PERCORSI CREATIVI CENERENTC CENERENTOLA NON ABITA PIÙ QUI CON DANIEL GOL ALESSANDRO NOSOTTI Scritto e ideato da LAURA MARCHEGIANI ALESSANDRO NOSOTTI DANIEL GOL Una produzione TEATRODISTINTO
CENERENTOLA NON ABITA PIÙ QUI Il teatro chiude. Chiude perché è troppo vecchio e non serve più. Chiude e la direzione ringrazia chi ha lavorato tanto per tenerlo aperto, con l'augurio di buona fortuna. Ma un luogo tanto ricco, pieno di storie, parole ed emozioni non si può chiudere con una lettera, non può perdere valore invecchiando. Prende la sua forza in tutte le persone che lo vivono, e gli permettono di respirare. L'amore per il teatro e metaforicamente per la cultura che porta dentro, è visto attraverso due signori delle pulizie, che giocano a prendersi cura della sala quando lo spettacolo è finito e le luci sono spente. Un giorno una lettera li informa che non c'è più bisogno di loro; non ci saranno più emozioni da scoprire. E' arrivato il momento di andare via e chiudere la porta. I due personaggi non sono disposti a lasciare nel silenzio le storie che hanno popolato la loro fantasia, né possono accettare che il loro ruolo si concluda così. Si ribellano, resistono, attendono qualcuno che non arriverà. E proprio quando tutti se ne sono andati, hanno rinunciato e perso il lavoro, proprio quando il pubblico, i personaggi, il piccolo universo nascosto dentro ogni teatro è stato mandato via, ecco che un ultimo spettatore decide di arrivare, di aspettare, di riaccendere la speranza o forse di usare la fantasia per non smettere di credere nel futuro Una delicata metafora sull amore per i luoghi che ci fanno crescere, e sul bisogno di lottare per non perderli. Una storia fatta di immagini evocative, che restituiscono al teatro la sua leggerezza e al contempo l'importanza che può avere nella crescita di ciascuno di noi, che fondono la semplicità dei gesti con la ricerca della loro essenza. 2
NOTE TECNICHE NOME DELLA COMPAGNIA: TEATRODISTINTO TITOLO DELLO SPETTACOLO: CENERENTOLA NON ABITA PIÙ QUI GENERE: Teatro d attore, gestuale. IDEAZIONE, TESTO E REGIA: TEATRODISTINTO (Daniel Gol - Laura Marchegiani - Alessandro Nosotti) CON : Daniel Gol, Alessandro Nosotti MUSICHE: Renè Aubry COSTUMI e SCENE: TEATRODISTINTO ETA : dai 6 ai 13 anni. DURATA: 50 minuti MONTAGGIO: 2 ore SMONTAGGIO: 1 ora Palco minimo mt. 6x6, quadratura nera. Luci e audio da concordare con teatro ospitante. PERCORSI CREATIVI PER LE NUOVE GENERAZIONI SEDE LEGALE: VIA DON BOSCO 35-15121 - ALESSANDRIA Inviare posta in: Via Ceriana 23 15048 Valenza (AL) TEL. O131-972017 FAX. 0131-924141 MAIL: teatrodistinto@yahoo.it PARTITA IVA : 02019290069 www.teatrodistinto.it ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE : LINDA EROLI-3933197060 3
