Lo sviluppo locale nella programmazione

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Lo sviluppo locale nella programmazione 2014-2020 Vibo Valentia - 11 aprile 2014 Presentazione a cura di Raffaella Di Napoli (INEA RRN Task Force Leader)

Regolamenti e documenti comunitari e nazionali Dalle proposte alle norme Regolamento (UE) n. 1305/2013 del 17/12/2013 - FEASR. Regolamento (UE) n. 1304/2013 del 17/12/2013 - FSE. Regolamento (UE) n. 1301/2013 del 17/12/2013 - FESR. Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17/12/2013 - Disp. Comuni Bozza Accordo di partenariato Fondi strutturali 2014-2020, aprile 2014 Scheda di misura art 42-45 Leader Local Development www.reterurale.it/leader>focus 2014-2020

Sistema di programmazione UE Quadro Strategico Comune Azioni chiave per ciascun fondo Principali sfide territoriali Obiettivi strategici Meccanismi di coordinamento SM Accordo di Partenariato per tutti i fondi QSC) Rafforzamento delle capacità PN FEAMP PO(N) PSN FEASR Analisi e Strategie comuni Coordinamento degli strumenti per lo sviluppo locale Strumenti di attuazione comuni (monitoraggio, condizionalità ) Norme comuni Misure tipo Meccanismi di coordinamento nazionale Reg. PO - FEAMP PO FESR/FSE PSR - FEASR Priorità di programma Obiettivi specifici / indicatori Attuazione dello Sviluppo Locale Misure ammissibili Piano finanziario Locale CLLD ITI CLLD CLLD/LEADER CLLD PLURIFONDO Strategia di sviluppo locale 3 www.reterurale.it/leader

Obiettivi tematici per Fondo nella programmazione 2014-2020 CAPACITA ISTITUZIONALI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE EUROPA 2020 QSC (obiettivi tematici) FEASR FESR FSE FEAMP CRESCITA INTELLIGENTE RICERCA E INNOVAZIONE ICT RICERCA E Rafforzamento INNOVAZIONE delle capacità ICT RICERCA E INNOVAZIONE ICT Livello locale COMPETITIVITA COMPETITIVITA COMPETITIVITA COMPETITIVITA COMPETITIVITA BASSE EMISSIONI DI CARBONIO BASSE EMISSIONI DI CARBONIO BASSE EMISSIONI DI CARBONIO BASSE EMISSIONI DI CARBONIO CRESCITA SOSTENIBILE CLIMA E GESTIONE DEI RISCHI CLIMA E GESTIONE DEI RISCHI CLIMA E GESTIONE DEI RISCHI EFFICIENZA RISORSE AMBIENTALI EFFICIENZA RISORSE AMBIENTALI EFFICIENZA RISORSE AMBIENTALI EFFICIENZA RISORSE AMBIENTALI SOSTENIBILITA INFRASTRUTTUR E E TRASPORTI OCCUPAZIONE E MOBILITA DEL LAVORO Approvazione OCCUPAZIONE E MOBILITA DEL LAVORO SOSTENIBILITA INFRASTRUTTUR E E TRASPORTI OCCUPAZIONE E MOBILITA DEL LAVORO OCCUPAZIONE E MOBILITA DEL LAVORO OCCUPAZIONE E MOBILITA DEL LAVORO CRESCITA INCLUSIVA INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA ISTRUZIONE, COMPETENZE E FORMAZIONE ISTRUZIONE, COMPETENZE E FORMAZIONE ISTRUZIONE, COMPETENZE E FORMAZIONE 4 www.reterurale.it/leader 4

