Anello del Monte Alto Vai alla Fotogallery Passo del Cerreto Passo dell Ospedalaccio Monte Alto Passo di Pietra Tagliata Alpe di Succiso Monte Casarola Sorgenti del Secchia Passo del Cerreto Data escursione: 22 agosto 2012 Località: Appennino Tosco-Emiliano (Parco nazionale dell'appennino Tosco-Emiliano) Punto di partenza: Passo del Cerreto 1261 metri s.l.m. Scala delle difficoltà: EE (Escursionisti Esperti) Lunghezza del percorso: Km 12,200 Tempi di percorrenza: 5 h 10' Più le soste Dislivello stimato in salita: 909 m Dislivello stimato in discesa: 909 m Mezzi impiegati: propri Punti di appoggio: Passo del Cerreto, Sorgenti del Secchia, Fonte dei Linguazzi. Descrizione del percorso Un bellissimo itinerario ad anello, ambientato nel parco dell Appennino Tosco-Emiliano e, precisamente nel gruppo montuoso dell Alpe di Succiso. Fanno del gruppo il Monte Alto, i Groppi di Camporaghena, l Alpe di Succiso e il monte Casarola che ne è l anticima. Il nostro percorso inizia al Passo del Cerreto a 1261 metri s.l.m. ci porterà prima a 1904 metri s.l.m. sulle creste del Monte Alto, e successivamente ai 2016 metri s.l.m. dell Alpe di Succiso passando per i 1750 metri s.l.m. dell antico Passo di Pietra Tagliata. Dall Alpe di Succiso si prosegue verso Est scendendo ai 1976 metri s.l.m. del Monte Casarola che ne è l anticima Est. Scendendo poi dalla Sella del Monte Casarola ai 1536 metri s.l.m. delle sorgenti del Fiume Secchia nella Conca del Prataccio, per chiudere il nostro anello al Passo del Cerreto. Il crinale che percorriamo è tra uno dei più belli dell Appennino, privo di strade di penetrazione e, ricco di laghi e antiche valli di origine glaciale, tra cui i Ghiaccioni e la Conca del Prataccio, costituisce un sito di altissimo interesse sia naturalistico che escursionistico. È il cuore del nuovo parco nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano. Il Monte Alto con i suoi 1904 metri s.l.m. è la vetta culminante della catena detta I Groppi di Camporaghena, visto dal Passo del Cerreto su presenta slanciato e, si innalza ripido con lunghi canaloni dal Passo dell Ospedalaccio. Per il suo
aspetto severo veniva chiamato Campo Secco, mentre per la sua esposizione ai venti meridionali veniva chiamato Alpe Marina. La sua salita non è mai banale sia in estate che in inverno. Il crinale N lo congiunge attraverso il Passo di Pietra Tagliata all Alpe di Succiso. L'Alpe di Succiso è la cima più settentrionale dell'appennino Tosco-Emiliano che supera i 2000 metri s.l.m., e, precisamente con i suoi 2016 metri s.l.m. è la vetta più elevata del gruppo, posta interamente in territorio emiliano ha una forma piramidale con una mole massiccia i cui lati sono solcati da numerosi canaloni di notevole interesse alpinistico nella stagione invernale. L'ambiente ricorda quello alpino maestoso e selvaggio.. Questo, è un itinerario, che è consigliato a chi è abituato a percorrere tratti con elevata esposizione specialmente nel superamento della Cresta del Monte Alto, e, a compiere lunghe camminate in montagna. Dettagli percorso: Passo del Cerreto Passo dell Ospedalaccio G.E.A. n 00 Difficoltà: T Passo dell Osoepedalaccio Monte Alto G.E.A. n 00 Difficoltà: EE Monte Alto Passo di Pietra Tagliata G.E.A. 00 sentiero C.A.I. n 673 Difficoltà: EE Passo di Pietra Tagliata Alpe di Succiso sentiero C.A.I. n 671 Difficoltà: EE Alpe di succiso Monte Casarola sentiero C.A.I. n 667 Difficoltà: E Monte Casarola Sorgenti del Secchia sentiero C.A.I. n 675 Difficoltà: E Sorgenti del Secchia Passo dell Ospedalaccio sent. C.A.I. n 671 /G.E.A. 00 Difficoltà: E Passo dell Ospedalaccio Passo del Cerreto G.E.A. 00 Difficoltà: T Come Arrivare Il punto di partenza Passo del Cerreto 1261 metri s.l.m., dove, parcheggiamo l auto. Da Firenze: autostrada A11, continuare per la Spezia e prendere la A15 direzione Parma, uscire al casello autostradale di Aulla. Dopo la rotonda immettersi sulla SS62 e poi su SS63 e seguire le indicazioni per Fivizzano e Passo del Cerreto, superato il paese di Fivizzano