Vasche in cemento armato vibrato Le vasche in cemento armato vibrato di nostra produzione sono tutte monoblocco a tenuta garantita. Le numerose volumetrie disponibili (da poche centinaia di litri fino a oltre 50 mc) derivano dalla particolare elasticità dei nostri stampi che ci permette di produrre numerose tipologie di cisterne sia a pianta circolare che rettangolare. Qualora si necessiti di raggiungere maggiori volumetrie è possibile affiancare due o più vasche mediante collegamenti stagni (predisposti nei pressi del fondo vasca) mantenendo comunque l economicità e la maggiore qualità dei prefabbricati rispetto alle realizzazioni in opera. Tale elasticità di applicazione ci permette di realizzare un numero praticamente infinito di configurazioni per la realizzazione di impianti di depurazione, trattamento e recupero acque (anche meteoriche). I materiali impiegati per le vasche prefabbricate in c.a.v. Tutte le nostre vasche in cemento armato vibrato sono caratterizzate da un impasto di calcestruzzo armato RcK 525, vibrato in casseri metallici ed esenti da porosità e nidi di ghiaia, di classe di
resistenza C 50/60, a contenuto minimo di cemento 400 kg/m³, con aggiunta di additivi speciali superfluidificanti, armato con acciai elettrosaldati controllati in stabilimento tipo B450C ad aderenza migliorata. Inoltre i manufatti sono di classe di esposizione ambientale XA3 (ambienti chimicamente fortemente aggressivi, in base UNI 206-1) e resistenti ai solfati (in base alla norma UNI 9156). Le armature sono a doppia rete in acciaio ad aderenza migliorata e copriferro minimo di 2 cm. Ciò li rende conformi alle recenti normative antisismiche e al D.M. 14.01.2008 ("Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni"). Il tutto per permetterci di garantirne tenuta idraulica e resistenza strutturale massime. Campi di impiego delle vasche in cemento Usi assai frequenti di queste cisterne sono gli accumuli di acque meteoriche (riutilizzabili per irrigazione o per il trattamento della prima pioggia), le alimentazioni idriche antincendio o gli accumuli provvisori di acque reflue non ancora trattate. E possibile anche suddividere queste vasche in compartimenti stagni con setti realizzati in cemento armato che ne garantiscono l isolamento idraulico, setti che possiamo posizionare in base alle più svariate esigenze tecniche (tipico è il caso delle pareti divisorie tra locali tecnici e riserve idriche delle vasche antincendio).
Se da un lato l utilizzo più frequente avviene per installazioni interrate, dall altro le nostre vasche sono posizionabili anche fuori terra ed in ogni caso sono disponibili due tipologie standard di solai di copertura in cemento armato vibrato (pedonali o carrabili per carichi fino a 5.000 dan/m² e oltre con chiusini sia in cemento che in ghisa di classe adeguata: B125, C250 o D400) che in altri materiali (come ad esempio in acciaio inox). Sulle pareti esterne (come ovviamente su eventuali setti divisori interni e sui solai di copertura) possono essere predisposte anche forature e carotaggi di diametro e posizione adeguate alle varie esigenze (su richiesta anche dotate di flange e manicotti in acciaio inox o giunti in PVC). Siamo a disposizione per un consulto gratuito per i dimensionamenti e la scelta della migliore soluzione tecnica ed economica e offriamo inoltre assistenza tecnica in cantiere per quanto riguarda disposizione, trasporto e posa in opera dei manufatti.
Tipologie di vasche in cemento armato vibrato di nostra produzione Per tipologia le cisterne di nostra produzione sono sostanzialmente di due categorie: a pianta circolare e a pianta rettangolare. Le vasche circolari presentano due diametri standard (2,5 e 1,7 m) e altezze variabili fino a 3 metri. A richiesta è possibile produrre monoblocchi anche più alti anche se nella tabella sottostante sono riportate per brevità solamente le altezze da 2,50 m. Nella successiva tabella ci sono invece i vari modelli disponibili di vasche rettangolari: anche in questi casi le altezze sono variabili e riportiamo solamente le misure standard (sono disponibili anche con pareti di altezze maggiorate in base all esigenza, come si evince dalle note). In conclusione, le nostre vasche sono utilizzabili per accumuli di acque pulite, di acque meteoriche (per irrigazione e/o lavaggi), di acque ad esclusivo uso antincendio, di acque reflue stoccabili in attesa del prelievo mediante autospurgo. Ultimo ma non certo per importanza è l utilizzo per la realizzazione
dei nostri impianti di trattamento acque reflue, acque meteoriche di dilavamento e sistemi di alimentazione idrica antincendio. Per ulteriori informazioni si invita a visionare le specifiche sezioni del sito: basti qui ricordare che in tali casi i manufatti in c.a.v. vengono attrezzati preventivamente in stabilimento e successivamente inviati in cantiere già dotati di tutta la componentistica interna. Alcune particolari predisposizioni a richiesta per le vasche in c.a.v. Numerose sono le possibili predisposizioni a richiesta. Per quanto riguarda le coperture in cemento abbiamo già accennato alle due tipologie standard. Queste generalmente sono realizzate a parte ma per particolari esigenze è possibile prevederle "solidali" alla vasca stessa, vale a dire possiamo realizzare un monoblocco che possiamo definire "a scatola" con perfetta tenuta idraulica della giuntura tra il bordo superiore della vasca e il solaio sovrastante. Un tipico esempio di questa realizzazione è riportato nella foto sopra. Questo manufatto inoltre presenta anche un'ulteriore importante predisposizione: una coppia di flange in acciaio inox per il collegamento a tenuta stagna: in tal modo si evitano le delicate lavorazioni da effettuare in cantiere per avere dei collegamenti a tenuta.
Un'alternativa alla flangia in inox sono i giunti a pressione (di cui si vede un particolare sotto): anche questi vengono affogati nel getto, garantiscono la tenuta e l'inserimento delle tubazioni in cantiere è semplice e veloce. Il particolare raffigurato è quello di una vasca di prima pioggia: a destra l'ingresso e a sinistra l'uscita delle acque di seconda pioggia. Altre dotazioni a richiesta sono i rivestimenti con resine ad uso specifico (sia interni, più frequenti, che esterni). In base a particolari applicazioni ed esigenze infatti è possibile stendere degli strati di materiale appositamente studiato: tipici esempi sono le vasche per lo stoccaggio di acque ad uso potabile o di acque contenenti sostanze particolarmente aggressive o caratterizzate da valori di ph molto alti o molto bassi. Inutile ricordare che in ogni caso non occorrono trattamenti impermeabilizzanti per garantire la tenuta idraulica. Altri accorgimenti possono essere presi in caso di posa con presenza di falda acquifera poco profonda al fine di evitare che questa "spinga" verso l'alto il manufatto. In questi casi si predispongono dei ferri di ripresa che sporgono esternamente nei pressi del fondo vasca che, mediante una piccola gettata subito dopo la posa in cantiere, la "ancorano" al piano di posa stesso contrastando la spinta di Archimede.