Sommario. Editoriale. EDITORIALE di Renzo Guffanti



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Transcript:

n.5-2014 Sommario EDITORIALE di Renzo Guffanti IN PRIMO PIANO 2 Le convenzioni CNPADC per gli iscritti 3 Secondo assestamento al Budget 2014 (di Giuseppe Puttini) 3 Il nuovo Budget 2015 è online 4 Asset Allocation e Piano di Impiego 2015 (di Giuseppe Grazia) 6 Previdenza in Tour 2014 Previdenze a confronto (di Teresa Zambon - DECODER) 8 Dottori Commercialisti iscritti anche all Albo Forense: problematiche applicative 8 Il progetto Ponte Ordini ORGANI SOCIALI CNPADC 9 Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale 10 I Delegati per Regione DELEGATI & TERRITORIO 11 Ancora una conferma della Suprema Corte sul potere di accertamento della Cassa Dottori Commercialisti su attività incompatibili (di Sonia Quaranta) 11 Sentenza Consiglio di Stato - ENPAIA: premiate le Casse di previdenza virtuose (di Gabriele Bascelli) CNPADC.IT 12 Servizio di Regolarizzazione Spontanea online 13 Scadenze 2014 FOCUS WELFARE 14 Bandi di concorso 2014 - borse di studio 14 Bando di concorso 2014 - contributo per spese di ospitalita in case di riposo o istituti di ricovero per anziani malati cronici o lungodegenti 14 Contributo per spese di onoranze funebri e per spese per assistenza domiciliare: i nuovi importi per l anno 2015 LA CASSA RISPONDE 15 Quesiti su contribuzioni e prestazioni CNPADC NEWS - Professione & Previdenza Unite nella Crescita è un Periodico telematico della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti. Riproduzione riservata Editoriale Gentili colleghe, Egregi colleghi, tutti abbiamo potuto verificare come il 2014 sia stato un anno davvero complicato, segnato dalle difficoltà di un sistema Paese che fatica a trovare risposte adeguate per tornare a crescere sul fronte interno, e a risultare interessante per gli investitori internazionali, con ricadute sempre più pesanti sul tessuto economico e sociale. In assoluta controtendenza rispetto sia al panorama generale, che al mondo delle libere professioni, la categoria dei Dottori Commercialisti ha visto rafforzati i livelli di assistenza e previdenza, grazie alla capacità di fornire risposte adeguate e di proporre soluzioni efficaci ai nostri interlocutori. I documenti di bilancio approvati dall Assemblea dei Delegati da ultimo il budget 2015 mostrano un consistente avanzo di gestione e fotografano un 2014 sicuramente positivo, caratterizzato in particolare dall attuazione di un processo di miglioramento continuo del welfare, allo scopo di rafforzare la funzione assistenziale del nostro Ente, in linea con quella previdenziale. Detto senza alcuna retorica, i Dottori Commercialisti hanno nel loro DNA l attenzione verso i numeri in quanto tali, numeri che non richiedono equilibrismi contabili o pericolose creatività, e il fatto che da tempo i valori consuntivati risultino allineati alle proiezioni di lungo periodo è una conferma della bontà del lavoro che tutti noi, ognuno per il suo ruolo, stiamo svolgendo. I dati che ci provengono dall analisi dell ultimo SAT PCE dimostrano ancora una volta la solidità della professione, che mantiene una capacità di produrre volumi di affari e reddito che non si è arrestata neppure di fronte a una crisi economica grave come quella che stiamo vivendo. Registriamo, infatti, una crescita delle iscrizioni, con una crescente femminilizzazione della Categoria, dei volumi di affari e dei redditi sia per gli uomini che per le donne, anche se presentano medie ancora lontane da quelle dei colleghi maschi. Proprio questo ultimo fattore fa sì che la media complessiva della categoria, risultato di due componenti una sopra la media e l altra sotto la media, rimanga a un livello lievemente inferiore rispetto all anno precedente. La Cassa ha preso tempestivamente atto della female issue, e lo sta facendo con la consapevolezza del doppio ruolo, di madri e di professioniste, che le colleghe devono sostenere nel costante sforzo di ritagliarsi uno spazio adeguato all interno della Categoria. Nel più ampio disegno di un modello di welfare moderno, proprio per sostenere lo sforzo che le iscritte alla Cassa devono assumersi in caso di maternità, sono state approvate nuove specifiche misure a supporto di colleghe preparate e pronte a giocare un ruolo importante nella crescita della professione e nella costruzione di un sistema di social security equo e sostenibile. Con la prima newsletter del 2015 daremo ampio spazio alla illustrazione dei nuovi interventi assistenziali, testimonianza dell attenzione che la Cassa intende mantenere sul tema di una professione che sta evolvendo, e assumendo caratteristiche differenti, che richiedono aggiornamenti e ampliamenti delle coperture offerte. Questo numero è l ultimo di un anno in cui abbiamo cercato di fornire quanti più utili elementi di informazione, discussione e approfondimento sui temi più caldi che coinvolgono la Cassa e la previdenza dei nostri iscritti. Abbiamo ormai la certezza che non troveremo sotto l albero una Legge di Stabilità capace di ripensare le misure fiscali a carico della previdenza privata da parte di un Legislatore illuminato che abbia compreso che le rendite delle Casse altro non sono che la messa a frutto di risparmio previdenziale. Non può sicuramente essere accolto con favore il riconoscimento di una quota a tassazione agevolata vincolata ad investimenti individuati dal MEF, sia per la misura prevista, che per i tempi in cui potrà essere applicata, che per lo stanziamento di risorse ridotte per finanziarla, che, infine, per il vincolo nell indicazione degli investimenti agevolabili, previsione quest ultima, potenzialmente lesiva della libera concorrenza. Sarà un preciso impegno per il 2015 tornare sull argomento con il Governo per illustrare e chiarire che saranno gli iscritti, soprattutto i più giovani, a farsi carico, in termini di minori pensioni future, di scelte fiscali miopi e di corto respiro. Perché è corretto ed auspicabile che vengano tagliati, anche in extremis, gli emendamenti marchetta, ma continuare a sforbiciare i rendimenti ottenuti da chi è chiamato a gestire Previdenza di primo pilastro non aiuta a riconoscere prestazioni adeguate! Buone Festività e buona lettura. Il Presidente Renzo Guffanti 1

