1.1) Il rispondente ha ulteriori informazioni od osservazioni da proporre in merito agli aspetti generali trattati nella introduzione?

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1.1) Il rispondente ha ulteriori informazioni od osservazioni da proporre in merito agli aspetti generali trattati nella introduzione? Il documento The licensing of mobile bands in CEPT pubblicato dallo European Communications Office il 16 agosto 2012 (ECO Report 03) riporta quanto attualmente previsto dai 44 paesi europei, sulla base delle informazioni più recenti a disposizione, per ciò che riguarda l allocazione di alcune bande di frequenza chiave, tra cui anche le bande 3400 MHz 3600 MHz e 3600 MHz 3800 MHz. Dallo studio emerge con chiarezza che lo spettro 3600 MHz 3800 MHz è già stato allocato, insieme a quello 3400 MHz 3600 MHz, anche se in momenti diversi, per l impiego di sistemi commerciali di accesso a larga banda (fisso o mobile) nei seguenti paesi (in ordine alfabetico): Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Svezia. La tipologia di servizio, la canalizzazione, i tagli di banda, la copertura geografica delle licenze e le logiche di assegnazione dello spettro variano a seconda del paese. Il tipo di servizio erogabile e la tecnologia utilizzabile nella porzione di spettro 3600 MHz 3800 MHz sono a volte specificati (per es. servizi FWA/WiMAX) ma nella maggioranza dei casi l allocazione è di tipo service/technology neutral (es. WiMAX o LTE in modalità TDD o FDD ). Negli anni passati, in alcuni di questi paesi sono state effettuate procedure pubbliche di gara per l assegnazione dello spettro 3.6 GHz 3.8 GHz, in aggiunta a quello 3.4 GHz 3.6 GHz. 2. Standard, tecnologie e mercati 2.1) Quali sono gli standard, le tecnologie e le architetture di rete attualmente disponibili per l impiego della banda 3.6-3.8 GHz per sistemi pubblici commerciali di comunicazioni elettroniche? Allo stato attuale, il mercato offre numerose piattaforme tecnologiche incentrate su tecnologia SDR (Software Defined Radio) [cfr. ITU-R SM.2152] in grado di operare anche nell intervallo spettrale di interesse; in tal senso non sono note limitazioni hardware di genere alcuno. Con riferimento ai servizi Broadband Wireless Access (BWA), fissi o mobili, gli standard attualmente disponibili per l impiego della banda 3600 MHz 3800 MHz sono WiMAX e LTE; tuttavia gli standard per servizi IMT risultano compatibili unicamente con le esigenze degli operatori mobili e tali protocolli armonizzati non sono in grado di garantire l uso efficiente del canale radio per applicazioni Fixed Wireless Access (nel seguito si utilizzerà l acronimo FWA per intendere i servizi BWA fissi, anche detti BFWA). Ogni altro standard comparabile ai precedenti, dedicato esclusivamente a FWA, non ha mai visto una reale implementazione (es. HIPERACCESS). Soluzioni tecnologiche che utilizzano lo spettro 3600 MHz 3800 MHz per erogare servizi di accesso fisso a banda larga sono attualmente in uso presso le reti di numerosi operatori in alcuni paesi europei quali Irlanda, Danimarca e Svezia. Nel caso specifico dell Irlanda si sono contati nove operatori di telecomunicazioni dotati di porzioni di spettro 3600 MHz 3800 MHz, che erogano in tale banda servizi FWA a livello regionale, supportati da fornitori qualificati a livello internazionale. Al contrario, esiste un solo caso, peraltro recentissimo, di uso commerciale delle frequenze 3.4 GHz 3.8 GHz per servizi LTE; si tratta di un operatore britannico dotato di licenze sia nella banda 3.4 GHz 3.6 GHz (2 x 20 MHz) sia nella banda 3.6 GHz 3.8 GHz (84 MHz). I terminali, per applicazioni broadband di tipo

