MEMBRANE TRASPIRANTI, ORA SONO LEGGE La nuova UNI sulle coperture rivoluziona il settore Le membrane traspiranti sottotegola (chiamati in gergo Smt) trovano, dopo anni, un riscontro normativo, come già da tempo accade in Germania e in Francia, grazie alla nuova edizione della norma UNI 9460:2008 "Coperture discontinue - Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con tegole di laterizio o calcestruzzo", che aggiorna l omonima norma del 1989. A spiegare tutte le novità ci pensa l Aismt, l Associazione italiana schermi e membrane traspiranti. Elaborata dalla commissione tecnica "Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio" oltre a riportare i termini e le definizioni dei prodotti che compongono la copertura, la norma UNI 9460:2008 tratta i seguenti requisiti per gli elementi di copertura: - il comportamento agli agenti atmosferici: le coperture discontinue con tegole devono essere impermeabili agli agenti atmosferici e avere un'azione protettiva contro l'azione del vento, la sabbia o la neve; - i requisiti meccanici: si devono considerare i carichi da neve, ghiaccio o grandine, i carichi da vento, i carichi relativi al possibile accesso occasionale di persone (per azioni di riparazione o di manutenzione); - i requisiti chimici e fisici: la resistenza alla temperatura, l'isolamento termico, le prestazioni acustiche e la resistenza al fuoco, la resistenza ai raggi UV, la compatibilità dei materiali, - la durabilità e la manutenzione. La UNI 9460 riporta le istruzioni per la progettazione, che devono tenere conto delle zone climatiche e delle situazioni di esposizione locale, la necessaria documentazione di progetto, i materiali e i componenti utilizzati per ogni elemento o strato funzionale, fino a elencare nello specifico le varie caratteristiche delle tegole e coppi di laterizio e delle tegole di calcestruzzo: marcatura, dimensioni, carico di rottura a flessione, impermeabilità e resistenza al gelo. Oltre ai tipi fondamentali di tegole (portoghese, olandese, marsigliese, coppo e tegola romana), vengono trattati dalla norma pezzi speciali ed accessori per la soluzione di punti singolari della copertura (bordi perimetrali, displuvi, aeratori, tegole fermaneve, basi per camini, lucernari, ecc.). Dopo i primi tre capitoli in cui vengono descritti lo scopo e campo di applicazione, i riferimenti normativi e i termini e le definizioni degli elementi che compongono il manto di copertura, la norma entra nello specifico menzionando le caratteristiche funzionali degli elementi di copertura CAP. 4 Requisiti: Impermeabilità Le coperture discontinue realizzate con tegole devono essere impermeabili agli agenti atmosferici; per impedire il passaggio dell acqua all interno della copertura in aree nelle quali è prevedibile attendere fenomeni atmosferici di eccezionale entità è opportuno prevedere una membrana impermeabile sottotegola. In caso di forte vento, nubifragi, azione gelo/disgelo il libero deflusso di acqua può essere impedito con il risultato che l acqua può tracimare all interno della copertura. Pertanto tali fenomeni devono essere considerati già in fase di progetto in particolare per le sovrapposizioni e può essere richiesto l impiego di membrane sottotegola. Protezione contro neve, sabbia e pulviscolo con azione del vento L ingresso di neve, sabbia e pulviscolo con azione del vento non può essere completamente impedito a causa delle modalità di posa delle coperture discontinue e dei giunti risultanti tra i singoli elementi. Ciò deve essere ridotto o impedito mediante specifiche soluzioni, per esempio attraverso particolari sistemi sottotegola. Protezione dalla penetrazione del vento Lo strato di tenuta delle coperture discontinue non può in generale essere reso impermeabile al vento. L impermeabilità all aria della superficie esterna di ambienti riscaldati deve essere ottenuta usando misure addizionali.
Requisiti chimici e fisici Le coperture discontinue hanno un ruolo marginale nel garantire prestazioni di isolamento termico e acustico. La funzionalità di prodotti per coperture discontinue non deve essere compromessa dall effetto dei raggi UV e dalle influenze ambientali. Durabilità e manutenzione I fattori significativi che possono influenzare il funzionamento delle coperture discontinue devono essere tenuti in conto nella fase di progettazione e nella scelta dei prodotti da utilizzare. CAP 6 Composizione del sistema Qui vengono introdotte alcuni tipi di soluzioni progettuali conformi in cui viene esplicitato l utilizzo di membrane di tenuta all aria e traspiranti per la realizzazione di: 1) Coperture non isolate, non ventilate (con strato di micro-ventilazione): 2) Coperture non isolate, ventilate
3) Coperture isolate, non ventilate (con strato di micro-ventilazione) 4) Coperture isolate, ventilate (con intercapedine)
5) Coperture isolate, ventilate (con sottotetto ventilato) CAP. 8 - Si entra nel dettaglio
Vengono descritti i materiali e i componenti utilizzati per ogni elemento o strato funzionale della copertura, quindi le caratteristiche delle varie tipologie di tegole e gli elementi di supporto, i materiali per lo strato di isolamento termico ma in particolare vengono menzionati gli elementi sottotegola con funzione di tenuta all aria, schermo al vapore, barriera al vapore, strato di impermeabilizzazione traspirante. Gli strati di barriera al vapore, schermo al vapore, tenuta all aria, strato impermeabilizzante e traspirante, possono essere realizzati mediante: - strati a base di microfibre impermeabili all acqua ed al vento, ma permeabili al vapor d acqua che consentono cioè il passaggio del vapore dall interno all esterno della struttura. Sono posizionati con sovrapposizione e fissati meccanicamente con chiodi e graffe. Principali caratteristiche Massa areica Lacerazione da chiodo Resistenza alla trazione Permeabilità al vapore acqueo Impermeabilità all acqua Resistenza alla temperatura Resistenza ai raggi UV.