IN PRIMO PIANO SECONDO ASSESTAMENTO AL BUDGET 2014 In occasione della recente Assemblea dei Delegati, tenutasi il 26 Novembre nella suggestiva location della Sala della Borsa di Bologna, è stato licenziato ìl secondo ed ultimo assestamento del Budget dell Ente per l anno 2014. Le stime infrannuali aggiornate evidenziano un avanzo corrente di circa 538 milioni di Euro, si tratta di valori netti più alti rispetto a quelli presentati a fine giugno 2014, per 78 milioni di Euro. Vediamo quali sono le spiegazioni macro di questa nuova e migliore proiezione. L area istituzionale incrementa il proprio risultato di 13 milioni di Euro a fronte di alcune variazioni significative. La previsione della raccolta contributiva, pur restando invariata la stima dei Contributi Integrativi e Soggettivi, cresce di circa 8 milioni, essenzialmente per l aumentato valore dei contributi da ricongiunzione. Inoltre è stato incluso, nella voce contributi di solidarietà, l effetto dell inserimento nei dati economici del contributo introdotto dalla L. 147/2013 art. 1 comma 486, per un periodo di tre anni a decorrere dal 1 gennaio 2014. Anche i proventi diversi crescono di 4 milioni, per effetto dell attività di accertamento massivo eseguita dall Area Istituzionale, con particolare riferimento, quest anno, allo svolgimento dell attività professionale sotto forma di Studio Associato. Per quanto attiene la gestione del patrimonio investito dell Ente, si registra una crescita importante, per oltre 69 milioni di euro, del risultato positivo dell area Patrimonio Mobiliare. La natura di questo incremento è correlata sia al differenziale delle gestioni patrimoniali (+ 49 milioni di euro), sulla base delle evidenze dei risultati economici realizzati nel primo semestre 2014, sia alle maggiori plusvalenze (+ 34 milioni di euro) realizzate nel secondo quadrimestre 2014, per la dismissione di titoli obbligazionari. Da segnalare, fra le poste rilevanti, anche la variazione in aumento netto del fondo oscillazione titoli, per 11 milioni, espressa per la valutazione del portafoglio investito al 30 settembre 2014, con i valori di mercato rilevati, alla stessa data, nelle sue componenti OICR, ETF e GPM. Ulteriore adeguamento anche per il fondo extra-rendimento, aumentato per 6 milioni di Euro rispetto alla prima revisione del budget 2014, per effetto della rideterminazione puntuale del rendimento dell anno 2013, sulla base delle risultanze definitive del bilancio approvato. Anche la gestione finanziaria prevede un risultato netto migliore, essenzialmente per maggiori interessi su crediti recuperati verso gli associati e sui depositi presso la Banca Popolare di Sondrio, in virtù della maggiore giacenza rilevata a consuntivo. Le dinamiche demografiche aggiornate a fine anno confermano favorevolmente il trend di crescita per i Dottori Commercialisti. L incremento netto nel 2014 è stimato infatti in 2.200 nuovi iscritti. I dati attestano, in controtendenza con quanto comunemente percepito, una attrattiva costante della nostra professione, che richiede una necessaria maggiore attenzione dell Ente ai Colleghi giovani, orientamento testimoniato dall ultima iniziativa, fra le altre, in loro favore, rappresentata dalla nuova convenzione attivata con Il Sole 24 Ore per l accesso alla piattaforma Business Class Commercialisti Digital. Giuseppe Puttini Consigliere CNPADC IL NUOVO BUDGET 2015 È ONLINE In continuità con la rivisitazione grafica inaugurata con il Bilancio consuntivo 2013, anche il documento del Budget 2015 si veste della nuova identity digitale della Cassa. Accedendo al sito web dell Ente (www.cnpadc.it) ed entrando nel menù La Cassa il lettore può consultare, nella pagina dedicata ai Bilanci CNPADC, il documento. La novità consiste nel poter non solo scaricare il file, ma anche, grazie ad un dettagliato indice ipertestuale, accedere direttamente al paragrafo di suo interesse. Lo sforzo costante teso a dare la massima informazione sulla Gestione della Cassa compie un altro passo avanti, nella nella direzione di fornire una sempre migliore Comunicazione dell attività dell Ente anche per quel che è rappresentato nei suoi documenti bilancistici più importanti, Master Budget e Bilancio di esercizio. 3

IN PRIMO PIANO ASSET ALLOCATION E PIANO DI IMPIEGO 2015 L Assemblea dei Delegati che si è tenuta a Bologna il 26 novembre scorso, in concomitanza con il Previdenza in Tour, ha approvato l Asset Allocation e il Piano di Impiego, che definiscono il percorso strategico degli investimenti per il prossimo anno. L Asset Allocation alla data del 31 ottobre 2014 conferma un peso della componente obbligazionaria prevalente (circa il 46,8%) rispetto a quella azionaria (circa 33,1%), mentre la componente degli strumenti alternativi risulta essere residuale (circa il 3,8%). Tali valori non si discostano rispetto a quelli dello stesso periodo dell anno precedente. Anche per il 2015 non registriamo una grande aspettativa sui ritorni rivenienti dall asset class obbligazionaria, stante che gli spreads sono ai minimi storici, e per gli strumenti meno rischiosi i rendimenti a scadenza sono prossimi allo zero. Per questi motivi si renderà necessaria l adozione di strategie flessibili, volte a realizzare interventi tattici, utili a garantire un profilo rischio/rendimento che si adegui al variare delle condizioni del mercato, secondo le sensibilità dei gestori. Si è quindi deciso di lasciare, anche per il 2015, di fatto invariato il peso di tale componente, mantenendo sostanzialmente la medesima ampiezza della fascia di variabilità, pur pensando ad un aumento del grado di flessibilità di ciascuna delle asset class che figurano al suo interno. Il comparto azionario negli ultimi anni ha complessivamente ben performato, in molti listini i valori dei titoli sono sui livelli massimi, ci si può attendere un periodo di maggiore volatilità, che potrebbe comportare un abbassamento del livello di redditività rispetto a quella auspicabile. Il comparto monetario, conosciuto come risk-free, offre ormai rendimenti reali uguali a zero, se non addirittura negativi. Da questo panorama deriva l opportunità di muoversi verso l incremento del peso degli strumenti alternativi, sia pur in limiti ragionevoli rispetto alla missione previdenziale della Cassa, non correlati rispetto al mercato obbligazionario ed azionario, al fine di diversificare ulteriormente il portafoglio, e garantire una performance che possa compensare i minori rendimenti attesi dagli strumenti tradizionali. A tal fine tornano utili alcune valutazioni sulla struttura delle A.A. dei Fondi Pensione nel mondo: - quelli americani, strutturano i loro portafogli con circa l 80% in strumenti tradizionali e il restante 20% in alternativi, e la tendenza verso quest ultima asset class è destinata ad incrementarsi nei prossimi anni; - quelli europei contengono mediamente il 91% di strumenti tradizionali e il 9% di alternativi; - quelli italiani si attestano intorno al 94% di tradizionali e il restante di alternativi. La CNPADC punta in prospettiva a posizionare il peso degli asset alternativi nella forchetta tra quelli europei ed americani, in quanto strumenti che oggi offrono buone opportunità di investimento, su un mercato non più opaco come in passato, fatto, anzi, di regole lineari, procedure rigorose e compliant con le direttive comunitarie e nazionali, e di player di elevata professionalità. Il piano di impiego per il prossimo anno prevede investimenti per circa 730 mln di Euro nelle diverse asset class, compreso l immobiliare. Per il 2015 avranno un maggior peso gli immobili, mentre diminuiranno le obbligazioni, le azioni e la liquidità, a fronte di un aumento degli alternativi (vedi figura n. 1); questi ultimi, per le loro caratteristiche, trovano spesso piena allocazione finanziaria solo nel corso degli anni successivi alla delibera. Vogliamo ricordare altresì che il processo di selezione di un Fondo chiuso alternativo è regolamentato dalla CNPADC secondo un approccio in tutto e per tutto paragonabile a quello utilizzato per investire in quelli tradizionali. Anche in questo caso vengono studiati importanti indicatori fondamentali quali Figura 1 4

IN PRIMO PIANO il team, il track record, la origination delle strategie ed il focus degli investimenti, i costi di gestione, per poi, attraverso le due diligence della struttura e dell Advisor specializzato, passare alla fase di realizzazione della proposta di investimento, che verrà portata in Commissione per l istruttoria, presentata in CdA per l approvazione finale, prima che abbia esecuzione (vedi figura n. 2). La sostanza di quanto fin qui esposto, è rappresentata nel piano di liquidità per il 2015, approvato dall Assemblea dei Delegati, che trovate dettagliato nella figura n. 3. Non possiamo chiudere senza formulare una ultima considerazione: nel 2015 raggiungeremo e supereremo il traguardo dei 6 miliardi di risparmio previdenziale accantonato; da novembre 2012 a novembre 2014 l incremento è stato superiore a 1,1 miliardi di Euro. Tale crescita è stata sostenuta non solo dalla bontà dei saldi previdenziali, ma anche dalla rigorosa gestione mobiliare che, puntando ad una strategia volta a diversificare gli investimenti su diversi fattori di rischio tra loro decorrelati, persegue la continua crescita del capitale mantenendo un profilo di rischio il più possibile contenuto. Grazie. Giuseppe Grazia Vice Presidente CNPADC Figura 2 Figura 3 5

IN PRIMO PIANO Previdenza in Tour 2014 Previdenze a confronto Anche quest anno la Cnpadc ha promosso e realizzato il Previdenza in Tour, scegliendo Bologna, la Manhattan del XIII secolo, per l evento che si è tenuto il 27 novembre all interno dello storico Palazzo Re Enzo, in collaborazione con i delegati della Regione Emilia Romagna. In questa quarta edizione, sono state analizzate le tematiche previdenziali attuali coinvolgendo a 360 il mondo previdenziale,pubblico e privato, italiano ed europeo, e le differenti condizioni (di accesso, finanziamento, gestione, finalità, calcolo delle prestazioni) che possono generare asimmetrie nel rapporto contribuzionetrattamento. Troppo spesso, infatti, tanto il primo pilastro, quanto la previdenza complementare, registrano situazioni di squilibrio tra contribuenti o tra pensionati, che dovrebbero invece trovarsi in condizioni il più possibile uniformi, con premialità o penalizzazioni spesso accentuate a livello europeo dalle differenze regolamentari di ciascun Paese. Interventi istituzionali Ad aprire i lavori sono state le parole di benvenuto della Dott.ssa Mirella Bompadre, Presidente dell Ordine di Bologna, che ha voluto ricordare come, nonostante le riforme fatte dalla Cassa che ne evidenziano il carattere privatistico, troppo spesso lo Stato se ne dimentica, infatti, «quando si tratta di fare cassa gli enti privati diventano improvvisamente pubblici», e questo genera inquietudine nella professione e mette a rischio il lavoro di chi li amministra. A seguire l intervento del Dottor Andrea Foschi, Consigliere Nazionale con delega alla Previdenza della professione del CNDCEC, che ha voluto sottolineare l importanza delle sinergie e della capacità di fare lobby, quando il comune denominatore è rappresentato dalla tutela della categoria tutta. Quando c è da alzare la voce per le questioni previdenziali ha ribadito il consigliere Foschi anche il Consiglio Nazionale deve fare la sua parte, unendo le forze per un progetto comune. Infine, il Vice Sindaco di Bologna, Dott.ssa Silvia Giannini, portando i saluti della città e del Sindaco Virginio Merola, ha rivolto il suo pensiero in particolare ai giovani, cui difficilmente le pensioni renderanno giustizia dei contributi versati, e che dovranno farsi carico di integrare il proprio assegno pensionistico. Da qui l importanza di diffondere la cultura previdenziale con giornate formative sul tema, come quelle che la Cassa realizza, perché troppo poco ancora si parla di previdenza. Relazione del Presidente CNPADC Dopo i saluti di rito, il Presidente Renzo Guffanti ha introdotto, con una relazione sintetica, i temi della tavola rotonda, moderata dal Vice Direttore de Il Sole24Ore Salvatore Padula, a cui hanno partecipato il Dott. Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza, il Dott. Andrea Camporese, Presidente dell AdEPP, il Dott. Marco Abatecola, Segretario Generale Assofondipensione, e il Dott. Giuliano Quattrone, Direttore Regionale INPS Emilia Romagna, oltre allo stesso Dott. Guffanti. Il Presidente Guffanti ha evidenziato come, se in ambito pubblico è ancora possibile, seppur limitatamente, fare previdenza utilizzando i trasferimenti da parte dello Stato, nel settore privato per fare previdenza non si può prescindere dal capitale formato con i versamenti dagli iscritti, e se verrà confermata l intenzione di continuare ad aumentare l imposizione fiscale sui rendimenti, a risentirne negativamente sarà inevitabilmente il montante previdenziale e, di conseguenza, l adeguatezza delle prestazioni. In particolare, in caso di incremento dell aliquota dal 20% al 26% potrebbe esserci un rischio di ricaduta negativa sui futuri assegni pensionistici di circa il 10%. Il Presidente della CNPADC si chiede provocatoriamente se, per caso, un aumento della tassazione sulle rendite delle Casse professionali, che altro non sono che la messa a frutto di capitale a fronte di un saldo tra disponibilità presenti e promesse di trattamento assunte che è ancora negativo a causa del deficit pregresso, non sia un altro strumento con cui coprire i trasferimenti alla previdenza pubblica. Il Presidente Guffanti ha affrontato anche gli altri due temi del momento: innanzi tutto l ipotesi oggi in campo di consentire facoltativamente lo spostamento del Tfr in busta paga, che viene giudicata una scelta miope perché tende unicamente a togliere risorse alla previdenza complementare; e in conclusione le paradossali conclusioni derivanti dall utilizzo della variazione quinquennale del PIL come parametro a cui legare le pensioni, che si rivela una scelta del passato, ancorata al vecchio sistema retributivo, ormai superata, che non tiene conto della capacità di un ente di creare valore. Tavola rotonda Ad aprire la tavola rotonda è stato il Presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello. Il Dott. Corbello ha tenuto subito a precisare che non è razionale accostare i Fondi di previdenza complementare, e men che meno le Casse di Previdenza, a prodotti finanziari che producono utili, perché la funzione principale è quella di erogare servizi previdenziali, seppur di secondo pilastro. Non è accettabilecoinvolgere la previdenza privata progettando schemi collettivi a sostegno dell economia reale del Paese, da un lato, se poi, dall altro, si tende a sfruttarla per altri fini, penalizzandone la gestione con aliquote fuori controllo. Sulla questione Tfr il Dott. Corbello ritiene che la politica abbia messo in luce tutta la propria miopia, dando un segnale pessimo se si pensa, ad esempio, alla flessibilità dei fondi e al fatto che un lavoratore oggi può comunque chiedere l anticipo del Tfr versato, seppur per scopi limitati. Rimanendo in tema, è intervenuto il Dott. Abatecola di Assofondipensione, che ha sottolineato come quello del Tfr sia diventato oggi un argomento controverso in quanto non 6

