Parlamento regionale degli studenti 2003 Formulazione di un ipotesi di sintesi progettuale interprovinciale Gruppi interprovinciali AR - FI PT - PO - GR; LI - LU - MS - PI. (GIovani Occupazione Territorio TOscana) PRESENTAZIONE Questo progetto, nato dal confronto delle proposte presentate dalle reti provinciali della Toscana nell ambito dell iniziativa del Parlamento Regionale degli Studenti, mira alla realizzazione una struttura laboratoriale gestita in forma integrata tra scuola, enti pubblici e associazioni professionali del territorio. Può concretamente trasmettere competenze spendibili sia nell istruzione che nel mondo del lavoro, in una prospettiva di formazione permanente per corrispondere in modo adeguato e tempestivo alle esigenze produttive del territorio offrendo prospettive di inserimento lavorativo ai giovani studenti, con particolare attenzione alle diverse abilità e alla dimensione interculturale che la società toscana va sempre più assumendo. 1
Il Parlamento Regionale degli Studenti, - Visto il Memorandum sull istruzione e la formazione permanente della Commissione della Comunità europea [ Bruxelles 30/10/2000 SEC ( 2000 ) 1832] - Visto il Protocollo di Lisbona 2000; legislazione della regione toscana che recepisce il detto protocollo; - Vista la Carta dei diritti di Nizza; - Vista la Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, 27/01/2000: Pensare istruzione di domani. Promuovere l'innovazione con le nuove tecnologie; - Visto la Comunicazione della Commissione delle Comunità Europee: realizzare uno spazio europeo dell'apprendimento permanente [Bruxelles 21/11/2001 COM (2001) 678 definitivo]; - Vista la Comunicazione del Consiglio dell'unione Europea del 27/06/2002 [G.U. delle Comunità Europee] : sull'apprendimento permanente; - Vista la Comunicazione della Commissione delle Comunità Europee [Bruxelles 26/06/2002 COM (2002)] : Il dialogo sociale europeo, forza di modernizzazione e cambiamento. Proposta di decisione del consiglio che istituisce un Vertice sociale trilaterale per la crescita e l'occupazione; - Vista la Riforma del Capo V, parte seconda della Costituzione italiana, Legge Costituzionale n. 3 del 18/10/2001, recante norme sulle Regioni, le Province ed i Comuni; - Visto il Contratto per il lavoro, Luglio 2022: Patto per l'italia; - Visto il Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della L. 15/03/1997, n. 5, Decreto Legislativo 31/03/1998 n.112 (G.U. n. 92 del 21/04/1998) 2
- Visto l'obbligo di frequenza di attività formative. Regolamento attuazione dell'articolo 68 della L. n. 144 del 17/05/1999. Misure in materia di investimenti, delega al governo per il riordino degli incentivi all'occupazione; - Visto il Pacchetto Treu nella sintesi Tutto. TREU punto per punti ; - Viste le disposizioni concernenti i contenuti formativi delle attività di formazione degli apprendisti, G.U. n. 110 del 14/05/1998. Decreto 8/04/1998 del Ministero del Lavoro sulla ripartizione delle risorse. Ripartizione su base provinciale delle risorse finalizzate ai piani di inserimento professionale; - Visti i Contratti di formazione lavoro; fonte CISL; (http://utenti.lycos.it/cislbusto/formazione_lavoro/); - Visto il sito regionale www.segnalidifumo.net ; - Visto la REGIONE TOSCANA 9/10/ 2001 Diritto all apprendimento: il modello toscano [http://www.regione.toscana.it/pubblica/la_reg_tosc/2001/n9-10/gior9-10_01.pdf] - Visti i Tirocini formativi e di orientamento (http://digilander.libero.it/cislbusto/alai.tirocinii.formativi.h tm); - Visto la legge 28 marzo 2003 n 53 ( in particolare gli articoli 3 e 4 ); - Vista la Normativa scolastica (www.istruzione.it); normativa del lavoro (www.welfare.it); - Visto il Rapporto sulla scuola dell'autonomia 2002, Osservatorio sulla scuola dell'autonomia diretto da Giancarlo Candido De Martin, Luiss Edizioni, Armando Editore, Roma, 2002; - Visto il Rapporto 2003 della Camera di Commercio della Provincia di Massa Carrara; - Visto il ruolo cardine della Regione tra formazione e il mondo del lavoro. 3