fisso, sono stati realizzati in modo bespoke da un noto fornitore multinazionale. Non si è a conoscenza dell esistenza di smartphone LTE che attualmente lavorino a queste frequenze. 2.2) Quali standard, tecnologie ed architetture di rete sono previsti per il futuro e quali saranno le prestazioni rispetto a quelle attuali? In riferimento alle applicazioni FWA, sono noti standard proprietari, da tempo diffusi per impieghi analoghi su altre porzioni di spettro, in condizione di apportare un elevata efficienza spettrale con tecniche di MU- MIMO (Multi User MIMO). A parità di schema di modulazione e larghezza di canale, si attendono prestazioni in grado di quadruplicare l efficienza spettrale. 2.3) Qual è la situazione concernente la disponibilità di terminali, la loro tipologia (fissi, nomadici, portabili, mobili, etc.) e quella degli apparati di rete? A fronte di quanto premesso al precedente punto 2.1, non si ritiene che il mercato dei dispositivi fissi possa ostacolare la diffusione della tecnologia idonea al supporto delle reti sopraindicate; non si riscontrano limitazioni di hardware in grado di determinare o limitare specifici protocolli. 2.4) Quali sono le possibili sinergie tra la banda in oggetto e le altre frequenze già assegnate (es. BWA nella banda 3.4-3.6 GHz, FWA/WLL nelle bande a 26 e 28 GHz o sistemi radiomobili nelle bande a 800 MHz, 900 MHz, 1800 MHz, 2100 MHz e 2.6 GHz) o candidate per future eventuali attribuzioni ai servizi di comunicazione elettronica? Nel testo stesso della presente consultazione è ravvisabile l opportunità di prevedere impieghi diversi e sinergici della banda 3.7 GHz. L uso di spettro nell intorno dei 3.7 GHz, in alternativa ad infrastrutture operanti a 26 GHz e/o 28 GHz, consentirebbe la copertura di aree ove, in virtù della notevole distanza tra la stazione centrale e i terminali, non sarebbero garantiti i minimi requisiti di affidabilità del collegamento mediante l impiego di bande superiori a 10 GHz. Ciò premesso, ogni investimento economico in aree rurali e/o a bassa densità di popolazione (esposte al c.d. Digital Divide), non supportato da reti operanti a frequenze inferiori a 10 GHz, verrebbe integralmente vanificato. In relazione all impiego del solo downlink, invece, è verosimile sia l introduzione di canali di apporto LTE tramite carrier aggregation, sia la pianificazione di servizi monodirezionali (o con presenza di forte sbilanciamento nella direzione di downlink) come IP TV, paging e broadcast. 2.5) Quali soggetti potrebbero essere interessati all offerta di servizi nella banda in argomento (operatori di rete fissa, operatori di rete mobile, operatori BWA, fornitori di servizi, etc.)? La summenzionata porzione di spettro potrebbe risultare interessante sia per l accesso bidirezionale alla rete in modalità FWA, sia per la fornitura di servizi unidirezionali o per il decongestionamento di aree ove la domanda in downlink risulti sensibilmente superiore alla stessa in uplink verso terminali mobili. 3. Tempistiche di rilascio dei diritti d uso e modalità di impiego della banda 3.1) Il rispondente ritiene che una domanda di capacità esistente possa essere soddisfatta, alternativamente all impiego della banda in argomento, attraverso l utilizzo della già assegnata banda a 3.4-3.6 GHz (ad esempio ricorrendo alle misure di accesso di cui all art. 9, comma 7, della delibera n. 209/07/CONS)?

