Calabria:andamento congiunturale ed il mercato del credito

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Calabria:andamento congiunturale ed il mercato del credito Siena, maggio 2015 Area Research & Investor Relations

Macroeconomia: dollaro in rivalutazione, petrolio in calo ed economia mondiale in espasione Andamento /$ e Wti World Economic Outlook Projections 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 /$ Wti (petrolio) 140 120 100 80 60 40 Projections 2013 2014 2015 2016 Word 3.3 3.3 3.5 3.7 Advanced Economies 1.3 1.8 2.4 2.4 United States 2.2 2.4 3.6 3.3 Euro Area -0.5 0.8 1.2 1.4 Germany 0.2 1.5 1.3 1.5 France 0.3 0.4 0.9 1.3 Italy -1.9-0.4 0.4 0.8 Spain -1.2 1.4 2.0 1.8 Japan 1.6 0.1 0.6 0.8 United Kingdom 1.7 2.6 2.7 2.4 Canada 2.0 2.4 2.3 2.1 Emerging Market and Developing Economies 4.7 4.4 4.3 4.7 Russia 1.3 0.6-3.0-1.0 Emerging and Developing Asia 6.6 6.5 6.4 6.2 China 7.8 7.4 6.8 6.3 Brazil 2.5 0.1 0.3 1.5 Middle East, North Africa, Afghanistan, and Pakistan 2.2 2.8 3.3 3.9 Clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (Gen.09-Mar. 15, indici wda base 2010=100) In Europa sembra essere in atto un consolidamento della ripresa, mentre si alternano informazioni di segno opposto negli Usa e aumentano il numero dei paesi con politiche monetarie espansive. La ripresa mondiale procede ma rimane fragile ed eterogenea. Il commercio mondiale ha intensificato il ritmo di crescita nel 2014 passando da +3% a/a nel primo semestre al +3,5% a/a nel secondo. In Italia, i dati hanno confermato la previsione di interruzione della caduta del Pil nel IV trim. 2014 ma purtroppo la produzione industriale è scesa anche nel mese di febbraio (-0,2% a/a). Comunque il clima di fiducia delle imprese è aumentato in febbraio per il secondo mese consecutivo, trainato da tutti i settori produttivi tranne le costruzioni e l Istat ha alzato le stime di crescita per l anno in corso (+0,7% da +0,5% a/a) prevedendo una accelerazione nel prossimo biennio (+1,2% e +1,3% a/a). Fonte: Istat, FMI e Bloomberg Pag. 2

Calabria: una struttura produttiva a prevalenza servizi 100% 90% 80% 70% Quote % valore aggiunto della Calabria al 2012 60% 74,2% 77,2% 81,1% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 5,5% 5,6% 5,1% 15,0% 9,9% 4,1% 3,1% 3,7% 4,4% 2,2% 3,6% 5,3% Italia Sud Calabria Agricoltura Altre attività industriali * Industria manifatturiera Costruzioni Servizio * attività estrattiva; fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento. La struttura produttiva regionale si caratterizza per l elevato peso dei servizi (81,1% del totale) rispetto alla media italiana (74,2%). Si nota che l industria manifatturiera è molto meno rilevante (4,1%) rispetto al resto d Italia (15%) e al dato medio registrato al Sud (circa il 10%). Elevato il peso dell agricoltura (5,3%) superiore al dato italiano (2,2%) e a quello del Sud (3,6%). L'industria della Calabria si è sviluppata soprattutto nei comparti dell alimentare, delle bevande e del tabacco che rappresenta oltre il 25% del comparto manifatturiero (2012) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (19,4% del totale). Altro settore pilastro dell industria manifatturiera regionale è quello delle attività metallurgiche (fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature) con il 17,7% del totale. Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati ISTAT pag. 3

