LA DECOMPOSIZIONE. 2E Grafica e comunicazione

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LA DECOMPOSIZIONE 2E Grafica e comunicazione

CENNI TEORICI: GLOSSARIO -Decomposizione: graduale disintegrazione delle sostanze organiche presenti negli organismi morti e nei rifiuti, causata da detritivori e decompositori, che le decompongono fino a trasformarle in sostanze inorganiche semplici come acqua, anidride carbonica e sali minerali. -Detritivori: piccoli invertebrati (collemboli, acari, porcellini di terra, lombrichi e millepiedi) che si cibano di detriti, che vengono digeriti solo in parte ed espulsi con le feci. -Decompositori: microrganismi (batteri, funghi) che sono in grado di svolgere la decomposizione anche dei materiali più resistenti. Lettiera > strato di terra superficiale costituito da organismi morti o loro parti e organismi vivi di piccole dimensioni (detritivori) e microscopici (decompositori) grazie ai quali avviene la decomposizione.

-Humus: terriccio scuro, appiccicaticcio che contiene detriti in decomposizione, sostanze minerali e batteri e che si ottiene nel momento in cui il materiale organico viene più volte digerito dai detritivori e dai decompositori. -Catena del detrito: catena alimentare che ha origine dalla materia organica morta del suolo. -Catena del pascolo: catena alimentare che prende origine dai produttori fotosintetici (alberi, cespugli, erbe). -Ciclo della materia: circolazione in natura degli elementi chimici che passano ciclicamente dal mondo dei viventi a quello fisico

OBIETTIVO: valutare i tempi di decomposizione di diversi tipi di materiali - organici - di sintesi chimica - misti sotterrati nel suolo. MATERIALI - 8 vaschette di plastica (possibilmente della stessa misura) - acqua - terra - 1 sacchetto di plastica non biodegradabile - 1 sacchetto biodegradabile ma non compostabile - 1 sacchetto biodegradabile e compostabile - 3 foglie verdi dello stesso tipo - 1 pezzo di tessuto di cotone - 1 foglia di insalata - 1 fungo - 1 scatola di cartone forata - zappetta e paletta

PROCEDIMENTO - Prelevare della terra da giardino umida con l'aiuto della zappetta e della paletta. - Mettere la stessa quantità di terra in ciascuna vaschetta. - Interrare i diversi materiali nelle vaschette e numerarle come segue: 1. foglia verde (senza acqua, alla luce) 2. fungo e insalata (con acqua, alla luce) 3. foglia verde (con acqua, alla luce) 4. pezzo di sacchetto di plastica biodegradabile e compostabile (con acqua, alla luce) 5. pezzo di sacchetto di plastica biodegradabile (con acqua, alla luce) 6. pezzo di sacchetto di plastica non biodegradabile (con acqua, alla luce) 7. foglia verde (con acqua, al buio) 8. pezzo di cotone (con acqua, alla luce) - Ricoprire il tutto con altra terra. - Mettere tutte le vaschette esposte alla luce naturale, ad eccezione della vaschetta (7) che deve essere coperta con la scatola di cartone forato, e fare in modo che la temperatura ambientale rimanga costante (circa 20 C). - Bagnare ciascuna vaschetta con 100 ml di acqua del rubinetto circa ogni 2 settimane, tranne la vaschetta (1) - Eseguire 2 volte al mese osservazioni; fotografare le trasformazioni visibili in superficie e quelle dei materiali interrati per vedere come varia il loro stato di decomposizione nel tempo.

OSSERVAZIONI Dopo 2 settimane in superficie: è visibile la crescita di piccole piantine in tutte vaschette. le

In particolare, nella vaschetta 1 con foglia verde non bagnata, alla luce, è germogliato un solo seme, la cui piantina si è rapidamente seccata. Nella vaschetta 7 con foglia verde bagnata, al buio, le piantine sono più esili, hanno il gambo lungo e bianco, probabilmente perché sono in cerca di luce: essi hanno sollevato il seme dal terreno, ma le foglie sono ancora protette e poco sviluppate.

Dopo 4 settimane in superficie: > nella vaschetta 1, foglia senza acqua, le piantine sono morte; > nella 7, foglia al buio, le piantine si sono allungate; > nelle altre vaschette le foglie sono cresciute. Dopo 6 settimane in superficie: - nella vaschetta 1, foglia non bagnata,la superficie del terreno è secca e non c è presenza di piantine. in profondità: - la foglia si è seccata e ha perso il suo colore originario; ha variato l aspetto ma non si è decomposta.