Non risultano alla scrivente blocchi riferibili alle porzioni identificate come Blocco A e Blocco B che possano soddisfare la totale copertura nazionale; è attualmente ignota l eventuale disponibilità di ulteriori blocchi di frequenze per sistemi BWA nella banda 3.4 GHz 3.6 GHz (delibera 209/07/CONS del 9 Maggio 2007), potenzialmente determinabile dalla revoca immediata da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito del mancato adempimento degli obblighi di copertura alla data del 30/11/2012 (seconda proroga dei termini). 3.2) Tenuto conto del quadro regolatorio descritto, quale dovrebbe essere la modalità di assegnazione ed impiego dei diritti d uso nella banda 3.6-3.8 GHz? Come si intende affrontare il problema della revisione della normativa tecnica? Nell ottica di ottenere un uso sempre più efficiente dello spettro, e sulla scorta delle passate esperienze di assegnazione di bande di frequenza non sempre utilizzate dagli aggiudicatari in modo efficace rispetto agli scopi stabiliti da AGCOM (maggiore copertura territoriale, maggiore penetrazione dei servizi broadband), si ritiene indispensabile l adozione di una procedura di assegnazione che contempli la possibilità di valutare preventivamente l effettiva capacità tecnica dei partecipanti nell erogazione di servizi di comunicazioni a larga banda, con elevati livelli di qualità e in condizioni di sostenibilità economica nello scenario competitivo. Evitando considerazioni di merito circa i possibili criteri di valutazione comparativa, il regolamento di gara potrebbe prevedere una risposta tecnica dalla quale possano desumersi (o nella quale siano esplicitamente dichiarate e doverosamente giustificate) le tempistiche con le quali il partecipante è in grado di rendere disponibili ed effettivamente commercializzabili i propri servizi di comunicazione, utilizzando le bande di frequenza oggetto del bando di gara, mediante una valutazione comparativa che privilegi i partecipanti più efficienti. La rispondente, in virtù delle realizzazione e dell utilizzo di una propria rete di trasporto wireless, costituita da oltre 800 stazioni radio base che garantiscono copertura ad oltre 3900 comuni italiani e a fronte di circa 150 accordi con Enti Locali per consentire la fruibilità dei servizi di connettività a livello territoriale, appare già in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020 (30 Mbps per tutti i cittadini della Comunità Europea entro il 2020), che richiedono necessariamente di porre tra i parametri discriminanti con cui assegnare le frequenze la velocità (quindi l efficacia) nel rendere effettivamente disponibili i servizi a larga banda. In questo senso, può essere utile richiamare nuovamente l esperienza irlandese e più in particolare quanto stabilito dal regolatore locale ComReg nel documento Release of additional spectrum in the 3.6 GHz band for FWALA Licensing. Comparative Evaluation Process and Application Form del maggio 2012, relativo alle procedure di assegnazione frequenze nello spettro 3.4 GHz 3.8 GHz a servizi FWA, in cui tra i criteri di valutazione tecnica vi è anche la Speed to Market Offering cioè il numero massimo di mesi dalla data di assegnazione della licenza che il partecipante stesso ritiene necessari per commercializzare i propri servizi nell area di copertura, con rigidi meccanismi di revoca della licenza e assegnazione al secondo classificato se gli impegni dichiarati in sede di gara non fossero rispettati dall aggiudicatario. A tal proposito, interessante notare come il normatore abbia voluto precisare che anything that falls short of providing actual services is unacceptable and may result in revocation or non-renewal of a licence. For example, setting up a base station or transmitter in a licensed area would not of itself constitute providing meaningful services or using a licence, nor would providing services to a token number of customers while turning away numerous others. In quest ottica, si potrebbe anche prevedere l esclusione dei partecipanti che non riescano a giustificare in modo credibile e comprovabile, il lancio di servizi commerciali nell area di copertura con tempistiche inferiori a 12 mesi.

3600 3605 3645 3650 3670 3690 3710 3715 3755 3785 3800 Al fine di affrontare il problema della revisione della normativa tecnica, invece, occorrerebbe prevedere eventuali restrizioni dovute all adeguamento della normativa tecnica, implementabili in circa 6 mesi, purché non contrastanti con l architettura generale della stessa. 