FORMAZIONE BASE
COME FUNZIONA? Ci sono due tipologie differenti di impianti minieolici: a PALE VERTICALI a PALE ORIZZONTALI Gli impianti ad asse verticale sono così definiti perché le pale ruotano attorno ad un asse verticale. La loro caratteristica è che sono fissi, non direzionabili e sfruttano il vento proveniente da ogni direzione garantendo una maggiore produzione di energia anche in presenza di poco vento, una minore rumorosità ed anche minori vibrazioni che rendono così l impianto adatto anche alla collocazione sui tetti degli edifici oltre che al suolo. Le turbine ad asse verticale funzionando indipendentemente dalla direzione del vento presentano un ottima resistenza anche ai venti turbolenti. Impianti ad asse orizzontale: Gli aerogeneratori ad asse orizzontale sono i classici che vediamo installati lungo le vallate, sono composti da tre pale che si direzionano a seconda del vento così facendo catturano quanto più vento possibile anche ad altezze minori rispetto agli impianti ad asse verticale.
COME FUNZIONA?
COME FUNZIONA? Nel caso specifico del mini eolico le dimensioni sono molto ridotte, si tratta infatti di impianti ad uso domestico, il diametro del rotore è compreso dai 3 ai 20 metri con altezze comprese dai 10 a 20 metri, le potenze che si riescono a produrre tramite l uso dell impianto spaziano dai 20kw ai 200kw. Ricordiamo che nel caso di correnti d aria molto forti di 20-25 m/s l aerogeneratore viene fermato dal sistema di sicurezza il quale agisce sulle pale o bloccandole del tutto oppure deviandole rispetto alla direzione del vento. La vita media di un impianto minieolico è di circa venti anni, al termine dei quali lo smaltimento avviene semplicemente con la rimozione dell impianto in quanto la turbina non contiene sostanze chimiche o tossiche per la natura che richiedono procedure specifiche di smaltimento.
COME FUNZIONA? Gli elementi principali di una turbina eolica sono: Generatore: è il macchinario la cui rotazione genera elettricità, generalmente posizionato all interno della struttura carenata (anche definita navicella). La potenza del generatore identifica la dimensione dell impianto, si avrà quindi un impianto da 3 kw se il generatore ha potenza massima 3 kw ossia se, a determinate condizioni del vento, la produzione massima oraria di elettricità è 3 kw; Pale: sono lo strumento aerodinamico che, opponendo resistenza al vento, ruotano attorno ad un asse centrale che è il generatore. La loro lunghezza e ampiezza determina un minore o maggiore sfruttamento della forza del vento; Torre: generalmente di altezza dimensionata in funzione del costo dell impianto, la torre è il supporto che permette all impianto di elevarsi sopra i principali ostacoli circostanti.
I COMPONENTI Gli elementi principali di una turbina eolica sono: Generatore: è il macchinario la cui rotazione genera elettricità, generalmente posizionato all interno della struttura carenata (anche definita navicella). La potenza del generatore identifica la dimensione dell impianto, si avrà quindi un impianto da 3 kw se il generatore ha potenza massima 3 kw ossia se, a determinate condizioni del vento, la produzione massima oraria di elettricità è 3 kw; Pale: sono lo strumento aerodinamico che, opponendo resistenza al vento, ruotano attorno ad un asse centrale che è il generatore. La loro lunghezza e ampiezza determina un minore o maggiore sfruttamento della forza del vento; Torre: generalmente di altezza dimensionata in funzione del costo dell impianto, la torre è il supporto che permette all impianto di elevarsi sopra i principali ostacoli circostanti.
INCENTIVI Anche gli impianti minieolici godono di particolari incentivi, anzi è proprio questa la categoria delle energie rinnovabili che è più agevolata dall ultimo Decreto Ministeriale (DM) entrato in vigore nel 2013. Con il nuovo DM i certificati verdi sono definitivamente sostituiti da tariffe omnicomprensive per l'energia immessa in rete. La tariffa riconosciuta per il minieolico per potenze da 1 a 20kW, è di 0,291 euro/kw immesso nella rete elettrica per un periodo di 20 anni.