In superficie: nella vaschetta 3, foglia con acqua e luce, il terreno è cosparso di piantine verdi, è morbido. In profondità: la foglia si è decomposta parzialmente, non è secca ma umida e scura, e toccandola si sgretola facilmente. Vi è presenza di molti detritivori. In superficie: nella vaschetta 7, foglia bagnata e senza luce, le piantine sono molto esili, praticamente morte, per l assenza di energia solare senza la quale non avviene la fotosintesi. In profondità: la foglia è molto meno decomposta di quella della vaschetta 3, è scura e non si sgretola. Nel contenitore vi è presenza di pochi detritivori.

In profondità: nella vaschetta 2, con fungo e insalata, bagnati e alla luce, c è presenza di detritivori e il terriccio è umido. Il fungo e l insalata si sono decomposti completamente. nella vaschetta 8, con cotone, bagnato e alla luce, il materiale di origine vegetale non è del tutto decomposto, ma c è ancora un pezzo che presenta muffe superficiali.

In superficie: nella vaschetta 4, contenente il pezzo di sacchetto compostabile, la superficie è cosparsa di piantine verdi. In profondità: la plastica compostabile presenta di piccoli buchi in superficie che indicano l'inizio del processo di decomposizione. n. 4 In superficie: nella vaschetta 5 la superficie è cosparsa di piantine verdi. In profondità: il sacchetto di plastica biodegradabile non è decomposto in alcun modo.

In superficie: nella vaschetta 6 la superficie è cosparsa di piantine verdi. In profondità: il sacchetto di plastica non biodegradabile non è per niente decomposto. Il terreno contiene organismi che sembrano essere di dimensioni maggiori rispetto alle prime osservazioni. > cercate il lombrico <

Dopo 8 settimane: In superficie: nella vaschetta 6, con plastica non degradabile, le piantine sono cresciute meno che nella vaschetta 4 (plastica compostabile) e 5 (plastica biodegradabile), forse perché avendo meno sostanze organiche da decomporre, la terra è meno fertile. Nella vaschetta 2 (fungo e insalata) e 8 (cotone) non vi sono tante piantine, mentre nella 7 (foglia con acqua e senza luce) la superficie del terreno non presenta vegetali. C è presenza di puntini bianchi sulla superficie del terreno in quasi tutte le vaschette: potrebbe essere muffa. Ad una più attenta osservazione allo stereomicroscopio: i puntini bianchi sembrano sali provenienti dall acqua che nel tempo è evaporata. In profondità: non si rilevano differenze importanti da segnalare rispetto alle precedenti osservazioni.

RISULTATI

CONCLUSIONI Anche se la nostra attività sperimentale ha avuto una durata di soli 2 mesi, una attenta analisi della tabella riassuntiva ci dimostra come la decomposizione nel terreno necessiti di tempi più lunghi quando opera su sostanze di sintesi chimica rispetto a quando agisce su residui naturali. Inoltre, all'interno dello stesso gruppo dei materiali di origine organica, si possono notare delle differenze: rispetto al fungo e all'insalata (degradati completamente già dopo due settimane), la foglia verde e il cotone, per motivi diversi, dopo due mesi sono stati decomposti solo parzialmente. Possiamo spiegare il fenomeno: il tessuto di cotone ha subito un processo di lavorazione che ne ha aumentato la resistenza (il suo tempo di degradabilità in natura è di circa 1 anno), mentre la foglia, con il suo alto rapporto di C/O (circa 80:1) e la presenza di lignina è degradata solo dai pochi microrganismi che possiedono gli enzimi giusti. I tempi di degradazione per i sacchetti di plastica non biodegradabile sono dell'ordine di 100-1000 anni, quindi decisamente superiori alla durata delle nostre osservazioni. Tra il sacchetto biodegradabile non compostabile e quello biodegradabile compostabile, derivato dal mais, si è osservata l integrità del primo rispetto alla degradazione del secondo che presentava piccoli forellini superficiali già dopo 8 settimane dal seppellimento. La presenza di acqua è fondamentale per il funzionamento del processo di decomposizione infatti i materiali lasciati a secco si sono disidratati ma non si sono decomposti. In superficie l'assenza di acqua e la presenza di luce hanno portato a far crescere e subito morire l'erba, mentre la situazione contraria ha fatto crescere piantine dal fusto esile, lungo e bianco: indipendentemente dal terreno e dalla decomposizione in atto, la crescita dei vegetali dipende innanzitutto dalla corretta esposizione alla luce e dalla giusta disponibilità di acqua. Quindi: attenzione a cosa mettete nella compostiera ed alla posizione dell orto!