IN PRIMO PIANO c è una vera coscienza dell uso del Tfr a fini previdenziali. Lo stesso teme che la norma non sia solo transitoria ma entri a sistema e che non saranno in pochi ad optare per lo spostamento in busta paga del Tfr, per avere qualche soldo in più da spendere. Ha sottolineato come da un attacco in modo così netto ai fondi pensione, che dal Tfr trovano linfa vitale, consegua un aumento, di fatto, della tassazione sui lavoratori. Oggi «aderire alla previdenza complementare da parte dei lavoratori è quasi un atto di fede», vivendo il secondo pilastro una fase poco chiara, con segnali provenienti dalle istituzioni troppo spesso contrastanti e non in grado di stimolare nuove adesioni. La parola è, quindi, passata al Presidente AdEPP, Andrea Camporese, che ha riassunto l articolato mondo delle Casse e dei provvedimenti che le coinvolgono, dal tema della tassazione a quello dell inclusione nell elenco delle pubbliche amministrazioni redatto annualmente dall Istat, da cui consegue l applicazione della spending review. Secondo il Presidente Camporese, il mondo istituzionale non ha ancora ben compreso la natura dei sistemi previdenziali e la portata delle scelte previdenziali che segnano la vita delle persone per molti anni a venire. In Italia isamo di fronte a uno scenario preoccupante di devastazione sociale, dove i sistemi vanno resi sostenibili per almeno 40 anni, le pensioni hanno bisogno di essere adeguate, la previdenza complementare è in difficoltà, e il sistema sanitario nel suo complesso latita. L Europa ha già deciso la creazione di una tessera professionale europea su cinque professioni pilota, l abbattimento delle barriere tra Stati, con l esercizio libero delle professioni nello spazio europeo, e la portabilità della contribuzione con una forte visione di civiltà e libertà. Con queste premesse, senza interventi per il rilancio e la tutela di tutti gli attori del Welfare, il consistente rischio, se non la certezza, è di fare del professionista italiano un paria rispetto al panorama europeo. Il Dott. Quattrone, Dirigente Inps Emilia Romagna, chiamato in causa dalle provocazioni del Presidente Guffanti sui buchi della previdenza pubblica, ha illustrato i dati dell ente che, in effetti, non sono rassicuranti. Se si pensa che le spese per prestazioni previdenziali Inps sovrastano le entrate per contributi, con un differenziale in crescita progressiva a carico dello Stato, e che la spesa pensionistica aumenta al diminuire del numero delle prestazioni in pagamento, c è poco da stare tranquilli. A maggior ragione in un Paese che invecchia come l Italia, con prestazioni assistenziali che continuano ad aumentare senza freno, e dove la previdenza è stata usata spesso come improprio ammortizzatore sociale. Relativamente alle strategie di trasparenza che da tempo si stanno studiando nella previdenza pubblica, il Dott. Quattrone ha informato i presenti che è in fase pilota la così detta busta arancione, che dovrebbe riportare i montanti contributivi e le previsioni pensionistiche per singolo lavoratore. Per quanto riguarda, invece, l incidenza della variazione negativa del Pil sugli assegni, ritiene che non ci sia di che allarmarsi, poiché l Inps sta pensando ad un ricalcolo che porti tale variazione pari a zero, nella peggiore delle ipotesi. Il Dott. Quattrone ha chiuso il proprio intervento proponendo un tavolo unico sulla previdenza, subito accettato dal Presidente Guffanti, che si è detto pronto a impegnarsi per mettere a confronto le diverse realtà, tanto di primo che di secondo pilastro, per realizzare sinergie e collaborazioni. Il Dott. Camporese sottolinea come da parte di Adepp ci sia stata sempre disponibilità a partecipare, come dimostrato dalle recenti ipotesi di lavoro, attualmente in stallo, dopo la presentazione della bozza della Legge di Stabilità, e ricorda che, nonostante tutto, il progetto di investire nell economia reale del Paese va avanti, in quanto continua a vedere nel piano di investimento tra Casse, Fondi e Istituzioni, l unico strumento utile per rigenerare Pil e occupazione. Il Dott. Corbello si è mostrato un po scettico sull eventualità di poter istituire gli Stati Generali della Previdenza, e ha suggerito di provare ad applicare al nostro sistema Paese quanto di eccellente viene realizzato in Europa e nel mondo, studiando una previdenza ragionevole e immaginando anche un welfare integrato, accostando di più il sistema sanitario a quello dei fondi pensione, e canalizzando l iscrizione dei lavoratori ai fondi pensione attraverso i contratti collettivi, salvo poi concedere la possibilità di recesso. Il Dott. Abatecola, pungolato su eventuali forme di protesta dei fondi per respingere gli attacchi fiscali e la mancanza di attenzione da parte delle istituzioni, ha sostenuto che non c è l intenzione disfarsi dei titoli di Stato in cui si è investito, ma solo, in prospettiva, rivedere i nuovi piani di asset allocation, per migliorare i rendimenti. In chiusura, il Presidente Guffanti ribadisce che la CNPADC i suoi compiti li ha fatti e anche bene: dopo aver accettato, infatti, di accollarsi il debito previdenziale lasciato dalla gestione pubblica, senza oneri a carico dello Stato, ha messo in campo riforme che hanno consentito di passare da una previsione di 30 miliardi di euro di deficit nel 2041, ad una dove gli accantonamenti ai fondi di riserva per la previdenza, alla stessa data, sono superiori ai 20 miliardi. Il Dott. Guffanti si dispiace che nessuno renda merito alla Cassa di quello che è stato fatto in così breve tempo e per aver tolto lo Stato dall ingrato compito di dover provvedere con nuove rigide regole a recuperare circa un miliardo di euro ogni anno, come differenza tra il deficit tendenziale e il risultato portato dalle riforme sostenute, di cui si sono fatti responsabilmente carico gli attuali e futuri commercialisti iscritti alla Cassa. Detassare le Casse costerebbe oggi solo 3 degli 80 euro di bonus che il Governo ha messo in busta paga, una inezia rispetto al contributo che i Dottori Commercialisti stanno portando in dote al sistema previdenziale. Al termine della tavola rotonda, alcuni Delegati della Regione Emilia Romagna hanno curato una sessione pratica. Si è partiti da un quadro d insieme, esposto dalla Dott.ssa Isabella Boselli e dalla Dott.ssa Claudia Spisni, di Bologna, che hanno presentato la storia della Cassa e la sua organizzazione, per poi passare ad argomenti più tecnici con il Dott. Vincenzo Morelli, di Ravenna, e la Dott.ssa Teresa Zambon, di Bologna, che hanno illustrato le più recenti novità intervenute nelle prestazioni previdenziali ed assistenziali. La giornata si è chiusa con l intervento del Dott. Fausto Bertozzi, di Forlì/Cesena, in merito ai riflessi previdenziali delle STP. Il Previdenza in Tour a Bologna è stato il momento culminante di un percorso già avviato a livello locale con il DECODER, il Coordinamento dei Delegati della Regione Emilia Romagna, costituito per approfondire e informare nella regione le tematiche previdenziali da condividere con l Assemblea dei Delegati: un contributo per la diffusione della cultura previdenziale, nella consapevolezza dei limiti del nostro sistema paese, che attualmente non ci consente di avere quella visione di lungo periodo necessaria per affrontare in modo sereno il nostro futuro previdenziale. Da Bologna, per il DECODER, Teresa Zambon 7