La struttura produttiva a livello provinciale Valore aggiunto per branca di attività ai prezzi correnti - 2012 (Mln di ; %) Cosenza Catanzaro Reggio Calabria Crotone Vibo Valentia Totale attività economiche 10.517,00 5.921,40 7.359,50 2.548,60 2.102,10 Agricoltura 5,3% 3,9% 6,2% 4,5% 7,0% Altre attività indutriali * 3,5% 4,3% 2,4% 16,5% 2,1% Industria manifatturiera 3,9% 4,5% 3,1% 5,2% 6,2% Costruzioni 5,1% 5,4% 4,3% 5,3% 6,4% Servizi 82,3% 81,8% 84,0% 68,5% 78,3% * attività estrattiva; fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento; costruzioni Le strutture produttive delle cinque province della Calabria sono molto simili. L unica provincia che si differenzia è quella di Crotone di cui ben il 16,1% del valore aggiunto è da attribuire a «altre attività industriali» mentre il comparto dei servizi ha un peso più basso rispetto alle altre province (68,5% del totale). Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati ISTAT pag. 4

La produzione industriale: in forte affanno Produzione Industriale Manifatturiera (Var. % a/a) 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0-8,0-10,0-12,0-14,0-16,0-18,0 0,5 0,0-0,2-2,0-3,6-3,6-4,3-5,1-4,9-1,5-1,4-6,9-6,3-6,9-9,6-11,1-14,0-14,8-15,6 III IV I II III IV I II III IV 2013 2014 Calabria Italia E proseguito anche nel 2014 l andamento negativo del comparto industriale calabrese che è risultato più penalizzato dalla crisi rispetto alla media nazionale. Le cause di questo trend potrebbero essere ricondotte alla minore presenza di imprese esportatrici nella regione, alla forte contrazione del settore delle costruzioni, visto che la filiera dell edilizia nella Calabria è storicamente più consistente e diffusa che nel resto del Paese, e dalla drastica riduzione della spesa pubblica che ha indebolito la componente nella formazione del reddito. Nel III trimestre del 2014, a fronte di un calo della produzione italiana del -1,5% a/a, quella regionale ha registrato una forte flessione (-6,9% a/a); anche l andamento del fatturato totale rimane in segno negativo (-7% a/a). In diminuzione gli ordini totali (-6,8% a/a) un segnale positivo, invece, arriva dagli ordini esteri (+0,5% a/a). Il settore che ha subito la flessione più marcata in relazione alla produzione industriale manifatturiera, è stato quello del tessile, abbigliamento e calzature (-13,4% a/a); purtroppo nessun settore del manifatturiero calabrese si è posto in territorio positivo. A fronte delle dinamiche negative fin qui illustrate, si continua ad osservare un lieve incremento del grado di utilizzo degli impianti, che passa dal 75,7% del II trimestre del 2014 al 77,3% del terzo. Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati ISTAT pag. 5

L andamento dell export regionale Esportazioni a/a% (3MA) L export manifatturiero per settori (% - 2014) 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% -30% -35% -40% -45% -50% Calabria Italia 1,3% 1,1% 12,6% 15,0% 3,5% 0,1% 3,4% 1,4% 24,6% 34,8% 1,2% 1,1% 0,0% Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno; carta e stampa Coke e prodotti petroliferi raffinati Sostanze e prodotti chimici Articoli farmaceutici, chimicomedicinali e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Computer, apparecchi elettronici e ottici Apparecchi elettrici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto Prodotti delle altre attività manifatturiere La ripresa economica europea in atto, purtroppo, non condizionerà il risultato dell export regionale, che rappresenta solo l 1,2% del valore aggiunto regionale (2014) in leggera flessione rispetto al 1,5% del 2007 con il relativo peggioramento della competitività sui mercati internazionali. Le vendite all estero del settore manifatturiero rappresentano l 84% del totale regionale. Rispetto al picco della crisi l export calabrese ha registrato una forte flessione (-24,8% a/a) e anche rispetto al dato italiano (+9,7% a/a). A livello provinciale brillante l export delle province di Cosenza e di Catanzaro (rispettivamente +15,7% a/a e +84,5% a/a) che rappresenta circa il 42% del totale regionale, mentre la provincia più vocata verso il mercato estero, Reggio Calabria, rimane in segno negativo (-29,8%). I principali comparti dell export della regione (circa il 60% del totale) hanno registrato, negli ultimi anni, una buona crescita; l alimentare ha raggiunto il 34,8% vs. del 19% del 2007 mentre le sostanze e prodotti chimici raggiunge il 24,6% vs. 19,7% del 2007. In controtendenza il settore dei macchinari ed apparecchi che flette dal 25,6% del 2007 al 15% del 2014 e quello dei mezzi di trasporto che perde circa 12 punti percentuali. Nel IV trimestre del 2014 si assiste ad una leggera crescita dell export regionale (+0,6% a/a), ma ancora molto modesta rispetto al dato nazionale (+3,6% a/a), dovuto anche al forte aumento dell agricoltura (+29,5% a/a), che rappresenta circa l 11% del totale regionale. In forte crescita le attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+234,2% a/a) che rappresentano circa il 3,7% del totale. Fonte: Istat Pag. 6

