Cap Le monete di San Pietro in Cotto Elena Baldi

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Le monete di San Pietro in Cotto Elena Baldi Cap. 3.2 Durante le campagne di scavo 2008-2009 sono state trovate 79 monete; di queste due sono in argento e il resto in lega di rame; al momento sono stati conservati e identificati solo trenta esemplari. Si tratta di monete che coprono un intervallo cronologico che parte dalla fine del I secolo a.c. (un denario coniato nel 58 a.c.), arrivando a emissioni di V secolo. Anche se non tutto il materiale è ancora pienamente databile, è possibile, da un primo esame, sostenere che non vi sono possibilità di estendere la datazione. È significativo che la maggior parte dei reperti proviene dall area 2000, l area della strada glareata; è quindi possibile supporre una perdita accidentale del materiale. Questa relazione presenta una breve descrizione dei soggetti identificati fino ad ora; seguirà una breve descrizione e un catalogo dei principali esemplari rinvenuti che mostrano il pieno inserimento della villa nel sistema di scambi regionale tra la prima età imperiale e la tarda Antichità. M. Aemilius Scaurus e P. Plautius Hypsaeus (US 2079) La moneta più antica è un denario, emissione per secoli alla base della monetazione romana, coniata dai tresviri monetali M. Aemilius Scaurus e P. Plautius Hypsaeus a Roma nel 58 a.c., in occasione dei giochi edili organizzati da M. Aemilius Scaurus per celebrare la propria vittoria sul re Aretas III di Nabatea 1. L esemplare è stato fortemente tosato in passato, azione visibile nella quasi totale rimozione della figura del Re Aretas il quale, in basso a destra, tiene il cammello; oltre a questo, sono stati rimossi piccoli spicchi su tutto il perimetro, portando il peso della moneta a g 2.42, confronto ad altri esemplari più integri che pesano fino a 4.2 grammi. Augusto (US 1102) Questo esemplare è un quadrante di Augusto, coniato a Roma nell anno 9 a.c. dal tresviro monetale Lamia 2. Lo stato di conservazione della moneta è buono con evidenza di leggera tosatura sul perimetro. Secondo Mattingly 3, è probabile che il tipo delle mani congiunte sia gallico in origine perché appare per la prima volta dopo il ritorno di Cesare a Roma il 49 a.c. Esso fu poi ripreso, per tutto l'arco dell'impero, nei secoli successivi, da vari imperatori. Claudio (US 2056) 1 M.H. Crawford, Roman Repubblican Coinage, Cambridge 1974, p. n. 422/1b; E.A. Sydenham, The coinage of the Roman Repubblic, London 1952, p. 152 n. 914. 2 I tresviri erano giovani aspiranti alla carriera senatoriale, assegnati a una delle attività dei XXviri come atto preliminare alle elezioni senatoriali; il loro compito era quello di soprintendere le operazioni di coniazione, implementando la politica monetaria decisa dai questori, con una certa libertà di scelta sulla tipologia delle emissioni. Diventano IVviri negli anni 5 e 4 a.c., anno dopo il quale ritornano tre e non compaiono più nelle iscrizioni monetali. Si veda a proposito: The Roman Imperial Coinage, vol. I, From 31 BC to AD 69, a cura di C.H.V. Sutherland, London 1984, pp. 31-35. 3 H. Mattingly, Coins of the roman empire in the British Museum, vol. 1., Augustus to Vitellius, London 1976, vol. 1, p. C. 112

