SINTESI DEL TRIMESTRE 2. QUADRO MACROECONOMICO TRIMESTRALE 3. DEBITO PUBBLICO 4. OCCUPAZIONE 5. PRODUZIONE, VENDITE E ORDINI 6.

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MONITOR DELLA CRISI 1. SINTESI DEL TRIMESTRE 2. QUADRO MACROECONOMICO TRIMESTRALE 3. DEBITO PUBBLICO 4. OCCUPAZIONE 5. PRODUZIONE, VENDITE E ORDINI 6. ASPETTATIVE 7. COMMERCIO ESTERO 8. PREZZI AL CONSUMO 9. PREZZI DELLE COMMODITIES 10. TASSI DI CAMBIO 11. REDDITIVITA E STRUTTURA FINANZIARIA DELLE IMPRESE 12. CREDITO BANCARIO E SOFFERENZE 13. TASSI DI INTERESSE PROGETTO MICROMACRO

SINTESI DEL TRIMESTRE

Sintesi del trimestre La maggior parte degli indicatori del trimestre mettono in luce uno scenario di intensa crisi che riguarda ampie porzioni del sistema produttivo e del terziario. I dati di contabilità nazionale segnalano un aggravamento della crisi nel primo trimestre del 2012 con forte contrazione degli investimenti; la crisi ha comportato aumenti della disoccupazione e delle ore di CIG, con diminuzione della produzione e degli ordinativi ed un forte peggioramento delle aspettative delle imprese e del clima fiducia dei consumatori. Qualche nota positiva proviene dall export, specie sui mercati extra UE. Secondo i dati di contabilità nazionale la redditività e l autofinanziamento delle imprese sono diminuiti, contribuendo ad aggravare i problemi finanziari delle imprese, in un contesto di restrizione dell offerta di credito e di peggioramento delle condizioni di accesso ai finanziamenti bancari. Nel periodo recente, anche per l acuirsi dei problemi del sistema creditizio spagnolo, si sono nuovamente ampliati gli spreads tra i titoli pubblici italiani e quelli tedeschi, con elevata volatilità dei mercati finanziari.

QUADRO MACROECONOMICO TRIMESTRALE

Quadro macro economico trimestrale Fonte: ISTAT Secondo le stime della contabilità nazionale nel I trimestre 2012 il PIL è diminuito dello 0.8% rispetto al trimestre precedente (-1.4% rispetto al I trimestre dello scorso anno); la riduzione si è verificata per tre trimestri consecutivi (-0.2% nel III trimestre del 2011 e -0.7% nel IV). A fronte di una caduta dei consumi dello 0.6%, gli investimenti hanno registrato una contrazione del 3.6%. Anche le esportazioni sono lievemente diminuite (-0.6%) a fronte di una riduzione delle importazioni del 3.6%, contenute dalla scarsa dinamica della domanda interna. Nello stesso periodo, il PIL ha fatto registrate le seguenti variazione in altri paesi: +0.5% in Germania e USA, -0.3% in UK e stazionarietà in Francia. Il Valore Aggiunto del settore delle costruzioni e dell industria in senso stretto è diminuito rispettivamente del 3.2% e dell 1.6% a fronte di una contrazione dello 0.6% nel comparto dei servizi.

DEBITO PUBBLICO

Debito pubblico A fine 2011 il debito pubblico ha raggiunto il 120.1% del PIL Fonte: ISTAT

OCCUPAZIONE

Occupazione Ad aprile 2012 il tasso di disoccupazione è salito al 10.2% (+0.1 punti percentuali rispetto al mese di marzo). Nella fascia di età 15-24 anni il tasso di disoccupazione è del 35.2%. La Cassa Integrazione Guadagni utilizzata al mese di marzo 2012 è stata di 35.5 ore ogni 1000 ore lavorate (+6.9 su base annua): tale valore corrisponde a 80.9 ore nell industria e 9.8 ore nei servizi.

PRODUZIONE VENDITE E ORDINI

Produzione vendite e ordini La produzione industriale del mese di aprile 2012 è diminuita dell 1% rispetto al mese precedente (dati destagionalizzati) e dell 2.5% nel trimestre febbraio-aprile, rispetto al trimestre precedente. In confronto con gli stessi periodi dell anno precedente le diminuzioni (corrette per gli effetti di calendario) sono pari a -9.2% (aprile su aprile) e -6.6% (quadrimestre gennaioaprile 2012 su quadrimestre 2011). Fonte: ISTAT

Produzione vendite e ordini Rispetto allo stesso mese dell anno precedente, le diminuzioni maggiori si sono verificate nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche, di apparecchiature non elettriche per uso domestico, articoli in gomma, minerali non metalliferi, metallurgia, fabbricazione prodotti in metalli e chimica. Fonte: ISTAT

