensione cautelare dal servizio del dipendente in presenza di evidenti comportamenti che fanno ragionevolmente presumere l esistenza dell inidoneità psichica, quando gli stessi generino pericolo per la sicurezza o per l incolumità del dipendente interessato, degli altri dipendenti o dell utenza, oppure in presenza di condizioni fisiche che facciano presumere l inidoneità fisica permanente assoluta o relativa al servizio, quando le stesse generino pericolo per la sicurezza o per l incolumità del dipendente interessato, degli altri dipendenti o dell utenza, prima che sia sottoposto alla visita di idoneità. In tali circostanze, appunto, è previsto che l amministrazione possa disporre la sospensione cautelare del dipendente sino alla data della visita, nel contempo avviando senza indugio la procedura per l accertamento dell inidoneità psicofisica del dipendente. Anche in caso di mancata presentazione del dipendente alla visita di idoneità, in assenza di giustificato motivo, è previsto che l amministrazione possa disporre la sospensione cautelare, provvedendo per un nuovo accertamento, http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (7 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

mentre in caso di rifiuto ingiustificato di sottoporsi alla visita reiterato per due volte, l amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro salvo preavviso. A tutela del diritto di difesa del dipendente, si prevede che, salvo situazioni di urgenza, la sospensione debba essere preceduta da comunicazione all interessato, che, entro i successivi 5 giorni può presentare memorie e documenti che l amministrazione ha l obbligo di valutare. La sospensione è disposta con atto motivato e comunicata all interessato, mentre l efficacia della sospensione cessa immediatamente ove, all esito dell accertamento medico, non sia riscontrata alcuna inidoneità psicofisica in grado di costituire pericolo per l incolumità del dipendente interessato, degli altri dipendenti o dell utenza. In ogni caso la sospensione cautelare dal servizio ha una durata massima complessiva di 180 giorni, salvo rinnovo o proroga, in presenza di giustificati motivi. Si prevede che al dipendente sospeso in via cautelare dal servizio ai sensi dell art. 6, comma 1, lett. a) e b), è corrisposta un indennità pari al trattamento retributivo spettante in caso di assenza per malattia in base alla legge e ai contratti collettivi, mentre nella successiva ipotesi http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (8 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

di cui al comma 1, lett. c) (mancata presentazione del dipendente alla visita), è corrisposta un indennità pari al trattamento previsto dai CCNL in caso di sospensione cautelare in corso di procedimento penale. Si precisa, altresì, che il periodo di sospensione è valutabile ai fini dell anzianità di servizio. L articolo 7 disciplina il trattamento giuridico economico, disponendo che, nel caso di inidoneità permanente relativa allo svolgimento delle mansioni del profilo professionale di appartenenza del dipendente, l amministrazione ponga in atto ogni tentativo di recupero al servizio nelle strutture organizzative di settore, anche in mansioni equivalenti o di altro profilo professionale riferito alla posizione di inquadramento, valutando la giustificazione e l adeguatezza dell assegnazione in riferimento all esito dell accertamento medico e ai titoli posseduti, ed assicurando eventualmente un percorso di riqualificazione, mentre nel caso di inidoneità a svolgere mansioni proprie del profilo di inquadramento o mansioni equivalenti, l amministrazione possa adibire il lavoratore a mansioni proprie di altro profilo appartenente a diversa area professionale o a mansioni inferiori, con conseguente inquadramento http://www.giustizia-amministrativa.it/documen.../2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (9 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

nell area contrattuale di riferimento. Se poi non siano disponibili nella dotazione organica posti corrispondenti ad un profilo di professionalità adeguata in base alle risultanze dell accertamento medico, l amministrazione colloca il dipendente in soprannumero, rendendo indisponibili, sino a successivo riassorbimento, un numero di posti equivalente dal punto di vista finanziario. Al riguardo, si prevede che il dipendente adibito a mansioni inferiori abbia diritto alla conservazione del trattamento economico fisso e continuativo corrispondente all area ed alla fascia economica di provenienza mediante la corresponsione di un assegno ad personam riassorbibile con ogni successivo miglioramento economico. E altresì previsto che qualora l inidoneità psicofisica relativa riguardi personale con incarico di funzione dirigenziale, l amministrazione, previo contradditorio con l interessato, revochi l incarico in essere e, in base alle risultanze dell accertamento dell organo medico competente, possa: conferire un incarico dirigenziale, tra quelli disponibili, diverso e compatibile con l esito dell accertamento medico, assicurando eventualmente un adeguato percorso di formazione; nel caso di indisponibilità di posti di funzione dirigenziale, il dirigente con http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (10 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