IN PRIMO PIANO Dottori Commercialisti iscritti anche all Albo Forense: problematiche applicative I Ministeri Vigilanti hanno recentemente approvato una modifica regolamentare apportata da Cassa Forense, in forza della quale, nell ambito della c.d. Operazione Cittadinanza Previdenziale, vengono iscritti, su iniziativa spontanea, o d ufficio, tutti gli Avvocati che devono obbligatoriamente far coincidere lo status di iscritto Albo e iscritto Cassa, e versare i contributi a quest ultima gestione previdenziale, sui redditi e volumi di affari prodotti nell ambito della professione forense. Tra questi obbligati rientrano anche quei Dottori Commercialisti che, essendo iscritti contestualmente all Albo Forense, hanno optato ai sensi di legge (art. 32 della L. 21/86) per l iscrizione alla Cassa dei Dottori Commercialisti e che, in virtù di questa scelta, attraggono alla contribuzione della CNPADC tutti i redditi ed i volumi di affari da loro prodotti, indipendentemente dalla natura professionale degli stessi. L art. 32 della L. 21/86 recita, infatti, che Il reddito professionale denunciato ai fini dell IRPEF si considera comunque interamente conseguito nell ambito della professione nella cui Cassa il dottore commercialista permane iscritto. In deroga alle norme di qualsiasi Cassa di previdenza relativa a libere professioni, ogni contribuzione soggettiva ed oggettiva è dovuta esclusivamente alla Cassa per cui il professionista ha optato e nella misura stabilita dalle norme relative alla Cassa stessa. A seguito dell entrata in vigore delle nuove disposizioni di Cassa Forense, è stato avviato un dialogo con le altre Casse interessate (in primis Cassa Forense e Cassa Ragionieri) per cercare una soluzione condivisa che possa far convivere la nuova disciplina con l art. 32 della Legge 21/86, salvaguardando coloro che pur essendo iscritti contemporaneamente in più albi professionali hanno optato per la Cassa dei Dottori Commercialisti. Si tratta di una problematica che la CNPADC tiene sotto stretta osservazione, per quanto possa avere un impatto per così dire di nicchia, pensando alla platea di riferimento di Dottori Commercialisti abilitati anche alla professione forense. La Cassa ha, infatti, inoltrato ai Ministeri Vigilanti - data l inconciliabilita della normativa di Cassa Forense con la nostra - una richiesta di incontro congiunto con le altre Casse interessate per cercare di trovare una soluzione all interno del Sistema Casse, senza che i singoli professionisti siano costretti ad impugnare il Regolamento di Cassa Forense dinanzi al Giudice Amministrativo, soluzione per altro già intrapresa da alcuni, per far valere le proprie ragioni. A parere della CNPADC emergono diversi problemi che rischiano di causare un vero e proprio cortocircuito previdenziale che, se non risolto per tempo, potrebbe portare ad un incremento degli obblighi e degli oneri previdenziali, oltreché ulteriori criticità in ordine ad altri aspetti previdenziali e assistenziali. Il progetto Ponte Ordini In occasione dell Assemblea dei Delegati del 26 giugno 2014 è stato presentato un nuovo progetto realizzato dalla CNPADC, denominato Ponte Ordini. Il progetto intende creare un legame più stretto tra la Cassa e gli Ordini professionali presenti sul territorio, attraverso l attuazione di un diverso e più efficiente modello di comunicazione, trasmissione e gestione delle informazioni. A supporto delle attività e delle iniziative dedicate, sarà predisposto un portale concepito per fornire servizi e contenuti informativi. Il portale consentirà, attraverso nuove modalità e processi, di elaborare in modo più efficiente le informazioni concernenti gli iscritti e sarà funzionale alle attività di gestione e trasmissione dei dati tra Cassa e Ordini. Strutturato in due differenti aree, fornirà informazioni di carattere generale nella parte pubblica il cui accesso è libero, e contenuti personalizzati in quella riservata. L accesso all area riservata sarà possibile utilizzando le credenziali di accesso, codice fiscale e PIN, inviate dalla CNPADC a tutti gli Ordini nel mese di dicembre. L Area riservata, organizzata in quattro sezioni denominate Comunicazione dati, Gestione anagrafica, Area documentale e Contatto, consentirà di effettuare le comunicazioni dati dei Dottori Commercialisti e delle Società tra Professionisti, di eseguire variazioni e aggiornamenti anagrafici degli Ordini, di scaricare la modulistica riservata agli ordini o consultare quella della CNPADC e la normativa, di richiedere consulenza o assistenza. Il nuovo portale Ponte Ordini sostituisce il servizio COR - Comunicazione Dati Ordini Professionali - e, terminata la fase di sperimentazione, sarà operativo dal 7 gennaio 2015. 8

ORGANI SOCIALI CNPADC IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RENZO GUFFANTI COMO PRESIDENTE GIUSEPPE GRAZIA MESSINA VICE PRESIDENTE SUSANNA ZELLER CONSIGLIERE in rappresentanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali SIMONE DONATTI FIRENZE CONSIGLIERE MONICA VECCHIATI ROMA CONSIGLIERE ANNA FACCIO VICENZA CONSIGLIERE BARBARA TADOLINI GENOVA CONSIGLIERE GIUSEPPE PUTTINI NAPOLI CONSIGLIERE ANTONIO PASTORE TARANTO CONSIGLIERE IL COLLEGIO SINDACALE MONICA PETRELLA L AQUILA COMPONENTE EFFETTIVO LUCIA AUTERI COMPONENTE EFFETTIVO con funzioni di Presidente in rappresentanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ROBERTO ALESSANDRINI COMPONENTE EFFETTIVO in rappresentanza del Ministero dell Economia e delle Finanze PASQUALE FRANCO MAZZA TRENTO COMPONENTE EFFETTIVO MICHELE DI BARTOLOMEO PESCARA COMPONENTE EFFETTIVO 9

ORGANI SOCIALI CNPADC I DELEGATI PER REGIONE ABRUZZO Chieti: BASCELLI Gabriele L Aquila/Avezzano: CARUGNO Salvatore Pescara: DEGLI EREDI Maria Elena, SUFFOLETTA Giuseppina Teramo: GRAZIANI Christian Vasto/Larino/Lucera: MANES Adamo CALABRIA Catanzaro: LAVECCHIA Stefania Cosenza: PERROTTA Sante Ivan Lamezia T./Paola: DE LORENZO Sergio Locri/Vibo V./Palmi: CALARCO Francesco Matera/Castrovillari: CARLOMAGNO Daniele* Reggio Calabria: DATTOLA Antonino Rossano/Crotone: RIILLO Pietro CAMPANIA Avellino: TURTORO Antonella Benevento: GROSSO Michele Caserta: CRISTOFARO Luciano, GENTILE Giovanni Napoli: BORGO Fabrizio, MICHELINO Mario, PALMA Salvatore, POLLICE Ernesto, RUOSI Alfredo, VITAGLIANO Giuseppe Nocera Inferiore: COPPOLA Mario Nola: AMBROSIO Giovanni Sala C./Vallo L./Melfi/Potenza: ROMANIELLO Vito Antonio Maria* Salerno: GALDI Massimo, INGENITO Valerio Torre Annunziata: CORMUN Fioravante EMILIA-ROMAGNA Bologna: BOSELLI Isabella, SPISNI Claudia, ZAMBON Teresa Ferrara: VANNINI Simona Forlì/Cesena: BERTOZZI Fausto Modena: BACCHIEGA Federico Parma: RAGIONIERI Paola Piacenza: PERINI Marco Ravenna: MORELLI Vincenzo Reggio Emilia: FEDOLFI Elena Rimini: ARCANGELI Paolo FRIULI-VENEZIA GIULIA Gorizia/Trieste: FURLANI Renato Pordenone: INGRAO Paolo Udine: PEZZETTA Marco LAZIO Cassino: CERNESI Mauro Frosinone: BARTOLINI Sandro Latina: D ERME Federica Rieti/Tivoli: QUARANTA Sonia Roma: CARLETTI Leonardo, COLLETTI Massimo, COSENZA Gaetano, DE ROSSI Massimo, DE STASIO Federico, PERTILE Michela, RAVAZZIN Carlo, RINALDI Simonetta, SCARINCI Fabrizio, TRUDU Alessandra, VILLANI Sandro Viterbo/Civitavecchia: PATACCHINI Oreste LIGURIA Chiavari/La Spezia/Massa C.: CERVONE Ermanno* Genova: MANELLA Claudia, PICOLLO Alessandro Imperia/Sanremo/Savona: GIRONI Franco LOMBARDIA Bergamo: MANO Alessandro, SAITA Paolo Brescia: BRAMBILLA Dario, DE PANDIS Giovanni, PICCINELLI Franco Busto Arsizio: IANNI Roberto Como: TOSTO Arianna Cremona/Crema/Lodi: TANTARDINI Alessandro Lecco/Sondrio: QUADRIO Vittorio Mantova: MONTECCHIO Claudio Milano: BOIOCCHI Marco, CARELLA Ernesto Franco, CIOCI Arianna, DELL APA Roberta, MACELLARI Moreno, PIROTTA Michele, RAZZA Giorgio, RESNATI Fabio Luigi, VITALE Italo, ZONCA Andrea Carlo Monza/Brianza: GRASSO Aldo, PESSINA Fabio Enrico Pavia/Voghera: LEGNANI Piero Varese: DEL BENE Giuseppe MARCHE Ancona: MARCHEGIANI Michela Ascoli P./Fermo: CELLINI Massimo Macerata/Camerino: MANCINELLI Luigi Pesaro/Urbino: COVINO Giovanni MOLISE Campobasso/Lanciano/Isernia: CARUNCHIO Luigi Alfredo* PIEMONTE Alessandria/Asti: VICARIOLI Carlo Biella/Verbania/Vercelli: TARRICONE Luigi Casale Monferrato/Tortona/Vigevano: OMODEO ZORINI Stefano* Cuneo: GROSSO Maurizio Giuseppe Novara: BALLARE Andrea Torino: CRESTO Guido, QUER Luca, RESCA Marcello Alessandro, SANTAROSSA Verdiana Federica, TELESCA Stefania PUGLIA Bari: BOCCIA Ferdinando, PICCARRETA Saverio, TRENTADUE Raffaele Brindisi: EPIFANI Vincenzo Foggia: CATALANO Saverio Lecce: CICIRILLO Pierantonio, TARANTINO Pierluigi Taranto: GAITA Daniela Trani: PAGAZZO Domenico Francesco Stefano SARDEGNA Cagliari: ANEDDA Sandro, OLLA Francesco Nuoro/Oristano/Tempio P.: DETTORI Giovanni Nicola Sassari: MELONI Armando SICILIA Agrigento: DULCIMASCOLO Calogero Caltanissetta/Nicosia/Enna/Caltagirone: RIBAUDO Piero Catania: CAMINITO Giovanni, FRAGALA Maria Luciana Marsala/Trapani: CAMARDA Gerolamo Messina: GALLETTI Stefano Palermo: CRICCHIO Giovanni, LA VECCHIA Diego Patti/Barcellona Pozzo di Gotto: ITALIANO Antonio Ragusa/Gela: DI BLASI Giombattista Siracusa: FARANDA Dino TOSCANA Arezzo: TIEZZI Roberto Firenze: CASTELLETTI Simone, CHECCONI Simona Livorno/Grosseto: PICCHI Gianluca Lucca: FAZZI Luciano Montepulciano/Siena/Terni: PEPI Cesare* Pisa: CIUTI Andrea Pistoia: LUMI Alessandro Prato: RAVONE Filippo TRENTINO-ALTO ADIGE Bolzano: NACHIRA Alessandro Trento: MAZZURANA Fulvio UMBRIA Perugia: BUGATTI Massimo VALLE D AOSTA Aosta: DISTILLI Stefano VENETO Belluno/Bassano D.G.: CAMPANA Alessandro Padova: GUARNIERI Bruno, RIGATO Luca Venezia/Rovigo: NALE Monica Umberta, LENARDA Sebastiano Verona: CARLOTTI Alessandro, RUGGIERO Pier Giorgio Vicenza: LEVANTE Alessandra, SIGOLA Licia Treviso: PRETTO Gianni, RUGOLO Mirko 10 * Delegato con incarico interregionale.