La moneta di Claudio rinvenuta a San Pietro in Cotto è un asse emesso tra il 50 ed il 54 nella zecca di Roma; lo stato di conservazione non è buono e l esemplare ha subito azione di tosatura e una parte della legenda sul diritto non è leggibile. Infatti la moneta pesa g 8.25, inferiore al peso registrato da Sutherland per le altre emissioni simili, che si aggirano tra i g 9.50 e gli 11.25 g. La legenda slega nella seguente maniera: TI(berius) CLAVDIVS CAESAR AVG(ustus) P(ontifex) M(animus) TR(ibunicia) P(otestate) IMP(erator) P(ater) P(atriae). L aggiunta delle lettere PP data la coniazione tra il 50 ed il 54. Sul rovescio, l iscrizione CONSTANTIAE AVGVSTI; Sutherland 4 suggerisce che il genitivo illustra il concetto miliare dell emissione. Nerone (US 2062) La moneta di Nerone è leggermente più leggera del peso medio che viene riportato nel catalogo del British Museum di g 10,59-12,50 5. La legenda viene sciolta in questa maniera: PACE P(opuli) R(omani) VBIQ(ue) PARTA IANVM CL(a)VSIT (avendo assicurato ovunque la pace al popolo romano, chiuse il tempio di Giano). Le fonti scritte (Svetonio, Livio) ci informano del fatto che il tempio di Giove rimaneva aperto quando Roma era in guerra e Svetonio ci informa che Nerone chiuse il tempio in occasione della visita di Tiridate (Re dell Armenia) a Roma nell'anno 66. Sutherland suggerisce che questo tipo sia stato battuto almeno due anni prima, con la maggior parte delle coniazioni emesse nell anno 65 6. Vespasiano (US 2006) Il dupondio di Vespasiano, rinvenuto nei primi strati del settore 2000, è una delle sue prime emissioni, datato al 69 d.c.; la raffigurazione della Pac, ritratta seduta, sul rovescio della moneta, serve a commemorare la fine della guerra civile, marcata dall ascesa al potere della dinastia dei Flavi 7. La legenda sul diritto è di chiara lettura, databile anch essa a questo primo periodo in quanto quelle più tarde sono scritte con lettere rivolte all esterno. La legenda sul diritto riporta la dicitura [IMP(erator)] CAESAR VESPASIANVS AVG(ustus); quella sul rovescio: [CO(n)S(ul) ITER)] T R POT(estas). Domiziano (US 2062) Si tratta di un un asse coniato a Roma nell anno 80 d.c. Il diritto di questa moneta presenta una chiara legenda che viene sciolta in questa maniera: IMP(erator) CAES(ar) DIVI VESP(asiani) F(ilius) DOMIT(ianus) CO(n)S(ul) VII (Imperatore, Cesare, figlio del divino Vespasiano, Domiziano, Augusto, Pontefice Massimo). Sul rovescio Minerva, dea patrona di Domiziano, anche se essa sembra più utilizzata per la monetazione in argento e oro 8. (US 2054) Anche questa moneta appartiene a una coniazione databile con precisione, in questo caso all anno 84, data la seguente legenda: IMP CA(ES DIVI) VESP(asianus) [F(lavius)] DOMITIAN AVG(ust) GER(manicus) CO(n)S(ul) X; sul rovescio SALVTI AVGVST (la sicurezza dell imperatore) con l altare della pace, nel campo, costruito sul modello dell altare di Augusto, per celebrare le vittorie 4 The Roman Imperial Coinage, vol. I, cit., p. 119. 5 Mattingly cit., vol. 1, pp. 243 nn. 225-233. 6 The Roman Imperial Coinage, cit., p. 140; Mattingly cit., vol. 1, p. clxxiv. 7 The Roman Imperial Coinage, vol. II, Vespasian to Hadrian, a cura di H. Mattingly, E.A. Sydenham, London 1926. p. 5. 8 The Roman Imperial Coinage, vol. II, cit., p. 151. 113

