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Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3257 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI COSENZA, LABOCCETTA, PAGLIA Disposizioni per la tutela culturale e ambientale e per la valorizzazione turistica dei Campi Flegrei Presentata il 26 febbraio 2010 ONOREVOLI COLLEGHI! L area dei Campi Flegrei comprendente i territori di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto Flegreo, dei quartieri di Napoli di Posillipo, Fuorigrotta e Agnano e delle frazioni di Napoli, Pianura, Pisani e Soccavo è contraddistinta dalla presenza di un patrimonio archeologico, paesaggistico, naturalistico, geologico e rurale tra i più belli e significativi del Paese. La storia dei Campi Flegrei ha un enorme valore. Fu qui, infatti, che nel VII secolo avanti Cristo nacque la città di Cuma, celebre centro della Magna Graecia, da cui poi sarebbe nata l attuale città di Napoli. In epoca imperiale romana, i Campi Flegrei costituirono il secondo sistema urbano-territoriale del mondo comprendendo il porto e la città commerciale di Puteoli, i porti militari di Lucrino e di Miseno, il sistema delle ville imperiali e termali di Baia-Bauli e, appunto, Cuma. Dopo un parziale periodo di decadenza in epoca medievale, i Campi Flegrei risorsero come importante luogo di soggiorno termale. Quindi divennero meta ambita del Grand-Tour europeo tra la fine del settecento e l inizio dell ottocento grazie alla voga con cui, allora, si guardava alla mitologia che voleva proprio i Campi Flegrei tra i teatri delle gesta di Ulisse e di Enea e alla celebrità portata dall afflusso di importanti pittori che li privilegiavano come soggetti dei loro quadri. Tale imponente carico di storia si riflette sulle straordinarie bellezze archeologiche dei

Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati 3257 Campi Flegrei, che figurano al quarto posto in Europa per il tasso di concentrazione di attrattive storiche rispetto all estensione territoriale. Basti pensare allo splendido complesso termale del Parco archeologico di Bacoli, considerato dagli storici come il modello in base al quale sarebbero successivamente sorti, a Roma, monumenti celeberrimi come il Pantheon, o allo stupefacente parco archeologico sommerso di Baia. Inoltre i Campi Flegrei sono, dal punto di vista geologico-scientifico, uno dei territori vulcanici più importanti d Europa grazie alla presenza di crateri che datano migliaia di anni e che sono una testimonianza preziosa del formarsi della zona intorno a Napoli. Più nello specifico, nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive e idrotermali che sono causa del fenomeno del bradisismo, il quale consiste in un periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo relativamente lento sulla scala dei tempi umani, ma molto veloce rispetto ai tempi geologici. Esso non è avvertibile in se stesso, ma è riconoscibile visivamente lungo la riva del mare, mostrando la progressiva emersione o sommersione di edifici, coste e territori. I Campi Flegrei i quali soffrono di gravi problemi di inquinamento ambientale, di incuria nella tutela del loro straordinario patrimonio naturale e paesaggistico, di cementificazione selvaggia e di degrado urbanistico hanno un potenziale turistico importante e necessario da ben utilizzare soprattutto in un periodo di contrazione dell economia che colpisce in modo pesante il già dissestato sistema produttivo meridionale. Purtroppo la bellezza culturale e paesaggistica dei Campi Flegrei è inversamente proporzionale rispetto al livello di manutenzione, preservazione e presentazione al pubblico di tale stupefacente patrimonio. Basti citare alcuni esempi. Da tempo il Sacello degli Augustali è inaccessibile ai visitatori; una cabina elettrica fulminata tiene ancora al buio cinquantaquattro delle cinquantacinque sezioni del Castello di Baia e un catastrofico incendio di quarantasei anni fa ha lasciato la comunità dei fedeli di Pozzuoli orfana del Duomo del Rione Terra, ristrutturato ma chiuso. Il percorso dei beni culturali e archeologici negati ai turisti e ai visitatori dei Campi Flegrei è lungo. Almeno quanto le polemiche e gli scambi di accuse che si trascinano da anni. Nemmeno i soldi dell Unione europea hanno potuto risolvere la situazione. Il Grand-Tour negato parte dal Duomocattedrale di Pozzuoli: lavori ultimati, ma sito chiuso al culto e al turismo per vie di fuga inadeguate, canonica e campanile da ultimare e per un nuovo percorso pedonale da aprire. Dall acropoli di Pozzuoli il viaggiatore del passato poteva scorgere il Castello aragonese di Baia, oggi museo archeologico dei Campi Flegrei, custode dei reperti provenienti dal Rione Terra, dall antica Puteoli, da Misenum e da Liternum. Cinquantacinque stanze inaugurate dal Capo dello Stato, che ospitano altrettante sezioni: oggi tutte chiuse tranne una, per colpa di lavori in corso e per una querelle burocraticoamministrativa tra regione Campania e Ministero per i beni e le attività culturali in materia di gestione del personale di custodia. Il «Viaggiatore con il cannocchiale» di sir William Hamilton è stato scelto dalla regione come simbolo dell itinerario Re-tour nei Campi Flegrei, ma nel tour dei siti negati il cannocchiale serve a cercare i custodi privati delle chiavi per visitare le Cento Camerelle, note anche con il nome di «Prigioni di Nerone», oppure la Grotta della dragonara o la Piscina Mirabilis. Custodi che si tramandano di generazione in generazione le chiavi di accesso a un mondo antico. Affascinante per i visitatori e per i turisti, ma solo per coloro che hanno la fortuna di sapere a quale «porta» bussare. Per tutti gli altri mistero fitto. Inaccessibile, poi, anche la necropoli imperiale tra Misenum e Cuma: primo cimitero dei marinai della flotta imperiale, con urne cinerarie di ufficiali e di sottufficiali adornate dagli affreschi di una

Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati 3257 menade danzante e della dea Selene, restaurate con 900.000 euro dei programmi operativi regionali e mostrate ai bacolesi nel giorno dell Epifania. Stime ufficiali non ce ne sono, ma almeno il 40 per cento dei siti dei Campi Flegrei resta chiuso. Un miraggio. Come la Casina vanvitelliana del Fusaro: riserva di caccia e di pesca dei Borbone, luogo amato da Luigi Einaudi nel suo settennato al Quirinale e sala da affittare a 240 euro per i matrimoni civili, ma solo fino al 31 maggio 2006. Da allora è stato tutto chiuso per restauro, completato quasi un anno fa, e la gestione passata al Consorzio ittico-campano, un ente pubblico. Dei turisti nemmeno l ombra, così come dei promessi sposi: serve una delibera, mentre circola la voce che il costo dell affitto della splendida sala sia lievitato a 500 euro per una cerimonia nuziale della durata di mezz ora. È chiusa al pubblico anche la Fescina, monumento funerario tra Quarto e Pozzuoli: ennesima tappa del tour negato. Questo quadro deprimente, che è anche un esempio eloquente di quanto nel Mezzogiorno vengano dilapidate straordinarie opportunità, spiega bene perché la richiesta da parte del comune di Pozzuoli per l inserimento dei Campi Flegrei nell elenco dei beni patrimonio dell umanità dell UNESCO non abbia avuto successo. Non a caso, in una comunicazione ufficiale del 26 marzo 2009, il Ministero per i beni e le attività culturali affermava che il sito «non dimostra di possedere tutti i requisiti richiesti dall UNESCO (...) ed in particolare si fa riferimento al requisito dell integrità e della autenticità, dell eccellenza rispetto allo stato di conservazione del bene e della sua presentazione al pubblico». Non vi è inoltre dubbio sul fatto che a rovinare la bellezza del patrimonio culturale e ambientale dei Campi Flegrei siano anche gli effetti nefasti prodotti dal processo di cementificazione selvaggia e senza regole sviluppatosi nel corso dei decenni con il risultato che oggi, in presenza oltretutto di un patrimonio edilizio di bassa qualità e scarsamente sicuro, vi è una densità abitativa eccessiva e perciò pericolosa in un territorio che è a rischio idrogeologico. Uno studio pubblicato già nell ormai lontano 1994 da parte dell università Roma Tre, infatti, classificava come ad altissimo rischio, sul piano della sicurezza idrogeologica, gli insediamenti urbani nell area flegrea di Napoli affermando: «I Campi Flegrei, al pari dell area vesuviana, rappresentano una situazione paradossale in quanto le scelte urbanistiche finora adottate non hanno assolutamente tenuto conto delle caratteristiche dell ambiente naturale». Finora gli interventi per lo sviluppo dei Campi Flegrei, come peraltro avvenuto in molte altre aree del Mezzogiorno ricche di potenzialità turistiche rimaste tristemente inespresse, sono stati caratterizzati da approssimazione e da mancanza totale di programmazione. In altre parole, non sono stati inseriti in un quadro organico di iniziative finalizzate alla conservazione ambientale, alla preservazione culturale e allo sviluppo turistico del territorio: per esempio si è intervenuti sul restauro dei monumenti, ma non sulle infrastrutture necessarie a raggiungerli; oppure sul livello qualitativo di alberghi e spiagge, ma senza pensare al mancato funzionamento dei depuratori che sta letteralmente devastando il mare di fronte ai Campi Flegrei e facendo quindi fuggire i turisti; oppure, ancora, si è investito sullo sviluppo dell enogastronomia mentre nelle strade crescevano i cumuli di rifiuti. Ovviamente questi sono solo alcuni esempi, ma se ne potrebbero fare molti altri per dimostrare quanto sia necessario invertire questa dannosa tendenza. È ora necessaria una nuova politica per il governo del territorio dei Campi Flegrei così da affermare una cultura della pianificazione, della manutenzione e della conservazione culturale, ambientale e urbanistica finalmente in grado di superare il meccanismo degli interventi straordinari e decontestualizzati finora usati nel Mezzogiorno. Alla luce di questo quadro che rappresenta in pieno il fallimento delle politiche finora attuate nei Campi Flegrei, la presente proposta di legge prevede un

Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati 3257 meccanismo di concertazione tra tutte le istituzioni interessate, sia a livello nazionale che a livello locale, volto a salvaguardare e a sviluppare un territorio che rappresenta una risorsa per l intero Paese. In tal modo si intendono mettere in moto iniziative sinergiche e compatibili per rendere il «prodotto Campi Flegrei» pronto, sotto tutti i punti di vista (da quello culturale a quello ambientale, fino a quello enogastronomico), ad essere un innovativo prototipo di «distretto turistico» da estendere anche al resto del Mezzogiorno.

Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati 3257 PROPOSTA DI LEGGE ART. 1. 1. Lo Stato, nell ambito delle finalità di tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali del Paese ad esso attribuite in via esclusiva dall articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, riconosce il territorio dei Campi Flegrei quale risorsa culturale e ambientale di notevole interesse pubblico. 2. È istituito un tavolo tecnico sul territorio dei Campi Flegrei composto dai rappresentanti dei Ministeri competenti che, in collaborazione con gli enti locali interessati, individua i progetti e le opere, con i relativi stanziamenti, necessari al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: a) salvaguardare e, ove necessario, restaurare i beni archeologici e storicoarchitettonici assicurandone la buona gestione e la piena fruibilità al pubblico allo scopo di sviluppare l industria del turismo; b) proteggere il mare, il suolo e l ambiente in generale quali componenti indispensabili per la buona qualità della vita degli abitanti e per lo sviluppo del turismo; c) pianificare un azione complessiva volta a delocalizzare le attività industriali a maggiore tasso di inquinamento situate lungo le coste; d) intervenire sulle situazioni urbanistiche a elevato rischio idrogeologico valutando ogni misura necessaria a delocalizzare gli edifici che sorgono in zone di pericolo e densamente abitate, in particolare attraverso tre fasi: monitoraggio del patrimonio abitativo dismesso o sottoutilizzato; avvio di forme innovative di pianificazione urbanistica che favoriscano l utilizzo delle fonti energetiche non inquinanti; rottamazione degli immobili

Atti Parlamentari 6 Camera dei Deputati 3257 privi di adeguati criteri qualitativi e ambientali; e) garantire un rapporto equilibrato tra il tasso di densità della popolazione residente e la presenza di aree verdi; f) assicurare forme di controllo sul fenomeno dell abusivismo edilizio; g) introdurre aliquote di vantaggio per l imposta comunale sugli immobili e per l imposta sul reddito delle persone fisiche, in favore dei proprietari di immobili, situati nelle aree a maggiore densità abitativa, che risultano abbandonati o privi di adeguata manutenzione; h) proteggere l integrità delle aree agricole attraverso l introduzione di vincoli per gli interventi edilizi sui fabbricati rurali; i) sviluppare le attività agricole, agrituristiche ed enogastronomiche; l) utilizzare le fonti geotermiche per la produzione di energia pulita prevedendo, tenuto conto della sicurezza e della tutela ambientali, che un adeguata quota di tale energia sia destinata all utilizzo da parte dei residenti nell area; m) adeguare le reti infrastrutturali; n) potenziare l offerta turistica del territorio dei Campi Flegrei anche utilizzando gli strumenti previsti dalla legge 29 marzo 2001, n. 135; o) promuovere l inserimento del territorio dei Campi Flegrei nella Lista del patrimonio mondiale dell UNESCO. 3. Le attività del tavolo tecnico sul territorio dei Campi Flegrei non comportano nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato e sono effettuate con le risorse umane, finanziarie e strumentali dei Ministri competenti, di cui al comma 1, disponibili a legislazione vigente.

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