Classi 2 D - 3 D - 4 D - 4 C Referente Prof.ssa Maria Cirrincione
Incontri del progetto legalità Teatro Eliseo: Per non morire di mafia. 16 Gennaio Palazzo Valentini: Convegno D.I.A. 13 Febbraio I.S.S Niccolò Machiavelli : Convegno Libera. 23 Febbraio Palazzo Rospigliosi: Presentazione libro di Pietro Grasso Liberi tutti. 18 Aprile Gran Teatro: Concerto della Polizia di Stato REGOLIAMOCI. 27 Aprile Cinema Barberini: Visione film-documentario Uomini Soli di A. Bolzoni prodotto da P. Santolini. 23 Maggio
Per non morire di mafia Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d accordo.
Per non morire di mafia è il ritratto di un uomo, di un magistrato antimafia che diventa un'indagine su vari fronti anche emotiva dove il protagonista si stacca dalla vicenda autobiografica e diviene simbolo di un nuovo cittadino.
Il miglior modo per commentare i morti per la mafia è sviluppare il nostro senso del dovere e fare la nostra parte per rendere migliore la vita del nostro paese
Noi siamo lo specchio della legalità! Fin che avremo vita non potremmo mai fermarci nel gridare contro quelle che ci vengono presentate come verità e non lo sono. Bisogna accettare l invito di Falcone a farsi forza, andare avanti a schiena dritta e a testa alta e a seguire soltanto la voce della coscienza. (Cit. P. Borsellino)
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Cos è la D.I.A.?
L'unica certezza che abbiamo è che più è debole la democrazia, più sono forti le mafie!
Nelle lotte alle mafie non si può abbassare la guardia poiché qualsiasi distrazione aiuta la mafia. La DIA e la DNA insieme alle Forze dell Ordine alla Scuola e al Lavoro sono un punto di riferimento per la vera lotta alla Criminalità.
La responsabilità è si dello Stato e delle Istituzioni, ma soprattutto di ognuno di noi, ognuno con i propri mezzi e con la propria onestà. Questa responsabilità è la vera arma e potenza per la lotta contro la mafia. (Cit. D. De Martino)
«L impegno contro la mafia è prima di tutto una sfida culturale in cui ciascuno di noi deve fare la sua parte ed è chiamato a sporcarsi le mani, senza ambiguità, anche tra gli uomini di chiesa». (Cit. Don Luigi Ciotti)
Un uomo fa quello che è suo dovere fare quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana. (Cit. Senatore Achille Serra)
Riflessioni sul convegno della D.I.A. Aver partecipato a questo convegno, ha significato per noi non l assimilazione e la comprensione di parole senza alcun fine bensì essere colpiti nella nostra sensibilità. Parlare di MAFIA è qualcosa che va oltre il ricordo di avvenimenti storici, significa in realtà prendere atto di ciò che ad oggi noi possiamo fare per alimentare questo ricordo. Tante sono state le parole e le espressioni che ci hanno particolarmente toccato in maniera positiva e che hanno fatto riflettere. DISTINGUERE PER NON CONFONDERE è stato l invito più grande che ci è stato rivolto ed è stata la frase che più chi ha colpiti. Distinguere permette di conoscere a fondo ciò che ci si presenta, cercando di non cadere nell errore di confondere.
LIBERA & SCUOLA
Liberi Tutti Il giorno 18 Aprile ci siamo recati al palazzo Rospigliosi per assistere alla presentazione del libro di Pietro Grasso, Liberi tutti. Oltre al procuratore nazionale antimafia sono intervenuti Walter Veltroni, Lirio Abbate e Antonio Manganelli.
Grasso ha esordito dicendo: il mio gioco preferito, da bambino, era una specie di nascondino che si concludeva con la formula: Liberi tutti.
Concerto della Polizia di Stato Cosi è stato intitolato il concerto organizzato dalla Polizia di Stato Regoliamoci! che, in versione ludica, ha trattato del rispetto delle regole. Hanno partecipato giovani provenienti da tutte le scuole d'italia. Questo concerto ci ha dato modo di riflettere sull'importante lavoro svolto, giorno per giorno, dalle Forze dell'ordine e ci ha offerto la possibilità di vedere i poliziotti sotto un altro aspetto. Ci ha fatto, inoltre, capire che ci sono persone che combattono con passione e dedizione per un ideale. Consapevoli dei pericoli a cui sono esposti, subordinano affetti e interessi personali per la collettività, apparendo agli occhi di noi tutti e dei loro figli come eroi. È stata un'esperienza molto significativa e un momento di unione e serenità che ci ha fornito un'ulteriore conferma del fatto che nella lotta contro questo grande complesso di organizzazioni definito mafia, NON SIAMO SOLI!
A questa città vorrei dire: gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini Se la gioventù negherà il consenso, anche l onnipotente e misteriosa mafia, svanirà come un incubo.
Le vittime di mafia Giuseppe (Peppino) Impastato Pio La Torre Carlo Alberto Dalla Chiesa Rocco Chinnici Ninni Cassarà Giovanni Falcone Francesca Morvillo Antonio Montinaro Rocco Dicillo Vito Schifani Paolo Borsellino Agostino Catalano Emanuela Loi Vincenzo Li Muli Walter Eddie Cosina Claudio Traina E tanti altri...
Ma noi non dovremmo ricordare l anniversario della loro morte, bensì della loro nascita, per onorare tutto ciò che hanno fatto per noi, per cercare di regalarci un avvenire migliore, libero dalle mafie.
CONCLUSIONI
Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. Affrontare ciò che è accaduto sotto lo sguardo di molti. Avere fermezza nel non ignorare, nel non fingere e nel non tacere. Lottare non per se stessi, ma per la collettività di cui tutti facciamo parte e difendere un equilibrato modello di giustizia. Le armi della mafia sono gli interessi economici, il silenzio e la connivenza. Le nostre armi sono la giustizia, l'onestà e la cultura.
ALL OMERTA OPPONIAMO IL NOSTRO GRIDO