COME FARE IMPRESA IN ROMANIA

Documenti analoghi
PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA ROMANIA NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2013

Le GRANDI GUIDE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE di internationalize.co. Fare affari in TURCHIA.

Le NEWS di internationalize.co. Fare affari in LITUANIA.

I Piani Individuali di Risparmio: questioni interpretative

L economia trentina tra continuità e innovazione: somiglianze e differenze con il contesto nazionale

Le linee guida per l introduzione dei piani individuali di risparmio e gli adempimenti degli intermediari

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA ROMANIA NEL 2012

Analisi sull Industria

Settori trainanti degli investimenti, modeli organizzativi ed elementi favorevoli all`attività d`impresa. Avv. Gianluca Carlesso Tonucci & Partners

ARGENTINA OGGI: UN OPPORTUNITA PER IL COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI

vi invitano dal 04 al 06 aprile 2018 a partecipare alla fiera

Una finestra sul Cile

Bollettino Mezzogiorno Calabria

BANDO SISMA REGIONE MARCHE: Contributi per investimenti produttivi nei comuni del cratere ART. 20 DL 189/2016

La sfida dell economia globale alle economie locali

L economia del Friuli Venezia Giulia

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Tavola Popolazione per sesso, condizione e attività economica degli occupati (a) - Puglia - Media Anni (dati in migliaia)

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Le tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo

autonomielocali srl unipersonale La società di consulenza per l internazionalizzazione delle imprese italiane

Giulio Cainelli. Dipartimento di Economia e Management Marco Fanno, Università degli Studi di Padova

Bollettino Mezzogiorno Campania

CONFINDUSTRIA ALBANIA. Padova, 21 febbraio 2019

LEGGE 46/82 ART. 14 (FONDO ROTATIVO PER L INNOVAZIONE TECNOLOGICA)

Il 2013: l Italia. Andamento del Pil e contributi delle componenti di domanda in Italia

Stefano Casini Benvenuti Firenze, 3 febbraio 2014

Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni (DATEC) Ufficio federale dell ambiente UFAM

L.N.215/92 Imprenditoria femminile

Bollettino Mezzogiorno Campania

FORUM ALGERO-ITALIANO. Abdelkrim Mansouri Direttore Generale -ANDI-

Ore autorizzate agli Impiegati. Ore autorizzate agli Operai

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

LA DIFFICILE USCITA DALLA CRISI: le prospettive della Toscana

Bollettino Mezzogiorno Campania

12. SCAMBI CON L ESTERO

Concorrenza in Italia:

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Basso livello di capitale immobilizzato Basso rischio legato alle condizioni ambientali e basso costo di produzione

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Il regime degli Aiuti di Stato

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Romania. A cura di Sabina Marchetti. A cura di Sabina Marchetti

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Thai-Italian Chamber of Commerce

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Capitolo otto. L economia politica degli investimenti. Ideologie politiche e IDE. Nazionalismo pragmatico. Anti-IDE. Liberista 8-3

Principali indicatori macroeconomici

La Fiscalità dello strumento

Bollettino Mezzogiorno Mezzogiorno

Raffaele Borriello Direttore Generale ISMEA. Roma, 24 luglio 2018

Le nuove incentivazioni fiscali per l imprenditoria in Italia tra cui le zone a "burocrazia zero"

FLASH SULL ANDAMENTO CONGIUNTURALE IN CROAZIA NEL 2013

ANALISI - FORMAZIONE - STRATEGIE - NETWORKING

Commercio internazionale e crescita in Italia

CONTABILITA' NAZIONALE - DATI TERRITORIALI

Dati generali e indici di rischio

Prof. Carlo Boffito Direttore del Cirpet Promotore e curatore della ricerca. I rapporti economici tra l Italia e l ex-jugoslavia

Bollettino Mezzogiorno Mezzogiorno

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Totale ore autorizzate. agli Impiegati. Attività economiche connesse con l'agricoltura

Dati generali e indici di rischio

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura RIVIERE DI LIGURIA - IMPERIA LA SPEZIA SAVONA

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Opportunità di accesso al credito per le nuove imprese

I vantaggi del libero scambio

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA

Occupati - Totale economia livello, migliaia

INVESTIMENTI PIR AZIONARI ITALIA BILANCIATI ITALIA

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Commercio con l estero Febbraio e Marzo 2001

Bollettino Mezzogiorno Campania

LO SCENARIO DELLA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE Direttivo Comparto Chimico FEMCA CISL - Roma, 9 aprile Gabriele OLINI Ufficio Studi CISL