sulla Britannia e la Germania. L altare è disegnato con i muri esterni e con una doppia porta per l accesso 9. Monete tardoantiche Nel nostro catalogo di rinvenimenti seguono 9 monete, solo parzialmente leggibili che si possono collocare a partire dal IV secolo. Le emissioni ritrovate (US 2042.1) sono un AE3 Gloria Exercitus con 1 solo stendardo tra i due soldati, coniato sotto l impero di Costantino I, Costante o Costantino II tra il 330-341 10. Questa coniazione, con valore ponderale di g 1.44 rappresenta un momento in cui il peso del follis viene ridotto progressivamente dall 1/32 di libra fino al GLORIA EXERCITVS con un solo stendardo, equivalente a 1/216 di libra di circa g 1.49. Meno leggibili sono le quattro monete di Valentiniano (2074.1, 2074.3, 2074.8 e 2042.3), appartenenti ai tipi Victoria Avg.1 e Salvs Reipublicae.2, coniate sia durante il governo di Valentiniano I sia durante quello di Valentiniano II. Generalmente queste emissioni sono state prodotte tra il 364 e il 383 11. Appena più tarde le emissioni di AE3 Victoria Avggg.2, coniate durante l impero di Valentiniano II, Teodosio I e Arcadio tra il 383-395 nelle zecche di Aquileia o Roma (US 1113.1 e 1126.2) 12, anche se il RIC cita anche la zecca di Arleate 13. Contemporaneamente a queste emissioni monetali, l AE4 Spes Romanorvm.1, dove è raffigurata la porta di un castrum (US 2074.9) coniata a Roma in grandi quantità sotto l impero di Magno Massimo o Flavio Vittore tra il 387 ed il 388 14. Questo tipo di moneta fu coniato solo per un anno, tra il 387 e il 388 in occasione dell occupazione delle truppe dell imperatore della Gallia, in marcia contro Teodosio 15 e, sebbene emessa per un così breve lasso di tempo, il tipo è estremamente diffuso nell Italia settentrionale, specialmente in Veneto. Alcuni rinvenimenti sono stati effettuati anche in Emilia, a Imola, e in Lombardia 16. L ultima moneta di IV secolo, leggibile solo in parte, che inseriamo in questa rassegna è quella ritrovata nell US 2074, n. 10, della quale si riconosce una figura stante che sostiene un labaro nella mano destra. Questo tipo d iconografia potrebbe essere simile a coniazioni di Fel. Temp. Reparatio con imperatore e insegna militare 17, a un emissione del tipo Virtus Exercitus 18 oppure, più probabilmente, a una moneta del tipo Gloria Romanorum.14 19. Al momento, quindi, la moneta non 9 The Roman Imperial Coinage, vol. II, cit., p. 152. 10 Late Roman Bronze Coinage, A.D. 324-498, a cura di P.V. Hill, J.P.C. Kent, R.A.G. Carson, London 1978.p. 34, tipo 3; The Roman Imperial Coinage, vol. VII, Constantine and Licinius (A.D. 313-337), a cura di P.M. Bruun, London 1966. 11 The Roman Imperial Coinage vol. IX, Valentinian I Theodosius I, a cura di J.W.E. Pearce, London 1968; Late Roman Bronze, cit., p. 37. 12 Late Roman Bronze, cit., p. 62. 13 The Roman Imperial Coinage IX, cit., pp. 69-70. 14 The Roman Imperial Coinage IX, cit., p. 8. 15 B. Callegher, Trento Teatro Sociale: scavi 1990 1992. Le monete repubblicane, imperiali e medievali: analisi critica e catalogo del complesso numismatico, in Materiali per la storia urbana di Tridentum, vol. II. Ritrovamenti monetali, (Archeologia delle Alpi, 4), a cura di E. Cavada, G. Gorini, Trento 1998, p. 54. 16 G. Gorini, Aspetti monetali, emissione, circolazione e tesaurizzazione, in Il Veneto in età romana, Verona 1987, p. 275. 17 Late Roman Bronze, cit., n. 208. 18 Late Roman Bronze, cit., n. 1653. 19 Late Roman Bronze, cit., n. 1180. 114