DELEGATI & TERRITORIO Ancora una conferma della Suprema Corte sul potere di accertamento della Cassa Dottori Commercialisti su attività incompatibili Ai fini dell erogazione del trattamento pensionistico del Dottore Commercialista, la legge prevede, a carico della Cassa, l attività di accertamento della sussistenza del requisito dell esercizio della professione da parte dell iscritto durante le annualità di anzianità contributiva (Legge n.21/86 art.20 art. 22 c.3). Sulla concreta applicazione della citata previsione normativa sono state ripetutamente poste delle questioni interpretative: Si deve intendere il mero e formale requisito di esercizio della professione, o tale accertamento deve estendersi alla sua condizione di legittimità (condizione carente nell eventuale fattispecie di incompatibilità)? Inoltre, alla Cassa Dottori Commercialisti è attribuito in proprio il potere di accertamento richiesto dalla legge, o tale potere deve essere necessariamente mediato dall analoga funzione attribuita agli Ordini Territoriali ai fini dell iscrizione all Albo? Sul tema, le sentenze della Corte Suprema di Cassazione n. 25526 del 15-11-2013 e n. 24140 del 12-11-2014 fanno proprie le motivazioni già espresse dalla sentenza n.5344 del 04-04-2003, la quale argomenta a favore del riconoscimento di autonomi poteri di accertamento da parte della CNPADC del legittimo esercizio della professione per il riconoscimento delle annualità contributive. Esse negano, quindi, con una doppia e ravvicinata riconferma, le argomentazioni poste a base della decisione di contrario avviso, intercorsa nel periodo, portata dalla sentenza n. 13853 del 16-06- 2009, lasciando prevedere un nuovo consolidamento del precedente orientamento, grazie al quale si conferisce alla Cassa il diritto/dovere di accertare le situazioni di incompatibilità in capo agli iscritti. Non si può mancare di osservare che la giurisprudenza altalenante aveva determinato deplorevoli effetti di incertezza nei riferimenti interpretativi, con il conseguente venirsi a creare di contenzioso tra gli iscritti e il proprio Ente pensionistico. Ciò premesso, ci si augura un definitivo chiarimento normativo, anche per la Cassa Dottori Commercialisti, nel senso di una maggiore specificità e chiarezza sul punto, analogamente a quanto già previsto per Cassa Forense e per Cassa Geometri. Forte delle citate conferme interpretative della Suprema Corte più recenti, sarà opportuno e doveroso continuare coerentemente l azione di accertamento autonomo e pervasivo che Cassa Dottori Commercialisti porta avanti già da anni, nel rispetto delle garanzie previste della legge. Parallelamente, sarebbe auspicabile un potenziamento dell azione informativa agli iscritti, anche di concerto con il Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e Esperti Contabili, sulle casistiche di incompatibilità e sulle conseguenze che tale condizione comporta ai fini previdenziali. Sonia Quaranta Dottore Commercialista e Delegato CNPADC in Rieti e Tivoli Sentenza Consiglio di Stato - ENPAIA: premiate le Casse di previdenza virtuose La recente sentenza del Consiglio di Stato n. 07067/2013 REG.RIC. depositata il 18/07/2014 ha segnato un punto a favore delle Casse di Previdenza dei liberi professionisti in materia di capitalizzazione dei montanti contributivi per la determinazione delle prestazioni pensionistiche degli iscritti. Con tale pronuncia il Consiglio di Stato, a fronte dei rilievi formulati nell esercizio del proprio potere di vigilanza dal Ministero del Lavoro, ha ritenuto legittima la delibera con cui la Cassa di Previdenza degli Agrotecnici dell ENPAIA ha aumentato, utilizzando gli utili di gestione 2011, il tasso di rivalutazione del montante contributivo ai fini della determinazione del trattamento pensionistico dei propri iscritti rispetto alla misura ordinariamente prevista, legata alla variazione della media geometrica quinquennale del PIL. Viene, quindi, ribadita e rafforzata l autonomia gestionale, organizzativa e contabile della Cassa, come da D. Lgs n. 103/1996, riconoscendo alla stessa il potere di modificare il criterio di rivalutazione dei conti individuali rispetto alle procedure indicate dal D.Lgs. n. 335/1995, considerato il livello minimo da riconoscere, e di deliberare valori più elevati, a condizione che i rendimenti siano stati effettivamente conseguiti. La questione è molto importante perché l Assemblea dei Delegati della nostra Cassa nella seduta del 26 giugno 2014, ha approvato la modifica del 3 comma dell art. 10 del Regolamento di disciplina del regime previdenziale, al fine di aumentare l adeguatezza delle pensioni calcolate con il metodo contributivo, aumento che deve avvenire necessariamente nel rispetto dell equilibrio finanziario di lungo periodo, e nell ambito della autonomia gestionale, organizzativa e contabile garantita dal D.Lgs. 509/94. Tale modifica mira a riconoscere all iscritto una rivalutazione del montante contributivo pari alla media quinquennale dei rendimenti ottenuti dagli investimenti, con un valore massimo pari al più alto tra la media quinquennale del PIL e il tasso di rendimento del patrimonio mobiliare così come previsto, per l anno di riferimento, nell ultimo bilancio tecnico, con la garanzia di un tasso minimo del 1,5%. In presenza di un quadro economico e finanziario caratterizzato da un PIL negativo, ma di fronte a un trend di rendimenti sui propri investimenti positivo, nella consapevolezza di dover assicurare una previdenza sostenibile ed adeguata ai propri iscritti e in considerazione degli equilibri finanziari di lungo periodo e di sostenibilità raggiunti, la CNPADC con la modifica dell art. 10 del Regolamento, associata alla maggiore aliquota di computo e alla retrocessione di quota parte della contribuzione integrativa a montante, ha inteso garantire ai Dottori Commercialisti una maggiore adeguatezza delle future pensioni calcolate con il sistema contributivo. Gabriele Bascelli Dottore Commercialista e Delegato CNPADC in Chieti 11