Produzione vendite e ordini In termini di vendite, il fatturato industriale ad aprile fa registrare una variazione negativa dello 0.5% rispetto al mese di marzo, mentre nella media degli ultimi tre mesi la diminuzione è dello 0.2% rispetto al trimestre precedente. Per contro ad aprile gli ordinativi sono diminuiti dell 1.9% (-0.3% degli ordinativi sul mercato interno e -4% degli ordinativi esteri); nella media del trimestre febbraio-aprile gli ordinativi sono diminuiti del 4.7% rispetto al trimestre precedente. Fonte: ISTAT

Produzione vendite e ordini Gli aumenti più rilevanti del fatturato (aprile 2012 rispetto allo stesso mese dell anno precedente) riguardano la fabbricazione di mezzi di trasporto (grazie al forte incremento della cantieristica), produzione farmaceutica, fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, mentre diminuzioni rilevanti riguardano le estrazioni di minerali, metallurgia e prodotti in metallo e la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed apparecchi di precisione. Gli ordinativi su base annua sono in caduta in tutti i settori. Fonte: ISTAT

Produzione vendite e ordini Nel comparto dei servizi si registra una diminuzione su base annua del 4.4% del fatturato aggregato (i dati si fermano al primo trimestre dell anno), con riduzione particolarmente rilevante nel commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-6.9%); nel comparto dei servizi di informazione e comunicazione la diminuzione è dell 1.8%. Fonte: ISTAT

ASPETTATIVE

Aspettative La fiducia dei consumatori ed il clima delle aspettative sull economia sono in forte peggioramento. I dati più recenti arrivano al mese di maggio 2012 e mettono in luce una diminuzione di 2.3 punti percentuali (da 88.8 a 86.5) del clima di fiducia generale sul mese precedente. Fonte: ISTAT

Aspettative Fonte: ISTAT

COMMERCIO ESTERO

Commercio estero A marzo 2012 le esportazioni sono aumentate dello 0.2% rispetto al mese precedente. Le importazioni a marzo sono cresciute del 2.5%. I mercati più dinamici (su base annua) per le esportazioni italiane sono stati il Giappone (+34.1%), i paesi OPEC (+22.1) e la Svizzera (+12.4%). In termini di settori, la crescita più intensa su base annua ha riguardato la farmaceutica (+14%) e gli autoveicoli (+13.9%). Gli aumenti più consistenti di importazioni su base annua hanno riguardato i prodotti petroliferi (+35.8%) ed il gas naturale (+22.2%), mentre sono diminuiti in misura rilevante i mezzi di trasporto (esclusi gli autoveicoli) (-47.1%), i computer ed apparecchi elettronici (-31.1%), i prodotti tessili (- 21.1%), gli autoveicoli (-17.2%) e gli apparecchi elettrici (-12.8%).

Commercio estero Fonte: ISTAT

Commercio estero Fonte: ISTAT

PREZZI AL CONSUMO

Prezzi al consumo Il dato più recente sull inflazione riguarda il mese di marzo 2012, in cui l indice dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) è cresciuto dello 0.5% rispetto al mese precedente e del 3.3% rispetto allo stesso mese dell anno precedente. I trasporti, le bevande alcolichetabacchi, le abitazioni, l acqua, l elettricità, i combustibili ed i trasporti sono i comparti di spesa su cui si sono registrati i maggiori incrementi di prezzi su base annua. Fonte: ISTAT

Prezzi al consumo Fonte: ISTAT

Prezzi al consumo Fonte: ISTAT

Prezzi al consumo Nel mese di maggio i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono diminuiti dello 0.1%, mentre i prodotti a media e bassa frequenza hanno fatto registrare una variazione nulla. Fonte: ISTAT

Prezzi al consumo Su base annua, l inflazione italiana a maggio 2012 (3.4%) è risultata superiore a quella media dell area euro (a 17 paesi) (2.4%); in particolare i tassi di inflazione su base annua di Germania, Spagna e Francia sono stati rispettivamente pari a 2.16%, 2.08% e 2.21%. Fonte: Elaborazione NAGIMA su dati EUROSTAT

PREZZI DI COMMODITIES

Prezzi delle commodities I prezzi delle commodities restano su livelli elevati, anche se per alcune categorie di prodotti si sono registrate diminuzioni delle quotazioni nel corso del 2011. Il prezzo del petrolio risente di rischi geopolitici sulle forniture. I capitali speculativi svolgono un ruolo non secondario nell influenzare la dinamica dei prezzi di molte commodities. Fonte: IMF World Economic Outlook april 2012

TASSI DI CAMBIO

Tassi di cambio Mentre nella seconda metà del 2011 il tasso di cambio con il dollaro USA si era significativamente indebolito, i primi mesi del 2012 hanno visto un rafforzamento dell Euro rispetto alla valuta americana, per indebolirsi nuovamente nel mese di maggio. L indebolimento ha riguardato anche il cambio con la sterlina, mentre il franco svizzero ha messo in luce un andamento più stabile. Variazioni più ampie hanno contraddistinto il cambio con lo yen. Fonte: Elaborazioni Nagima su dati EUROSTAT-BCE