può essere identificata pienamente ma solo collocata in un range cronologico che va dalla metà del IV alla fine del V secolo. Il Materiale di età posteriore La tavola I illustra l elenco delle monete conservate fino a questo momento, databili a un periodo posteriore, sempre nell ambito della tarda Antichità, che non sono tuttavia leggibili e non attribuibili con precisione a un emissione ben determinata. Sono però esemplari attribuibili per peso, diametro e spessore alle coniazioni di fine V secolo; questo periodo sembra, infatti, essere caratterizzato dal collasso della produzione monetale, con coniazioni che intraprendono una forte caduta ponderale 20. Il materiale non leggibile si può dividere in due gruppi: uno costituito di quattro monete con pesi che si aggirano dai 0.62 a 0.82 grammi che potrebbero essere stati coniati a metà del V secolo, quando ancora il nummus non era stato fortemente svalutato. Il resto sono invece esemplari di scarso livello di conservazione, con valori ponderali che si aggirano dai 0.12 ai 0.38 grammi, ascrivibili, probabilmente, a coniazioni di fine V secolo. Questo tipo di moneta è tipica del V secolo, ritrovata in molti tesoretti in Italia 21, e rappresenta il circolante minuto con peso del nummus sempre più instabile, quasi sempre illeggibile, di peso bassissimo anche di g 0,10-0,20 e di diametro molto ridotto 22 e livello di consunzione molto alto, segno, secondo Arslan, di forte velocità di circolazione 23. Sono probabilmente emissioni, o forse spesso imitazioni, di nummi di peso calante, colti in una spirale d interventi speculativi sulla moneta bronzea che porta la circolazione minuta della seconda metà del V secolo a pesi bassissimi, fino ai livelli riscontrati in questo gruppo. È importante notare che altri esemplari apparentemente non leggibili si verranno ad aggiungere alla collezione; potranno quindi, nel loro piccolo, aggiungere informazioni attribuibili alla circolazione della monetazione nell area di San Pietro in Cotto. Conservazione dei Reperti Tenendo in mente i fenomeni di corrosione del bronzo e i vari metodi usati per la conservazione di questo metallo (es. l uso di agenti chimici come acido citrico, oppure EDTA, la rimozione elettrolitica, sali di Rochelle, trattamento ultrasonico, ecc.) si è optato per una pulizia meccanica, attraverso l uso di bisturi con lame affilate che riescono a rimuovere la corrosione superficiale senza lasciare segni sulla superficie della moneta. Per umettare le superfici e ripulire le monete dalla polvere creatasi con la pulizia meccanica, esse sono state sottoposte a pulizia con una soluzione di 1:1:1 alcol/acetone/acqua demineralizzata. In presenza di cloruri (2062.1, 2062.2) le monete sono state immerse, dopo la pulizia, in una soluzione di BTA 24 con concentrazione del 5% in acqua demineralizzata ed in seguito immerse in una soluzione di Paraloid B44 25 in una concentrazione del 5% in acetone. Si è deciso inoltre di immergere tutte le monete nella stessa soluzione di Paraloid B44, sia per consolidare la superficie di alcuni esemplari in peggiori condizioni, sia per proteggerli dal contatto con l aria e perciò da ulteriore ossidazione, ma anche dal contatto con i depositi di grasso della pelle delle mani se esposte 20 E.A. Arslan, Problemi ponderali di V secolo: verso la riforma del Nummus. Il deposito di Cafarnao, in Revue Numismatique 159 (2003), p. 39. 21 E.A. Arslan, Le monete, in Scavi MM3. Ricerche di archeologia urbana a Milano durante la costruzione della linea 3 della metropolitana, 1982-1990, a cura di D. Caporusso, Milano 1991, pp. 71-130. 22 E.A. Arslan, Le monete, in S. Giulia di Brescia. Gli scavi dal 1980 al 1992. Reperti preromani, romani e altomedievali, a cura di G.P. Brogiolo, Firenze 1999, p. 369. 23 Arslan E.A., Monete, in Scavi di Monte Barro, in AM XV (1988), p. 427. 24 Benzotriazolo. 25 Resina acrilica. 115

a manipolazione effettuatosi durante lo studio del materiale (fotografia, misurazioni, dimostrazioni del materiale a visitatori, ecc.). Alla conclusione del trattamento le monete sono state inserite in bustine di plastica chiuse con fori per non creare umidità dentro al sacchettino. Per la protezione dei reperti è stato inserito, in ogni bustina, un ritaglio di Polipav, soffice materiale plastico inerte. 116