11. CAPACITA ISTITUZIONALI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE Il Leader nei PSR 2014-2020 17 aprile 2013 EUROPA 2020 QSC (obiettivi tematici) PRIORITA FEASR FOCUS AREA CRESCITA INTELLIGENTE 1. RICERCA E INNOVAZIONE 2. ICT 1 PROMUOVERE TRASFERIMENTO CONOSCENZE E INNOVAZIONE NEL SETTORE AGRICOLO, FORESTALE E NELLE ZONE RURALI STIMOLARE INNOVAZIONE E BASE DI CONOSCENZE IN AREE RURALI RINSALDARE NESSI CON RICERCA E INNOVAZIONE INCORAGGIARE APPRENDIMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE 2 POTENZIARE COMPETITIVITA AGRICOLTURA E REDDITIVITA AZIENDE AGRICOLE INCORAGGIARE RISTRUTTURAZIONE AZIENDE CON PROBLEMI STRUTTURALI FAVORIRE RICAMBIO GENERAZIONALE 3. COMPETITIVITA 3 PROMUOVERE ORGANIZZAZIONE FILIERA AGROALIMENTARE E GESTIONE RISCHI INTEGRAZIONE NELLA FILIERA AGROALIMENTARE SOSTEGNO ALLA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI SALVAGUARDIA E RIPRISTINO DELLA BIODIVERSITA CRESCITA SOSTENIBILE 5. CLIMA E GESTIONE DEI RISCHI 6. EFFICIENZA RISORSE AMBIENTALI 4. BASSE EMISSIONI DI CARBONIO 4 PRESERVARE, RIPRISTINARE E VALORIZZARE ECOSISTEMI DIPENDENTI DA AGRICOLTURA E FORESTE 5 INCENTIVARE USO EFFICIENTE RISORSE E PASSAGGIO A ECONOMIA A BASSE EMISSIONI CARBONIO E RESILIENTE AL CLIMA MIGLIORE GESTIONE RISORSE IDRICHE MIGLIORE GESTIONE SUOLO PIU EFFICIENTE USO DELL ACQUA PIU EFFICIENTE USO DELL ENERGIA FAVORIRE APPROVIGGIONAMENTO E USO DI ENERGIE RINNOVABILI RIDURRE EMISSIONI METANO E PROTOSSIDO DI AZOTO CRESCITA INCLUSIVA 8. OCCUPAZIONE E MOBILITA DEL LAVORO 9. INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA 6 PROMUOVERE L INCLUSIONE SOCIALE, LA RIDUZIONE DELLA POVERTA E SVILUPPO ECONOMICO IN AREE RURALI PROMUOVERE IL SEQUESTRO DEL CARBONIO FAVORIRE DIVERSIFICAZIONE E CREAZIONE NUOVE PICCOLE IMPRESE E OCCUPAZIONE PROMUOVERE ACCESSIBILITA USO E QUALITA DELLE TIC NELLE ZONE RURALI STIMOLARE LO SVILUPPO LOCALE NELLE ZONE RURALI 10. ISTRUZIONE, COMPETENZE E FORMAZIONE

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari guidato da GAL; concentrato su territori subregionali; integrato, multisettoriale, endogeno, innovativo; comprende attività di creazione di reti e cooperazione. contratto di partnership supporto preparatorio progetti pilota comitati di selezione Definizione Novità (Programmazione) realizzato in tutti i territori; concorrere a tutte le priorità dei fondi e attivare tutte le misure le SiSL possono essere plurifondo; è previsto un fondo capofila; (ribaditi) i compiti dei GAL; ruolo del GAL nel sistema di valutazione; spese di gestione e animazione 25%. Novità (Approccio) Percorsi è obbligatorio solo per il FEASR un area un fondo un area una strategia

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Dalle proposte alle norme Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35) Inquadramento dello Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (32) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo è sostenuto dal FEASR, denominato sviluppo locale LEADER, e può essere sostenuto dal FESR, dal FSE o dal FEAMP. Contenuti delle Strategie (33.1.c) con indicazione di target misurabili per le realizzazioni e i risultati. In relazione ai risultati, i target possono essere espressi in termini qualitativi o quantitativi Responsabilità e tempi della selezione (33.3) Le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo sono selezionate da un comitato istituito a tale scopo dalla autorità o dalle autorità di gestione responsabili e sono approvate dalla autorità o dalle autorità di gestione responsabili. (33.4) Il primo ciclo di selezione è completato entro due anni dalla data di approvazione dell'accordo di partenariato. Gli Stati membri possono selezionare strategie aggiuntive di sviluppo locale di tipo partecipativo successivamente a tale data, ma non oltre il 31dicembre 2017

Il Leader nel Regolamento FEASR n. 1305/2013 Il Leader nel PSR Programmazione strategica Leader nel FEASR è programmato nell ambito della Priorità 6 (focus area b); Nel PSR vanno indicate altre focus area alle quali Leader potrebbe potenzialmente contribuire; Le SSL selezionate dovranno contribuire alle focus area individuate Struttura e contenuti Si raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell ambito di Leader alle misure standard definite nel Programma; Misure La scheda si articola in 4 sotto-misure 1. Supporto preparatorio; 2. Attuazione degli interventi nell'ambito della strategia; 3. Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale; 4. Costi di gestione e animazione.

