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4. P.I.L. e valore aggiunto Con quasi 100 miliardi di euro stimati a prezzi correnti per il 2003, è la seconda provincia italiana (dopo, con 124,5 miliardi di euro) per contributo alla creazione del reddito nazionale. Nella graduatoria territoriale, la terza provincia è quella di, ma il valore rilevato è decisamente più contenuto raggiungendo poco più della metà di quanto contabilizzato nell area romana (55,6 miliardi di euro). Nell opinione pubblica, oltre che nei dati della contabilità nazionale, la consapevolezza del ruolo di, non solo quale centro politico del Paese, ma anche come realtà definitivamente emancipata dallo stereotipo che la voleva avulsa dalle principali dinamiche economiche nazionali, è ormai acquisita. Cionondimeno, una lettura più approfondita della composizione del valore aggiunto (a prezzi costanti, fig. 4.1) evidenzia per la capitale lo scarso contributo alla formazione del reddito proveniente dalle attività dell industria che prescindono dalle costruzioni. A infatti l industria in senso stretto incide infatti nella formazione della ricchezza locale per il 12,1%, mentre a per il 28,9%: se le tradizioni e vocazioni produttive dei singoli territori sono ardue da modificare (né, in effetti, sembra convincente l idea di puntare su una distorsione delle spontanee dinamiche allocative), altrettanto va tenuto a mente che - con l equilibrio sostanziale che caratterizza il confronto tra le due principali città italiane nei settori dell agricoltura, delle costruzioni e dei servizi il 25,7% di maggior reddito prodotto a è per oltre nove decimi imputabile alla diffusa presenza di quelle attività industriali che a sono invece scarsamente concentrate. Con il 23,7% della popolazione italiana residente, le prime cinque province per reddito complessivo (nell ordine,,,,, ) incidono per il 28,7% nella creazione dello stesso a livello nazionale (tab. 4.1). I medesimi valori relativi alla sola provincia di mettono in parallelo il 6,5% della popolazione con l 8,2% del valore aggiunto. Sono dati decisamente chiarificatori di una modernità nell organizzazione dei processi produttivi che tende a concentrare nei grandi centri urbani - in Italia come negli altri Paesi sviluppati le attività (perlopiù terziarie) a più alta capacità di creazione di valore. Da sottolineare la contrazione del peso delle città metropolitane sul reddito nazionale (era il 29,6% nel 1991, ha toccato quota 28,7% nel 2000, si è sostanzialmente fermato, pur proseguendo una lieve discesa, nel 2003). Descritti i più recenti valori del valore aggiunto registrati nella provincia di, e contestualizzati nell ambito più vasto delle principali metropoli italiane, un elemento va sottolineato: nel passato prossimo (in particolare dopo il volgere del nuovo millennio) la capitale ha mostrato una capacità di crescita superiore sia alla media delle aree metropolitane, sia al Lazio, che, infine, all Italia nel suo complesso (tab. 4.6). Facendo riferimento al valore aggiunto pro-capite, ma dati del tutto simili si otterrebbero dall analisi in termini assoluti, tra il 2000 e il 2003 nella capitale si è avuta una crescita reale pari al 4,5%. Lo stesso valore nel Lazio è pari a +3,9%, in Italia a +2,4%, a, e non supera il +1,7%; nella sola è superiore (+4,9%). 34

Fig. 4.1 - Il valore aggiunto per settori di attività nelle principali province italiane. Anni 2000-2003 - Valori a prezzi costanti (base = 1995). v. a. agricoltura 600 550 500 450 400 350 300 250 200 Andamento valore aggiunto agricoltura v.a. costruzioni 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 Andamento valore aggiunto costruzioni v. a. industria in senso stretto Andamento valore aggiunto industria in senso stretto 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 v.a. servizi 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 Andamento valore aggiunto servizi 35