Il turismo: la vocazione sottovalutata della Calabria Movimento turistico (var. % a/a) Presenze turistiche (1990-2013; indice 100=1990) Provenienza Movimento 2013 2014 Var. % Italiani Arrivi 1.218 1.161.105-4,7 Presenze 6.339 6.144.221-3,1 Permanenza media 5,2 5,3 0,1 Stranieri Arrivi 254 229.296 0,2 Presenze 1.663 1.618.690-2,7 Permanenza media 6,5 6,7 0,2 Totale Arrivi 1.473 1.544.167-4,8 Presenze 8.003 7.762.911-3 Permanenza media 5,4 5,5 0,1 La Calabria possiede di un patrimonio naturalistico e culturale enorme (700 km di coste, 3 parchi naturali, giacimenti artistici antichi millenni, patrimonio enogastronomico) ma l'intero settore stenta a decollare anche per criticità strutturali (trasporti/collegamenti interni, infrastrutture, abusi edilizi e criminalità organizzata). Potrebbe passare dalla valorizzazione del settore turistico regionale il volano per la ripresa economica, visto che il comparto incide solo per il 6% del Pil regionale facendo peggio della media nazionale (10%) e di quella di altre realtà italiane (Trentino A. Adige 21%, Sardegna 10,4%). Nel corso dell ultimo anno la Calabria ha subito una flessione in negativo del -3% a/a delle presenze e del - 4,8% degli arrivi, dopo un trend sempre crescente dagli anni 90. In Calabria il turismo è concentrato solo nel periodo estivo e nel comparto balneare: il 90% dei turisti sceglie le coste, il 5,8% pernotta nell entroterra e solo il 3,1% nella montagna. L 82,8% dei turisti che arrivano sono italiani mentre resta bassa la percentuale degli stranieri (17,2%). Nello specifico piace ai tedeschi (29,2% del totale) e poi ai russi, ai francesi, ai polacchi, agli austriaci e agli slovacchi. Va precisato anche che, nelle dinamiche degli spostamenti, determinante è il valore del turismo di ritorno, ovvero gli emigrati che fanno ritorno a casa durante il periodo estivo. Il vero salto di qualità per il turismo locale si avrà quando vi saranno nuove politiche di marketing e legate ai trasporti, soprattutto aereo, che faranno la differenza nel numero degli arrivi dall estero ma anche dalle regioni del nord. Fonte: Banca d Italia e Fondazione RES Pag. 7