3.3) Quale potrebbe essere l ampiezza minima di banda per una offerta di servizi adeguata? Stante l attuale situazione della normativa tecnica, quale potrebbe essere la modalità con cui dovrebbe essere pianificata la canalizzazione della banda in argomento (TDD oppure FDD), anche eventualmente impiegabile in modalità solo downlink? Ai fini della formulazione di un'offerta FWA, l ampiezza di banda riconducibile a sistemi DSL-like, come da espressa indicazione rinvenibile al paragrafo 3.9.3 del RSCOM07-06, è stimabile basilarmente in 56 MHz, con una capacità potenziale fino a 70 MHz nell ipotesi di trasporto in banda. In linea con quanto affermato anche dal CEPT al punto 2 del documento ECC Decision (11)06 del 9 dicembre 2011 (Harmonised frequency arrangements for mobile/fixed communications networks (MFCN) operating in the bands 3400-3600 MHz and 3600-3800 MHz), si prevede l utilizzo solo di modalità TDD. Un ipotesi di canalizzazione potrebbe essere quella di seguito illustrata (figura 1): Blocco A Blocco B Blocco C Blocco D Blocco E Blocco F MHz Figura 1 Come si può notare, la canalizzazione prevede l allocazione di: - due porzioni (blocchi A ed E), ciascuna di 40 MHz, opportunamente separate in frequenza; - tre porzioni adiacenti (blocchi B, C e D), ciascuna di 20 MHz; - un ulteriore blocco (F) adiacente al blocco E, a completamento della banda disponibile; - una banda di guardia a protezione dello spettro adiacente (f < 3600 MHz); - bande di guardia tra i blocchi A ed E ed i blocchi B, C e D. La suddetta canalizzazione prende in considerazione quanto di seguito elencato: - il possibile impiego in modalità solo downlink dei blocchi B, C e D; - l impiego in modalità TDD non coordinata dei blocchi A ed E; - l impiego in modalità TDD coordinata dei blocchi E e F. In mancanza di una banda di guardia, al fine di evitare interferenze, è necessario che i suddetti canali operino in modalità sincrona, rispettando i time slot di ricezione e trasmissione (applicando se necessario il medesimo duty cycle TX/RX): - la conservazione di quanto richiesto dalla nota 176 del Piano Nazionale Ripartizione Frequenze (frequenze superiori a 3785 MHz utilizzate dal Ministero della Difesa); - l allocazione di 40 MHz ai blocchi TDD A ed E, in linea con quanto previsto dalla strategia Europa 2020 (30 Mbps per tutti i cittadini della Comunità Europea entro il 2020); - la possibile assegnazione di blocchi da 20 MHz, pari alla metà della risorsa spettrale equivalente al blocco sulla stessa banda con funzionalità TDD (A ed E), per applicazioni solo downlink ;

- la mitigazione degli interferenti emergenti dal canale adiacente, mediante la previsione di opportuna banda di guardia, (pari a 5 MHz) tra i sistemi TDD e i sistemi solo downlink ; - inserimento di una banda di guardia pari a 5 MHz ad inizio banda per prevenire eventuali interferenze con i servizi operanti nella porzione di spettro 3400 MHz 3600 MHz; - attuale impiego dello spettro secondo la normativa CEPT/ERC/REC 12-08 E allegato A, con le relative con ripercussione sulla sovrapposizione tra i canali assegnati ai sistemi fissi punto-punto e i blocchi proposti; - garanzia nell impiego parziale dei blocchi TDD in caso di sovrapposizione a collegamenti puntopunto con penalizzazione simmetrica per gli assegnatari; - riserva di un ulteriore blocco ( Blocco F ) per futuri impieghi TDD coordinati, qualora la risorsa associata a blocco A o blocco E risultasse insufficiente a coprire la domanda di mercato; 3.4) Che tipo di estensione geografica dovrebbero avere i diritti d uso? Nazionale o macro regionale. L individuazione e il raggruppamento delle macroaree regionali impiegati per l assegnazione di diritti d uso di frequenze per sistemi BWA nella banda 3.4 GHz 3.6 GHz (Delibera 209/07/CONS del 9 Maggio 2007), risulta ad oggi condivisibile. 3.5) Che tipo di procedura dovrebbe essere impiegata per l assegnazione dei diritti d uso? In riferimento alla risposta di cui al punto 3.2, nell ottica di massimizzare l efficienza nell allocazione e nell uso dello spettro 3.6 GHz 3.8 GHz sarebbe decisamente preferibile adottare una procedura di beauty contest in luogo dell iter seguito per l assegnazione dei diritti d uso di frequenze per sistemi BWA nella banda 3.4 GHz 3.6 GHz (delibera 209/07/CONS del 9 Maggio 2007) 3.6) Che altre misure dovrebbero essere introdotte in relazione alle procedure di assegnazione? Trattandosi di diritti d uso per sistemi BWA sarebbe opportuno garantire l accesso al Blocco A e Blocco E unicamente ai soggetti che non abbiano in capo, in modo diretto o indiretto, diritti d uso di risorsa spettrale per l esercizio di reti di accesso a larga banda (UMTS, IMT2000, LTE o simili) con estensione superiore o uguale all area macro regionale, blocco A e blocco B, prevista nella gara per l assegnazione dei diritti d uso di frequenze per sistemi BWA nella banda 3.4 GHz 3.6 GHz (delibera 209/07/CONS del 9 Maggio 2007). In relazione all ipotesi di impiego della banda descritto al punto 3.3 resterebbe impregiudicata la facoltà di accesso ai blocchi B, C e D a titolari diritti d uso di risorsa spettrale per l esercizio di reti di accesso a larga banda (UMTS, IMT2000, LTE o simili) con estensione superiore o uguale all area macro regionale. 4. Protezione dei servizi esistenti e problematiche interferenziali 4.1) Che tipo di coordinamento dovrebbe essere implementato con le utilizzazioni esistenti, al fine di garantire la coesistenza prevista dalle norme? In riferimento all impiego dello spettro proposto, il Ministero dello Sviluppo Economico potrebbe restringere l uso totale o parziale dello stesso e, allo stesso tempo, determinare quale sia la DFP (densità del flusso di potenza) massima accettabile in determinate aree geografiche. A fronte dell attuale apparato regolatorio, si ritiene che il Ministero dello Sviluppo Economico sia in condizione di effettuare la descrizione puntuale per l impiego dello spettro.