CNPADC.IT Servizio di Regolarizzazione Spontanea online Dal 17/12/2014 è possibile presentare la domanda di Regolarizzazione Spontanea (disponibile nei Servizi Online) per: effettuare la comunicazione tardiva dei dati reddituali; regolarizzare la tardiva/omessa comunicazione dei dati reddituali (scaduta il 17/11/2014); regolarizzare la comunicazione infedele dei dati reddituali; regolarizzare il pagamento tardivo/omesso delle eccedenze contributive (scaduto il 15/12/2014). La Regolarizzazione Spontanea online consente il calcolo automatico delle somme dovute (Servizio CRS) e la generazione del M.Av. online, utilizzando il Servizio di Generazione M.Av.. Successivamente al pagamento, la domanda dovrà essere trasmessa mediante l utilizzo del servizio online DRS. La Domanda di Regolarizzazione Spontanea è consentita qualora non ci sia stato, da parte della Cassa, l accertamento delle maggiorazioni ordinarie. Si ricorda che in caso di comunicazione dei dati reddituali effettuata successivamente alla data di scadenza del pagamento delle eccedenze contributive, in assenza di eccedenze da versare, è possibile presentare la domanda di regolarizzazione spontanea senza effettuare alcun pagamento per evitare l applicazione delle sanzioni previste dal sistema sanzionatorio. Inoltre, per coloro che in fase di adesione al SAT PCE 2014 hanno optato per la rateizzazione delle eccedenze contributive, non è applicabile il provvedimento di Regolarizzazione Spontanea. Inadempienze Regolarizzazione Spontanea: prospetto sintetico Regolarizzazione Spontanea Tardiva/omessa comunicazione dei dati reddituali entro la scadenza prevista per il pagamento delle eccedenze (15/12/2014) oltre la scadenza prevista per il pagamento delle eccedenze ed entro la scadenza per la comunicazione dell anno successivo (dal 16/12/2014 ed entro il 16/11/2015) oltre la scadenza prevista per la comunicazione dell anno successivo (dal 17/11/2015) Maggiorazione fissa 30,00 (solo in caso di eccedenze dovute) Maggiorazione fissa 60,00 (solo in caso di eccedenze dovute) Maggiorazione fissa 150,00 (solo in caso di eccedenze dovute) Infedele comunicazione dei dati reddituali trasmissione dei dati corretti entro 1 mese dalla scadenza della comunicazione dei dati reddituali trasmissione dei dati corretti oltre 1 mese ed entro 6 mesi dalla scadenza della comunicazione dei dati reddituali trasmissione dei dati corretti oltre 6 mesi dalla scadenza della comunicazione dei dati reddituali ed entro il termine previsto per la comunicazione dei dati reddituali dell anno successivo 5% delle eccedenze evase 10% delle eccedenze evase 15% delle eccedenze evase trasmissione dei dati corretti oltre il termine previsto per la comunicazione dei dati reddituali dell anno successivo 30% delle eccedenze evase entro 15 gg. dalla scadenza (30/12/2014) Maggiorazione fissa 30,00 Tardivo/omesso versamento delle eccedenze oltre 15 gg. ed entro un mese dalla scadenza (dal 31/12/2014 ed entro il 15/01/2015) oltre un mese ed entro un anno dalla scadenza (dal 16/01/2015 al 15/12/2015) 1% + interessi legali dalla scadenza (minimo 30,00) 2% + interessi legali dalla scadenza (minimo 30,00) oltre un anno dalla scadenza (16/12/2015) 3% + interessi legali dalla scadenza (minimo 30,00) 12

CNPADC.IT SCADENZE 2014 31 MARZO Scadenza seconda rata M.Av eccedenze 2013 Esclusivamente per coloro che hanno scelto la rateizzazione in fase di adesione al servizio SAT 2013 PCE. 19 MAGGIO Chiusura SAT 2014 PCM Per richiedere l addebito dei Contributi Minimi con SDD in alternativa al M.Av. 20 MAGGIO Pubblicazione online dei M.Av PCM 3 GIUGNO Termine pagamento prima rata minimi 2014 30 GIUGNO Scadenza terza rata M.Av eccedenze 2013 Esclusivamente per coloro che hanno scelto la rateizzazione in fase di adesione al servizio SAT 2013 PCE. Scadenza pagamento contributo fisso pre-iscritti Cassa 30 SETTEMBRE Scadenza quarta rata M.Av eccedenze 2013 Esclusivamente per coloro che hanno scelto la rateizzazione in fase di adesione al servizio SAT 2013 PCE. 6 OTTOBRE Apertura SAT 2014 PCE 31 OTTOBRE Termine pagamento seconda rata minimi 2014 17 NOVEMBRE Termine comunicazione 2014 dati reddituali 2013 15 DICEMBRE Termine pagamento eccedenze contributive 2014 13

FOCUS WELFARE di Barbara Tadolini Bandi di concorso 2014 - borse di studio Sono stati pubblicati sul sito web della Cassa i due bandi di concorso 2014 per: l assegnazione di borse di studio a favore di figli di Dottori Commercialisti per l anno scolastico ed accademico - 2012/2013; l assegnazione di borse di studio in favore di Dottori Commercialisti per la frequenza di corsi universitari di laurea, dottorati di ricerca e master universitari nell anno 2012/2013. La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata tassativamente entro il 16/3/2015 esclusivamente sul modulo predisposto dalla Cassa (disponibile sempre sul sito). Due importanti novità Da quest anno sarà possibile la partecipazione ai bandi di concorso predetti anche in caso di posizione contributiva non regolare, fermo restando che la liquidazione della borse di studio - se conseguita - è comunque subordinata all avvenuta regolarizzazione della posizione contributiva. E stato inoltre eliminato il requisito dei tre anni di iscrizione per la partecipazione al bando di concorso per borse di studio a favore dei professionisti. I bandi sono stati indetti In favore dei figli di Dottori Commercialisti per: ഷ Conseguimento della licenza media inferiore. Sono poste a bando n.80 borse di studio per Euro 1.500 ciascuna; ഷ Frequenza scuola media superiore sino al penultimo anno. Sono poste a bando n.160 borse di studio per Euro 2.000 ciascuna; ഷ Superamento esami di maturità. Sono poste a bando n.60 borse di studio per Euro 2.500 ciascuna; ഷ Frequenza facoltà universitarie. Sono poste a bando n.60 borse di studio per Euro 3.500 ciascuna; ഷ Frequenza dottorati di ricerca o master. E previsto un rimborso spese per il massimo di Euro 2.000 pro capite. In favore dei Dottori Commercialisti (per frequenza di corsi universitari di laurea, dottorati di ricerca e master). ഷ Vengono rimborsate le spese per la partecipazione ai corsi per un importo massimo di Euro 2.500 pro capite. Bando di concorso 2014 - contributo per spese di ospitalita in case di riposo o istituti di ricovero per anziani malati cronici o lungodegenti E stato pubblicato sul sito web della Cassa il bando di concorso per l erogazione di contributi per spese ospitalita in case di riposo o istituti di ricovero per il periodo compreso tra il 1/1/14 ed il 31/12/14. La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata tassativamente entro il 16/3/2015 esclusivamente sul modulo predisposto dalla Cassa. Le novità La platea dei partecipanti è stata estesa aggiungendo ai pensionati e loro coniugi anche tutti i familiari di primo grado e i fratelli presenti nello stato di famiglia. Allo stesso tempo sono stati innalzati anche gli importi del contributo: per i soggetti autosufficienti da Euro 750 ad Euro 900 mensili e per i soggetti non autosufficienti da Euro 1.584 ad Euro 1.900 mensili. Sono stati posti a bando n. 12 contributi per soggetti autosufficienti e n. 18 contributi per soggetti non autosufficienti. Contributo per spese di onoranze funebri e per spese per assistenza domiciliare: i nuovi importi per l anno 2015 Il Consiglio di Amministrazione ha innalzato per il 2015 gli importi per il Contributo per spese di onoranze funebri che sale da Euro 2.000 ad Euro 3.000 (fermo restando il limite della spesa sostenuta) e per le Spese di assistenza domiciliare che passano da Euro 500 per un massimo di 6 mesi ad Euro 600 mensili (fermo restando il limite della spesa sostenuta) per un massimo di 12 mesi. Quest ultimo istituto è stato profondamente innovato come già descritto nella newsletter n. 3/2014 (pag. 7). 14