La Calabria sempre più energy green Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili (escluso idrico) (var. %) 80,00 Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili (escluso idrico) (%) 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 2005 2009 2013 Il settore energetico ha un ruolo determinante nello sviluppo economico sostenibile anche del nostro paese, sia per quanto riguarda la disponibilità delle fonti, sia per l'impatto sull'ambiente e in questo contesto la Calabria negli ultimi anni ha fatto molti passi avanti, basti pensare che nel 2013 il 48,9% della produzione di energia elettrica sul totale regionale proveniva da fonti rinnovabili (8 posto tra le regioni italiane) e il risparmio energetico certificato con i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) era pari a 203,3 tep/1000 abitanti (15 posto). Interessante anche il dato riguardo i consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili dove vede al Sud primeggiare due regioni meridionali: il Molise con il 78,6% del totale e la Calabria con il 58% (2012) classificandosi rispettivamente al 3 e 4 posto dopo Valle d Aosta e Trentino Alto Adige. La regione non brilla nel comparto della riqualificazione energetica degli edifici visto che nello stesso periodo il numero di documentazioni relative alle detrazioni fiscali corrisponde a solo 5,8 ogni 1.000 abitanti, posizionandosi solo al 19 posto in Italia. Fonte: Fondazione Impresa e Terna pag. 8

Agricoltura e l agroalimentare settori in crescita Consistenza delle aziende agricole e della superficie agricole (val. assoluti e var. %) Aziende 2000 2010 Var. % 2000/10 SAU per SAU per SAU SAU per SAU (ettari) Aziende SAU (ettari) Aziende azienda azienda (ettari) azienda Calabria 174.391 554.794 3,2 137.790 549.254 4-21% -1% 25,3 Sud 929.514 3.571.516 3,8 691.281 3.554.349 5,1-25,60% -0,50% 34,2 Italia 2.396.274 13.181.859 5,5 1.620.884 12.856.048 7,9-32,40% -2,50% 44,2 Comparto prodotti alimentari, bevande e tabacco (Peso % e Var. %) Peso % Var. % 2013/14 UE 28 53,90% -7,80% Extra UE 28 46,10% 3,90% di cui: Germania 14,80% -13,40% Il peso dell agricoltura e del suo indotto, negli ultimi 20 anni, ha registrato un aumento costante rispetto al valore aggiunto regionale, basti pensare che tra il 2000 e il 2006 ha subito una forte crescita del +22%. Tale trend è influenzato dall aumento delle coltivazioni agricole e dalla produzione olivicola (23% del totale nazionale). Come abbiamo già visto, nel 2012, il comparto rappresenta circa il 5,3% del valore aggiunto regionale (4,7% nel 2000, 6,4% nel 2005). Secondo l ultimo censimento generale dell Istat il numero di aziende agricole nella regione è pari a circa 138.000 e il tessuto produttivo è caratterizzato da un elevata frammentazione: la dimensione media delle aziende agricole calabresi è pari a circa 4 ettari, la metà del dato nazionale e il valore medio della produzione agricola è di circa 14.000 euro per azienda (30.500 euro la media italiana). Uno dei settori più promettenti e importanti a livello regionale è quello dell agroalimentare che è il quinto in Italia in termini di valore aggiunto. Nel 2014 il comparto prodotti alimentari, bevande e tabacco, rimane saldamente al primo posto nella classifica regionale delle vendite all esterno e ha contribuito per quasi il 35% delle esportazioni regionali (19% nel 2007). Tra il 2007 e il 2014 le esportazioni del comparto sono cresciute del +37,5%, ma in controtendenza rispetto al calo delle esportazioni regionali (-25%). Nel 2014 le vendite all estero dei prodotti dell agricoltura, della silvicoltura e della pesca erano dirette per il 83,2% verso i paesi dell Ue 28 (di cui circa il 26% verso la Germania). Fonte:Istat pag. 9