4.2) Come dovrebbe essere garantita in generale la protezione dalle interferenze? Che tipo di coordinamento è necessario? Sono sufficienti le norme contenute nella Decisione 2008/411/CE (livelli massimi EIRP ed Edge Mask tra blocchi adiacenti e tra aree adiacenti)? Quali altre misure dovrebbero essere impiegate (bande di guardia, aree di rispetto, etc.)? In generale, le principali fonti di interferenza che è necessario considerare e mitigare nella banda 3.4 GHz - 3.8 GHz sono classificate come indicato in RSCOM07-06 Final nella sezione 3.5.1 (Report del CEPT alla Commissione Europea in risposta al mandato Identify the conditions relating to the provision of harmonised radio frequency bands in the European Union for Broadband Wireless Access applications ) in due categorie: - Interferenze intra-servizio BWA di diversi operatori - Interferenze intra-servizio BWA e altri servizi FWS (PtP) o FSS A loro volta, ciascuna di queste tipologie di interferenza si può declinare in interferenza isofrequenziale (i sistemi lavorano su canali centrati sulla medesima frequenza centrale o comunque si sovrappongono) o in interferenza da canali adiacenti (i sistemi lavorano su canali senza sovrapposizione ma attigui, per cui parte della potenza residua viene distribuita su canali esterni a quello in esercizio). Considerando la soluzione TDD per l organizzazione dello spettro oggetto della Consultazione proposta in 3.3, si ritiene che si debbano adottare i seguenti accorgimenti generici per affrontare efficacemente il problema delle interferenze: - inclusione di procedure di ascolto antecedenti la trasmissione da parte delle stazioni centrali e delle stazioni terminali; - negazione dell impiego di parte dello spettro in specifiche aree preventivamente comunicate. Volendo contestualizzare questi principi nella configurazione spettrale proposta e ai sistemi interferenti tipicamente presenti nella banda 3.6 GHz 3.8 GHz è possibile suggerire quanto segue: - Interferenza intra-sistema BWA e FWS (PtP) Dal punto di vista tecnico, per questa tipologia di interferenza si prevede che in fase di pianificazione della rete venga calcolata la distanza minima che deve intercorrere tra le installazioni BWA e quelle FWS per ridurre le interferenze. Questa stima può essere effettuata solo con calcolo mediante elaboratore (simulazione) una volta note posizione e caratteristiche tecniche dei sistemi in gioco. Laddove si verifichino sovrapposizioni tra i due servizi, si ritiene che quanto indicato nei case studies descritti dal ECC Report 76 (Cross-border coordination of multipoint fixed wireless systems in frequency bands from 3.4 to 33.4 GHz) in cui è stato applicato il limite di DFP pari a -122 dbw/(mhz m 2 ) quale massimo interferente ammesso in prossimità di una stazione del servizio fisso punto-punto, analizzato puntualmente in un area di raggio non superiore ai 15 km nell intorno della stazione potenzialmente interferita, sia assolutamente accettabile. Per quanto riguarda i blocchi solo downlink, si ritiene che essi siano interessanti principalmente per servizi unidirezionali in aree densamente abitate o lungo le grandi arterie stradali, mentre la presenza di sistemi di trasporto punto-punto FWS è presente in maniera considerevole in aree con caratteristiche diametralmente opposte (aree rurali e montane). Nella pratica, quindi, il rischio di interferenti è mitigato dalla ridotta sovrapposizione delle aree di interesse tra BWA sui blocchi B, C e D e FWS.