LA CASSA RISPONDE Sono una Dottoressa Commercialista di 35 anni iscritta alla Cassa dal 2010. Alcuni mesi fa, con grande gioia, ho scoperto di aspettare un bambino. La data presunta del parto dovrebbe essere 15.02.2015. Vorrei conoscere le tutele garantite dalla Cassa. Le libere professioniste, hanno diritto all indennità di maternità di cui al D.Lgs. 151/01 per un periodo di cinque mesi, dai due mesi antecedenti il parto ai tre mesi successivi. L indennità spetta alle colleghe iscritte alla Cassa, che risultino in possesso della partita IVA e dell iscrizione all Albo professionale nel periodo indennizzabile. In carenza di tali requisiti l indennità verrà riconosciuta in misura frazionata e proporzionata ai giorni di presenza dei requisiti richiesti. Il diritto all indennità di maternità è escluso qualora sussista il medesimo diritto in capo ad altro Ente di Previdenza. L indennità di maternità è pari ai cinque dodicesimi dell 80% del reddito professionale dichiarato nell anno precedente a quello dell evento (a mero titolo esemplificativo: se l evento parto avviene nell anno 2015 il reddito professionale che sarà preso a base di calcolo è quello dichiarato nel 2014, prodotto nel 2013). In ogni caso, l importo dell indennità di maternità non può essere inferiore ad un importo minimo fissato annualmente né superiore ad un importo massimo pari a cinque volte l indennità minima. Per richiedere l indennità di maternità la professionista dovrà presentare la domanda con i relativi allegati, a partire dal compimento del sesto mese di gravidanza e comunque entro il termine perentorio di 180 gg. dalla data del parto. A partire dagli eventi verificatisi dal 27 giugno 2014 in poi, la Cassa riconosce un ulteriore contributo a sostegno della maternità pari al 20% dell indennità di maternità attribuita. La mensilità aggiuntiva sarà riconosciuta direttamente alla professionista - quindi senza la necessità di inoltrare domanda - con un importo minimo di euro 1.700,00 e fino a concorrenza - unitamente all indennità di maternità calcolata ai sensi degli artt. 70 e 72 del D.Lgs. 151/2001 - del limite massimo previsto dal medesimo art. 70 del D.Lgs. 151/2001 (pari a 24.741,60 per il 2014). Sono un Dottore Commercialista iscritto alla Cassa dal 2008. Il 15 dicembre 2014 mi sono dimenticato di effettuare il pagamento del MAV delle eccedenze contributive. Come posso regolarizzare questa inadempienza? Prima che intervenga l accertamento delle inadempienze con l applicazione delle sanzioni ordinarie, può usufruire della regolarizzazione spontanea disponibile nell area riservata dei Servizi online dedicati ai Dottori Commercialisti nel sito web www.cnpadc.it. Deve preventivamente accedere al servizio di calcolo delle somme dovute, CRS, al termine del quale viene proposto il Mav da generare online. Successivamente al pagamento del Mav, deve nuovamente accedere al servizi online, DRS, per l invio della domanda a cui deve allegare l attestazione di pagamento del Mav. La domanda è considerata inviata solo quando sull esito dell invio è presente la cifratura del documento. Sono un iscritto alla Cassa dal 2009. Alla fine di novembre 2014 ho cessato la partita IVA ed ho presentato la domanda di cancellazione. Ritengo di non avere più alcun obbligo contributivo con la Cassa a partire dal mese di dicembre per cui non ho effettuato il pagamento delle eccedenze contributive. Vorrei avere informazioni in merito alla restituzione dei contributi soggettivi. Va precisato che in caso di chiusura della partita Iva nel corso di quest anno, la decorrenza della cancellazione dalla Cassa è fissata al 31/12/2014. Rimane quindi dovuta tutta la contribuzione relativa all anno 2014, che la invitiamo a regolarizzare spontaneamente per non incorrere nell applicazione delle sanzioni ordinarie. Nel 2015 dovrà provvedere a comunicare i volumi di affari prodotti nel 2014 e a versare la contribuzione integrativa, senza alcun contributo minimo. Inoltre gli iscritti alla Cassa con decorrenza successiva al 31/12/2003, la cui anzianità di iscrizione e contribuzione sia pari o superiore a 5 anni, hanno diritto alla pensione unica contributiva (al compimento dei 62 anni d età), venendo meno, di conseguenza, la possibilità di ottenere la restituzione dei contributi a seguito di cancellazione. Nel caso di specie, data l iscrizione alla Cassa decorrente dal 2009 al 2014 è maturato il requisito contributivo per l accesso alla pensione unica contributiva e non sarà possibile ottenere la restituzione dei contributi. Sono un Dottore Commercialista iscritto alla Cassa dal 2008. In sede di adesione al SAT PCE 2014 ho optato per il pagamento in un unica soluzione con addebito SDD. Oggi sono andato a verificare se l addebito fosse avvenuto con valuta 15 dicembre 2014 e mi sono accorto che non compare. Come mi devo comportare? La procedura SEPA prevede che la comunicazione dell insoluto SDD intervenga entro 6 giorni lavorativi dopo la scadenza, ad eccezione di quelli per opposizione del debitore, che può essere effettuata nelle 8 settimane successive alla scadenza stessa. La Cassa, ricevuta la comunicazione di insoluto, comunica al professionista interessato il mancato buon fine dell addebito SDD con l indicazione delle motivazioni. Il professionista può, prima che intervenga l accertamento delle inadempienze con l applicazione delle sanzioni ordinarie, usufruire della regolarizzazione spontanea disponibile nell area riservata dei servizi online dedicati ai Dottori Commercialisti nel sito web www.cnpadc.it. *** Tutte le informazioni di carattere Previdenziale, Assistenziale e Contributivo sono presenti nel sito della Cassa www.cnpadc.it. Per informazioni di carattere Previdenziale, Assistenziale e Contributiva è disponibile il Servizio Consulenza al numero 800.545.130 (dal lunedì al giovedì con orario 8.45-12.45 / 14.00-16.00; il venerdì con orario 8.45-13.45). E inoltre possibile prenotare online la consulenza telefonica tramite il servizio PAT (Prenotazione Assistenza Telefonica) presente nell area dei Servizi online del sito. Per i Vostri quesiti, è possibile scrivere al Servizio Supporto tramite Posta Elettronica Certificata (PEC): servizio.supporto@pec.cnpadc.it 15

L immagine di sfondo della Newsletter è tratta da un opera di Fortunato Depero. CNPADC NEWS PROFESSIONE & PREVIDENZA UNITE NELLA CRESCITA Periodico telematico della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti. Via Mantova 1 00198 Roma Iscrizione Tribunale di Roma n. 10 del 26 gennaio 2012 Direttore responsabile Renzo Guffanti Riproduzione riservata 16