inidoneità permanente relativa viene, invece, collocato a disposizione senza incarico. In tale ultima ipotesi il dirigente conserva il rapporto di lavoro, con il relativo posto di dotazione organica, e, altresì, con diritto alla conservazione delle voci fisse e continuative del trattamento economico previsto per la dirigenza, mentre nel caso di conferimento a dirigente di incarico di valore economico inferiore, questi conserva il trattamento economico fisso e continuativo corrispondente all incarico di provenienza sino alla prevista scadenza mediante la corresponsione di un assegno ad personam riassorbibile con ogni successivo miglioramento economico. Se l inidoneità psicofisica relativa riguarda un dipendente con incarico dirigenziale ai sensi dell articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e l inidoneità risulta incompatibile con lo svolgimento dell incarico stesso, l Amministrazione, previa revoca, dispone la restituzione al profilo professionale di inquadramento, ovvero il rientro presso le amministrazioni di appartenenza nella posizione lavorativa precedentemente ricoperta. In ogni caso, se il congelamento dei posti non è possibile a causa di carenza di disponibilità in organico, l amministrazione avvia una procedura di consultazione di mobilità, http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (11 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

anche temporanea, presso le amministrazioni aventi sede nell ambito territoriale della provincia ai fini della ricollocazione del dipendente interessato. All esito della procedura di consultazione, da concludersi entro 90 giorni dall avvio, se non emergono disponibilità, si applica l articolo 33 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Infine, si prevede che per la determinazione dei criteri di ricollocazione del dipendente ai sensi dell articolo in questione l amministrazione segua la procedura di informazione sindacale. L articolo 8 disciplina la risoluzione per inidoneità psicofisica permanente assoluta al servizio del dipendente, stabilendo che, in tale ipotesi, l amministrazione, previa comunicazione all interessato, entro 30 giorni dal ricevimento del verbale di accertamento medico, risolve il rapporto di lavoro e corrisponde, se dovuta, l indennità sostitutiva del preavviso. L articolo 9 prevede che le disposizioni di cui all articolo 55-octies, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come attuate dal presente decreto, abbiano carattere imperativo e si applichino in via automatica, chiarendo, altresì, che resta ferma la disciplina vigente in materia di trattamenti pensionistici per inabilità, rimanendo salvo http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (12 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 2001 e successive modifiche e integrazioni, nonché dal decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965 e del decreto legislativo n. 38 del 2000 in materia di infortuni sul lavoro (restando salve, in ogni caso, alcune discipline di maggior favore). Infine, l articolo 10 prevede la clausola di invarianza finanziaria, stabilendo che dall attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e, inoltre, che le amministrazioni pubbliche competenti provvedano agli adempimenti previsti dal decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Considerato: La Sezione riconosce che la bozza di regolamento in esame, che dà attuazione all art. 55 octies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, interviene in un quadro normativo per l innanzi caratterizzato dalla frammentarietà e dalla presenza di varie norme, aventi diverse finalità, proprio al fine di dettare una disciplina unitaria, quanto più puntuale e completa, del procedimento di verifica dell inidoneità al servizio. http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (13 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

Essa, al contempo, si coordina ed integra, senza sovrapporsi, con la disciplina legislativa vigente, relativa all accertamento delle conseguenze dell inidoneità psicofisica permanente alla prestazione del servizio del dipendente, prevista per altre specifiche finalità (in particolare, con la disciplina sull accertamento dell infermità da causa di servizio di cui all art. 15, del decreto del Presidente della Repubblica, n. 461 del 29 ottobre 2001 Regolamento recante semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e dell'equo indennizzo, nonché per il funzionamento e la composizione del comitato per le pensioni privilegiate ordinarie, e con quella relativa alla vigilanza sanitaria di cui all articolo 13 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ). La Sezione non può non rilevare, in proposito, che sullo schema di decreto inviato dal Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione sono stati acquisiti gli assensi del Ministro dell economia e delle finanze (con lettera dell Ufficio del http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (14 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