CENERENTOLA NON ABITA PIU QUI RIFLESSIONI DI ALCUNI SPETTATORI (6-10 anni) IL DIRETTORE CHIUDE IL TEATRO, INFATTI NON CI SONO PIU LE PERSONE, SOLO LE LETTERE. UN SIGNORE DELLE PULIZIE PORTA VIA L ALTRO DOPO AVER LETTO LA LETTERA PERCHE' CREDE CHE NON CI SIA PIU' NIENTE DA FARE, SI ARRENDE. QUANDO PULIVATE SEMBRAVA UNA GARA. AVEVATE CURA DEL VOSTRO TEATRO. LE SEDIE SONO ACCOMPAGNATE DA VOCI DI FAVOLE QUANDO ARRIVANO. SONO LE VOCI DELLE STORIE CHE SONO RIMASTE. SONO LE VOCI DEL TEATRO. SONO LE VOCI CHE SE NE VANNO. LA SCATOLA CONTIENE DEGLI APPLAUSI CHE NON CI SONO PIU. PRIMA SI SENTONO, POI NON CI SONO PERCHE GLI SPETTATORI SE NE SONO ANDATI. IL CAPPELLO E DI UNO SPETTATORE. E COME IL CAPPELLO DI UN FANTASMA, PERCHE NEL TEATRO NON C è PIU NESSUNO. ALLA FINE, L ATTORE ALTO RIENTRA E TRUCCA QUELLO BASSO,PERCHE PASSANO MOLTI ANNI, MA LORO NON SE NE VANNO. UNO DEI DUE FA LA PARTE DELLO SPETTATORE PER DARE VITA AL TEATRO. PER DARE ARMONIA AL TEATRO. SE C'è UNO SPETTATORE, IL TEATRO CONTINUA. I DUE SIGNORI DECIDONO DI RESTARE PER CURARE QUEL POSTO. IL SIGNORE BASSO RESTA TANTISSIMI ANNI E DIVENTA VECCHIO COME IL TEATRO. ANCHE SE IL TEATRO è VECCHIO, NON LO DEVONO CHIUDERE. SI PUO' RISTRUTTURARE, SI PUO' METTERE A POSTO E CONTINUARE A RACCONTARE STORIE. ANCHE SE UNA COSA è VECCHIA, POSSIAMO VOLERLE BENE. IL SENSO DELLO SPETTACOLO è CHE NON BISOGNA ARRENDERSI. BISOGNA AVERE FIDUCIA. NON SI DEVE LASCIARE ANDARE VIA UNA COSA, COME CON LE PERSONE. QUELLO ALTO FA FINTA DI ESSERE LE PERSONE CHE VENGONO A TEATRO E SE NE VANNO VIA. QUANDO L ULTIMO SPETTATORE DICE CHE HA TEMPO PER ASPETTARE, IL SIGNORE ANZIANO E SERENO PERCHE SA CHE IL TEATRO RESTA APERTO. 4
RECENSIONE DA EOLO CENERENTOLA NON ABITA PIU' QUI Tra gli spettacoli più interessanti di questa edizione del festival torinese Giocateatro c è senza dubbio Cenerentola non abita più qui di Teatrodistinto. Il titolo è forse un po fuorviante anche se evocativo: il lavoro di Gol e Nosotti, registi con Laura Marchegiani, non racconta la fiaba citata, ne altre, racconta in effetti, con pochissime parole, l impossibilità di raccontare ancora storie ad un pubblico. Due addetti alle pulizie di un teatro entrano in scena in una pavimento di fogli di carta appallottolati, nel raccoglierli per buttarli ne leggono uno e scoprono che il teatro verrà chiuso perché troppo vecchio, tutti gli altri fogli sono lettere del direttore che avverte del fatto tutte le categorie coinvolte nel teatro: tecnici, registi, attori, organizzatori, maschere, cassieri, sarti e anche il pubblico, naturalmente. I due personaggi non vogliono accettare la notizia, li vediamo presi da un senso di vuoto e di abbandono che forse i bambini intorno ai sei anni non possono capire fino in fondo, c è una complessità emotiva nei sentimenti di assenza e di lutto per una perdita che non siamo sicuri possano essere colti pienamente. Pensiamo però che la pulizia e la precisione stilistica dello spettacolo aiutino anche i più piccoli a focalizzare l attenzione sul significato profondo di una situazione altamente simbolica (in modo ancora più forte per gli operatori del settore). Le poltrone scoperte dal lenzuolo antipolvere che rivelano le voci di storie famose, racchiuse nell aria stessa del teatro, e la piccola scatola che libera applausi sono momenti più strettamente teatrali e intensamente poetici. L idea dello spettacolo è comunque positiva, seppur malinconica: il finale ci mostra che c è sempre qualcuno disposto ad aspettare che gli si racconti una storia. Elena Scolari. 5