Necessaria in tal senso la rilettura delle osservazioni presentate da RaiWay S.p.A. in occasione della consultazione a seguito della Delibera 644/06/CONS Consultazione pubblica sull introduzione di tecnologie di tipo Broadband Wireless Access (BWA) nella banda a 3.5 GHz. - Interferenza intra-sistema BWA e FSS In termini procedurali, per il coordinamento tra operatori diversi che operano servizi BWA e FSS si invita alla consultazione delle possibili linee guida contenute nell allegato 1 del Proposed Guidelines to Facilitate Coordination Between BWA Systems & FSS Earth Stations in The 3400-3800 MHz Band, classificato RSC#31 - Item 9 Third party document by SAP REG and WiMAX Forum _Rev 1 che descrivono il meccanismo di notifica di installazione di una nuova stazione BWA o stazione FSS tra le parti interessate al fine di mitigare le interferenze reciproche (procedura basata sulla disponibilità di un database unico e condiviso delle stazioni FSS e BWA). Dal punto di vista tecnico, in riferimento al servizio FSS (solo downlink s-t), si rimanda ai risultati contenuti nel ECC Report 100 (Compatibility studies in the band 3400-3800 MHz between Broadband Wireless Acccess (BWA) systems and other services), nel Report ITU-R M.2109 (Sharing studies between IMT- Advanced systems and geostationary satellite networks in the fixed-satellite service in the 3 400-4 200 and 4 500-4 800 MHz frequency bands) e nel Report ITU-R S.2199 (Studies on compatibility of broadband wireless access (BWA) systems and fixed-satellite service (FSS) networks in the 3 400-4 200 MHz band) in cui si definiscono le metodologie da utilizzare per identificare l area di rispetto per l installazione di CS per servizi BWA al fine di evitare interferenze dannose al servizio satellitare. Ritenendo assimilabile il modello di stazione centrale a quanto stimato come interferente classificato CS-2 nel ECC Report 100 (parametri tipici per una CS in termini di potenza trasmessa, larghezza di canale, attenuazioni e guadagni dell impianto e figure di rumore) avente e.i.r.p. massima eguale a 51 dbm, le distanze cautelative indicate sono riconducibili all intervallo 44 km - 76 km (simulazione in un ambiente piano senza ulteriori considerazioni relative alle caratteristiche orografiche e territoriali). In mancanza di un censimento pubblicamente accessibile delle stazioni di terra del servizio FSS presenti sul territorio, nell ipotesi che la situazione attuale in termini di stazioni FSS non si discosti sensibilmente dal quadro emergente dall allegato 5 del ECC Report 100 (figura sottostante) che presenta un numero stimato di stazioni di alcune decine di unità, si ritiene plausibile effettuare un analisi puntuale del rischio interferenziale caso per caso (come di fatto suggerito nel report stesso).