la strada inizia a salire decisa e dopo una serie di tornanti si giunge al Passo del Cerreto. Raggiunto il passo è possibile parcheggiare l automobile nel piazzale dell albergo.. Da La Spezia: prendere la A15 direzione Parma, uscire al casello autostradale di Aulla. Dopo la rotonda seguire le indicazioni la SR 63. Immettersi sulla SS62 e poi su SS63 e seguire le indicazioni per Fivizzano e Passo del Cerreto, superato il paese di Fivizzano la strada inizia a salire decisa e dopo una serie di tornanti si giunge al Passo del Cerreto. Raggiunto il passo è possibile parcheggiare l automobile nel piazzale dell albergo.. Da Reggio Emilia: Seguire le indicazioni SS63/Mantova/Guastalla, e seguire le indicazioni per Castelnuovo ne Monti e Passo del Cerreto, superato il paese di Castelnuovo ne Monti continuare sempre sulla SS63 direzione Collagna. Superatoil paese di collagna la strada continua a salire e, dopo una serie di tornanti si giunge al Passo del Cerreto. Raggiunto il passo è possibile parcheggiare l automobile nel piazzale dell albergo.. Da Parma: procedere in direzione ovest verso Langhirano/SS63, prendere la SP16 e SP513 in direzione San Polo d Enza, superato il paese continuare a destra sulla SP57 direzione Predella. Superato il paese di Predella continuare fino ad incontrare il bivio con la strada SS63 che, imboccheremo tenendo la destra direzione Passo del Cerreto/Fivizzano. Dopo una serie di tornanti si giunge al Passo del Cerreto. Raggiunto il passo è possibile parcheggiare l automobile nel piazzale dell albergo.
Da Modena: Direzione Sassuolo/Fivizzano, superato Sassuolo continuare su strada provinciale n 467R prendere poi la SP486R, continuare su questa fino ad attraversare Veggia/Villalunga, Castellarano e Cerredolo. Superato Cerredolo girare a destra sulla SP19, superato Fora girare a destra su SP9. Al bivio con la SS63 girare a sinistra su SS63 e continuare su questa fino al Passo delcerreto Raggiunto il passo è possibile parcheggiare l automobile nel piazzale dell albergo L Itinerario Dopo aver parcheggiato l automobile nello spiazzo nei pressi dell'albergo, si aggira l edificio e dopo aver attraversato il giardino del ristorante sul lato Ovest di questo accanto ad una fontana si trova il sentiero G.E.A. 00, Troviamo subito un cartello che, indica le sorgenti del fiume Secchia a 1536 metri s.l.m. e il Passo di Pietra Tagliata a 1750 metri s.l.m., il sentiero è ampio e serpeggia verso Ovest a filo dello spartiacque mantenendosi quasi sempre pianeggiante, precede dentro un bosco di faggi, con alcune radure che ci permettono una bella visuale sul gruppo Monte Alto-Alpe di Succiso con in lontananza la Pietra di Bismantova. Aggira sul lato Nord il Monte Ospedalaccio, guadando alcuni corsi d acqua tributari del Secchia sbuca dopo una ventina di minuti il nell ampia sella prativa del Passo dell Ospedalaccio, un tempo chiamato Monte Rapinale. Alla fine della sella prativa incrocia una strada sterrata usata come strada di servizio alle prese d acqua del Casarola,chiusa al traffico privato, che, segue tenendo la destra, in pochi minuti giunge ai 1292 metri s.l.m dell antico Passo dell Ospedalaccio,. Questo, fu un importante valico storico, già conosciuto in epoca romana con il nome di Transitus Carariae che, collegava Parma a Lucca e Carrara, ma ebbe ancora più rilevanza nel medioevo. Quando i monaci benedettini vi edificarono un hospitale per i pellegrini detto di San Lorenzo o di Centoscroci, sotto sovrintendenza del monastero di San Prospero di Reggio Emilia. Fu abbandonato nel sedicesimo secolo, quando a Reggio Emilia in occasione della Tagliata furono abbattuti tutti gli edifici attorno alle mura per ragioni difensive fu abbattuto anche il monastero di S. Prospero. Il valico mantenne per secoli importanza come via commerciale dalla Padana al mare. Nel diciottesimo secolo fu tracciata dagli Estensi la nuova Via Militare Di Lunigiana per il Passo del Cerreto, abbandonando definitivamente il valico dell Ospedalaccio, tracciando