Tab. 4.1 - Valore aggiunto totale nelle principali province italiane. a prezzi correnti e peso percentuale complessivo sul totale Italia. Anni 2000-2003 Anni Peso % delle cinque province sul totale Italia 2000 86.953,74 50.386,63 112.137,32 24.418,96 36.719,83 28,74 2001 92.307,21 51.639,11 117.602,83 25.356,21 39.517,47 28,68 2002* 95.516,20 53.550,02 120.287,98 25.965,78 40.904,28 28,56 2003* 99.385,03 55.620,12 124.452,63 27.169,13 42.707,73 28,66 Tab. 4.2 - Valore aggiunto a prezzi di mercato e prodotto interno lordo a prezzi correnti. Dati nazionali destagionalizzati in milioni di euro e variazioni percentuali sull ente. Anni 2000-2003 Variazioni % Attività economiche 2002 su 2001 2003 su 2002 Agricoltura, silvicoltura e pesca 27.131 28.145 27.756 28.015-1,4 0,9 Industria 342.797 354.461 359.603 367.841 1,5 2,3 - industria in senso stretto 288.625 296.888 298.403 303.610 0,5 1,7 - costruzioni 54.172 57.574 61.200 64.231 6,3 5,0 Servizi 760.868 804.577 841.445 876.385 4,6 4,2 Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al lordo SIFIM) 1.130.796 1.187.183 1.228.805 1.272.242 3,5 3,5 Servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati, SIFIM (-) 43.431 48.041 50.298 51.714 4,7 2,8 Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al netto SIFIM) 1.087.365 1.139.142 1.178.507 1.220.528 3,5 3,6 IVA e imposte indirette sulle importazioni 79.183 79.392 81.921 80.398 3,2-1,9 Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato 1.166.548 1.218.535 1.260.428 1.300.926 3,4 3,2 Fonte: Istat, 2004 36

Tab. 4.3 - P.I.L. nazionale trimestrale e variazioni percentuali sul trimestre precedente (andamento congiunturale) e corrispondente (andamento tendenziale). Valori a prezzi correnti. Dati destagionalizzati in milioni di euro Trimestre Milioni di euro Congiuntura (variazioni % sul trimestre precedente) Tendenza (variazioni % sul trimestre corrispondente) 00 I 287.996 2,2 5,5 II 290.806 1,0 5,8 III 293.807 1,0 5,8 IV 294.774 0,3 4,6 01 I 301.880 2,4 4,8 II 304.375 0,8 4,7 III 304.888 0,2 3,8 IV 307.204 0,8 4,2 02 I 311.463 1,4 3,2 II 313.279 0,6 2,9 III 316.557 1,0 3,8 IV 319.019 0,8 3,8 03 I 321.137 0,7 3,1 II 323.776 0,8 3,4 III 328.361 1,4 3,7 IV 328.757 0,1 3,1 Fonte: Istat - Conti Economici Trimestrali, 2004 Fig. 4.1 - P.I.L. nazionale trimestrale e variazioni percentuali sul trimestre precedente (andamento congiunturale) e corrispondente (andamento tendenziale). Valori a prezzi correnti. Dati destagionalizzati in milioni di euro 2,5 6,0 2,0 5,0 4,0 1,5 3,0 1,0 2,0 0,5 1,0 0,0 0,0 I 2000 II III IV I 2001 II III IV I 2002 II III IV I 2003 II III IV l trimestre precedente (asse sx) l trimestre corrispondente (asse dx) Fonte: Istat - Conti Economici Trimestrali, 2004 37