Figura 2- ECC Report 100, Annex 5 - Stazioni terrestri FSS da database ES ITU (a scopo illustrativo) - Interferenza intra-servizio BWA o Interferenza tra blocchi TDD solo downlink Per proteggere sufficientemente i sistemi BWA da possibili interferenze provenienti da altri sistemi BWA in blocchi adiacenti si ritiene sia sufficiente applicare quanto indicato in ECC Recommendation (04)05 Guidelines for accomodation and assignment of multipoint fixed wireless systems in frequency bands 3.4-3.6 GHz e 3.6-3.8 GHz del febbraio 2006 in termini di Block Edge Mask. o Interferenza tra blocchi TDD solo downlink (B, C, D) e blocchi TDD (A, E) Per la protezione tra blocchi unidirezionali (B, C, D) e blocchi TDD (A, E) è necessario inserire alcuni accorgimenti più restrittivi rispetto al caso sopra descritto dato che in questa situazione, in un contesto di co-locazione delle CS, un limite più cautelativo rispetto a quanto previsto dalla normativa riuscirebbe a mitigare l effetto di saturazione che potrebbe derivare dalla continuità trasmissiva dei sistemi solo downlink. Infatti, l assenza di sincronismo uplink/downlink tra una CS operante in un blocco (B, C o D) sempre in trasmissione (downlink) e una CS co-localizzata operante in un blocco TDD uplink/downlink (A o E) rischierebbe, a prescindere dall isolamento spaziale tra le due antenne, di creare fenomeni di saturazione della CS operante in TDD nella fase di uplink (ricezione del segnale dalle TS). Per questo, si ritiene più opportuno: inserire due bande di guardia (ciascuna da 5 MHz) per isolare i blocchi B e D dai blocchi A ed E rispettivamente definire una limitazione della densità spettrale della e.i.r.p. pari a 33 dbm/mhz (inferiore di 20 db rispetto alla Block Edge Mask vigente indicata in ECC

Recommendation (04)05 sia per le stazioni centrali sia per la stazione terminale esterna; ciò faciliterebbe enormemente l impiego dello spettro e la mitigazione degli interferenti. In un contesto di servizio fisso con installazioni esterne in cui l attenuazione imputabile ad ostacoli è da considerarsi rilevantemente inferiore rispetto a quella dei sistemi radiomobili e assimilabili tale limitazione di e.i.r.p non si ritiene impattante in modo critico sul link budget della tratta. limitare la maschera di emissione con una densità spettrale di potenza e.i.r.p. inferiore a -47 dbm/mhz all estremità prossimale del blocco adiacente in modo da garantire, ad esclusione della banda di guardia, una potenza mediata sul blocco adiacente inferiore ai 60 dbm/mhz. Questo profilo della maschera permetterà di proteggere i canali in uplink salvaguardando le recizioni dall effetto di saturazione descritto in precedenza. In considerazione del fatto che la maschera descritta sarebbe più restrittiva rispetto a quella indicata dallo standard, si richiederebbe di implementare tale maschera su tutti i blocchi allocati dello spettro oggetto della Consultazione. Blocco inferiore Banda di guardia Blocco superiore 53 33 dbm -6-47 -60 Figura 3 - Comparazione tra BEM come da ECC Rec 04(05) e BEM proposta

La figura precedente schematizza il confronto tra il profilo della BEM definita in ECC Recommendation (04)05 per servizi FWS (indicato con linea tratteggiata) e quello della maschera proposta (tracciata in linea continua). Si può notare dalla figura 3 come: - la BEM proposta si mantiene costantemente al di sotto di quella indicata dallo standard all interno dei canali assegnati (più restrittiva in termini di e.i.r.p. e di riduzione della potenza nelle zone limitrofe al blocco di riferimento) in corrispondenza del canale utile; - si introduce una banda di guardia per schermare ulteriormente i blocchi solo downlink (B, C e D) da quelli TDD (A, E) distanziando i due bordi dei blocchi. Su questi specifici temi si è in attesa di una risposta da parte del CEPT (prevista per dicembre 2012 in forma draft, a novembre 2013 in forma definitiva) circa le condizioni tecniche necessarie ad armonizzare i servizi wireless terrestri nello spettro 3.4 GHz 3.8 GHz. Questo report riflette il mandato della Commissione Europea RSCOM12-09 rev2 del Marzo 2012 (Mandate to CEPT to undertake studies on amending the technical conditions regarding spectrum harmonisation in the 3400-3800 MHz frequency band) nel quale si sottolinea l opportunità di emendare la BEM indicata dallo standard al fine di renderla compatibile con le larghezze spettrali richieste dai servizi a banda larga BWA. I primi studi condotti riconoscono la criticità degli scenari interferenziali tra sistemi TDD non sincronizzati e valutano la possibilità di definire tra essi bande di guardia per evitare interferenze BS-BS o TS-TS (nel primo caso si fanno ipotesi di 10 MHz di banda di guardia mentre sono ancora allo studio gli scenari TS-TS). 5. Manifestazioni di interesse [omissis] NGI SpA Sede operativa: Via Gran San Bernardo 12 21052 Busto Arsizio (Va) Italy Sede legale: Piazza Borromeo, 1-20123 Milano Italy PI: 02487230126 - R.E.A. 1726925 - Reg. Imprese MI 02487230126 - Capitale sociale 5.000.000 i.v. - Socio Unico Cometa S.p.A. Tel.: 02.3700851 Fax: 02.335170600 www.ngi.it