DETRAZIONE + SCAMBIO SUL POSTO Finiti gli incentivi si prevede Lo Scambio sul posto+detrazione come per Fotovoltaico (50%)
DETRAZIONE + SCAMBIO SUL POSTO Finiti gli incentivi si prevede Lo Scambio sul posto+detrazione come per Fotovoltaico (50%)
VANTAGGI IN SINTESI Energia sempre disponibile per autoconsumo Le turbine del minieolico producono uno scarso inquinamento acustico e hanno comunque la potenza necessaria per alimentare un azienda o un'abitazione Gli impianti di piccola taglia garantiscono una buona integrazione architettonica con l ambiente circostante e si prestano più facilmente ad essere installati anche in contesti urbani o zone commerciali senza occupare molta superficie. Per le loro dimensioni gli impianti minieolici per uso domestico possono trovare collocazione anche nelle abitazioni senza che sia necessaria la costruzione di particolari strutture di sostegno Il sistema mini eolico è molto più sfruttabile rispetto agli impianti eolici tradizionali perché date le dimensioni ridotte delle pale, può essere utilizzato anche in zone geografiche dove solitamente la presenza di correnti ventose non è così persistente, garantendo comunque la produzione di energia elettrica necessaria per soddisfare il fabbisogno domestico o aziendale. Un altrovantaggio che si può riscontrare dall installazione di questo impianto deriva dalla bassa manutenzione manutenzione richiesta per il corretto funzionamento del sistema mini eolico. L intervento del personale specializzato per effettuare la manutenzione ordinaria è prevista una volta ogni 18 mesi consentendo un utilizzo continuativo del sistema senza incorrere in disguidi tecnici o inefficienze
ITER AUTORIZZATIVO Col Decreto Rinnovabili, Decreto Legislativo 28/2011 che attua la Direttiva comunitaria per la promozione delle rinnovabili, si dà seguito alla semplificazione delle procedure autorizzative, introducendo la Pas (Procedura abilitativa semplificata) per impianti fino a 60 kw di potenza. Con questo sistema, trenta giorni prima dell inizio lavori, il proprietario presenta in Comune, con mezzo cartaceo o telematico, una dichiarazione firmata da un progettista con allegati gli elaborati grafici e la relazione tecnica, dai quali emerga la compatibilità dell intervento con gli strumenti urbanistici.
Punto principale: la ventosità della zona Atlante Eolico on-line http://atlanteeolico.rse-web.it/viewer.htm
IL CHIAVI IN MANO -Realizzazione progetto preliminare e dimensionamento dell impianto; - Direzione lavori; - Realizzazione progetto esecutivo; - Assistenza e gestione pratiche (DIA, Istruttoria pratiche per riconoscimento incentivi, allaccio Enel, etc.); - Finanziamento con Deutsche Bank - Turbina e torre eolica; - Inverter; - Trasporto; - Installazione; - Avviamento;
CUT IN : si dice CUT-IN la velocità minima del vento necessaria per il movimento della pala stessa; le pale standard hanno un valore di CUT-IN pari a 3,5 / 4 ms, la nostra pala, invece, ha un CUT-IN di soli 0,4 ms. (le pale tradizionali hanno la necessità di sollevarsi, e di essere orientate in base al flusso ventoso, soprattutto tale brandeggio (la manovra di rotazione dell asse pala in base al flusso del vento) è di massimo 5 e non può essere successivamente modificato, difatti si decide in fase di installazione della pala; la nostra pala, invece, prende il vento da tutti i lati e quindi non richiede direzionalità e non necessita di brandeggio )
CUT OUT: si dice CUT-OUT la velocità massima del vento oltre la quale la pala va FRENATA per non danneggiare la struttura; le pale tradizionali, infatti, per problemi strutturali, hanno la necessità di proteggersi dai venti forti e adottano vari sistemi di controllo e frenatura (pitch control: controllo del passo pala, cioè porre in essere il controllo di rotazione dell asse pala per nascondere la pala al vento e cioè ridurre a zero l effetto di portanza) (controllo di imbardata: controllo di oscillazione in senso verticale della navicella (+ o 10 ) per protezione dall oscillazione delle pale e per azzerare l effetto portanza) (Freno a disco automatico: controllo dell albero primario tramite freno a disco) (alcune pale adottano anche freni elettromagnetici, resistenze di carico che agiscono sul magnetismo del generatore ecc ecc)
la nostra pala, oltre un certo vento, semplicemente si autolimita perché il suo design è studiato per mandare in auto cavitazione la pala stessa (crea una zona di vuoto nell intorno del profilo alare, mancando il fluido manca l energia che permette la rotazione stessa delle pale che, quindi, rallentano Una volta che si ripristina il contatto dell aria sul profilo alare tale energia viene recuperata e quindi si può dire che la pala si autolimita mantenendo la sua velocità angolare massima oltre la quale non va)
Date le spiegazioni di questi due fattori (CUT-IN e CUT-OUT) si può aggiungere che la semplicità costruttiva della nostra pala (non necessità di controlli sul frenaggio, possibilità di prendere il vento da 360, asse verticale = assenza di vibrazioni e maggior stabilità direttamente proporzionale alla velocità del vento (effetto giroscopio)) elimina la maggior parte delle problematiche intrinseche e proprie di una pala tradizionale: la semplicità costruttiva implica una maggiore longevità ed un affidabilità assolute! La normativa italiana, ed in particolare, il Decreto legislativo 115/08 "L' installazione di generatori eolici dal diametro massimo di 1 metro e da un'altezza complessiva di 1,5 metri sono assimilati a un intervento di manutenzione ordinaria, quindi non sono richieste autorizzazioni di alcun tipo "
1 KWp 3 KWp 6 KWp DISPONIBILI IN POTENZE DA: