titolo del progetto OPERE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E PER L'IMPLEMENTAZIONE DELLA REGOLAZIONE IMPIANTISTICA DELLA PALESTRA COMUNALE "MONIA FRANCIOSI", VIA MARTIRI DELLA LIBERTÀ, A SERVIZIO DELLE SCUOLE MEDIE DEL CAPOLUOGO COMUNE DI NOVI DI MODENA (MO), committente COMUNE DI NOVI DI MODENA titolo dell elaborato - RELAZIONE TECNICA GENERALE num. prat. data emissione redatto da fase operativa nome file 3942 AGOSTO 13 E.T. ESECUTIVO TASS TAV 101-3942 - REL.DOC rev. data revisione descrizione redatto da Il responsabile della progettazione N. elaborato 101 Arch. Enrico Termanini
INDICE 1. PREMESSA... 2 2. LA PALESTRA... 2 3. OPERE DA REALIZZARE... 3 3.1 Elevatore per persone con ridotta capacità motoria...3 3.2 Complesso di regolazione per controllo temperatura aria primaria riscaldamento ed umidità dell unità di trattamento aria (UTA 3 Palestrina P1 )..6 4. ALLEGATI: cataloghi e schede tecniche... 8 Pag. 1 di 8
1. PREMESSA Nel 2010 il Comune di Novi di Modena decide di bandire una gara per la realizzazione di una nuova palestra in Viale Martiri della Libertà, nei pressi del centro di Novi, per sostituire la piccola palestra pre-esistente, ormai obsoleta e insufficiente a soddisfare le esigenze del polo scolastico in espansione. A seguito dello svolgimento della gara per l affidamento dell incarico professionale per la progettazione esecutiva e direzione dei lavori relativi alla realizzazione della nuova palestra ad uso scolastico a servizio della scuola media ed elementare del capoluogo (Via Martiri della Libertà), il Responsabile del Servizio Tecnico Manutenzione e Patrimonio del Comune di Novi geom. Paolo Malvezzi, con determinazione n. 265 del 08 settembre 2010, stabiliva di affidare il suddetto incarico al raggruppamento temporaneo Centro Cooperativo di Progettazione s.c. di Reggio Emilia (Capogruppo mandataria, Resp. Arch. Antonio Malaguzzi) e Ing. Gaetano Zanoli (mandante). I lavori di costruzione iniziano nel settembre 2011. Il giorno 8 dicembre 2012 viene ufficialmente inaugurata la palestra Monia Franciosi. 2. LA PALESTRA A causa dei limitati fondi a disposizione, sin dall inizio si condivise con l amministrazione pubblica la scelta di progettare la struttura in modo che fosse realizzabile per stralci, studiati in maniera che la palestra fosse fruibile nel più breve tempo possibile, e che fosse poi completabile e integrabile con ulteriori servizi ed impianti in momenti successivi. La palestra è costituita sostanzialmente da tre corpi di fabbrica collegati tra loro per formare un'unica struttura edilizia; il primo corpo, ad un solo piano e leggermente sporgente rispetto alla sagoma del fabbricato, ospita l ingresso principale, i servizi per il pubblico e due depositi. Il corpo centrale ospita la palestra vera e propria mentre il terzo corpo, che si sviluppa su tre piani, ospita a piano terra gli spogliatoi, l infermeria e alcuni locali tecnici, al piano primo un set di spogliatoi uguali a quelli del piano terra e una piccola palestra, per attività più tranquille e che essendo indipendente dalla palestra Pag. 2 di 8
principale può essere utilizzata in contemporanea con l altra struttura, potendo soddisfare un diverso tipo di utenza come ad esempio corsi/associazioni di ginnastica, Yoga, stretching, Pilates, o di ballo per adulti e anziani, ecc. Questo piano, era stato inizialmente lasciato al grezzo per mancanza di fondi, mentre del montapersone, fruibile anche da persone con ridotte capacità motorie, adibito a raggiungerlo è stato realizzato solo il vano di corsa in C.A.. Il terzo piano ospita altri impianti tecnologici, nella fattispecie, le UTA (Unità di Trattamento Aria), tre, ciascuna a servizio di un corpo diverso. Di queste tre Uta solo le prime due sono completate da un sistema di gestione fine della macchina, mentre la terza è comandata da un semplice interruttore acceso/spento. In un secondo momento l Amministrazione è riuscita a reperire altri fondi per realizzare gli spogliatoi e la piccola palestra al primo piano, ma in quantità non sufficiente per la realizzazione dell ascensore