quella che è l odierna SS63. Al passo dell Ospedalaccio, si erge al bordo del sentiero un cippo confinario napoleonico tra l impero francese che comprendeva Toscana e Liguria e il regno d Italia che comprendeva l Emilia. Qui, il sentiero svolta a sinistra e sale in salita insieme al sentiero C.. I. n 671 sulle pendici del Monte Alto. Inizia a inerpicarsi costeggiando un bosco di abeti, dopo circa dieci minuti i due sentieri si dividono, il sentiero C.A.I. n 671 che, ignoriamo piega sulla destra verso le sorgenti del Secchia. Il G.E.A. 00 continua a salire dritto in forte pendenza, in direzione delle creste del Monte Alto 1904 metri s.l.m., superate alcune trincee scavate per la regimazione del dissesto idrogeologico incrocia sulla sinistra il sentiero C.A.I n 102 che unisce l abitato di Camporaghena con le sorgenti del Secchia. Superato l incrocio la pendenza si accentua fino a risalire con tratti esposti la nuda e rocciosa anticima del Monte Alto a 1858 metri s.l.m.. Il sentiero G.E.A 00 percorrendo un ultimo tratto di crinale incrocia prima il sentiero C.A.I. n 104 per Camporaghena e poi una ripida salita che conduce ai 1094 metri s.l.m. della vetta del Monte Alto sono trascorse due ore dalla partenza. Il panorama è sensazionale a Nord si staglia l imponente mole dell Alpe di Succiso a del monte Casarola, ad Ovest Punta Buffanaro con i Groppi di Camporaghena, a Sud l intera catena apuana. Sulla vetta del Monte Alto abbandoniamo il sentiero G.E.A. 00 che procede in direzione Nord/Ovest lungo il crinale, in cui si alternano bocchette e
creste che, si affacciano a sinistra sul ripido pendio del versante lunigianese e, a destra sui circhi glaciali dell alta val di Liocca, e imbocchiamo il sentiero C.A.I. n 673 che, scende lungo il ripido versante Nord in direzione dei 1750 metri s.l.m. del Passo di Pietra Tagliata che, raggiunge in quindici minuti. Al Passo di Pietra Tagliata si abbandona il sentiero C.A.I. n 673 che, piegando a sinistra scende nella conca glaciale de I Ghiaccioni e imbocchiamo il sentiero C.A.I. n 671 che proviene dalle sorgenti del Secchia nella conca del Prataccio e conduce sulla vetta dell Alpe di Succiso. Il sentiero C.A.I. n 671 conduce in pochi minuti a uno sperone roccioso attrezzato con cavo metallico, è possibile aggirarlo sia a sinistra che a destra ma le tracce di sentiero sono esposte e scivolose, dopo questo tratto il crinale si fa più semplice e dopo aver superato l anticima e una selletta dopo circa cinquanta minuti raggiunge i 2016 metri s.l.m. della vetta. Dalla vetta con il sentiero C.A.I. n 667 si scende lungo il crinale verso Est, ed in breve tempo ci conduce ad un grosso ometto di pietra, superato questo il sentiero si mantiene sull ampia cresta fino a raggiungere in venti minuti i 1945 metri s.l.m. della sella del Monte Casarola. Superata la sella il sentiero C.A.I. n 667 in cinque minuti raggiunge i 1978 metri s.l.m. dell ampia vetta del Monte Casarola. Dalla vetta si percorre a ritroso il sentiero C.A.I. n 667 fino alla sella del monte Casarola dove lo abbandoniamo per imboccare a sinistra il sentiero C.A.I. n 675 che conduce alle sorgenti del fiume Secchia. Inizialmente il sentiero, scende dolcemente tagliando in diagonale il pendio erboso del versante Sud dell Alpe di Succiso e, man mano che scende diviene sempre più ripido, fino a tornare poi più pianeggiante poco prima di entrare nella faggeta. Una volta entrato nella faggeta scende con una serie di tornanti fino a sbucare dopo circa quaranta minuti ai 1465 metri s.l.m. della splendida conca glaciale del Prataccio vicino alle sorgenti del fiume Secchia. La conca del Prataccio è uno dei più classici esempi di anfiteatro glaciale, il cui fondo era occupato da un antico lago, ormai del tutto riempito, ora solcato dalle sorgenti che danno origine al fiume Secchia. In tempi passati e precisamente dal 1847 la conca del Prataccio segnava il confine tra il granducato di Toscana, il ducato di Parma e il ducato di Modena. Confini che, ancora oggi è possibile