A S. E. On. Stefania Prestigiacomo Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ROMA

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A S. E. On. Stefania Prestigiacomo Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ROMA Alla Spett.le Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Divisione III Via Cristoforo Colombo, 44-00147 Roma Posta Elettronica Certificata: DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum Mittente: Sig. Beniamino Piemontese Socio fondatore dell'associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo - www.torredibelloluogo.com Autore del sito web Messapi.info - www.messapi.info Indirizzo: Via Lupiae, 21 73100 Lecce Posta Elettronica Certificata: beniamino.piemontese@postacertificata.gov.it Oggetto: Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum Allegato: "Trivelle in Puglia - Northern Petroleum concessioni d149 e d71". Comunicazione della Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna Associate Professor Mathematics Department California State University at Northrigde Los Angeles, CA

A S. E. On. Stefania Prestigiacomo Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alla Spett.le Direzione per la Salvaguardia Ambientale Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Divisione III Il sottoscritto Sig. Beniamino Piemontese, Cittadino italiano, intende esprimere con la presente la più netta contrarietà al rilascio delle autorizzazioni da parte degli Uffici competenti del Ministero per l'ambiente e la Tutela del territorio e del mare per l'espletamento di attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi lungo le coste del basso Adriatico da parte della compagnia petrolifera straniera Northern Petroleum, stante le concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP già richieste dalla suddetta compagnia petrolifera come reso noto dal sito Internet del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e come ho appreso dall'appello della illustre ricercatrice italiana Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna. Lo scrivente ha dato la propria adesione civile e morale al fianco degli abitanti delle Isole Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni in mare per l'estrazione del petrolio, e ha sottoscritto la dichiarazione pubblica del Presidente dell'associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo, Prof.ssa Carla De Nunzio, che da Lecce ha manifestato piena adesione e solidarietà alle popolazioni della Capitanata che si sono mobilitate contro le prospezioni nel mare Adriatico a poche miglia dal Gargano - vicino alle Isole Tremiti che minacciano di compromettere il delicatissimo equilibrio naturale del nostro ambiente ancora quasi del tutto incontaminato. Lo scrivente ritiene che la tutela dell'ambiente del nostro Salento contro i gravi rischi dell'estrazione petrolifera rappresenti oggi inderogabilmente una priorità irrinunciabile per tutti: cittadini, associazioni, enti, istituzioni, imprenditori, mondo della cultura e del volontariato, politici e società civile. Con grande interesse e vivo compiacimento lo scrivente ha letto il 29 luglio scorso sulla "Gazzetta di Lecce" (pagine locali de LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO) l'articolo intitolato "Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali del petrolio" riguardante le due interrogazioni parlamentari presentate nei giorni scorsi contro le autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento. Eccone i riferimenti: 06/07/2011 Interrogazione a risposta scritta al Senato da Rosario Giorgio COSTA (PdL) S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine] http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256 S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti] http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286 Ed eccone riportati di seguito i testi (in grassetto), come sono stati pubblicati dal sito web Parlamento Openpolis.it Atto a cui si riferisce: S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]