che garantisca l accessibilità anche al piano primo, nè per il completamento del sistema di regolazione della UTA 3 a servizio della palestrina, sistema che garantisce una taratura più fine dell impianto, evitando inutili sprechi di energia. Vediamo quindi in dettaglio le opere di cui si chiede il parziale finanziamento: 3. OPERE DA REALIZZARE 1. Elevatore per persone con ridotta capacità motoria per l accesso al primo piano e al piano secondo / sottotetto 2. Complesso di regolazione e programmazione per controllo temperatura aria primari riscaldamento ed umidità unità di trattamento aria (UTA 3 a servizio della palestrina del piano primo) 3.1 Elevatore per persone con ridotta capacità motoria Il progetto esecutivo individua una tipologia di piattaforma elevatrice adeguata alle esigenze dell Amministrazione e della struttura sportiva e compatibile con il vano corsa in c.a. già realizzato nel recente passato. Le caratteristiche tecniche e prestazionali dell impianto ascensore risolveranno le esigenze di mobilità verticale dell edificio pubblico in oggetto. La cabina dell elevatore sarà chiusa su tre lati e le fotocellule all interno garantiranno la sicurezza dei passeggeri. Le chiavi di abilitazione sulle bottoniere impediranno l uso a persone non autorizzate. In caso di black-out un dispositivo automatico comandato riporterà la cabina al piano e permetterà l uscita dei passeggeri. La cabina avrà una tecnologia LED per l'illuminazione ed un azionamento idraulico, con uso di olio ecologico biodegradabile al 100%. Pag. 3 di 8
Il gruppo di comando, in apposito armadio, avrà dimensioni di circa mm 720 x 360 x 1500. In caso di mancanza di tensione è previsto il ritorno automatico al piano e l'apertura automatica delle porte. Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche tecniche dell elevatore. A puro titolo di esempio viene indicato un modello tipo Domuslift che rispetta le caratteristiche tecniche richieste: Dati del modello oleodinamico DomusLift 1C XL - Conforme alla Direttiva Macchine 42/2006/CE - Azionamento oleodinamico senza locale macchine - Fossa min 120 mm incassata - Testata: 2650 mm - Fermate: 3 - Potenza nominale 2,2 kw - Portata 400 kg - Pistone in 1 o 2 pezzi - Dimensione vano: 1450 x 1675 mm (largh. X prof) in cemento armato (fissaggio a tasselli) - Corsa: 6750 mm - Velocità max: 0,15 m/s - Servizi: 3 - Forza motrice: 230 Vca monofase - Frequenza: 50 Hz - Dimensioni armadio con con centralina e quadro di manovra: 720 x 360 x h. 1500 mm (chiuso), 720 x 1050 x h. 1500 mm (aperto) per corsa fino a 12 m Pag. 4 di 8
Organi di sollevamento Centralina completa di sistema di sicurezza di ritorno manuale al piano in caso di fermo non previsto. Pompa a mano. Pistone Oleodinamico. Quadro di Manovra Universale. Tecnologia elettronica a microprocessori. Ritorno comandato al piano inferiore in caso di black-out. Cabina - Dimensioni interne: 1100 x 1400 mm - Pareti interne: truciolare nobilitato std (colore da definire) - Profili: alluminio anodizzato - Cielino(completo di luce d emergenza in caso di black-out) faretti LED incassati con cielino bianco - Fondo con pavimento fisso: Marmoleum std (colore da definire) - Ante accesso fronte: verniciata RAL - Telecomando a controllo totale (chiamata, apertura porte e cambio piano) - Apertura automatica della porta - Chiudiporta a scomparsa - Sintetizzatore vocale di avviso fermata al piano - Citofono in cabina e al quadro - Gong (segnalatore acustico di arrivo al piano) - Barriere a tutta altezza ad infrarossi (di serie sono presenti le fotocellule) - Telefono Bottoniera di cabina - Bottoniera cabina: piastra in acciao inox satinato 127 - Pulsanti di comando ai piani + ALT + ALL - Comando a manovra automatica - Chiave di consenso all uso da persona abilitata (come previsto dalla legge) Bottoniera di piano - Con pulsante di chiamata Segnalazione di presente ed occupato Pag. 5 di 8