Parte Prima ASPETTI GENERALI

NOTA TECNICA AL BOLLETTINO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE N (Gennaio-Luglio 2015)

Premessa. Entrate tributarie

LE LINEE DI INVESTIMENTO: GESTIONI SEPARATE E FONDI INTERNI

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Campania

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI

Rapporto sull economia delle provincie molisane. Campobasso, 22 maggio 2015

La Danimarca ha fatto registrare un tasso di crescita del PIL costante nel corso degli anni, e anche il futuro lascia ben sperare

Repubblica Dominicana Congiuntura Economica

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI

Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli

AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE ANNO 2016

Indice 1 LE BASI DEL SISTEMA EUROPEO DI CONTABILITÀ NAZIONALE SEC

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura RIVIERE DI LIGURIA - IMPERIA LA SPEZIA SAVONA

Transcript:

COME FARE IMPRESA IN ROMANIA OPPORTUNITA D INVESTIMENTO La Romania presenta diversi vantaggi per coloro che sono interessati ad investirvi. La situazione macroeconomica è in netto miglioramento, il prodotto interno lordo è cresciuto nel corso del 2003 del 4,9%. I settori di maggior interesse sono l industria (+4,6%), i servizi (+5,2%) e le costruzioni (+7%). Le previsioni dell UE indicano che la crescita si attesterà all incirca sul 5% annuo nel periodo 2004-2005. La domanda interna privata rappresenterà il principale motore della crescita. L inflazione dovrebbe continuare a scendere, grazie all apprezzamento tendenziale in termini reali del tasso di cambio, al rafforzamento dell offerta, sospinta da forti investimenti, ed a politiche di bilancio e monetarie complessivamente prudenti. Sul fronte del mercato del lavoro, nonostante notevoli miglioramenti della produttività, la forte crescita economica comporterà un aumento dell occupazione ed un calo della disoccupazione. Il tasso medio di disoccupazione è stato nel 2003 del 7,6%, con livelli molto bassi a Bucarest (2,7%), a Satu Mare (3,2%) e nella regione di Bihor (2,6%). Livelli molto più elevati invece si riscontrano nelle regioni di Huneodara (13,1%), Vasului (12,5%) e Ialomita (11,6%). I principali vantaggi competitivi per chi investe in Romania sono: il basso costo del lavoro l ottima dotazione di capitale umano caratterizzato da un elevato livello di istruzione la buona disponibilità di materie prime (il paese è ricco di risorse naturali quali petrolio, metano, oro, argento, carbone, giacimenti metalliferi, legname, ecc.) costo dell energia e dei trasporti interni relativamente bassi Sono in costante sviluppo i settori alimentare, metallurgico, chimico, industria meccanica leggera, lavorazione del legno, tessile e calzaturiero. 1

Le principali norme che regolano il regime degli investimenti esteri sono: Ordonanta de Urgenta n 92/97 (regola il regime degli investimenti in Romania di persone fisiche e giuridiche estere) e la legge 241/98 sugli incentivi agli investimenti diretti la legge 332/01 sulla promozione degli investimenti diretti con impatto significativo sull economia la legge 390/02 che regola il funzionamento e l organizzazione dell agenzia romena investimenti esteri I principi fondamentali sui quali si basa la legislazione sugli investimenti diretti in Romania sono i seguenti: può investire in Romania una persona fisica o giuridica estera, residente o non residente, indipendentemente dove abbia la residenza o sede libera scelta delle forme giuridiche attraverso le quali effettuare l investimento e dei tipi di apporto di capitale, che può essere in valuta o in natura libero accesso a tutti i settori dell economia, salvo restrizioni legali per le quali è necessario ottenere, a seconda del tipo di attività scelta, autorizzazioni speciali eguale trattamento sia per gli investitori esteri che per quelli nazionali, senza alcuna distinzione dovuta alla nazionalità, sede di attività, domicilio, ecc. libero trasferimento all estero senza alcuna restrizione degli utili di impresa, una volta effettuato il pagamento delle imposte dovute in Romania divieto per gli investimenti operati in Romania di nazionalizzazione, esproprio o sottoposizione a misure con effetto equivalente, ad esclusione dei casi in cui vengano totalmente rispettate le seguenti condizioni: necessarie poiché di pubblica utilità; non discriminatorie; effettuate nel rispetto delle leggi in materia; effettuate contro pagamento di un risarcimento adeguato ed effettivo garanzia dei diritti e delle facilitazioni previste per incoraggiare gli investimenti esteri I cittadini appartenenti agli Stati membri UE sono esentati dal visto di lunga durata necessario per effettuare attività commerciali in Romania. La permanenza oltre 183 giorni annui in Romania comporta, tuttavia, anche per i cittadini esentati dal visto tecnico specialistico, l obbligo di residenza nel paese e la conseguente sottoposizione al regime fiscale in detta qualità. 2