Tab. 4.4 - Valore aggiunto per settore di attività economica nel Lazio. a prezzi costanti (base 1995) in milioni di euro e variazioni percentuali su ente. Anni 2000-2003 Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Totale V.A. Var. % V.A. Var. % V.A. Var. % V.A. Var. % V.A. Var. % 2000 1.617,20-0,57 13.832,30 2,94 3.815,94-12,01 76.997,70 3,40 96.263,14 2,55 2001 1.530,31-5,37 14.262,30 3,11 3.852,18 0,95 79.111,20 2,74 98.755,99 2,59 2002 1.456,25-4,84 14.735,10 3,32 3.818,47-0,88 80.508,80 1,77 100.518,62 1,78 2003* 1.473,80 1,21 14.449,33-1,94 3.932,20 2,98 81.214,46 0,88 101.069,79 0,55 Tab. 4.5 - Valore aggiunto per settore di attività economica nelle principali province italiane. Anni 2000-2003 a prezzi costanti (base 1995) in milioni di euro e variazioni percentuali su ente Anni Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Totale V.A. Var.% V.A. Var.% V.A. Var.% V.A. Var.% V.A. Var.% 2000 523 0,8 9.160 2,3 2.488-8,9 63.825 3,6 75.995 3,0 2001 491-6,1 9.737 6,3 2.356-5,3 65.525 2,7 78.109 2,8 2002* 471-4,1 9.619-1,2 2.039-13,5 66.988 2,2 79.118 1,3 2003* 479 1,7 9.413-2,1 2.229 9,3 67.511 0,8 79.632 0,7 2000 400-6,8 13.065-1,0 1.716 7,1 28.913 3,1 44.093 1,9 2001 386-3,5 12.181-6,8 1.738 1,3 29.464 1,9 43.768-0,7 2002* 364-5,7 12.164-0,1 1.888 8,6 29.840 1,3 44.256 1,1 2003* 367 0,8 12.419 2,1 1.893 0,3 29.911 0,2 44.591 0,8 2000 310-4,3 28.854-1,5 2.947 2,4 65.698 5,8 97.809 3,4 2001 317 2,3 28.268-2,0 2.882-2,2 68.074 3,6 99.542 1,8 2002* 331 4,4 28.066-0,7 3.027 5,0 67.603-0,7 99.027-0,5 2003* 270-18,4 27.933-0,47 3.096 2,28 68.041 0,65 99.339 0,3 2000 469 6,1 5.762 3,6 988 2,3 14.410 5,6 21.629 4,9 2001 471 0,4 5.560-3,5 1.076 8,9 14.664 1,8 21.771 0,7 2002* 465-1,3 5.678 2,1 1.014-5,8 14.480-1,3 21.637-0,6 2003* 436-6,2 5.701 0,4 1.077 6,2 14.726 1,7 21.939 1,4 2000 477-2,7 4.800-2,8 1.034-1,0 25.893 3,3 32.205 2,1 2001 471-1,3 4.890 1,9 1.025-0,9 27.150 4,9 33.536 4,1 2002* 537 14,0 5.067 3,6 1.124 9,7 26.870-1,0 33.598 0,2 2003* 504-6,1 5.149 1,62 1.160 3,20 27.138 1,00 33.951 1,1 38

Tab. 4.6 La dinamica del valore aggiunto. Confronto tra e le principali province italiane. a prezzi costanti (base 1995) in migliaia di euro e variazioni percentuali sull'ente. Anni 2000-2003 Anni. 2000 19,74 2,09 19,91 1,87 25,92 2,97 23,46 4,37 10,39 2,06 2001 20,20 2,33 19,77-0,71 26,26 1,32 23,55 0,39 10,82 4,16 2002* 20,38 0,90 20,03 1,34 26,08-0,67 23,40-0,65 10,84 0,17 2003* 20,62 1,13 20,20 0,83 26,28 0,74 23,85 1,90 10,90 0,53 Tab. 4.7 La dinamica del valore aggiunto. Confronto tra Rom, il Lazio e l Italia. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in migliaia di euro e variazioni percentuali sull'anno precedente. Anni 2000-2003 * Lazio** Italia Anni anno preced. anno preced. anno preced. 2000 19,74 2,09 18,15 1,79 16,51 3,19 2001 20,20 2,33 18,53 2,09 16,8 1,76 2002 20,38 0,90 18,76 1,24 16,85 0,30 2003 20,62 1,13 18,86 0,53 16,9 0,30 per gli anni 2002 e 2003 * per l anno 2003 39