COSTA - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale - Premesso che: alcune multinazionali hanno presentato nuove richieste per trivellazioni al largo delle coste pugliesi ed una di queste riguarda i territori di Giurdignano, Melendugno, Otranto e Uggiano la Chiesa (Lecce); il petrolio che si trova al largo delle coste pugliesi non sarebbe, tra l'altro, neppure di grande qualità, e necessita di pesanti processi di raffinazione; la preoccupazione di tutte le amministrazioni è altissima, visto l'ambiente in cui dovrebbero realizzarsi queste attività; eventuali incidenti causerebbero grossi danni ambientali, date le caratteristiche del bacino del Mediterraneo, che è un mare chiuso, e, all'interno di questo, del mare Adriatico, in cui è bassa la capacità di rinnovo delle acque; tali disastri inciderebbero negativamente sull'economia dell'intero territorio, sempre più a forte vocazione turistica e dalle notevoli valenze ambientali; la Puglia, e più segnatamente il Salento, è sede della più grande centrale a carbone d'europa (Cerano) ed è già produttore di energie da fotovoltaico, eoliche ed altre energie rinnovabili; l'interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza per salvaguardare la vocazione turistica, il patrimonio ambientale è la salute dei cittadini, contro scelte che potrebbero pregiudicare il futuro del territorio del Salento, tenendo presente che la popolazione si è espressa in maniera fermamente contraria all'eventuale installazione di piattaforme petrolifere. Atto a cui si riferisce: S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti] COSTA, AMORUSO, D'AMBROSIO LETTIERI, GALLO, GRILLO, LICASTRO SCARDINO, MAZZARACCHIO, MORRA, NESSA, SACCOMANNO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i beni e le attività culturali e dello sviluppo economico - Premesso che: è di questi giorni la notizia che con il decreto adottato il 29 marzo 2011 si è espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del programma della società Petroceltic Italia di ricerca sismica di idrocarburi al largo delle coste abruzzesi e molisane, "con la tecnica di Air Gun"; secondo tale programma, per i prossimi cinque anni la società Petroceltic Italia potrà cercare petrolio in un'area di 730 chilometri quadrati al largo delle coste abruzzesi e molisane; la Regione Puglia non è stata in alcun modo coinvolta nel procedimento sul falso presupposto che l'intervento avviene al largo delle coste dell'abruzzo e del Molise, mentre in realtà l'attività ricade in un'area posta nelle immediate vicinanze delle coste pugliesi e, in particolare, dell'area marina protetta delle Isole Tremiti; l'autorizzazione rilasciata, come già successo in altre circostanze analoghe, sembra carente di motivazioni e risulta espressa solo su una delle numerose istanze presentate dalla società Petroceltic in quella porzione di mare, in aperto contrasto con l'esigenza di una valutazione complessiva delle proposte che tenga conto degli impatti cumulativi che queste potrebbero avere sul sistema marino-costiero e sulle numerose attività economiche del territorio prevalentemente incentrate su turismo e pesca; secondo molte associazioni scientifiche ed ambientaliste è partita una "lottizzazione" senza scrupoli del mare italiano che non risparmia nemmeno le aree marine protette, con una ricerca forsennata per individuare ed estrarre i 129 milioni di tonnellate che, secondo le stime sono recuperabili dal mare e dalla terra italiani, malgrado, a parere degli interroganti, il gioco non valga la candela in quanto agli attuali ritmi di consumo, queste riserve consentirebbero all'italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi, col serio rischio di ipotecare, invece, per sempre il futuro di intere aree di importante valenza naturalistica e turistica;

in passato erano sempre state negate, come è logico che sia, le autorizzazioni per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti, l'interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza rivedendo le decisioni prese anche alla luce di più attente valutazioni sul rapporto costi-benefici sopra accennato. Lo scrivente non può fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se tutti i Parlamentari salentini avessero seguito o seguissero l'esempio dell'esimio e valente Sen. Rosario Giorgio Costa, promuovendo e presentando interrogazioni parlamentari su questa delicata vicenza. Come Cittadino italiano, rincuorato dalla presa di posizione ufficiale del noto Parlamentare salentino, avendo il grande onore di conoscerlo di persona ed ammirandolo per il suo impegno a favore del Salento risalente già agli anni del suo incarico di Presidente della Provincia di Lecce, prima che egli assumesse la prestigiosa e autorevole responsabilità della titolarità del Collegio Senatoriale, lo scrivente si permette di fare riferimento alle indiscusse ed indiscutibili dichiarazioni dell'illustre Senatore salentino circa l'espressa assoluta contrarietà alle ricerche e alle estrazioni petrolifere nei mari pugliesi, dalle coste del salento fino al Gargano e ancora più in su, e che lo scrivente ritiene che le suddette interrogazioni facciano testo in materia. Inoltre, chi scrive ha ricevuto alla propria attenzione la preoccupante comunicazione (riportata di seguito integralmente) pervenutagli da parte della Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles, in merito alla sciaguratissima ipotesi della installazione di nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo le coste del Salento. Come vampiri assetati di sangue, i concessionari delle autorizzazioni alle estrazioni di idrocarburi e i rappresentanti delle compagnie petrolifere si preoccupano in modo famelico e vorace di procurare nuove concessioni e di veder autorizzati nuove trivellazioni in mare ed in terra unicamente per fare profitto, incuranti della necessità ormai impellente per la nostra Umanità di liberarsi dall'assoggettamento al petrolio e dalla schiavitù ad accontentare e assecondare irresponsabilmente e stoltamenteil fabbisogno energetico attraverso delle pratiche ormai fuori dal tempo, che comportano inevitabilmente l'approssimarsi della distruzione del Pianeta Terra. Pertanto, per i motivi sopra elencati, il sottoscritto Sig. Beniamino Piemontese, Cittadino italiano, esprime con la presente la più netta contrarietà al rilascio delle autorizzazioni da parte degli Uffici competenti del Ministero per l'ambiente e la Tutela del territorio e del mare per l'espletamento di attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi lungo le coste del basso Adriatico da parte della compagnia petrolifera straniera Northern Petroleum (concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP). In fede Beniamino Piemontese Lecce, 2 agosto 2011