Dati socio economici e struttura produttiva (1/2) Calabria DATI SOCIO-ECONOMICI 2014 Var. % 13-14 Var. % 14-15 Var. % 15-16 Calabria Italia Calabria Italia Calabria Italia Calabria Italia Popolazione residente a fine anno 1.978 60.809-0,1 0,0-0,2 0,3-0,2 0,3 Occupati totali 519 22.357-1,7-0,3-0,9 0,1 0,1 0,8 Forze di lavoro 682 25.649 0,5 0,5-0,1 0,1 0,4 0,2 Persone in cerca di occupazione 163 3.292 8,1 5,8 2,2-0,2 1,1-4,0 Tasso di occupazione 26,2 36,8-0,4-0,1-0,2-0,1 0,1 0,2 Tasso di disoccupazione 23,9 12,8 1,7 0,6 0,6 0,0 0,2-0,5 Dati in migliaia Tasso di occupazione: % Occupati totali su Popolazione; Tasso di disoccupazione: % Persone in cerca di occupazione su Forze di lavoro REDDITO E CONSUMI PRO-CAPITE DELLE FAMIGLIE Reddito disponibile 13.518 18.481 0,4 1,4 0,9 1,3 1,8 2,0 Spesa per consumi finali 12.891 16.317 0,1 0,4 0,6 0,9 1,2 1,6 Importi in euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi correnti IMPORT E EXPORT Importazioni 512 330.716-5,9 0,9 6,4 4,9 5,9 5,1 Esportazioni 313 390.901-10,7 1,9 2,4 4,6 3,0 4,9 % Import su valore aggiunto 1,9 22,8-0,1-0,3 0,1 0,5 0,1 1,3 % Exportrt su valore aggiunto 1,2 26,9-0,1 0,4 0,0 1,3 0,0 1,1 Importi in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti VALORE AGGIUNTO 2014 Var. % 13-14 Var. % 14-15 Var. % 15-16 Calabria Italia Calabria Italia Calabria Italia Calabria Italia Compos. % 2014 Valore aggiunto 26.723 1.452.497-1,8-0,4-0,5 0,7 0,5 1,4 Calabria Italia - Agricoltura 1.480 32.215-1,5-1,0 0,1 0,6 0,5 0,8 5,5 2,2 - Industria 2.096 265.259-2,3-0,7-0,9 0,7 0,3 1,2 7,8 18,3 - Edilizia 1.245 74.129-5,2-2,7-3,2-1,4 0,1 1,8 4,7 5,1 - Servizi 21.901 1.080.893-1,6-0,1-0,4 0,8 0,5 1,5 82,0 74,4 Tasso di industrializzazione (Italia=100) 43,0 0,1-0,2 0,0 Importi in in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti Tasso di industrializzazione: Incidenza del Valore aggiunto dell'industria sul Totale, in rapporto alla media nazionale Se, da un lato, l elevata incidenza dell agricoltura della regione (settore anticiclico per eccellenza) sul Valore Aggiunto, rende la regione meno sensibile all andamento del ciclo economico internazionale, dall altro, il peso del comparto industriale, decisamente inferiore alla media, incide negativamente sulle possibilità di recupero del territorio. Pressochè nullo il peso dell export sul valore aggiunto della regione (1,2% vs 26,9% della media italiana). Fonte: Prometeia (aggiornamento feb 15) pag. 10

Dati socio economici e struttura produttiva (2/2) Imprese Attive NUM. IMPRESE ATTIVE - Dicembre 2014 Calabria Incid (%) Natalità (*) (%) Mortalità (**) Imprese Attive Incid (%) Natalità (*) (%) Mortalità (**) (%) (%) Commercio Al Dettaglio 36.728 23,7 5,6 5,9 808.157 15,8 5,0 6,7 Agricoltura E Pesca 29.976 19,4 4,4 4,5 753.866 14,7 2,7 5,0 Imprese Di Costruzioni 18.854 12,2 3,8 5,6 760.983 14,8 4,3 6,0 Altri Servizi Vendibili 14.731 9,5 4,9 5,6 760.432 14,8 4,2 4,9 Servizi Turistici 11.678 7,5 5,7 7,6 380.715 7,4 4,5 6,5 Commercio All'Ingrosso 11.296 7,3 4,0 4,9 450.644 8,8 4,6 5,8 Concessionari Di Autovetture 6.049 3,9 3,2 4,4 148.978 2,9 3,6 4,5 Servizi Di Consulenza 5.202 3,4 6,4 6,5 254.937 5,0 5,5 6,3 Servizi Di Trasporto 3.604 2,3 1,9 4,0 149.660 2,9 1,7 4,4 Alimentare 3.425 2,2 2,5 3,8 60.568 1,2 2,4 4,1 Totale 154.787 100 4,6 5,5 5.125.182 100 4,0 5,6 (*) Numero imprese iscritte su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) (**) Numero imprese cessate (al netto delle cessazioni d'ufficio) su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) ITALIA Al livello regionale le imprese calabresi, che rappresentano solo il 3% sul totale nazionale, risultano leggermente più vitali rispetto alla media nazionale, registrando una natalità inferiore alla media solo nei settori delle imprese di costruzioni, di quelle del commercio all ingrosso e di quelle dei concessionari di autovetture. La mortalità complessiva risulta essere in linea a quella nazionale, tuttavia le imprese dei servizi di consulenza, dei servizi turistici e agli altri servizi vendibili registrano una maggiore cessazioni rispetto alla media nazionale. Fonte: Prometeia (aggiornamento dic 14) pag. 11