REDDITIVITÀ E STRUTTURA FINANZIARIA DELLE IMPRESE

Redditività e struttura finanziaria delle imprese Secondo i dati di contabilità nazionale nel 2011 la redditività lorda delle imprese non finanziarie (quota del Risultato Lordo di Gestione sul VA) è risultata pari al 40.4%: il valore più basso dal lontano 1995; nel quarto trimestre del 2011 tale quota è stata del 40.3% (-0.6 punti percentuali rispetto trimestre precedente). La diminuzione della redditività ha comportato una parallela riduzione dell autofinanziamento, anche per l aumento del peso degli oneri finanziari. Nonostante il calo degli investimenti (comprensivi delle scorte), ne è derivata una lieve crescita del fabbisogno finanziario, anche per l accumularsi di ritardi nei pagamenti commerciali. Fonte: ISTAT

Redditività e struttura finanziaria delle imprese Fonte: Banca d Italia Relazione per l anno 2011

Redditività e struttura finanziaria delle imprese Fonte: Banca d Italia Relazione per l anno 2011

Redditività e struttura finanziaria delle imprese Nel confronto internazionale il leverage (debiti finanziari/debiti finanziari + patrimonio a valori di mercato) delle imprese italiane si colloca tra i livelli più elevati: solo il Giappone ha un leverage strutturalmente più elevato, cui si accompagna anche la Germania nel 2011; per contro in termini di incidenza sul PIL, i debiti finanziari delle imprese italiane sono inferiori a quelli di Francia ed UK, oltre al Giappone e non lontani dai livelli di Germania ed USA. La quota dei debiti finanziari rappresentata da esposizioni verso banche è dell ordine del 70% nel 2011: un valore che è significativamente superiore a quello degli altri paesi considerati (tra il 30% ed il 45% circa). Fonte: Banca d Italia Relazione per l anno 2011

CREDITO BANCARIO E SOFFERENZE

Credito bancario e sofferenze Le difficoltà di raccolta ed i problemi di liquidità delle banche ed il deterioramento della qualità creditizia delle imprese hanno condotto ad una restrizione dell offerta di prestiti che si è tradotta in una riduzione degli importi erogati ed in un inasprimento delle condizioni di credito nell ultima parte del 2011 e nei primi mesi del 2012: la variazione tendenziale su 12 mesi dei prestiti bancari è negativa e pari al - 2.3% a marzo 2012. La diminuzione risulta più consistente per le costruzioni (-4.7%) e l industria manifatturiera (-3.7%) rispetto all aggregato dei servizi (-2.3%). Le PMI sono quelle più colpite dalla contrazione del credito. La diminuzione della domanda di credito per investimento è stata compensata dalla crescita della domanda per il finanziamento del circolante e per la ristrutturazione del debito. Il tasso delle nuove sofferenze (sugli impieghi) è salito al 2.9% (in ragione d anno) nel primo trimestre del 2012: tale percentuale rappresenta il livello più elevato dall inizio della crisi. Fonte: tratto da Bollettino Economico n.68 B.I.

Credito bancario e sofferenze Fonte: Moneta e Banche Supplemento al Bollettino Statistico B.I. Aprile 2012

Credito bancario e sofferenze Fonte: Banca d Italia Relazione per l anno 2011

TASSI DI INTERESSE

Tassi di interesse I tassi di interesse applicati ai nuovi finanziamenti alle imprese sono progressivamente aumentati per tutto il 2011 fino al 4.2%, per diminuire lievemente nei primi mesi del 2012 (3.68% ad aprile). Fonte: Moneta e Banche Supplemento al Bollettino Statistico B.I. Aprile 2012

Tassi di interesse L attenuarsi della pressione dei mercati finanziari sul debito sovrano, anche per l azione politica del nuovo governo e gli interventi della BCE, ha consentito una significativa riduzione dei rendimenti dei titoli di stato rispetto alla punta di fine 2011. Nelle ultime settimane tuttavia le tensioni sui mercati, innescate anche dalle difficoltà del sistema bancario spagnolo, hanno nuovamente ampliato gli spreads tra i rendimenti dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi e depresso le quotazioni azionarie. Fonte: Moneta e Banche Supplemento al Bollettino Statistico B.I. Aprile 2012

Tassi di interesse Fonte: tratto da Bollettino Economico n.68 B.I. Fonte: tratto da Bollettino Economico n.68 B.I.

Progetto MICROMACRO MicroMacro, Bussola per governare la crisi, nasce dall esigenza di comprendere le implicazioni che l andamento delle variabili macroeconomiche e le relative conseguenze sociali hanno sulle imprese. Il Dashboard ha una cadenza trimestrale ed è uno strumento conoscitivo dinamico che offre un quadro ragionato sui fenomeni chiave del contesto macroeconomico che sono maturati nel corso del periodo preso in esame. Rileva l andamento di una quindicina di variabili selezionate. L evoluzione di ciascuna variabile viene commentata per aiutare il lettore a comprenderne il significato, la relazione che può avere con le altre e l impatto che può provocare sull economia e sulle imprese.