Allegato: "Trivelle in Puglia - Northern Petroleum concessioni d149 e d71". Comunicazione della Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna Associate Professor Mathematics Department California State University at Northrigde Los Angeles, CA Gentilissimo Signor Piemontese, Mi chiamo Maria Rita D'Orsogna, sono professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles e le scrivo in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo la costiera del Salento. Da diversi anni cerco di sensibilizzare le comunità e i cittadini sui pericoli delle trivellazioni selvagge in Italia. Sono stata diverse volte in Puglia a tenere conferenze informative e ho collaborato come consulente scientifico nella stesura di ricorsi al TAR contro le trivelle Petroceltic al largo delle isole Tremiti. La ditta Northern Petroleum programma di avviare il suo iter burocratico per trivellare le coste del basso Adriatico. Le località interessate sono Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri, Le Cesine, Torre dell Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola. In particolare, le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative con la tecnica dell'airgun e l'installazione di pozzi estrattivi a una ventina di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e naturalistiche con ben nove aree protette. Le attività petrolifere, nella mia opinione di scienziato indipendente, sono incompatibili con l'attuale assetto della riviera pugliese, perché rilasciano inquinanti nel mare che possono causare danni ai pesci (spiaggiamento, deformazioni e malattie), all'uomo, al turismo e all'economia e perché portano con se rischi di scoppi e perdite di petrolio. In più il petrolio estratto nei mari di Puglia non sarà sufficiente da apportare vantaggi all'economia italiana, tanto più che la Northern Petroleum è una ditta inglese che può liberamente vendere il suo petrolio al miglior offerente. Solo il 4% della ricchezza estratta in mare resterà alle comunità locali. Le estrazioni di petrolio non hanno portato ricchezza a nessuna comunità estrattiva, in nessuna parte del mondo. Basti solo pensare che lungo le coste est ed ovest degli Stati Uniti il limite per le trivelle è di 160 km da riva e qui vorrebbero completare operazioni petroliere a si e no 20 km da riva. Il Ministero dell'ambiente deve ancora rilasciare il suo nulla osta per autorizzare queste attività petrolifere e c'è la possibilità per enti, comuni e cittadini di far sentire la propria voce relativamente le concessioni d149 e d71 secondo quanto previsto da leggi italiane ed europee. Spero che in qualche modo lei possa essere fra questi e inviare un testo di contrarietà al Ministero dell'ambiente, come una forma di democrazia partecipata. Qui le istruzioni con relativi indirizzi di posta elettronica e testi base: http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-petroleum.html Qui ci sono esempi di altri comuni Abruzzesi che hanno mandato i loro testi a suo tempo contro simili pozzi petroliferi e che potrebbero essere utlii come traccia: http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/ombrina_d.30.b.c-md_concessione/ Grazie mille, per qualsiasi informazione sono a disposizione.

Maria Rita D'Orsogna Associate Professor Mathematics Department California State University at Northrigde Los Angeles, CA dorsogna@csun.edu