CATALOGO DEI REPERTI NUMISMATICI: Provenienza: US 2079 Tresviri monetali: Marcus Aemilius Scarus e Publio Plautius Hypsaes Nominale: Denario Lega: Argento Data Emissione: 58 a. C. Legenda D/: In alto: [M. S] CAVR//[AE]D CVR; Segno di zecca a sinistra: E//X; segno di zecca a destra: [SC]; in basso: REX ARETAS // []OMI Descrizione D/: Cammello a destra, dinanzi figura inginocchiata (il Re Aretas), sorregge con la mano sinistra le redini e con la mano destra un ramo d'ulivo legato con un nastro; Legenda R/: [ P.] HVPS[AE]//AED CVR; segno di zecca in esergo: [C]HVPSAE. CO[S]//PREIVE; segno di zecca a destra: CAPTV Descrizione R/: Giove in quadriga a sinistra sorregge con la mano sinistra le redini e con la destra agita un fulmine; sotto le zampe anteriori dei cavalli, scorpione Dimensioni: g 2,42; diametro mm 18,5; spessore mm 2; direzione 0 ; Bibliografia: Crawford p. 446 n. 422/1b; Sydenham p. 152 n. 914 Provenienza: US 1102 Autorità Emittente: Augusto; Tresviro monetale: Lamia Silius Annius Nominale: Quadrante Data Emissione: 9 a.c. Legenda D/: LAMIA SILIVS ANNIVS Descrizione D/: Due mani destre che si stringono, tenendo fra loro un caduceo Legenda R/: III. VIR. [A. A. A. ] F. F. ; SC Descrizione R/: III. VIR. A. A. A. F. F. intorno ad SC Dimensioni: g 2,66; diametro mm 16; spessore mm 2,5; direzione 45 Bibliografia: RIC I, pag. 74 n. 420; CBN 568; BMCRE I, p. 40 n. 200 Provenienza: US 2056 Autorità Emittente: Claudio Nominale: Asse Data Emissione: 50-54 Legenda D/: TI CLAVD C[AE]SAR [AVG P M TR P] IMP PP Descrizione D/: Testa dell Imperatore Claudio, nuda, a sinistra 117

Legenda R/: C[O]NSTANTIAE AVGVS[TI] Descrizione R/: Costantia, con elmo e armatura, stante a sinistra, mano destra alzata, la sinistra tiene lancia; nel campo: SC Dimensioni: g 8,25; diametro mm 22; spessore mm 2,2; direzione 180 Bibliografia: cfr. RIC I pag. 129 n. 111; BMCRE vol. I, p. 201 Provenienza: US 2062 Inv.: 2 Autorità Emittente: Nerone Nominale: Dupondio Data Emissione: 64-68 Legenda D/: IMP NERO CASES[AR AVG G]ERM Descrizione D/: Testa di Nerone laureata a destra Legenda R/: PACE P R VBIQ PARTA IANVM CLVSIT; SC Descrizione R/: Tempio di Giano con finestra a destra e ghirlanda appesa su porta doppia a sinistra Dimensioni: g 10,41; diametro mm 26; spessore mm 4; direzione 180 Bibliografia: RIC I, pp. 155-157; p. 171 n. 349 Note: tipo Ubique Sito: SP Anno: 08 Provenienza: US 2006 Autorità Emittente: Vespasiano Nominale: Asse Data Emissione: 69 Legenda D/: [IMP] CAESAR VESPASIANVS (AVG) Descrizione D/: Testa di Vespasiano laureata a destra Legenda R/:; (COS ITER) TR POT; SC Descrizione R/: Pax seduta a sinistra, tiene ramo e caduceo Bibliografia: RIC II, p. 16 n. 10 Provenienza: US 2062 Autorità Emittente: Domiziano Nominale: Asse Data Emissione: 80-81 Legenda D/: IMP CAES [D]IVI VESP F DOMITIAN COS VII Descrizione D/: Testa dell imperatore laureata a destra Legenda R/: SC Descrizione R/: Minerva stante a sinistra, tiene fulmine nella mano destra e lancia nella sinistra, ai suoi piedi uno scudo; SC nel campo Dimensioni: g 11,16; diametro mm 26,5; spessore mm 4; direzione 180 Bibliografia: RIC II p. 138 n. 169 118

Sito: SP Anno: 08 Provenienza: US 2054 Autorità Emittente: Domiziano Nominale: Asse Data Emissione: 84 Legenda D/: IMP CA(ES DIVI) VESP [F] DOMITIAN AVG GER COS X Descrizione D/: Testa dell imperatore laureata a destra Legenda R/: SALVTI AVGVST, SC Descrizione R/: Altare Bibliografia: RIC II p. 184 n. 242D Provenienza: US 2042 Autorità Emittente: Costantino I, Costante, Costantino II Tipo: Gloria Exercitus, 1 stendardo Data Emissione: 334-341 Legenda D/: Testa imperatore diademata a destra Descrizione R/: GLOR/IAEXERC/ITVS; due soldati con elmo stanti frontali, tengono in mano una lancia, si appoggiano allo scudo; tra di loro uno stendardo Dimensioni: g 1,44; diametro mm 14,5; spessore mm 1,5; direzione 180 Bibliografia: LRBC pp. 34, tipo 3 (vedi zecche di provenienza) Provenienza: US 2074 Autorità Emittente: Valentiniani Data Emissione: 364-383 Tipo: Victoria Avg.1 o Securitas Reipvblicae.2 Descrizione R/: Figura stante a sinistra Dimensioni: g 0,38; diametro mm 14; spessore mm 1; direzione180 Bibliografia: LRBC p. 107; RIC IX 119