I tipi di investimento previsti in Romania possono essere di due tipi: Investimenti Diretti, suddivisi a loro volta in: partecipazione alla costituzione e sviluppo di una società commerciale nelle forme previste dalla vigente legislazione ovvero divenire titolare di azioni e/o quote di persone giuridiche romene costituzione o insediamento in Romania di una succursale, filiale, sede secondaria di società commerciale estera Investimenti di portafoglio, effettuati con l acquisto di valori mobiliari ZONE FRANCHE E ZONE DEPRESSE Le zone franche sono regolate principalmente dalla legge 84/92 e nominate per decisione del governo sentito le amministrazioni locali ed i ministeri interessati. Prevedono una serie di vantaggi ed incentivi all investimento, quali l esenzione dal pagamento di dazi doganali e la possibilità di effettuare le transazioni in valuta. Esse sono ubicate a: Costanza Sud Basarabi Galati Giurgiu Braila Curtici Sulina Esistono in Romania 35 zone depresse, esse sono regolate dall ordinanza governativa di urgenza n 24/98 e dall ordinanza governativa di urgenza n. 75/00. Le zone depresse si estendono su limitate porzioni del territorio che sono caratterizzate da un elevato tasso di disoccupazione e da problematiche connesse con l accesso al territorio medesimo. La durata prevista per le zone depresse varia dai tre ai dieci anni. Con l ordine n 1/00 l agenzia nazionale per lo sviluppo regionale ha stabilito settori particolari di investimento soggetti a fruire dei vantaggi previsti per le zone depresse. 3

I settori previsti sono: agricoltura attività forestiere pesca attività estrattive e processi industriali energia elettrica gas ed acque costruzioni commercio all ingrosso e al dettaglio attività di trasporto e stoccaggio transazioni immobiliari salute assicurazioni Le agevolazioni di cui gode l investitore in queste zone sono: il differimento del versamento TVA (IVA) per determinate operazioni, sino al massimo periodo di 12 mesi l esenzione al pagamento dei dazi doganali per le merci importate necessarie all investimento l esenzione dalle tasse dovute per la modificazione di destinazione d uso di terreni agricoli acquistati e necessari all investimento PARCHI INDUSTRIALI E PARCHI TECNOLOGICI La legge n 490/2 prevede nuovi incentivi per determinati tipi di investimento. I parchi industriali sono zone territorialmente assai ristrette all interno delle quali la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico vengono incentivate attraverso l utilizzo di capitale umano qualificato e di mezzi presenti nella regione. Il territorio adatto a costituire un parco industriale deve presentare le seguenti caratteristiche: assicurare l accesso da vie di scorrimento europee avere una superficie di almeno 10 ettari (ad esclusione dei parchi di ricerca scientifica o information tecnology) essere posseduto o utilizzato per almeno trent anni dalla società richiedente la licenza di parco industriale non essere vincolato con ipoteca non essere oggetto di liti pendenti 4

Gli incentivi accordati ai parchi industriali sono i seguenti: esenzione dal pagamento delle tasse pertinenti al cambio di destinazione d uso dei terreni da agricoli in industriali deducibilità del 20% del valore dell investimento effettuato nel parco industriale relativamente alle opere di costruzione per il trasporto di gas, elettricità ed acqua vantaggi inerenti al riporto delle passività vantaggi inerenti al differimento dei versamenti IVA L ordinanza del governo n 14/02 sulla formulazione dei parchi scientifici e tecnologici prevede forme di incentivazione spesso garantite dalle amministrazioni locali, per determinati tipi di investimento. Il parco scientifico e tecnologico si costituisce sotto la formula del consorzio tra università riconosciute o istituti di ricerca e società, amministrazioni locali, associazioni professionali, persone fisiche, investitori romeni ed esteri. Il territorio sul quale sorge il parco scientifico e tecnologico deve ottemperare due condizioni: non essere soggetto ad ipoteca non essere soggetto a liti pendenti Gli incentivi di cui usufruiscono queste aree riguardano una riduzione di imposta, donazioni, concessioni e fondi struttali allo sviluppo. 5