Anello sulla Montagna dei Fiori Monti Gemelli DATA ESCURSIONE: ORA PARTENZA: RITROVO: DISLIVELLO: DISTANZA: DIFFICOLTA TECNICA: DURATA: ACCOMPAGNATORI: Equipaggiamento Consigliato: 8 Giugno 2014 7.30 Parcheggio Belvedere 420 m 6.2 km E 4H Lily, Filippo e Sandro Scarponi da montagna, occhiali da sole, crema solare, bastoncini, guanti, cappello, giacca a vento, acqua e viveri secondo personali esigenze, macchina fotografica, zaino. Portare con se un ricambio completo da lasciare in auto e da poter utilizzare una volta rientrati dall'escursione.
La Montagna dei fiori deve il suo nome alle splendide fioriture che ogni primavera allietano i suoi versanti. Il Vallone del Vescovo, in particolare, è il posto che più degli altri permette alla montagna di fare onore al suo nome: qui è possibile infatti effettuare un vero e proprio itinerario botanico grazie alle bellissime fioriture. Nel primo tratto, i pascoli di graminacee sono vivacizzati a primavera da estese e variate fioriture multicolori. Il sentiero costeggia poi la parete rocciosa del versante occidentale della Montagna dei Fiori e arriva, dopo alcune roccette, all imbocco della profonda incisione del Vallone. La parte rocciosa costituisce un biotopo particolare, con vegetazione scarsa e caratterizzata tra l altro da diverse specie crassulacee e sassifraghe, piante tipiche dei luoghi rocciosi. Spiccano i colori di varie specie, tra le quali la globularia, l eliantemo maggiore, dai fiori di colore giallo brillante e il più raro eliantemo degli Appennini, con i fori bianchi. Ai lati del sentiero numerose campanule e ciuffi di azzurra buglossa. A 700 metri circa dall inizio del sentiero, su un costone roccioso che si protende verso ovest, vegeta una specie arborea mediterranea, il leccio, che arriva qui a una altitudine di oltre 1300 metri. Tra le specie floristiche più interessanti e rare, il bucaneve, che dà vita a precoci fioriture, la vulneraria, la violaciocca della Maiella, il lino selvatico dai fiori celesti, la valeriana, il camedrio, la centaurea o fiordaliso montano. Sulla scarpata sotto il sentiero, appaiono le grandi e vistose fioriture degli asfodeli, quello giallo e quello montano, di colore bianco. Subito dolo la zona rupestre si sviluppa un lembo di faggeta; sugli alberi di dimensioni maggiori sono riscontrabili evidenti fenomeni di creep. Il fenomeno è dovuto allo scivolamento della parte superiore del suolo; esso si evidenzia con il raddrizzamento del fusto degli alberi medianti una curva caratteristica, dovuta al geotropismo negativo delle piante. Il sottobosco è allietato dalle fioriture precoci di primule, viole, ciclamini, anemoni gialli e orchidee quali l elleborina pallida e l orchide sambucina. All uscita del bosco si apre un paesaggio magnifico, incorniciato, a destra, dalla linea di cresta e, a sinistra, dalle bancate calcaree. Si procede per un prato a graminacee sul quale a maggio fioriscono i narcisi in grande quantità da poter essere considerati, a buon diritto, uno dei simboli della montagna, e l orchide screziata. Nei pressi del valico, all altezza di una caratteristica caciara, sono rinvenibili diversi esemplari di fritillaria dell Orsini, dal caratteristico fiore campanulaceo viola a scacchi, il nome del quale deriva dal frittillus, il recipiente di cuoio usato nell antichità per tenere i dadi. Subito dopo si arriva allo specchio d acqua del Lago, attorno al quale, a primavera con i pendii ancora innevati spiccano ricche fioriture di crochi. Il sentiero prosegue fino alla vetta, sotto la quale è possibile rinvenire, oltre al già citato narciso, i fiori gialli o violetti della viola d Eugenia, una specie endemica dei pascoli montani dell appennino.
DIVERTIAMOCI A RICONOSCERE I FIORI DURANTE L ESCURSIONE Crasulacea Sassifraga Globularia
Eliantemo Eliantemo degli Appennini Campanula
Buglossa azzurra Bucaneve Violaciocca della Maiella
Lino selvatico Valeriana
Camedrio Fiordaliso montano Anemone giallo
Asfodelo giallo Asfodelo montano
Orchidea sambucina Narciso
Fritillaria