OGGETTO Riproduzione del modello "Rustici industriali" nell'agglomerato industriale di San Nicola Manfredi - San Giorgio del Sannio PROGETTO DEFINITIVO PROGETTAZIONE U.T. Consorzio A.S.I. Ing. Luigi TRAVAGLIONE Arch. Sandra GAMBUTI Arch. i. Agostino DE SISTO CONSULENZA (Architettonica e strutturale) Arch. Alberto CANNAVALE COMMITTENTE Consorzio A.S.I. Benevento_Il Presidente Dott. Luigi Diego PERIFANO DATA ELABORATO PD_R B-C.03 Corpi B-C_ Relazione sulle caratteristiche dei materiali impiegati R.U.P. Geom. Pierugo LIMATA A.S.I._Consorzio Area Sviluppo Industriale Benevento Località Ponte Valentino 82100 - Benevento tel. 0824.313599-312599 Fax 0824.311472 e-mail info@asibn.it A termine di legge questo elaborato non potrà essere realizzato, riprodotto o comunicato a terzi senza autorizzazione.
RELAZIONE SUI MATERIALI STRUTTURALI UTILIZZATI E DOSAGGIO RELAZIONE ILLUSTRATIVA SULLE CARATTERISTICHE, QUALITÀ E DOSATURA DEI MATERIALI IMPIEGATI SPECIFICHE PER IL CALCESTRUZZO La prescrizione del calcestruzzo all atto del progetto deve essere caratterizzata mediante la classe di resistenza, la classe di consistenza ed il diametro massimo dell aggregato. La classe di resistenza è contraddistinta dai valori caratteristici delle resistenze cubica Rck e cilindrica fck a compressione uniassiale, misurate su provini normalizzati e cioè rispettivamente su cilindri di diametro 150 mm e di altezza 300 mm e su cubi di spigolo 150 mm. Per le classi di resistenza normalizzate per calcestruzzo normale si può fare utile riferimento a quanto indicato nelle norme UNI EN 206-1:2006 e nella UNI 11104:2004. Sulla base della denominazione normalizzata vengono definite le classi di resistenza della Tab. 4.1.I. La resistenza caratteristica a compressione è definita come la resistenza per la quale si ha il 5% di probabilità di trovare valori inferiori. Nelle presenti norme la resistenza caratteristica designa quella dedotta da prove su provini come sopra descritti, confezionati e stagionati come specificato al 11.2.4, eseguite a 28 giorni di maturazione. Si dovrà tener conto degli effetti prodotti da eventuali processi accelerati di maturazione. In tal caso potranno essere Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 1
indicati altri tempi di maturazione a cui riferire le misure di resistenza ed il corrispondente valore caratteristico. Il conglomerato per il getto delle strutture di un opera o di parte di essa si considera omogeneo se confezionato con la stessa miscela e prodotto con medesime procedure. COMPONENTI DEL CALCESTRUZZO Leganti Nelle opere oggetto delle presenti norme devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle disposizioni vigenti in materia, dotati di certificato di conformità - rilasciato da un organismo europeo notificato - ad una norma armonizzata della serie UNI EN 197 ovvero ad uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), purchè idonei all impiego previsto nonchè, per quanto non in contrasto, conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 26/05/1965 n.595. L impiego dei cementi richiamati all art.1, lettera C della legge 26/5/1965 n. 595, è limitato ai calcestruzzi per sbarramenti di ritenuta. Qualora il calcestruzzo risulti esposto a condizioni ambientali chimicamente aggressive si devono utilizzare cementi per i quali siano prescritte, da norme armonizzate europee e fino alla disponibilità di esse, da norme nazionali, adeguate proprietà di resistenza ai solfati e/o al dilavamento o ad eventuali altre specifiche azioni aggressive. Aggregati Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali, ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055-1. Il sistema di attestazione della conformità di tali aggregati, ai sensi del DPR n.246/93 è indicato nella seguente Tab. 11.2.II. Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 2
Aggiunte Nei calcestruzzi è ammesso l impiego di aggiunte, in particolare di ceneri volanti, loppe granulate d altoforno e fumi di silice, purché non ne vengano modificate negativamente le caratteristiche prestazionali. Le ceneri volanti devono soddisfare i requisiti della norma europea armonizzata UNI EN 450-1. Per quanto riguarda l impiego si potrà fare utile riferimento ai criteri stabiliti dalle norme UNI EN 206-1:2006 ed UNI 11104:2004. I fumi di silice devono soddisfare i requisiti della norma europea armonizzata UNI EN 13263-1. Additivi Gli additivi devono essere conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 934-2. Acqua di impasto L acqua di impasto, ivi compresa l acqua di riciclo, dovrà essere conforme alla norma UNI EN 1008: 2003. Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 3
STRUTTURE IN FONDAZIONE Calcestruzzo Tipo: classe C25/30 Impiego: Plinti e travi di collegamento Dosaggi per mc di impasto: Cemento tipo 42,5R kg 400 sabbia mc 0.30 sabbione mc 0.61 ghiaietta mc 0.40 Rapporto A/C = 0.4 Slump = 16 cm Dati durabilità : tipo armatura: Condizioni ambientali: poco sensibile ORDINARIA XC1/XF1 STRUTTURE IN ELEVAZIONE Calcestruzzo Tipo: classe C40/50 Impiego: Elementi prefabbricati in cemento armato precompresso. Dosaggi per mc di impasto: * Cemento tipo 42,5R kg 400 * sabbia mc 0.30 * sabbione mc 0.61 * ghiaietta mc 0.40 * Rapporto A/C = 0.4 Slump = 16 cm Resistenza minima del calcestruzzo al taglio delle armature di precompressione R ckj = 400 Kg/cm 2 Dati durabilità : tipo armatura: Condizioni ambientali: poco sensibile ORDINARIA XC1/XF1 Per ogni tipo di calcestruzzo gli inerti non dovranno assorbire acqua, essere gelivi, friabili, avere lunga durata nel tempo senza degradarsi, avere granulometria, durezza e resistenza meccanica adeguate al tipo di calcestruzzo da effettuare, essere lavati e totalmente mancanti di sostanze organiche, limose, gassose, ecc.. L'acqua di impasto dovrà essere limpida, priva di sali in percentuali dannose ed in particolare priva di cloruri, non aggressiva. Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 4