- Comando a manovra automatica - Chiave di consenso all uso da persona abilitata (come previsto dalla legge) Porte di piano - Accesso fronte: apertura 800 mm 2AT porta a 2 ante telescopiche chiusura destra Segnalazione di allarme - Sistema di allarme completo di relativo alimentatore a batteria (per i casi di black-out) con avvisatore elettronico di allarme a suono intenso. 3.2 Complesso di regolazione per controllo temperatura aria primaria riscaldamento ed umidità dell unità di trattamento aria (UTA 3 Palestrina P1 ) Il complesso comprende: Un quadro elettrico completo di teleruttori di potenza per controllo elettrico delle varie componenti dell impianto, ventilatori dell unità di trattamento aria ed elettropompe di circolazione. Il quadro elettrico sarà completato da apparecchiature elettroniche di regolazione quali: Nr. 1 controllore Xl 50 con MMI, completo di: XD50B, FLC, XS50 Nr. 1 staffa di fissaggio custodia a fronte quadro mod. BCI - ER9 Nr. 1 Trasformatore 220/24V 1,3 A c.c. Max mod. BCI - CRT6 Nr. 1 Modulo Programmazione I/U LONMARK 4 ID, 4UD, 4 IA (NTC, 0-10Vcc), 2 UA ( 0-10 VCcc), 24 Vac Caratteristiche del controllore tipo Xl50 con MMI Terminale operatore a 8 tasti funzione. 4 tasti di accesso rapido. 4 righe,16 caratteri per riga. Configurazione modulare Semplice tool PC per selezione applicazione Moduli applicativi preconfigurati Funzionamento indipendente o su sistema C-Bus EXCEL 5000 Cablaggio Memoria di backup di 72 ore Pag. 6 di 8
Il complesso è un controllore con funzioni integrate di comunicazione. Può essere utilizzato come controllore singolo o integrato. Tipiche applicazioni del controllore sono sistemi di riscaldamento e piccoli impianti di climatizzazione. I moduli necessari per la comunicazione con il sistema per il funzionamento con controllo remoto sono integrati nel controllore e quindi non è necessario installare altri dispositivi di comunicazione. Il firmware, il software del sistema, è memorizzato nella EPROM o nella Flash-EPROM. La EPROM/Flash-EPROM è collocata nel modulo applicativo, un modulo separato inserito nella scatola del controllore. Per ciascun gruppo di applicazioni è presente un modulo applicativo distinto. Ciascuna applicazione specifica all interno dello stesso gruppo è rappresentata da un numero di codice che costituisce il codice dell applicazione; esso può essere ottenuto tramite un programma di selezione su PC e deve essere inserito tramite MMI. Il controllore sarà dotato di terminale operatore (MMI). Il controllore è dotato di 8 ingressi analogici, 4 uscite analogiche, 4 ingressi digitali e 6 uscite digitali. Da 3 a 4 ingressi digitali possono essere utilizzati come totalizzatori.le uscite digitali consentono l azionamento diretto di attuatoria 3 posizioni (fino al carico massimo). L impianto sarà corredato anche da: Nr. 1 - Trasmettitore umidità-temp. da canale, 10-90% u. r., 0-50 c, usc. 0-10Vcc, IP65 Nr. 1 - Trasm. press. differ. aria canale,usc. 0-10 Vcc, 0/1250; 0/625; 0/312,5 pa Nr. 1 - Sonda temperatura da canale NTC 20K, lunghezza 300 mm, IP54 Nr. 1 - Attuatore per serrande, modulante 0-10V, alimentazione 24 V, 50 Hz, 20 Nm Nr. 1 - Selett. A/M usc. 0-10V, montaggio a fronte quadro Nr. 1 - Pressostato diff. per aria, 0,5-5 mbar, IP54 Nr. 1 - Termostato antigelo elettronico 24Vac, completo di sensore 1,5mt, bulbo 6x40mm, campo -20 +10 C, differenziale 0,5 C Nr. 1 - Valvola a tre vie miscelatrice, filettata, PN16, DN 40, kv 20 Nr. 1 - Attuatore 0/10Vcc, corsa 6, 5 mm 15 sec 24V, 50Hz, Nr. 2 - Sonda temperatura da canale NTC 20K, lunghezza 300 mm, IP54 Nr. 1 - Trasm. press. differ. aria canale,usc. 0-10 Vcc, 0/1250; 0/625; 0/312,5 pa L integrazione dell impianto di trattamento d aria in progetto consentirà di effettuare una regolazione di fino della temperatura e del contenuto di umidità dell aria immessa nel locale palestrina del piano primo. L apparato di regolazione dinamico inciderà positivamente sul comfort termo-igrometrico degli utenti della struttura. Darà il consenso all apertura e chiusura delle saracinesche poste sui canali di mandata e ritorno in base alla programmazione, alla temperatura ed al contenuto di umidità dell aria nonché della concentrazione di CO2 contenuta. Pag. 7 di 8
4. ALLEGATI: cataloghi e schede tecniche Pag. 8 di 8