Provenienza: US 2074 Inv.: 3 Autorità Emittente: Valentiniani Data Emissione: 364-383 Tipo: Victoria Avg.1 o Securitas Reipvblicae.2 Descrizione R/: Figura stante a sinistra Dimensioni: g 0,84; diametro mm 16; spessore mm 1,2; direzione 180 Bibliografia: LRBC p. 107; RIC IX Provenienza: US 2042 Inv.: 3 Autorità Emittente: Valentiniani Data Emissione: 364-383 Tipo: Victoria Avg.1 o Securitas Reipvblicae.2 Descrizione R/: Figura stante a sinistra Bibliografia: LRBC p. 107; RIC IX Provenienza: US 2074 Inv.: 8 Autorità Emittente: Valentiniani Data Emissione: 364-383 Tipo: Victoria Avg.1 o Securitas Reipvblicae.1 Descrizione R/: Figura stante a sinistra Dimensioni: g 1,5; diametro mm 17,5; spessore mm 1,5; direzione 180 Bibliografia: LRBC p. 107; RIC IX Provenienza: US 1113 Autorità Emittente: Valentiniano II, Teodosio I, Arcadio Data Emissione: 383-387 Tipo: Victoria Avggg.2 Zecca: Aquileia o Roma Descrizione D/: Busto diademato a destra 120

Descrizione R/: Due vittorie frontali, tengono ognuna una corona g 2,49; diametro mm 13; spessore mm 3,2; direzione 180 Bibliografia: cfr. LRBC p. 62 nn. 782-84 Provenienza: US 1126 Inv.: 2 Autorità Emittente: Valentiniano II, Teodosio I, Arcadio Data Emissione: 383-387 Tipo: Victoria Avggg.2 Zecca: Aquileia o Roma Descrizione D/: Busto diademato a destra Descrizione R/: Due vittorie frontali, tengono ognuna una corona g 1,06; diametro mm 12; spessore mm 1,5; direzione 0 Bibliografia: cfr. LRBC p. 62 nn. 782-84 Provenienza: US 2074 Inv.: 9 Autorità Emittente: Magno Massimo o Flavio Vittore Nominale: AE4 Data Emissione: 387-388 Tipo: Spes Romanorvm.1 (castrum) Descrizione D/: Busto drappeggiato, diademato, a destra; Descrizione R/: Porta di un castrum sormontata da due torrette, sopra stella g 0,68; diametro mm 15,5; spessore mm 1,5 Bibliografia: cfr. LRBC p. 62 n. 795; cfr. Ercolani Cocchi pp. 58-59 n. 26, Piancastelli pp. 126-127 nn. 463-464; RIC IX p. 131 n. 59 Provenienza: US 2074 0 Autorità Emittente: Nominale: AE4 Data Emissione: Descrizione R/: Figura stante con labaro nella mano destra g 0,76; diametro mm 14; spessore mm 1; direzione 0 Bibliografia: cfr. LRBC nn. 208, 1180, 1653 Tavola I. Elenco monete non leggibili US Inv. Peso Diametro Spessore 121

1082 1 0,15 8,5 1 1126 1 0,38 8 1,8 2042 2 0,32 9 1,5 2062 3 0,38 12,5 1 2074 2 0,68 15,5 1,5 2074 4 0,15 0 1 2074 5 0,62 11,5 1,5 2074 7 0,36 10 1 2074 11 0,68 11 1,5 2074 12 0,12 7 1 2074 6 0,7 13 1,2 Pulizia Settore 2000 1 0,82 10,5 1,8 122