Regolamenti e documenti UE Nazionali Il Leader nel PSR Aree Leader 2014-2020 Obiettivi, Priorità, focus area e temi per il Leader 2014-2020 Misure e interventi per il Leader 2014-2020, demarcazione rispetto alle misure del PSR e a quelle degli altri Fondi e programmi nazionali/regionali Gestione di Leader: compiti e funzioni delle AdG, degli OP e dei GAL Costi di gestione e animazione Tipologie di intervento finanziate nell ambito delle SSL e intensità di aiuto Supporto preparatorio Procedure e criteri di selezione dei GAL e delle SSL Piano di valutazione Leader Viene fortemente rafforzato il processo di delega ai GAL

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari 1. AREE LEADER 2014-2020 Il Leader nel PSR Nel PSR dovrà essere specificato il numero indicativo previsto di gruppi di azione locale e la percentuale prevista di territori rurali interessati da strategie di sviluppo locale. Inoltre, se non previsto nell'accordo di Partenariato, si dovrà giustificare la selezione di zone non ricomprese nei limiti di cui all articolo 33(6) del Regolamento comune (10.000-150.000 abitanti). Quale dimensione e quali aree (oltre a quelle C e D e/o sono già interessate dall Asse IV dei PSR 2007-2013)? Come assicurare una adeguata concentrazione delle risorse a livello territoriale? (es. budget minimo/massimo per PSL? budget minimo/massimo per abitante? Oppure?) 2. OBIETTIVI,PRIORITÀ, FOCUS AREA E TEMI PER IL LEADER 2014-2020 Sulla base delle priorità degli OT dell'ue per il CLLD nell'ambito del FEASR, nel PSR dovranno essere specificate le focus area alle quali LEADER potrebbe contribuire (oltre all'area 6b nell'ambito della quale LEADER verrà programmato). Gli SM (nell AP) devono individuare dei "temi LEADER" non necessariamente essere collegati ad una sola focus area ma piuttosto degli argomenti orizzontali, che aiutano a integrare meglio le priorità dell'ue scelte nei PSR con le strategie di sviluppo locale. L obiettivo è favorire l elaborazione di strategie locali più specifiche di quelle passate, per rafforzare la concentrazione finanziaria e le esperienze maturate in tema di progettazione locale su obiettivi realistici e suscettibili di reale impatto locale Strategie di sviluppo locale plurifondo o monofondo? Per quali OT il CLLD/Leader è considerato strategico? In relazione al FEASR, quali priorità e focus sono ritenute strategiche per il Leader 2014-2020?

I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE CE STATO MEMBRO (ADG) GAL Definisce il quadro generale (OT, elenco focus area, elenco misure) Definiscono gli ambiti tematici Risultati attesi Individuano i "temi catalizzatori" rispetto agli ambiti tematici proposti Individuano le misure/azioni più idonee per la realizzazione della strategia 1. Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche); 2. Sviluppo della filiera dell energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); 3. Turismo sostenibile; 4. Cura e tutela del paesaggio, dell uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale); 5. Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali; 6. Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; 7. Accesso ai servizi pubblici essenziali; 8. Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 9. Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ; 10.Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; 11.Reti e comunità intelligenti; 11

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Il Leader nel PSR MISURE E INTERVENTI PER IL LEADER 2014-2020 La CE raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell'ambito del CLLD/LEADER alle misure standard. I singoli interventi sono ammissibili se contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della SSL e corrispondono agli obiettivi e alle priorità indicate per il CLLD/LEADER nell'ap e nei Programmi regionali Nei PSR, per descrivere i meccanismi di coordinamento e complementarità: un menu di temi indicativi..; il valore aggiunto degli interventi LEADER rispetto a quelli standard ("top-down") attuati nell'ambito di altre misure. Il valore aggiunto può essere ottenuto attraverso condizioni di ammissibilità specifiche come ad es.: progetti di piccola scala, progetti integrati complessi, progetti innovativi/sperimentali, progetti su scala locale, ecc.. Come definire il valore aggiunto delle strategie di sviluppo locale? Altro: specificare le tipologie di progetto di cui possono essere beneficiari i GAL i criteri di selezione dei beneficiari delle SSL sono indivudati dai GAL sulla base di principi definiti nei PSR