Acciaio per armature ordinarie Tipo: Impiego: B450C controllato in stabilimento Strutture in cemento armato normale e precompresso. Qualora il costruttore adottasse giunzioni delle barre in opera o fuori opera o assemblaggi delle gabbie di armatura mediante saldatura, si prescrive l'uso di acciaio saldabile ed in particolare di quei materiali per i quali il produttore abbia garantito la saldabilità all'atto del deposito; tali materiali devono presentare apposita marchiatura secondo quanto citato dalla Norma vigente, che li differenzia dagli acciai non saldabili. Acciaio per reti o tralicci elettrosaldati: I fili elementari che costituiscono reti e tralicci devono avere diametro compreso tra 5mm e 12mm ed interasse massimo pari a 35 cm; devono inoltre rispondere alle caratteristiche riportate nel seguente prospetto: Tensione f yk, ovvero f (0.2)k N/mm 2 390 Tensione caratteristica f tk N/mm 2 450 Rapporto dei diametri dei fili dell'ordito min / max 0.60 Allungamento A 10 % 8 Rapporto f tk /f yk 1.10 Devono inoltre essere rispettate tutte le prescrizioni indicate dalla normativa. Acciaio per armature di precompressione: Premesso che devono essere rispettate le prescrizioni della normativa vigente ed in particolare che tutte le caratteristiche geometriche e meccaniche sono oggetto di garanzia da parte del produttore, si adottano le seguenti tipologie di armature di precompressione pre-tese: TRECCE: Tipo n An Peso (mm) (mm 2 ) (kg/100m) f p(0.2)k f ptk l(200) (kgf/mm 2 ) (kgf/mm 2 ) (%) 3 x 2.25 4.90 11.93 9.50 170 190 3.5 3 x 3.00 6.50 21.20 16.90 170 190 3.5 TREFOLI: Tipo n An Peso (mm) (mm 2 ) (kg/100m) f p(1)k f ptk l(600) (kgf/mm 2 ) (kgf/mm 2 ) (%) 3/8" 9.3 52 40.8 170 190 3.5 1/2" 12.4 93 73.0 170 190 3.5 0.6" 15.2 139 109.0 170 190 3.5 Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 5
Rilassamenti garantiti per una tensione di tiro iniziale spi =0.75f ptk: a 1000 ore =2.2% a 2000 ore =2.5% 4. REQUISITI DEI MATERIALI IMPIEGATI - Leganti Per le opere in questione saranno impiegati esclusivamente leganti idraulici in linea con le disposizioni vigenti in materia. - Inerti Gli inerti, naturali o di frantumazione, dovranno essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di gesso, ecc., in proporzioni non nocive all indurimento del conglomerato od alla conservazione delle armature. La ghiaia o il pietrisco dovranno avere dimensioni massime commisurate alle caratteristiche geometriche della carpenteria del getto ed all ingombro delle armature. - Acqua L acqua per gli impasti dovrà essere limpida, priva di sali, particolarmente di solfati e di cloruri in percentuali dannose, e non aggressiva. - Armatura Non dovranno essere poste in opera armature eccessivamente ossidate, corrose, recanti difetti superficiali che ne possano inficiare la resistenza o ricoperte da sostanze che potrebbero ridurne sensibilmente l aderenza al conglomerato. Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 6
- Impasti La distribuzione granulometrica degli inerti, la consistenza dell impasto, e quindi il rapporto acqua/cemento, in stretta relazione alla resistenza finale richiesta, risulteranno adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del conglomerato. In particolare il quantitativo d acqua sarà il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità del conglomerato stesso, tenendo conto anche dell acqua contenuta negli inerti. L impiego di eventuali additivi avverrà solo dopo accertamento dell assenza di ogni pericolo di aggressività. - Note generali Gli impasti saranno preparati, trasportati (quanto ne ricorri l esigenza) e gettati in opera in modo da evitare possibili segregazioni degli inerti e/o il prematuro inizio della presa al momento del getto. Prima del getto le casseforme, le armature e qualunque superficie con la quale il calcestruzzo verrà a contatto, saranno ripulite e mantenute ad una temperatura vicino a quella del getto stesso. A tal proposito, le casseforme saranno convenientemente bagnate con acqua affinché non ne sottraggano all impasto, soprattutto quanto la temperatura esterna risulta elevata. Inoltre, per ritardare il fenomeno del ritiro, la superficie dei getti, ed in particolare quella esposta direttamente ai raggi solari, sarà mantenuta umida con adeguati innaffiamenti o addirittura protetta con mezzi idonei. Non si procederà al getto del conglomerato a temperature inferiori a 0 C, salvo il ricorso ad opportune cautele appositamente prescritte. Il calcestruzzo, una volta gettato nelle casseforme, dovrà essere energicamente costipato in modo da ottenere la sua massima compattezza: per conseguire questo risultato si ricorrerà al costipamento a mano e/o meccanico. Per la posa in opera delle armature si seguiranno le seguenti indicazioni: - copriferro > di 2 cm; - interferro > di 1 diametro e comunque mai < di 2 cm; - lunghezza di sovrapposizione e ancoraggi > di 40 volte il diametro. Corpi B-C ALL. B - Relazione sui materiali 7