COSTRUZIONE DEI NIDI E CURE PARENTALI La dimensione del nido è correlata a: dimensioni del corpo dell animale che lo costruisce al tipo di nido (aperto, chiuso o in cavità) alle dimensioni della covata sistema riproduttivo della specie Soler et al hanno osservato che nelle rondini la dimensione del nido è un fattore di selezione sessuale La capacità di costruire un nido è innata o appresa? Gli esperimenti condotti da Dilger nel 1962 su due specie di inseparabili dimostrano come la costruzione del nido abbia un ereditarietà genetica precisa che permette di compiere i movimenti necessari alla preparazione dei materiali e al loro trasporto
Le differenti strategie di nidificazione sono conseguenza degli adattamenti ecologici della specie in relazione all ambiente. I nidi possono essere scavati nel substrato (suolo, pareti sabbiose,tronchi), tessuti, cuciti, galleggianti, a montagnola, parassitari e in colonia Fra le specie che utilizzano nidi occasionali vi sono gli uccelli che depongono le uova sul terreno o sulla roccia come l Occhione e il Gufo di palude (importante il mimetismo) Il Nitibbio comune depone un singolo uovo sui rami di un albero, la femmina va in cerca di una cavità della misura idonea alle dimensioni dell uovo
I buceri africani nidificano all interno di cavità di alberi morti, i genitori hanno una suddivisione dei ruoli accentuata, la femmina entra nella cavità e con lo sterco e il fango portato dal maschio chiude l apertura fino a lasciare solamente un piccolo foro attraverso il quale il compagno può portarle il cibo Nei buceri dalle guance argentate la femmina rimane murata per circa 110 giorni nel nido, praticamente dalla deposizione fino a tutto il periodo di allevamento dei piccoli. Il nido resta pulito la femmina provvede a espellere sia le sue deiezioni che quelle dei nidiacei attraverso la fessura di ingresso Ma anche per la presenza di insetti simbionti presenti nel nido che trasformano feci e resti del pasto I nidi più semplici sono costituiti da: foglie, bastoncini, alghe, pietre o conchiglie che l animale raccoglie dal suolo per costruire una semplice piattaforma
Specie marine come le sterne e molti Caradridi depongono le uova semplicemente sulla sabbia Altre specie non costruiscono il nido ma utilizzano nidi abbandonati da altri uccelli (gheppio, il falco cuculo, il lodolaio generalmente utilizzano nidi vuoti di Corvidi come le gazze o le cornacchie) Gli Strigiformi come il Barbagianni e la Civetta o Falconidi quali il Gheppio utilizzano spesso i casolari o costruzioni abbandonate dall uomo come sito di nidificazione I Gruccioni nidificano in colonie numerose scavando gallerie in ripe sabbiose; zappano il terreno con il becco e spostano i detriti con le zampe, possono occorrere anche 14 giorni di scavo
I Martin pescatori sono uccelli territoriali e nidificano in buche e gallerie solitarie scavate anche appena sopra il livello dell acqua di torrenti e fiumi I picchi scavano nei tronchi degli alberi vere e proprie tane che verranno riutilizzate anche per parecchi anni successivi. In genere è il maschio che comincia lo scavo, generalmente vengono scelti quasi sempre dei punti del tronco deteriorati o marcescenti. Il becco del picchio ha sviluppato una duplice funzione, difatti oltre ad utilizzare il becco come martello per scavare il nido, viene anche sfruttato per produrre suoni per comunicare con il partner segnalando la presenza di alberi cavi, la scelta del sito di nidificazione e il cambio di turno di covata Rondini e balestrucci costruiscono nidi in muratura utilizzando fango impastato con la saliva
Le salangana del genere Collocalia appartenenti all ordine dei rondoni possiedono delle ghiandole salivari che secernono una saliva collosa che al contatto con l aria si solidifica I rondoni costruiscono i loro nidi con la saliva, lavorando soprattutto di notte aggrappati alle rocce, spalmando via via nuovi strati di saliva sulla parete fino a formare un nido a forma di ciotola nel quale verranno deposte 1-2 uova Esistono poi i nidi tessuti; sono strutture robuste e solide e appartengono a quelle specie che intrecciano diversi materiali come fili d erba, fibre di cortecce, foglie, rametti, peli di mammiferi, fili di lana, ragnatele. Fissandoli poi con un impasto di argilla e saliva
I pendolini (Remiz pendolinus) appendono i loro nidi ai rami di salice, viene costruito con fili d erba, radici, cortecce, peluria di semi di salice, peli di animali, lana di pecora e ragnatele. Intrecciando le fibre costruisce un anello di circa 30 cm di diametro sul quale ancora la base formando un cestello, poi vengono costruite le pareti fino a chiudere l intero sacco nel quale viene lasciato un foro di ingresso a galleria Durante la costruzione il maschio corteggia la femmina che ha il compito di imbottire con lanugine l interno del nido, terminato il nido la femmina depone le uova e comincia la cova, mentre il maschio inizia la costruzione di altri nidi per invitare altre femmine alla riproduzione
Le cinciarelle, che nidificano nella macchia mediterranea, scelgono le foglie delle piante aromatiche per tessere i loro nidi, ad es. lavanda, millefoglio e la menta che presentano sostanze chimiche che proteggono i nidi da vari parassiti come funghi, insetti e batteri La costruzione del nido di colibrì è particolarmente accurata e complessa, hanno la forma di coppa aperta verso l alto, collocato tra i rami o in cavità e sono costituiti da licheni, muschi, peli e ragnatele. La costruzione impegna entrambe i coniugi anche per una decina di giorni
L uccello sarto (Othotomus sutorius) diffuso nell Asia orientale piega varie foglie fino a formare una busta e servendosi del becco pratica dei forellini lungo il margine in cui poi passa sottili fili d erba e ragnatele, il nido viene poi imbottito con fibre vegetali, lana e peli di animali Molti uccelli palustri (le jacane) costruiscono il loro nido semplicemente con alcuni bastoncini appoggiati sulle foglie galleggianti delle ninfee. Questa specie costituisce un raro caso di poliandria dove i ruoli sono invertiti: le femmine hanno un harem di maschi che covano le uova e svezzano la prole Sono nidi molto rudimentali e precari, la femmina preferisce difatti non investire tutte le energie per un solo nido, ma distribuisce le uova in vari nidi per avere maggiori probabilità di successo. Essendo libera dalla cova e dall allevamento dei pulcini la femmina può subito rimpiazzare le uova che scivolano in acqua