Coordinamento legislativo dell 8 aprile 2011) e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (con lettera del Capo Ufficio legislativo del 13 aprile 2011). La Sezione non ha particolari osservazioni in ordine al contenuto della bozza di regolamento in esame. Il presente intervento regolatorio, invero, realizza una procedura unitaria di verifica dell accertamento dell inidoneità psicofisica del dipendente, consentendo all amministrazione, a tutela dell efficienza e del buon andamento, di procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti di cui sia stata accertata l inidoneità psicofisica permanente e assoluta, oppure al demansionamento nel caso sia accertata l inidoneità psicofisica permanente e relativa e, al contempo, di tutelare la posizione del dipendente sottoposto all accertamento in questione, garantendo i suoi diritti derivanti dal rapporto di lavoro. Consentendo all amministrazione di adottare misure cautelari, vale a dire la sospensione cautelare dal servizio nei casi di sospetta inidoneità del dipendente, viene assicurata, altresì, l incolumità del dipendente medesimo, in presenza di suoi comportamenti che possano far ragionevolmente presumere l esistenza di tale inidoneità. http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (15 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

Tale intervento, come si è detto in premessa, si applica alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, agli enti pubblici non economici, agli enti di ricerca e alle università, nonchè alle Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ed ha come destinatari i dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, delle predette amministrazioni, tranne il personale di cui all art. 3 del decreto legislativo n. 165 del 2001 (c.d. personale non contrattualizzato), per il quale rimane ferma la disciplina prevista dai rispettivi ordinamenti. Incaricate di espletare gli accertamenti previsti dal presente intervento regolatorio sono le Commissioni medico-ospedaliere di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 2001, che possono avvalersi, per specifici accertamenti, analisi o esami del Servizio sanitario nazionale. Sul piano meramente formale si osserva che: al co. 1 dell art. 5, secondo rigo, la frase prima di concedere l ulteriore periodo di assenza per malattia andrebbe sostituita con quella prima di concedere l eventuale ulteriore periodo di assenza per malattia, dal momento che la concessione di un ulteriore periodo di malattia non è http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (16 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

automatica, ma è eventuale; al co. 4 dell art. 6, dopo le parole Salvo situazioni di urgenza occorrerebbe aggiungere la locuzione da motivare esplicitamente ; al co. 2 dell art. 7, al terzo rigo, l espressione appartenente a diversa area professionale o a mansioni inferiori dovrebbe essere sostituita con quella appartenente a diversa area professionale o eventualmente a mansioni inferiori, in modo da diversificare e graduare meglio le opzioni in capo all amministrazione, che altrimenti parrebbero poste indifferentemente sullo stesso piano; al co. 8 del medesimo art. 7 occorre sostituire la frase se il congelamento dei posti di cui ai commi 3 e 5 con quella se in congelamento dei posti di cui al comma 3, dato che il comma 5 non prevede, a differenza del comma 3, alcun congelamento di posti; al co. 1 dell art. 9, occorre sostituire la frase le disposizioni di cui all articolo 55-octies, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come attuate dal presente decreto, hanno carattere imperativo e si applicano in via automatica, con quella Le disposizioni oggetto del presente decreto di attuazione dell articolo 55-octies del decreto legislativo 30 marzo 2001 si applicano in via automatica, non potendo una fonte secondaria, qual http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (17 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

è il presente regolamento, attribuire carattere imperativo ad una fonte di rango primario. Infine, sembra opportuno, aggiungere un articolo (che diventa l art. 11), concernente l entrata in vigore del regolamento in questione, così rubricato e del seguente tenore: Art. 11 (Entrata in vigore) 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dopo tale articolo va poi aggiunta, a parte, la consueta clausola finale: Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.. La Sezione, pertanto, esprime parere favorevole sullo schema di regolamento in oggetto, con le osservazioni di cui si è poc anzi fatto cenno. P.Q.M. Esprime parere favorevole con le osservazioni di cui in motivazione. http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (18 di 19) [04/07/2011 16.03.05]

L'ESTENSORE Nicola Russo IL PRESIDENTE Giuseppe Faberi IL SEGRETARIO http://www.giustizia-amministrativa.it/docume...2011/201101572/provvedimenti/201102443_27.xml (19 di 19) [04/07/2011 16.03.05]