Il mercato immobiliare Compravendite di immobili residenziali* in Calabria Finanziamenti oltre il breve termine alle famiglie consumatrici per acquisto abitazioni (% a/a) 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 4.377 3.814 3.644 3.768 3.381 3.164 3.018 3.015 2.890 2.895 2.757 2.670 2.559 2.407 2.334 2.488 911 906 908 795 751 773 663 721 721 528 563 629 628 600 669 570 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% -4% -5% -6% -7% Italia Calabria I/2011 II/2011 III/2011 IV/2011 I/2012 II/2012 III/2012 IV/2012 I/2013 II/2013 III/2013 IV/2013 I/2014 II/2014 III/2014 IV/2014 * N di transazioni normalizzate (NTN) rispetto all effettiva quota di proprietà oggetto di compravendita. Nell ultimo trimestre del 2014 le compravendite di abitazioni in Italia sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al periodo precedente (in media +3,6% a/a). E continuata la flessione dei prezzi delle abitazioni, in atto da oltre un triennio, seppur in attenuazione nella media dell anno. Nel 2014 le compravendite residenziali nella Regione hanno subito una flessione superiore a quella registrata in Italia (- 7,8% vs +3,6%). A livello dei capoluoghi di provincia rimangono in segno negativo solo Crotone (-14,8% a/a) e Vibo Valentia (-8,2% a/a). Nel IV trimestre 2014 le compravendite nella regione hanno registrato un ulteriore flessione del - 8,7% a/a facendo peggio del dato nazionale (+7,1% a/a). I finanziamenti oltre il breve termine alle famiglie consumatrici per l acquisto di abitazioni in Calabria rimangono sul terreno negativo anche nei 2014 e nell ultimo trimestre dell anno si è registrata una flessione del -1,9% a/a leggermente superiore al dato italiano (-1,2% a/a). Fonte: Bankitalia, Bollettino Economico, aprile 2015. Bankitalia (BIP on line). Agenzia delle Entrate, Osservatorio mercato immobiliare. Pag. 12

Il credito Impieghi vivi alle imprese per residenza della controparte: Calabria vs Italia Qualità del credito alle imprese: Italia e Calabria 0,88% 0,86% 0,84% Calabria 34 31 28 25 22 19 16 13 10 7 0,82% % sofferenze/impieghi vivi Italia % sofferenze/impieghi vivi Calabria Dall inizio del 2014 la dinamica degli impieghi vivi (al netto cioè delle sofferenze) al livello regionale, ha subito una forte flessione (circa il -12% a/a) a differenza del contesto italiano (-7,4% a/a) mentre nel primo bimestre del corrente anno si registra una migliore dinamica degli impieghi calabresi rispetto al dato italiano. Relativamente alla qualità del credito, si è accentuato, nel corso del 2014, l incremento pro-quota delle sofferenze verso clientela imprese in Calabria rispetto all intero territorio nazionale, che raggiunge il 34,61% verso il 19,44% del dato italiano nel mese di dicembre. Fonte: Matrice dei Conti Bankitalia Pag. 13

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