vedere appena superato il primo ruscello che scorre nella conca, quasi sempre in secca d estate, un masso triangolare isolato che affiora dal terreno, sulle tre facce nascoste da muschi e licheni si possono vedere delle croci incise, ad indicare i confini dei tre stati. A Sud/Ovest il granducato di Toscana, a Sud/Est il ducato di Modena e a Nord il ducato di Parma che si prendeva la fetta più grande del vasto pascolo. Si arriva alle sorgenti del Secchia dopo aver attraversata tutto il prato seguendo il sentiero C.A.I. n 671che, inizia a salire tra i faggi, dopo circa dieci minuti a quota 1536 metri s.l.m. si intravede sulla sinistra la sorgente del Secchia, è formata da varie polle sorgive ai piedi del Monte Alto fra le rocce di arenaria macigno. Dopo aver visitato le sorgenti seguiamo a ritroso il sentiero C.A.I. n 671 che, attraversa la piana superando i due ruscelli, portandosi ai limiti della conca del Prataccio a 1509 metri s.l.m. procede in falsopiano tra faggete rigogliose e vecchie carbonaie, percorre l alta valle del Secchia, arrivando nel versante opposto sulla costa della Marinella a 1533 metri s.l.m.. Il nome deriva dal fatto che, i venti provenienti dal mare malgrado l alta quota ne sciogono presto la neve. Anche il Monte Alto come si è detto era chiamato Alpe Marina da un lato e Campo Secco dall altro. Qui, il sentiero inizia a scendere e attraversa una costa coperta di faggi, al limite degli ultimi faggi sgorga una sorgente detta Fonte dei Linguazzi. Superato il bosco di faggi il panorama si allarga, il sentiero inizia a scendere obliquamente verso sinistra fino ad immettersi sul sentiero G.E.A. 00 che abbiamo percorso all andata, tenendo la sinistra in pochi minuti ci conduce al Passo dell Ospedalaccio. Dove seguendo a ritroso il sentiero G.E.A. 00 percorso all andata si arriva al Passo del Cerreto.
In alternativa per tornare al Passo del Cerreto dalla Conca del Prataccio possiamo percorrere il sentiero C.A.I. n 675. Una volta superati i due ruscelli e arrivati al limite del bosco con il sentiero C.A.I. n 671, troviamo a sinistra l imbocco del sentiero C.A.I. n 675 che, in discesa si inoltra nella faggeta, lungo il suo percorso si alternano vecchie carbonaie a pietraie, radure a fitte faggete, fino ad incontrare vicino alla Sorgente del Riolo a 1287 metri s.l.m. la strada forestale, seguendola mantenendo la destra in pochi minuti si arriva al Passo dell Ospedalaccio accanto al cippo napoleonico. Per il al Passo del Cerreto si segue mantenendo la sinistra il sentiero G.E.A.00 dell andata Tempi di percorrenza Passo del Cerreto Passo dell Ospedalaccio G.E.A. 00 Difficoltà: T K m 1,670 Percorrenza: 0h 20' Punto di appoggio: Passo del Cerreto Passo dell Ospedalaccio Monte Alto G.E.A. 00 Difficoltà: EE K m 2,450 Percorrenza: 1 h 40' Monte Alto Passo di Pietra Tagliata Sent. C.A.I. n 673 Difficoltà: EE K m 0,582 Percorrenza: 0 h 15' Passo di Pietra Tagliata Alpe di Succiso Sent. C.A.I. n 671 Difficoltà: EE K m 1,400 Percorrenza: 0 h 50' Alpe di Succiso Monte Casarola Sent. C.A.I. n 667 Difficoltà: E Km 1,200 Percorrenza: 0 h 25' Monte Casarola Sorgenti del Secchia Sent. C.A.I. n 675 Difficoltà: E Km 1,840 Percorrenza: 0h 45' Punto di appoggio: Sorgenti del Secchia Sorgenti del Secchia Passo dell Ospedalaccio Sent. C.A.I. n 671 Difficoltà: E Km 1,350 Percorrenza: 0h 35' Punto di appoggio: Fonte dei Linguazzi Passo dell Ospedalaccio Passo del Cerreto G.E.A. 00 Difficoltà: T Km 1,670 Percorrenza: 0 h 20' Punto di appoggio: Passo del Cerreto. Avvertenze La presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica od alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e la una segnalazione di una bellezza naturale e culturale. Quindi, la presente pagina non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide e della cartografia in commercio. In alcun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilità di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della presente pagina sarà sempre a proprio rischio e pericolo.