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Il Leader nel PSR LA GESTIONE DI LEADER: COMPITI E FUNZIONI DELLE ADG, DEGLI OP E DEI GAL Nel PSR dovrà essere descritta la ripartizione dei compiti tra Autorità di Gestione / Organismo Pagatore/ Gruppi di Azione Locale per quanto riguarda l'attuazione di LEADER, compresa una descrizione dei circuiti finanziari, nella misura in cui essa non è definita dall'ap- COSTI DI ANIMAZIONE E GESTIONE In relazione anche ai compiti e funzioni assegnati ai GAL, l AG dovrebbe indicare qual è la quota massima effettiva per il finanziamento dei costi di gestione e di animazione autorizzati nell'ambito del programma. In ogni caso il sostegno per i costi di gestione e l'animazione non deve superare il 25% della spesa pubblica totale sostenute nell'ambito della SSL. I costi di gestione si riferiscono ai costi legati alla gestione della attuazione della strategia consistenti in costi operativi, spese per il personale, i costi di formazione, i costi legati alla comunicazione, costi finanziari, nonché i costi legati al monitoraggio e alla valutazione della strategia di cui alla lettera (g) dell'art. 34 (3) Reg. (UE) 1303/2013. I costi di animazione della strategia sono volti a facilitare lo scambio tra le parti interessate, per fornire informazioni e per promuovere la strategia e sostenere i potenziali beneficiari a sviluppare interventi e preparare le istanze. Quali compiti dovrebbero essere svolti dai GAL e per quale ragione? quali compiti dovrebbero essere svolti dall AdG e dall OP?

Fasi / attività Elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria Elaborare i criteri di selezione degli interventi Preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte Ricevere le domande di sostegno Valutare le domande di sostegno Selezionare gli interventi e fissare l'importo del sostegno Se pertinente, presentare le proposte all'organismo responsabile della verifica finale dell'ammissibilità prima dell'approvazione Verificare l'attuazione della strategia di sviluppo locale e degli interventi Condurre attività di valutazione specifiche legate alla strategia Ulteriori funzioni delegate dall'adg e/o dall'op 14

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Il Leader nel PSR TIPOLOGIE DI INTERVENTO FINANZIATE NELL AMBITO DELLE SSL E INTENSITÀ DI AIUTO I GAL LEADER dovrebbero avere la possibilità di proporre un intensità di aiuto per i singoli tipi di interventi finanziati nell'ambito della loro SSL, sulla base del ruolo strategico che questi interventi possono giocare e nei limiti delle aliquote d' intensità di aiuto previste dal quadro giuridico. Nel fissare l'intensità di aiuto, i GAL devono tener conto di criteri quali: l'interesse collettivo, ilbeneficiario collettivo, l'accesso pubblico ai risultati dell'intervento, le caratteristiche innovative del progetto a livello locale, e il budget a disposizione.di conseguenza, le operazioni finanziate nel quadro di LEADER potrebbero avere maggiore intensità di interventi analoghi supportati tramite altre misure dello sviluppo rurale. Inoltre, per agevolare l'attuazione dei progetti e per contribuire ad evitare errori viene data la possibilità di utilizzare opzioni di costo semplificate (sistemi forfettari e in un'unica soluzione) da applicare ad esempio nel contesto di piccoli progetti e costi di gestione e animazione Come definire i criteri quali: interesse collettivo beneficiario collettivo accesso pubblico ai risultati dell'intervento caratteristiche innovative del progetto a livello locale Come favorire il co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato alla gestione del GAL? Per quali tipologie di intervento dovrebbero essere prevista la possibilità di utilizzare opzioni di costo semplificate?

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 Il Leader nel PSR IL PIANO DI VALUTAZIONE LEADER I PSR dovranno essere accompagnati da un piano di valutazione. La regolamentazione coinvolge i GAL nel processo di valutazione. IL SUPPORTO PREPARATORIO La CE propone una misura specifica per il supporto preparatorio che consiste volto a favorire l avviamento di Leader e a rafforzare le capacità, e il networking per l'elaborazione e l'attuazione di strategie di sviluppo locale. L Adg dovrà definire le azioni/attività/strumenti per il supporto preparatorio e, oltre le comunità locali che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013, può definire altre tipologie di beneficiari (e relative condizioni di ammissibilità)..evitare il rischio di sovra-compensazione o doppio finanziamento delle spese in caso di GAL che beneficiano di un sostegno nell'ambito di un programma 2007-2013 e nel supporto preparatorio relativo al periodo 2014-2020 Cosa dovrebbero fare I GAL? Raccolta dati (e quali)? Autovalutazione? Come definire il processo di valutazione? Soprattutto, cosa valutare nel caso di Leader? Quali azioni/attività/strumenti di supporto per i GAL/nuovi territori potrebbero essere messe in campo dalla Regione e dalla RRN per favorire: la definizione delle zone interessate dalle SSL? l attivazione di nuovi partenariati e/o l ampliamentodi quelli esistenti? l elaborazione di SSL finalizzate su obiettivi realistici, precisi ambiti tematici e concentrate finanziariamente? la definizione di tipologie di intervento capaci di esprimere il valore aggiunto di LEADER? una efficiente e efficace gestione e animazione locale da parte delle strutture tecniche dei GAL? CALENDARIO, PROCEDURE E MODALITA DI SELEZIONE.

Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Il Leader nel PSR GRAZIE PER L ATTENZIONE