- Visti i progetti delle scuole che aderiscono al Parlamento Regionale Considerato che il progetto GI.O.T.TO risponde ai seguenti bisogni - Favorire l acquisizione di conoscenze in ambito territoriale relative alle opportunità in materia di formazione e lavoro; - Individuare le aspettative dei giovani in tema di lavoro; - Favorire la ricerca di un equilibrio tra le aspettative dei giovani e le concrete possibilità che offre il territorio. presenta al Consiglio Regionale le seguenti proposte da inserire nello Statuto. 1 Potenziamento delle attività di orientamento e formazione permanente, che facilitino la consapevolezza delle scelte individuali, valorizzando le risorse umane e professionali già esistenti all interno delle scuole. 2 Riconoscimento, ai fini dell inserimento nel mondo del lavoro, delle esperienze professionali, di tirocinio e di formazione acquisite durante il percorso scolastico. 3 Formazione e valorizzazione delle figure istituzionali che accompagnano i giovani nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, garantendo l'acquisizione di competenze tecnicospecialistiche, gestionali, comportamentali, relazionali e organizzative. Sostegno, quindi alla progettazione integrata con carattere orizzontale 1 in grado di realizzare un maggior 1 La progettazione integrata è una scelta metodologica dell'integrazione che, con carattere orizzontale, coinvolge più agenzie formative pubbliche e private. 4
grado di "appropriatezza formativa" (delle politiche, dell'organizzazione, dei servizi, delle attività ). 4 Informazione e formazione sul diritto del lavoro nei suoi aspetti salienti e sulle problematiche inerenti la sicurezza. 5 Priorità, nell ambito delle attività di formazione dedicate all innovazione tecnologica, alla conoscenza delle nuove forme imprenditoriali e produttive che, confrontandosi con le professionalità tecniche del mercato, si fondano sulla cultura della solidarietà e dello sviluppo eco-sostenibile ( Banca Etica Imprese di economia di comunione ). 6 Costituzione di un reddito di cittadinanza cui possano accedere tutti quelli studenti che svolgono attività lavorativa extrascolastica non retribuita. 7 Sostenere la cultura del possibile nella consapevolezza dell evoluzione del concetto di occupazione nel senso di una realizzazione di competenze adeguatamente certificate. 8 Costruire occasioni di riflessione per i lavoratori e per i futuri lavoratori in particolare, al fine di acquisire la consapevolezza dell evoluzione del concetto di occupazione e della conseguente necessità della formazione permanente; tutto ciò per contrastare il rischio del nuovo analfabetismo informatico, linguistico e burocratico. A tal fine si individuano come strumenti e risorse attuative - il rafforzamento del modello sociale mediante l'investimento nelle risorse umane; - conferimento al cittadino (studente-cittadino, persona, lavoratore) il ruolo di soggetto attivo di una diversa dinamica socio istituzionale; - creazione di laboratori integrati gestiti in sinergia tra scuola, Centri provinciali per l impiego, enti e organismi locali nonché associazioni professionali; 5
- i laboratori devono essere intesi come organizzazioni stabili e strutturate, fruibili dagli studenti del triennio della scuola superiore e dai lavoratori a scopo di riconversione; - i laboratori devono garantire il raggiungimento di competenze spendibili nel mondo del lavoro, riconosciute tramite certificazioni. - I laboratori devono inoltre garantire l acquisizione di competenze trasversali quali : o Competenze sociali e relazionali ; o Competenze linguistiche; o Competenze informatiche; o Competenze giuridiche in materia del diritto del lavoro e della sicurezza. Alla Regione spetterà il compito di: Monitorare l attività svolta all interno dei laboratori, assicurando gli standard minimi di qualità. Individuare e divulgare le tipologie di contratti di lavoro maggiormente utilizzati in ambito provinciale, in previsione di una futura semplificazione, unificazione e integrazione con nuove figure contrattuali. Utilizzare le professionalità già presenti all interno della scuola, valorizzandone il contributo per la realizzazione degli obiettivi sopra citati. 6